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Home » Attualità » Pillola anticoncezionale gratuita nei consultori del Lazio. La ginecologa: “Passo verso le donne”

Pillola anticoncezionale gratuita nei consultori del Lazio. La ginecologa: “Passo verso le donne”

Il consiglio regionale ha approvato lo stanziamento di 10 milioni di euro per la misura voluta dall'assessore alla Sanità Alessio D'Amato

Marianna Grazi
24 Gennaio 2023
Lazio, da febbraio pillola anticoncezionale gratis nei consultori

Lazio, da febbraio pillola anticoncezionale gratis nei consultori

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Da febbraio la pillola contraccettiva sarà gratis nei consultori del Lazio. Una decisione annunciata già nei mesi scorsi da Alessio D’Amato, assessore regionale alla Sanità, che il prossimo mese diventerà esecutiva con la delibera che consentirà l’erogazione gratuita del farmaco. “Una scelta resa possibile grazie a uno stanziamento di 10 milioni di euro previsto nel bilancio regionale”, si legge in una nota di Laura Anelli, ginecologa e membro del tavolo tecnico.

L’assessore alla Sanità della Regione Lazio Alessio D’Amato

Anelli, candidata nella Lista Civica (di centrosinistra) di D’Amato per le prossime elezioni regionali, è anche coordinatrice dei consultori familiari e responsabile dell’area di Ostetricia e ginecologia della Asl Roma 1. “Tutto questo – sottolinea all’Adnkronos – avviene mentre all’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, la decisione sulla rimborsabilità degli anticoncezionali orali si è arenata. Ufficialmente per un problema di copertura finanziaria (nel 2021 la spesa per la pillola è stata in Italia di 272 milioni), ma in realtà per la resistenza politica messa in atto nella Commissione prezzi e rimborsi dai rappresentanti delle Regioni guidate dal centrodestra. La decisione è stata rimandata, ma non si può sapere a quando, dal momento che presto i vertici dell’Aifa verranno rivoluzionati”. A ottobre, infatti, l’Agenzia del farmaco aveva indetto una riunione intitolata “Rimborsabilità contraccettivi orali. Discussione congiunta Cts-Cpr”, per discutere sulla possibilità di rendere gratuita la pillola anticoncezionale almeno per le donne fino a 25 anni. Un ordine del giorno ispirato a quello accaduto poco prima in Francia, ma che a differenza del paese Transalpino era finita con un nulla di fatto.

La sede dell’Aifa, agenzia italiana del farmaco, a Roma

Intanto “il Lazio non si ferma, e dopo aver assunto con concorso decine di psicologi per i consultori ora siamo praticamente pronti per questo ulteriore passo avanti verso le donne“. L’ultimo passo, quello della firma della delibera, è infatti puramente formale e ormai il procedimento è praticamente cosa fatta. “Il tavolo tecnico – continua – doveva concludere i lavori entro 60 giorni, ma dal momento che il finanziamento c’è abbiamo praticamente fatto tutto. Manca solo la ratifica del provvedimento. Adesso concludiamo il nostro lavoro con l’offerta gratuita della pillola, che in chiave di prevenzione era l’anello mancante”. Per la ginecologa l’erogazione gratuita della pillola anticoncezionale non abbassa la natalità, ma apre le porte a una scelta responsabile verso la gravidanza: “In Francia – precisa – la pillola è gratuita e c’è un tasso di natalità superiore al quello italiano. La pillola abbassa la quota delle donne che fanno ricorso all’aborto in chiave di prevenzione sanitaria”.

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  • Si sa, con l’età che avanza il rischio di ritrovarsi da soli aumenta, man mano che scompaiono anche le persone care con cui si sono costruiti affetti, legami. È un processo inevitabile, chiamato vita. Ma questa situazione rischia di aggravare la condizione di chi resta. 

Per questo anche un piccolo gesto, un’attività poco impegnativa ma costante e partecipata, può regalare gioie inaspettate. La fama in paese del signor Peter Davies, 100 anni, è dovuta a un hobby improbabile per la sua età: insegnare a leggere ai bambini.

Veterano della Seconda Guerra Mondiale, che è addirittura stato insignito della Medaglia dell’Impero Britannico (BEM) nell’ambito delle onorificenze del Re per il nuovo anno, Davies ha iniziato sei anni fa ad offrirsi volontario per dare una mano alla Dean Valley Community Primary School, scuola elementare di Macclesfield, Cheshire, in Inghilterra, dopo che l’amata moglie di 72 anni è venuta a mancare. 

Una vera e propria “fonte di ispirazione” per i cittadini, ma per l’arzillo centenario aiutare i bambini è un’attività che lo fa sentire nuovamente parte di una collettività. Peter racconta alla BBC che quando i piccoli alunni con cui legge lo chiamano per strada, riconoscendolo e salutandolo calorosamente, “si sente alto tre metri”. 

La stessa direttrice della scuola, Vicky McPherson, lo ha descritto come “ispiratore, generoso, premuroso e attento“. “Ha dedicato il suo tempo a così tanti bambini negli ultimi sei anni per instillare l’amore per la lettura che non potremo mai ringraziarlo abbastanza”, ha dichiarato la preside. Lui, invece, si sente semplicemente “una persona qualunque che fa qualcosa di utile per affrontare la settimana”.

Il signor Davies, che ha prestato servizio nell’Army Air Corps, ha spiegato che gli piaceva veder crescere la fiducia dei bambini nei suoi confronti, un po’ come un nonno acquisito che racconta ai più piccoli le sue avventure passate. “I bambini sono fantastici, sono come spugne“, ha detto. “Sono sicuro che ne traggo più beneficio io che loro. È una sensazione piacevole e calorosa [che] mi appartiene. Non sono un vecchio che vive per conto suo. Faccio parte della comunità, il che è fantastico”. 

#lucenews
  • Una testa di leone in passerella apre le sfilate dell’alta moda parigina con tanto di polemiche animaliste. La sfilata Couture di Schiaparelli non è passata inosservata visto che gli abiti erano accompagnati da teste di animali: il leopardo, il leone e la lupa. 

Le teste simboleggiavano tre dei setti peccati capitali (lussuria, orgoglio e avarizia), per una rilettura della “Divina Commedia” che rientra nella vena surrealista che storicamente caratterizza il brand, che porta il nome dell’eclettica Elsa Schiaparelli, stilista ma soprattutto intellettuale e artista a cavallo delle sue due guerre mondiali, e che l’attuale direttore creativo della maison, Daniel Roseberry sta proseguendo in chiave contemporanea.

A sfoggiare un vestito monospalla in velluto nero sul quale troneggiava – in stile trofeo – una grossa testa di leone è stata la top model russa Irina Shayk. Ma in precedenza a spoilerare l’abito ci aveva pensato Kylie Jenner, la più giovane del clan Kardashian diffondendo alcuni scatti sui social. Durante la sfilata, inoltre, Naomi Campbell ha indossato un cappotto di pelliccia con testa di un lupo e Shalom Harlow, tornata di recente a calcare le catwalk, ha sfilato con un tubino maculato con una testa di un leopardo.

Tutti gli animali ovviamente erano finti e sono stati proposti da Roseberry in opere sorprendenti in finta tassidermia, costruite interamente a mano con schiuma, resina e altri materiali. Ovviamente sui social la polemica è scoppiata. Nonostante si tratti di faux fur, il web non ha apprezzato. In molti, forse non conoscendo il tema della sfilata ovvero le “tre fiere” di dantesca memoria, ci hanno visto un richiamo di cattivo gusto alla caccia, agli animali abbattuti come trofei e rimandi all’epoca coloniale.

L’imprenditrice digitale e influencer Chiara Ferragni, presente alla sfilata, si è fatta un selfie insieme a Kylie Jenner e al vestito “incriminato”. Nonostante abbia scritto che la testa del leone era finta, ha incassato più di una critica. Insomma, ai leoni da tastiera l’idea dello stilista non è piaciuta. 

#lucenews #parisfashionweek  #elsaschiaparelli #trefiere #divinacommedia #pfw2023
  • “È fortemente raccomandato, nei primi giorni, mettere il neonato in culla subito dopo l’allattamento”. Così @ostetrica_alessandra_bellasio, l
  • Lo scontro tra i fan di Harry Potter e la creatrice della saga, JK Rowling, a causa delle affermazioni omotransfobiche dell’autrice, conosce un nuovo capitolo. 

A Toronto, in Canada, un giovane creatore di libri d’arte, Laur Flom, sta realizzando libri di Harry Potter nei quali il nome della Rowling non compare in copertina, né all’interno dei volumi, dove usualmente sono riportate le indicazioni del copyright, con il nome dell’autore. 

Lo scopo, dice, è di “aiutare le persone che sono fan di Harry Potter ma hanno un problema morale con la Rowling e la sua transfobia”. Quando si dice cancel culture: qui si cancella proprio materialmente. 

JK Rowling è stata accusata di transfobia dopo aver postato nel 2020 alcuni messaggi su Twitter nei quali obiettava contro l’uso della parola “persona” al posto della parola “donna” per “descrivere chi ha le mestruazioni”. In seguito, ha negato di essere transfobica, ma è stata ugualmente investita dalle critiche sui social. Ma se queste restano non condivisibili, anche l’impulso alla cancellazione del suo nome desta più di una perplessità. E a molti appare profondamente autoritario.

Laur Flom, artista canadese di origine ebraica, fa parte della comunità transgender. Parte degli incassi per le vendite dei libri sarà devoluta in beneficenza ad associazioni di trans. Flom, che ha 23 anni, ha postato su Tik Tok un video nel quale spiega come trasforma i libri della Rowling: il video è subito divenuto virale. 

“Non avevo un vero e proprio progetto. Ho iniziato per dispetto. Ho poco più di vent’anni: quando sono cresciuto, era quasi scontato leggere ‘Harry Potter’. Ma quando sono venute fuori le opinioni che la Rowling ha verso persone come me, mi è rimasto l’amaro in bocca. Poi tutto è cresciuto grazie alla piattaforma, e all’interesse delle persone nei libri”. 

A Flom occorrono dodici ore per modificare copertina e interno del libro. Ogni copia viene messa in vendita a 170 dollari. Ma l’artista propone anche ai possessori di libri di Harry Potter di inviargli le loro copie personali, per renderle “de-Rowlingizzate”.

Ma è davvero questa la strategia migliore?

#lucenews #harrypotter #jkrowling
Da febbraio la pillola contraccettiva sarà gratis nei consultori del Lazio. Una decisione annunciata già nei mesi scorsi da Alessio D'Amato, assessore regionale alla Sanità, che il prossimo mese diventerà esecutiva con la delibera che consentirà l'erogazione gratuita del farmaco. "Una scelta resa possibile grazie a uno stanziamento di 10 milioni di euro previsto nel bilancio regionale", si legge in una nota di Laura Anelli, ginecologa e membro del tavolo tecnico.
L'assessore alla Sanità della Regione Lazio Alessio D'Amato
Anelli, candidata nella Lista Civica (di centrosinistra) di D'Amato per le prossime elezioni regionali, è anche coordinatrice dei consultori familiari e responsabile dell'area di Ostetricia e ginecologia della Asl Roma 1. "Tutto questo - sottolinea all'Adnkronos - avviene mentre all'Aifa, l'Agenzia italiana del farmaco, la decisione sulla rimborsabilità degli anticoncezionali orali si è arenata. Ufficialmente per un problema di copertura finanziaria (nel 2021 la spesa per la pillola è stata in Italia di 272 milioni), ma in realtà per la resistenza politica messa in atto nella Commissione prezzi e rimborsi dai rappresentanti delle Regioni guidate dal centrodestra. La decisione è stata rimandata, ma non si può sapere a quando, dal momento che presto i vertici dell'Aifa verranno rivoluzionati". A ottobre, infatti, l'Agenzia del farmaco aveva indetto una riunione intitolata "Rimborsabilità contraccettivi orali. Discussione congiunta Cts-Cpr", per discutere sulla possibilità di rendere gratuita la pillola anticoncezionale almeno per le donne fino a 25 anni. Un ordine del giorno ispirato a quello accaduto poco prima in Francia, ma che a differenza del paese Transalpino era finita con un nulla di fatto.
La sede dell'Aifa, agenzia italiana del farmaco, a Roma
Intanto "il Lazio non si ferma, e dopo aver assunto con concorso decine di psicologi per i consultori ora siamo praticamente pronti per questo ulteriore passo avanti verso le donne". L'ultimo passo, quello della firma della delibera, è infatti puramente formale e ormai il procedimento è praticamente cosa fatta. "Il tavolo tecnico - continua - doveva concludere i lavori entro 60 giorni, ma dal momento che il finanziamento c'è abbiamo praticamente fatto tutto. Manca solo la ratifica del provvedimento. Adesso concludiamo il nostro lavoro con l'offerta gratuita della pillola, che in chiave di prevenzione era l'anello mancante". Per la ginecologa l'erogazione gratuita della pillola anticoncezionale non abbassa la natalità, ma apre le porte a una scelta responsabile verso la gravidanza: "In Francia - precisa - la pillola è gratuita e c'è un tasso di natalità superiore al quello italiano. La pillola abbassa la quota delle donne che fanno ricorso all'aborto in chiave di prevenzione sanitaria".
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