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Home » Attualità » La violenza sul web: professoressa e studentesse “spogliate” con Bikinioff, le foto nude su social e siti porno

La violenza sul web: professoressa e studentesse “spogliate” con Bikinioff, le foto nude su social e siti porno

Le hanno fotografate, poi con l'app hanno eliminato i vestiti e hanno diffuso i fotomontaggi sul web. Sotto inchiesta nove studenti di una scuola media di Latina

Redazione
14 Settembre 2023
Insegnante "spogliata" con Bikinioff, foto finiscono su siti porno

Insegnante "spogliata" con Bikinioff, foto finiscono su siti porno

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“Spogliano” virtualmente cinque compagne di classe, tutte minorenni, e una professoressa e poi pubblicano i fotomontaggi sui social, facendoli diventare virali anche sui gruppi whatsapp.

Protagonisti di questa violenza (seppur virtuale è di questo che si tratta) sono una decina di ragazzini di una scuola media di Latina, ora sotto indagine della Procura dei minori di Roma.

Le immagini che ritraggono nude le cinque 13enni e la professoressa sono state realizzate con la app di fotomontaggi virtuali Bikinioff.

Sono almeno nove i ragazzini di una scuola media di Latina accusati di aver prima creato le finte immagini pornografiche delle ragazze minori, assieme anche all’insegnante, e poi di averle diffuse.

L’inchiesta sulle foto della professoressa e di 5 studentesse

Si tratta di un caso, l’ennesimo, che attraverso i meccanismi della rete, ha superato i confini dello scherzo goliardico tra ragazzini, come qualcuno probabilmente proverà a farlo passare.

professoressa-bikinioff-nuda
Sono 9 i ragazzini coinvolti nell’inchiesta della Procura dei minori di Roma

L’immagine della giovane insegnante nuda, infatti, era talmente realistica da essere comparsa anche su due siti pornografici, raggiungendo in questo modo una diffusione ampia e non quantificabile, oltre a non escludere che possa essere stata replicata e condivisa in altro modo.

É una scoperta emersa nel corso delle indagini affidate alla Polizia postale che sono partite inizialmente all’interno della scuola di Latina per le immagini riguardanti le 5 ragazzine di 13 anni ma che poi si è allargata anche alla professoressa.

La docente era del tutto ignara. Con l’inchiesta il materiale che la riguardava è stato rimosso dai siti in cui era presente. Intanto le 5 ragazzine coinvolte e le loro famiglie hanno ricevuto il supporto del Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza.

Cos’è Bikinioff e come funziona?

Bikinioff è una app che si basa sulla tecnica della cosiddetta di DeepFake, un programma che applicando sistemi di intelligenza artificiale riesce a creare immagini di persone nude estremamente realistiche.

professoressa-bikinioff-nuda
Cos’è Bikinioff, l’applicazione utilizzata per i fotomontaggi sotto inchiesta

In pratica, una sofisticata tecnica di “fotomontaggio” che parte da una immagine vera di una persona e la elabora fino a “spogliarla” completamente.

La tecnica combina e sovrappone immagini fino a realizzare la finta foto nuda finale estremamente realistica: il sistema è paragonabile all’app FakeYou che falsifica le voci nei video.

Bikinioff è un “bot” presente su Telegram e non ha limitazioni di accesso o uso.

Il suo utilizzo in sè non è illegale, almeno finché resta in un ambito strettamente privato, mentre diversa è la questione se le immagini così create vengano divulgate o usate per altri fini.

Sulle app di DeepFake, in particolare a ottobre 2022 per il caso di FakeYou, il Garante italiano della privacy ha aperto un’istruttoria sui potenziali rischi dei prodotti web finti ma completamente realistici e credibili.

Educare al digitale e al rispetto

Il caso della scuola di Latina è l’ennesimo episodio che fotografa una situazione fuori controllo da più punti di vista: l’utilizzo dei social, del web, senza la minima consapevolezza dei rischi e delle conseguenze, è uno strumento pericoloso.

L’intreccio tra vita virtuale e vita reale provoca cortocircuiti che, se non fermati in tempo, possono diventare incendi.

Al contrario, laddove c’è consapevolezza, è evidente che a mancare è altro: il rispetto e la percezione della violenza. I ragazzi ne sono realmente coscienti? Conoscono i confini?

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L'inchiesta sulle foto della professoressa e di 5 studentesse

Si tratta di un caso, l'ennesimo, che attraverso i meccanismi della rete, ha superato i confini dello scherzo goliardico tra ragazzini, come qualcuno probabilmente proverà a farlo passare.
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Sono 9 i ragazzini coinvolti nell'inchiesta della Procura dei minori di Roma
L’immagine della giovane insegnante nuda, infatti, era talmente realistica da essere comparsa anche su due siti pornografici, raggiungendo in questo modo una diffusione ampia e non quantificabile, oltre a non escludere che possa essere stata replicata e condivisa in altro modo. É una scoperta emersa nel corso delle indagini affidate alla Polizia postale che sono partite inizialmente all’interno della scuola di Latina per le immagini riguardanti le 5 ragazzine di 13 anni ma che poi si è allargata anche alla professoressa. La docente era del tutto ignara. Con l’inchiesta il materiale che la riguardava è stato rimosso dai siti in cui era presente. Intanto le 5 ragazzine coinvolte e le loro famiglie hanno ricevuto il supporto del Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza.

Cos'è Bikinioff e come funziona?

Bikinioff è una app che si basa sulla tecnica della cosiddetta di DeepFake, un programma che applicando sistemi di intelligenza artificiale riesce a creare immagini di persone nude estremamente realistiche.
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Cos'è Bikinioff, l'applicazione utilizzata per i fotomontaggi sotto inchiesta
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Educare al digitale e al rispetto

Il caso della scuola di Latina è l'ennesimo episodio che fotografa una situazione fuori controllo da più punti di vista: l'utilizzo dei social, del web, senza la minima consapevolezza dei rischi e delle conseguenze, è uno strumento pericoloso. L'intreccio tra vita virtuale e vita reale provoca cortocircuiti che, se non fermati in tempo, possono diventare incendi. Al contrario, laddove c'è consapevolezza, è evidente che a mancare è altro: il rispetto e la percezione della violenza. I ragazzi ne sono realmente coscienti? Conoscono i confini?
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