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Pride Milano, dal no della Regione all'iniziativa di Burger King per l'inclusione Lgbt+

Dal Pirellone arriva il no al patrocinio della parata mentre la catena di fast food si unisce a Spazio Aperto Servizi nel supporto alle vittime di discriminazione

di CAMILLA PRATO -
29 giugno 2022
Gay Pride Milano

Gay Pride Milano

Pride si ma senza patrocinio della Regione. Sabato 2 luglio la parata dell'orgoglio si districherà nel centro di Milano, ma dal Pirellone, sede della giunta regionale, arriva anche quest'anno il no deciso ad essere coinvolti nell'evento. Un'altra occasione persa per Fabio Pellegatta, presidente di Arcigay: "Quanto fatto dalla Regione – ha spiegato – si inserisce nel solco di quello che abbiamo visto negli ultimi anni, nonostante quello che succede in Italia in termini di discriminazioni". Intanto però si moltiplicano le iniziative in vista del grande evento arcobaleno. In occasione del mese dedicato all'orgoglio Lgbtq+ e in vista del Milano Pride Parade arriva ad esempio quella di Burger King Italia insieme a Spazio Aperto Servizi, cooperativa sociale che gestisce la Casa Arcobaleno del capoluogo lombardo, che punta all'inclusione lavorativa delle vittime di discriminazione omolesbobitransfobica.

Il progetto di inclusione

In occasione del Pride Month nei ristoranti Burger King di Milano (Pola e Tibaldi) sarà disponibile il Proud Whopper

La Casa Arcobaleno di Milano conta già due appartamenti – il primo operativo dal 2019 e il secondo inaugurato nel 2020 –, mentre altri due sono in fase di allestimento. Si tratta di un luogo sicuro e protetto, dedicato a tutt* coloro che dopo il loro coming out si sono ritrovati senza un tetto sopra la testa ma soprattutto senza l’affetto di una famiglia. Attraverso l'iniziativa si vogliono quindi gettare le basi per un mondo più inclusivo, capace di valorizzare le differenze e di accogliere e promuovere il cambiamento, rendendo reale quel motto che l’azienda della ristorazione veloce porta avanti da anni: We welcome everybody”. Burger King ha deciso infatti di dare la possibilità ai ragazzi e alle ragazze ospiti delle Case di iniziare un percorso di inserimento professionale nei propri ristoranti in Italia. Inoltre ha creato anche un prodotto speciale, una sorta di hamburger 'arcobaleno' che includa tutt* nell'appetitoso assaggio: una coloratissima versione dell’iconico Whopper, il Proud Whopper, sarà disponibile in occasione del Pride month (esclusivamente nei ristoranti Burger King di Pola e Tibaldi a Milano), per lanciare la campagna più ampia a sostegno di Casa Arcobaleno.

Aiutare i/le giovani a costruirsi un futuro

Burger King Pride Milano

Burger King con Spazio Aperto Servizi lanciano l'iniziativa per l'inserimento lavorativo e sociale delle vittime di discriminazione

"In Burger King siamo fermamente convinti che la multiculturalità e l’inclusione ci rendano un’azienda migliore. Temi che sosteniamo non solo in maniera teorica, ma attraverso l’implementazione di progetti concreti", commenta Chiara Camerini, Marketing and Communication Director di Burger King Restaurants Italia. "La partnership con Casa Arcobaleno è un piccolo passo, che però può aiutare questi giovani in difficoltà e dar loro delle basi solide su cui costruire il proprio futuro, oltre che un altro luogo in cui sentirsi a casa", conclude. Le fa eco Maria Grazia Campese, presidente di Spazio Aperto Servizi: "Ringraziamo Burger King Italia per questa preziosa possibilità: l’obiettivo di Casa Arcobaleno è offrire alle persone che accogliamo un posto sicuro dove sentirsi accolte e poter avviare un percorso personalizzato per raggiungere l’indipendenza economica e l’autonomia. Il lavoro è uno dei tasselli fondamentali di questo percorso, un trampolino per poter riprendere in mano la propria vita" dichiara.

No dalla Regione al Patrocinio

Gay Pride Milano

Un momento del 'Milano Pride' in formato ridotto a causa della pandemia Covid-19, a giugno 2020

Era "importante affermare le posizioni che hanno le istituzioni nei confronti di istanze di libertà come quelle che il Pride porta avanti", commenta critico il presidente di Arcigay Fabio Pellegatta alla negazione del patrocinio da parte della Regione Lombardia. Ad aderire sono stati invece il Comune di Milano e la Città metropolitana. Circa due settimane fa l'Aula aveva approvato con voto segreto una mozione che impegnava la giunta a garantire una presenza istituzionale alla manifestazione, con la partecipazione di un esponente della Regione, oltre all'illuminazione della facciata di Palazzo Pirelli con i colori della bandiera arcobaleno. Ma a pochi giorni dall'evento ecco arrivare la marcia indietro: "La Giunta al contrario, scegliendo di non patrocinare il Pride – ha spiegato il consigliere regionale M5s Simone Verni – ha voluto affrettarsi a riportare l'ordine vigente in modalità medioevo".