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Home » Attualità » Picasso, il ritratto della giovane amante Marie-Thérèse Walter per la prima volta all’asta

Picasso, il ritratto della giovane amante Marie-Thérèse Walter per la prima volta all’asta

La casa d'aste Sotheby's stima che la "Femme nue couchée", che raffigura la musa ispiratrice del pittore nelle forme di una creatura marina, sarà venduto per oltre 60 milioni di dollari

Remy Morandi
11 Aprile 2022
Picasso

Picasso

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Un ritratto dell’amante di Pablo Picasso, la sua musa ispiratrice Marie-Thérèse Walter, sarà messo per la prima volta all’asta. La “Femme nue couchée” (“Donna nuda sdraiata”), dipinto del 1932 rimasto nella collezione privata del pittore spagnolo per oltre 14 anni, sarà venduta – stimano collezionisti, critici ed esperti – per oltre 60 milioni di dollari, quando il prossimo 17 maggio verrà presentata alla casa d’aste Sotheby’s di New York.

Pablo Picasso
La “Femme nue couchée” (“Donna nuda sdraiata”) di Pablo Picasso (Credit: Sotheby’s)

Secondo la casa d’aste Sotheby’s di New York, il raro ritratto risale a uno degli anni, il 1932, più prolifici della carriera dell’artista spagnolo. Il dipinto ritrae l’amante di Picasso, Marie-Thérèse Walter, nelle forme di una creatura marina con molteplici arti grigi e il volto di una donna di profilo. “I ritratti di Picasso della sua musa Marie-Thérèse sono innegabili segni distintivi dell’arte del XX secolo”, ha dichiarato Brooke Lampley, presidente e responsabile delle vendite globali di belle arte di Sotheby’s. La “Femme nue couchée”, prosegue il presidente Lampley, è “un’ode profondamente lirica al desiderio sfrenato dell’artista per Marie-Thérèse. Con i suoi arti simili a pinne e infinitamente flessibili, il ritratto continua a incantare poiché cattura perfettamente la musa di Picasso come la massima espressione del suo genio”.

Helena Newmann, responsabile mondiale dell’Impressionist & Modern Art di Sotheby’s, ha descritto la “Femme nue couchée” come “un’opera rivoluzionaria e straordinariamente sensuale“. La casa d’aste ha rivelato che il venditore anonimo del dipinto ha acquisito il ritratto dell’amante di Picasso direttamente dai suoi discendenti nel 2006, dopo che la “Femme nue couchée” è stata conservata per più di dieci anni nella tenuta privata dell’artista spagnolo.

La “Femme nue couchée” di Pablo Picasso fa parte di una collezione di circa 100 dipinti realizzati dal pittore spagnolo nel 1932. Quest’anno fu talmente prolifico e importante per l’artista che nel 2017 il Museo Picasso di Parigi dedicò un’intera mostra ai 365 giorni più importanti del pittore. Tra le opere di questo periodo, oltre al ritratto dell’amante di Picasso, si ricordano: “Nu Couché” (“Nudo sdraiato”), “Femme Assise dans un Fauteuil Rouge” (“La poltrona rossa”), e “Femme assise près d’une fenêtre” (“Donna seduta vicino a una finestra”), tutti dipinti ispirati da Marie-Thérèse Walter.

La “Femme nue couchée” di Picasso sarà in vendita da Sotheby’s a maggio (Credit: Julian Cassady/Sotheby’s)

Pablo Picasso incontrò per la prima volta Marie-Thérèse Walter a Parigi nel 1927, quando lei aveva 17 anni e lui, 45 anni, era ancora sposato con la sua prima moglie, Ol’ga Chochlova, una ballerina russo-ucraina. Il rapporto di Picasso con Walter rimase un segreto gelosamente custodito dal pittore per molti anni. La giovane Marie-Thérèse era un’appassionata e abile nuotatrice, e proprio in vacanza al mare a Dinard, in Bretagna, i due vissero i giorni più intensi della loro relazione. Come riporta il magazine ArtsLife, nell’estate del 1928, Picasso aveva portato l’allora moglie Ol’ga Chochlova e il figlio Paulo al mare e, a loro insaputa, era riuscito a trovare un alloggio anche per la sua amante, dalla quale il pittore si recava di nascosto per incontri romantici in riva al mare. La relazione con la giovane amante rimase segreta fino alla fine del 1931. Fino ad allora, Picasso aveva fatto riferimento alla sua relazione extra-coniugale con Marie-Thérèse solo in codice, a volte incorporandola simbolicamente in un’opera. Alla fine del 1931 Picasso non riuscì più a reprimere il suo amore per Marie-Thérèse e l’impulso creativo che la donna gli trasmetteva. Così tra il Natale del 1931 e l’inizio del 1932 Marie-Thérèse emerse per la prima volta in una forma completamente riconoscibile in uno dei lavori di Pablo Picasso. La “Femme nue couchée”, realizzata nel mese di aprile del 1932, è una delle tante ma tra le più simboliche raffigurazioni della sua amante. Vista la loro relazione in segreto al mare e le doti e la passione di Marie-Thèrése per il nuoto, non sorprende che nella “Femme nue couchée” la giovane donna sia rappresentata proprio come una creatura marina.

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Instagram

  • Numerosi attori e musicisti di alto profilo si sono recati in Ucraina da quando è scoppiata la guerra con la Russia nel febbraio 2022. L’ultimo in ordine di tempo è stato l’attore britannico Orlando Bloom, che ieri ha visitato un centro per bambini e ha incontrato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Kiev.

“Non mi sarei mai aspettato che la guerra si sarebbe intensificata in tutto il Paese da quando sono stato lì”, ha detto Bloom su Instagram, “Ma oggi ho avuto la fortuna di ascoltare le risate dei bambini in un centro del programma Spilno sostenuto dall’Unicef, uno spazio sicuro, caldo e accogliente dove i bambini possono giocare, imparare e ricevere supporto psicosociale”.

Bloom è un ambasciatore di buona volontà per l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’infanzia (Unicef). Il centro di Splino, che è uno dei tanti in Ucraina, offre sostegno ai bambini sfollati e alle loro famiglie, con più di mezzo milione di bambini che ne hanno visitato uno nell’ultimo anno.

La star hollywoodiana ha poi incontrato il presidente Zelensky, con cui ha trattato temi tra cui il ritorno dei bambini ucraini deportati in Russia, la creazione di rifugi antiatomici negli istituti scolastici e il supporto tecnico per l’apprendimento a distanza nelle aree in cui è impossibile studiare offline a causa della guerra. L’attore britannico aveva scritto ieri su Instagram, al suo arrivo a Kiev, che i «bambini in Ucraina hanno bisogno di riavere la loro infanzia».

#lucelanazione #lucenews #zelensky #orlandobloom
  • “La vita che stavo conducendo mi rendeva particolarmente infelice e se all’inizio ero entrata in terapia perché volevo accettare il fatto che mi dovessi nascondere, ho avuto poi un’evoluzione e questo percorso è diventato di accettazione di me stessa."

✨Un sorriso contagioso, la spensieratezza dei vent’anni e la bellezza di chi si piace e non può che riflettere quella luce anche al di fuori. La si potrebbe definire una Mulan nostrana Carlotta Bertotti, 23 anni, una ragazza torinese come tante, salvo che ha qualcosa di speciale. E non stiamo parlano del Nevo di Ota che occupa metà del suo volto. Ecco però spiegato un primo punto di contatto con Mulan: l’Oriente, dove è più diffusa (insieme all’Africa) quell’alterazione di natura benigna della pigmentazione della cute intorno alla zona degli occhi (spesso anche la sclera si presenta scura). Quella che appare come una chiazza grigio-bluastra su un lato del volto (rarissimi i casi bilaterali), colpisce prevalentemente persone di sesso femminile e le etnie asiatiche (1 su 200 persone in Giappone), può essere presente alla nascita o apparire durante la pubertà. E come la principessa Disney “fin da piccola ho sempre sentito la pressione di dover salvare tutto, ma forse in realtà dovevo solo salvare me stessa. Però non mi piace stare troppo alle regole, sono ribelle come lei”.

🗣Cosa diresti a una ragazza che ha una macchia come la tua e ti chiede come riuscire a conviverci?�
“Che sono profondamente fiera della persona che vedo riflessa allo specchio tutto i giorni e sono arrivata a questa fierezza dopo che ho scoperto e ho accettato tutti i miei lati, sia positivi che negativi. È molto autoreferenziale, quindi invece se dovessi dare un consiglio è quello che alla fine della fiera il giudizio altrui è momentaneo e tutto passa. L’unica persona che resta e con cui devi convivere tutta la vita sei tu, quindi le vere battaglie sono quelle con te stessa, quelle che vale la pena combattere”.

L’intervista a cura di Marianna Grazi �✍ 𝘓𝘪𝘯𝘬 𝘪𝘯 𝘣𝘪𝘰

#lucenews #lucelanazione #carlottabertotti #nevodiota
  • La salute mentale al centro del podcast di Alessia Lanza. Come si supera l’ansia sociale? Quanto è difficile fare coming out? Vado dallo psicologo? Come trovo la mia strada? La popolare influencer, una delle creator più note e amate del web con 1,4 milioni di followers su Instagram e 3,9 milioni su TikTok, Alessia Lanza debutta con “Mille Pare”, il suo primo podcast in cui affronta, in dieci puntate, una “para” diversa e cerca di esorcizzare le sue fragilità e, di riflesso, quelle dei suoi coetanei.

“Ho deciso di fare questo podcast per svariati motivi: io sono arrivata fin qui anche grazie alla mia immagine, ma questa volta vorrei che le persone mi ascoltassero e basta. Quando ho cominciato a raccontare le mie fragilità un sacco di persone mi hanno detto ‘Anche io ho quella para lì!’. Perciò dico parliamone, perché in un mondo in cui sembra che dobbiamo farcela da soli, io credo nel potere della condivisione”.

#lucenews #lucelanazione #millepare #alessialanza #podcast
  • Si è laureata in Antropologia, Religioni e Civiltà Orientali indossando un abito tradizionale Crow, tribù della sua famiglia adottiva in Montana. Eppure Raffaella Milandri è italianissima e ha conseguito il titolo nella storica università Alma Mater di Bologna, lo scorso 17 marzo. 

La scrittrice e giornalista nel 2010 è diventata membro adottivo della famiglia di nativi americani Black Eagle. Da quel momento quella che era una semplice passione per i popoli indigeni si è focalizzata sullo studio degli aborigeni Usa e sulla divulgazione della loro cultura.

Un titolo di studio specifico, quello conseguito dalla Milandri, “Che ho ritenuto oltremodo necessario per coronare la mia attività di studiosa e attivista per i diritti dei Nativi Americani e per i Popoli Indigeni. La prima forma pacifica di attivismo è divulgare la cultura nativa”. L’abito indossato durante cerimonia di laurea appartiene alla tribù della sua famiglia adottiva. Usanza che è stata istituzionalizzata solo dal 2017 in Montana, Stato d’origine del suo popolo, quando è stata approvata una legge (la SB 319) che permette ai nativi e loro familiari di laurearsi con il “tribal regalia“. 

In virtù di questa norma, il Segretario della Crow Nation, Levi Black Eagle, a maggio 2022 ha ricordato la possibilità di indossare l’abito tradizionale Crow in queste occasioni e così Milandri ha chiesto alla famiglia d’adozione se anche lei, in quanto membro acquisito della tribù, avrebbe potuto indossarlo in occasione della sua discussione.

La scrittrice, ricordando il momento della laurea a Bologna, racconta che è stata “Una grandissima emozione e un onore poter rappresentare la Crow Nation e la mia famiglia adottiva. Ho dedicato la mia laurea in primis alle vittime dei collegi indiani, istituti scolastici, perlopiù a gestione cattolica, di stampo assimilazionista. Le stesse vittime per le quali Papa Francesco, lo scorso luglio, si è recato in Canada in viaggio penitenziale a chiedere scusa  Ho molto approfondito questo tema controverso e presto sarà pubblicato un mio studio sull’argomento dalla Mauna Kea Edizioni”.

#lucenews #raffaellamilandri #antropologia
Un ritratto dell'amante di Pablo Picasso, la sua musa ispiratrice Marie-Thérèse Walter, sarà messo per la prima volta all'asta. La "Femme nue couchée" ("Donna nuda sdraiata"), dipinto del 1932 rimasto nella collezione privata del pittore spagnolo per oltre 14 anni, sarà venduta - stimano collezionisti, critici ed esperti - per oltre 60 milioni di dollari, quando il prossimo 17 maggio verrà presentata alla casa d'aste Sotheby's di New York.
Pablo Picasso
La "Femme nue couchée" ("Donna nuda sdraiata") di Pablo Picasso (Credit: Sotheby's)
Secondo la casa d'aste Sotheby's di New York, il raro ritratto risale a uno degli anni, il 1932, più prolifici della carriera dell'artista spagnolo. Il dipinto ritrae l'amante di Picasso, Marie-Thérèse Walter, nelle forme di una creatura marina con molteplici arti grigi e il volto di una donna di profilo. "I ritratti di Picasso della sua musa Marie-Thérèse sono innegabili segni distintivi dell'arte del XX secolo", ha dichiarato Brooke Lampley, presidente e responsabile delle vendite globali di belle arte di Sotheby's. La "Femme nue couchée", prosegue il presidente Lampley, è "un'ode profondamente lirica al desiderio sfrenato dell'artista per Marie-Thérèse. Con i suoi arti simili a pinne e infinitamente flessibili, il ritratto continua a incantare poiché cattura perfettamente la musa di Picasso come la massima espressione del suo genio". Helena Newmann, responsabile mondiale dell'Impressionist & Modern Art di Sotheby's, ha descritto la "Femme nue couchée" come "un'opera rivoluzionaria e straordinariamente sensuale". La casa d'aste ha rivelato che il venditore anonimo del dipinto ha acquisito il ritratto dell'amante di Picasso direttamente dai suoi discendenti nel 2006, dopo che la "Femme nue couchée" è stata conservata per più di dieci anni nella tenuta privata dell'artista spagnolo. La "Femme nue couchée" di Pablo Picasso fa parte di una collezione di circa 100 dipinti realizzati dal pittore spagnolo nel 1932. Quest'anno fu talmente prolifico e importante per l'artista che nel 2017 il Museo Picasso di Parigi dedicò un'intera mostra ai 365 giorni più importanti del pittore. Tra le opere di questo periodo, oltre al ritratto dell'amante di Picasso, si ricordano: "Nu Couché" ("Nudo sdraiato"), "Femme Assise dans un Fauteuil Rouge" ("La poltrona rossa"), e "Femme assise près d'une fenêtre" ("Donna seduta vicino a una finestra"), tutti dipinti ispirati da Marie-Thérèse Walter.
La "Femme nue couchée" di Picasso sarà in vendita da Sotheby's a maggio (Credit: Julian Cassady/Sotheby's)
Pablo Picasso incontrò per la prima volta Marie-Thérèse Walter a Parigi nel 1927, quando lei aveva 17 anni e lui, 45 anni, era ancora sposato con la sua prima moglie, Ol'ga Chochlova, una ballerina russo-ucraina. Il rapporto di Picasso con Walter rimase un segreto gelosamente custodito dal pittore per molti anni. La giovane Marie-Thérèse era un'appassionata e abile nuotatrice, e proprio in vacanza al mare a Dinard, in Bretagna, i due vissero i giorni più intensi della loro relazione. Come riporta il magazine ArtsLife, nell'estate del 1928, Picasso aveva portato l'allora moglie Ol'ga Chochlova e il figlio Paulo al mare e, a loro insaputa, era riuscito a trovare un alloggio anche per la sua amante, dalla quale il pittore si recava di nascosto per incontri romantici in riva al mare. La relazione con la giovane amante rimase segreta fino alla fine del 1931. Fino ad allora, Picasso aveva fatto riferimento alla sua relazione extra-coniugale con Marie-Thérèse solo in codice, a volte incorporandola simbolicamente in un'opera. Alla fine del 1931 Picasso non riuscì più a reprimere il suo amore per Marie-Thérèse e l'impulso creativo che la donna gli trasmetteva. Così tra il Natale del 1931 e l'inizio del 1932 Marie-Thérèse emerse per la prima volta in una forma completamente riconoscibile in uno dei lavori di Pablo Picasso. La "Femme nue couchée", realizzata nel mese di aprile del 1932, è una delle tante ma tra le più simboliche raffigurazioni della sua amante. Vista la loro relazione in segreto al mare e le doti e la passione di Marie-Thèrése per il nuoto, non sorprende che nella "Femme nue couchée" la giovane donna sia rappresentata proprio come una creatura marina.
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