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I profughi che tornano in Ucraina, per lo più donne e bambini: "Vogliamo andare a casa"

di REMY MORANDI -
21 aprile 2022
Profughe ucraine

Profughe ucraine

"Voglio tornare a casa". Victoria è una profuga ucraina, madre di un bambino di 12 anni. A Oliya "Scootercaster", una giornalista freelance ucraina, la donna ha raccontato che non ce la faceva più a stare lontana dalla sua casa, la sua terra, la sua vita. "Abbiamo passato le ultime tre settimane in Polonia, ma ora stiamo tornando in Ucraina", ha dichiarato la profuga sul treno che la stava riaccompagnando al confine. Come Victoria, sono tante le donne e i bambini profughi che ormai, a più di 50 giorni dall'inizio della guerra in Ucraina, stanno facendo ritorno nelle loro case, nonostante la fine del conflitto sembri ancora lontana. Sono 30.000 le persone che ogni giorno ritornano in Ucraina, secondo un report del Servizio di guardia dei confini ucraini. Per lo più donne e bambini, riportano ancora i dati, rispetto ai primi giorni dell'invasione russa, quando erano gli uomini a rientrare in patria per prendere le armi e arruolarsi tra le file dell'esercito ucraino. In totale, dal 24 febbraio al 12 aprile, sono 870.000 i cittadini ucraini che sono ritornati a casa, secondo quanto dichiarato da Andriy Demchenko, portavoce del Servizio di guardia dei confini ucraini, e secondo quanto riportato dall'Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari umanitari (qui i dati nel pdf di OCHA).

Sono 870.000 i profughi ucraini rientrati in patria. Secondo il Servizio di guardia dei confini ucraini, si tratta per lo più di donne e bambini (Ansa)

Profughi tornano in Ucraina, 500.000 persone rientrate dalla Polonia

Di tutti i profughi che hanno fatto ritorno in Ucraina, la maggior parte proviene dalla Polonia, fa sapere il Guardian. Da quando è iniziata la guerra in Ucraina, oltre 2,5 milioni di persone si sono rifugiate in Polonia. E di questi, si stima che circa 502.000 profughi siano già tornati dalla Polonia. Sempre in base ai dati diffusi dal Servizio di guardia dei confini ucraini, dal 4 al 10 aprile sono 117.129 le persone che sono entrate in Ucraina dalla Polonia. È molto difficile sapere chi tra queste persone sia effettivamente un civile. Ci sono infatti molti operatori di associazioni umanitarie e altri funzionari che stanno entrando in questi giorni in Ucraina, ma i volontari nel villaggio polacco di Medyka al confine con l'Ucraina hanno confermato al Guardian di aver visto un flusso più intenso di persone varcare il confine, rispetto alla settimana scorsa.

Perché tornare in un Paese ancora in guerra? Perché le profughe vogliono andare a casa

Le ragioni che spingono queste persone a tornare in Ucraina, un Paese ancora in guerra, sono diverse. Il conflitto si è spostato nell'est dell'Ucraina, e chi abita in altre regioni del Paese considera ormai sicuro il rientro. C'è invece chi - come Victoria che sta facendo ritorno a Dnipro, una città a est dell'Ucraina - torna semplicemente perché vuole tornare, nonostante tutto. "A giudicare dalla situazione - ha detto la madre ucraina - a Dnipro la situazione è più o meno calma. Cadono ancora bombe e missili", ma nonostante ciò la donna ha deciso di tornare insieme a suo figlio di 12 anni. "Quando ho iniziato a preparare le valigie almeno dieci persone mi hanno detto di non partire e di rimanere in Polonia per il maggior tempo possibile. Ma voglio tornare, voglio andare a casa mia, mi manca casa mia", ha detto Victoria a Oliya "Scootercaster".

Le ragioni che spingono le profughe a tornare in Ucraina sono diverse. Ma per lo più, in base alle testimonianze raccolte, chi torna vuole semplicemente andare a casa (Ansa)

Sono tante le testimonianze di donne profughe che tornano in Ucraina. E per lo più le motivazioni che le spingono a ritornare nonostante la guerra sono sempre le stesse: vogliono andare a casa. Come Olena che alla BBC ha raccontato il suo viaggio di ritorno in Ucraina, insieme alla figlia Maria. Lo scorso 10 marzo il marito di Olena le disse di prendere la figlia e di lasciare il Paese. Lui sarebbe rimasto, in quanto autista di un'ambulanza a Slov"jans'k, una città vicina a Donetsk. Olena e Maria così partirono e si rifugiarono anche loro in Polonia, in una città al confine con la Germania. Olena però ha raccontato di aver avuto difficoltà a trovare un lavoro, perché non parla il polacco. E così, non riuscendo più a vivere lontana dal marito, ha deciso di tornare. Alla domanda dei giornalisti della BBC che chiedono a Olena come si senta a ritornare in Ucraina, lei risponde: "Super! Non importa cosa succederà, siamo molto felici di tornare in Ucraina".

Le profughe ucraine lasciano anche l'Italia: "Migliaia di persone hanno deciso di tornare a casa"

Vlodymyr Kvurt, il responsabile della gestione rifugiati della regione ucraina di Lviv, ha raccontato all'Ansa che "c'è un fenomeno di rientro dei profughi in Ucraina, parliamo di migliaia di persone. Alcuni di questi riguardano anche l'Italia, dove molte madri hanno deciso di tornare a casa, laddove possibile, per essere vicine ai propri figli in guerra". Una situazione confermata anche da Mario Tronca, presidente dell'associazione culturale cristiana italo-ucraina che si occupa di accompagnare i profughi in autobus in tutta Italia. "Siamo arrivati al 25% di rientri sugli arrivi settimanali in Italia - racconta Mario Tronca -. Tornano soprattutto quelli che vivono nelle regioni occidentali, dove la situazione è più tranquilla. A noi si sono rivolte donne ucraine che hanno lavorato per una vita in Italia, si sono costruite una casa con grandi sacrifici e ora temono di trovarsela occupata". Per il presidente Tronca il fenomeno di rientro dei profughi dall'Italia all'Ucraina è in crescita: "Siamo partiti dal 5%, ora siamo arrivati quasi al 25%". Tutti, e soprattutto tutte, vogliono tornare a casa.