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Home » Attualità » Progetto Alma, un vademecum multilingue per orientarsi nel mondo del lavoro

Progetto Alma, un vademecum multilingue per orientarsi nel mondo del lavoro

Dopo il percorso di formazione e accompagnamento all’occupabilità di donne e minori stranieri, ora è online il sito nato dalla collaborazione tra ItaliaHello e Nosotras

Barbara Berti
14 Dicembre 2022
ItaliaHello e Nosotras hanno dato vita al Progetto Alma

ItaliaHello e Nosotras hanno dato vita al Progetto Alma

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Un “manuale video” dove trovare tutte le informazioni utili per districarsi al meglio nel mondo del lavoro: dalla scrittura del curriculum vitae ai consigli per prepararsi e presentarsi a un colloquio fino alle “regole” per mantenere un’attitudine positiva nella ricerca di un impiego. È online e tradotto in cinque lingue (oltre all’italiano anche inglese, francese, arabo e spagnolo) il sito del “Progetto Alma” (https://progettoalmalavoro.it), nato dalla collaborazione tra ItaliaHello e Nosotras che si è già concretizzato in un percorso di formazione, orientamento e accompagnamento all’occupabilità coinvolgendo 15 donne migranti e altrettanti minori stranieri non accompagnati residenti nell’area di Firenze, provenienti da 11 Paesi.

Il gruppo delle donne di Nosotras
Il gruppo delle donne di Nosotras

Nell’ambito del “Progetto Alma”, si sono iscritte al percorso ben 38 donne di età compresa tra i 22 e i 40 anni. Nella primavera scorsa hanno svolto quattro moduli di formazione su soft skills, orientamento lavoro, contratti e poi percorsi individuali di coaching al lavoro. Cinque di loro hanno poi partecipato alla realizzazione dei testi e dei contenuti che sono stati successivamente messi in video e adesso disponibili sul web. “Un sito multilingue gratuito e consultabile da chiunque: siamo convinte che sia uno strumento utile per avere indicazioni importanti, spesso date per scontate ma tutt’altro che banali, su come approcciarsi alla ricerca di un lavoro” sottolinea Isabella Mancini, presidente di Nosotras. Il “Progetto Alma” ha ancora quattro mesi di attività “che saranno dedicate alla formazione di donne e minori stranieri non accompagnati che hanno partecipato ai percorsi della scorsa primavera: vogliamo ringraziare tutte e tutti i partecipanti al progetto, che non solo si sono messi in discussione, ma hanno anche condiviso il loro percorso con chi non ha potuto accedervi” aggiunge Mancini.

L’obiettivo del “Progetto Alma” è favorire l’empowerment, l’autonomia e l’inclusione di donne e minori/neomaggiorenni con background migratorio, che spesso incontrano maggiori ostacoli all’occupabilità rispetto ad altri membri della comunità migrante. “Essere in grado di affrontare la ricerca del lavoro con determinazione e consapevolezza dei propri strumenti è necessario al fine di raggiungere i propri obiettivi professionali” spiega Elisa Lazzerini, Program Manager di ItaliaHello (centro online per migranti, rifugiati e richiedenti asilo), aggiungendo che “all’interno del Progetto Alma, le partecipanti hanno intrapreso un percorso di sviluppo personale e professionale nel quale hanno acquisito competenze necessarie ad affrontare il mondo del lavoro”.

Isabella Mancini, presidente di Nosotras
Isabella Mancini, presidente di Nosotras

Chi sono gli artefici del percorso di formazione e orientamento Alma

Il percorso di formazione e orientamento Alma nasce dalla collaborazione tra ItaliaHello e Nosotras. ItaliaHello opera nel settore della migrazione e dell’accoglienza, in particolare sul tema dell’accesso alle informazioni come strumento fondamentale per l’autonomia di migranti, rifugiati e richiedenti asilo. Realizza strumenti informativi digitali, gratuiti e multilingue. Sviluppa inoltre percorsi di empowerment e mentorship, inclusione socio-culturale e inserimento lavorativo di cittadini e cittadine con background migratorio.

Nosotras, invece, lavora per l’empowerment delle donne e l’affermazione dei diritti di cittadinanza e di genere e la promozione della salute materno infantile. Ha aperto sportelli di ascolto nell’area fiorentina che offrono accompagnamento e informazione per la ricerca del lavoro, la risposta a problematiche sociali e legali e supporto psicologico. Gestisce alcune case di accoglienza per donne e per minori stranieri non accompagnati.

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  • La questione femminile è indubbiamente uno dei temi più dibattuti dell’epoca contemporanea. C’è chi teorizza la necessità di un welfare di genere capace di consentire alle donne di poter imboccare la strada della realizzazione personale senza dover rinunciare alla famiglia, chi scommette tutto su una rivoluzione culturale che, però, tarda ad arrivare.

Di sicuro, un lavoro più flessibile potrebbe essere d’aiuto. Ma, al di là di una parentesi – peraltro neanche troppo ben gestita – in fase Covid-19, lo smart working pare essere solo un ricordo. Ma come stanno le cose nel resto d’Europa? 

Un percorso da conoscere e, perché no, moltiplicare viene dalle isole Canarie. Si tratta di Female Startup Leaders, una comunità imprenditrici che per la loro attività hanno scelto Tenerife, promuovendo e incentivando lo smart working. Con il sostegno del Ministero del turismo, dell’industria e del commercio del Governo delle Canarie, il progetto rappresenta un punto di riferimento per tutte le donne (e gli uomini) che hanno intenzione non solo di provarci ma di riuscirci. Per le fondatrici, le Canarie rappresentano il luogo perfetto per mantenere in equilibrio il benessere emotivo con quello sociale, continuando a dedicarsi al proprio lavoro a distanza.

"Il lavoro del futuro e il futuro del lavoro passano attraverso la soluzione mista, né 100% remoto né 100% in loco. Di sicuro, però, non esistono soluzioni standard. Ottimo sarebbe che ogni azienda scegliesse il modo più efficiente per far lavorare i propri team, che sia in loco, misto o remoto. Il lavoro a distanza porta più libertà e autonomia al lavoratore. Se gestito correttamente, aiuta a fare una vita più equilibrata e ciò vale sia per gli uomini che per le donne”.

Una cosa è certa: il lavoro del futuro è sempre più nomade. Trasferirsi alle Canarie non è cosa facile, ma viene da pensare che anche l’Italia offre location d’eccezione quantomeno paragonabili a Tenerife. Perché non iniziare a guardare in questa direzione?

✍ Margherita Ambrogetti Damiani 

#lucenews #lucelanazione #femalestartupleaders
  • È morta all’età di 64 anni l’attrice Lisa Loring, famose per aver interpretato Mercoledì Addams nella sitcom La famiglia Addams nella metà degli anni Sessanta. 

La sua morte è stata annunciata da Laure Jacobson, un
  • ✨Tra i pretendenti a un ruolo di protagonista del 73° Sanremo, Ariete è probabilmente quella con l’"X factor" più alto. E non tanto per aver partecipato da ragazzina al talent di Sky o per quel "non so che" capace di differenziare tutto quel che fa, ma perché in due anni è riuscita a diventare la musa “indie“ della Generazione X. 

Arianna Del Giaccio mostra la timidezza della debuttante. E che lei sia una "nuova persona" portata a cadere nei "soliti vecchi errori" lo racconta parlando del debutto davanti al popolo del Festival con Mare di guai, ballata in cui racconta la fine della relazione con la sua ex.

«Gli squali che si aggirano nella vasca di cui parlo sono le mie insicurezze e le mie ansie. Il peso delle aspettative, anche se non provo sensi di inadeguatezza verso quel che faccio. I pescecani basta conoscerli per sapere che non sono tutti pericolosi.»

 Intervista a cura di Andrea Spinelli ✍

#lucenews #qn #ariete #sanremo2023
  • Più luce, meno stelle. Un paradosso, se ci pensate. Più illuminiamo le nostre città, più lampioni, fari, led, laser puntiamo sulla terra, meno stelle e porzioni di cielo vediamo. 

Accade perché, quasi senza accorgercene, di anno in anno, cancelliamo dalla nostra vista qualche decina di quei 4.500 puntini luminosi che in condizioni ottimali dovremmo riuscire a vedere la notte, considerato che il cielo risulta popolato da circa 9.000 stelle, di cui ciascuno di noi può osservare solo la metà per volta, ovvero quelle del proprio emisfero. 

In realtà, già oggi, proprio per colpa dell’inquinamento luminoso, ne vediamo solo poche centinaia. E tutto lascia pensare che questa cifra si ridurrà ulteriormente, con un ritmo molto rapido. Al punto tale che, in pochi anni, la costellazione di Orione, potrebbe perdere la sua caratteristica ‘cintura’.

Secondo quanto risulta da uno studio pubblicato su “Science”, basato sulle osservazioni di oltre 50mila citizen scientist, solo tra il 2011 e il 2022, ogni anno il cielo in tutto il Pianeta è diventato in media il 9,6% più luminoso, con una forchetta di valori che non supera il 10% ma non scende mai sotto il 7%. Più di quanto percepito finora dai satelliti preposti a monitorare la quantità di luce nel cielo notturno. Secondo le misurazioni effettuate da questi ultimi infatti, tra 1992 e 2017 il cielo notturno è diventato più luminoso di meno dell’1,6% annuo.

“In un periodo di 18 anni, questo tasso di cambiamento aumenterebbe la luminosità del cielo di oltre un fattore 4”, scrivono i ricercatori del Deutsches GeoForschungs Zentrum di Potsdam, in Germania, e del National Optical-Infrared Astronomy Research Laboratory di Tucson, negli Stati Uniti. Una località con 250 stelle visibili, quindi, vedrebbe ridursi il numero a 100 stelle visibili. 

Il pericolo più che fondato, a questo punto, è che di questo passo inizieranno a scomparire dalla nostra vista anche le costellazioni più luminose, comprese quelle che tuti sono in grado di individuare con estrema facilità.

L
Un “manuale video” dove trovare tutte le informazioni utili per districarsi al meglio nel mondo del lavoro: dalla scrittura del curriculum vitae ai consigli per prepararsi e presentarsi a un colloquio fino alle “regole” per mantenere un’attitudine positiva nella ricerca di un impiego. È online e tradotto in cinque lingue (oltre all’italiano anche inglese, francese, arabo e spagnolo) il sito del “Progetto Alma” (https://progettoalmalavoro.it), nato dalla collaborazione tra ItaliaHello e Nosotras che si è già concretizzato in un percorso di formazione, orientamento e accompagnamento all’occupabilità coinvolgendo 15 donne migranti e altrettanti minori stranieri non accompagnati residenti nell’area di Firenze, provenienti da 11 Paesi.
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L’obiettivo del “Progetto Alma” è favorire l’empowerment, l’autonomia e l’inclusione di donne e minori/neomaggiorenni con background migratorio, che spesso incontrano maggiori ostacoli all’occupabilità rispetto ad altri membri della comunità migrante. “Essere in grado di affrontare la ricerca del lavoro con determinazione e consapevolezza dei propri strumenti è necessario al fine di raggiungere i propri obiettivi professionali” spiega Elisa Lazzerini, Program Manager di ItaliaHello (centro online per migranti, rifugiati e richiedenti asilo), aggiungendo che “all’interno del Progetto Alma, le partecipanti hanno intrapreso un percorso di sviluppo personale e professionale nel quale hanno acquisito competenze necessarie ad affrontare il mondo del lavoro”.
Isabella Mancini, presidente di Nosotras
Isabella Mancini, presidente di Nosotras

Chi sono gli artefici del percorso di formazione e orientamento Alma

Il percorso di formazione e orientamento Alma nasce dalla collaborazione tra ItaliaHello e Nosotras. ItaliaHello opera nel settore della migrazione e dell’accoglienza, in particolare sul tema dell’accesso alle informazioni come strumento fondamentale per l’autonomia di migranti, rifugiati e richiedenti asilo. Realizza strumenti informativi digitali, gratuiti e multilingue. Sviluppa inoltre percorsi di empowerment e mentorship, inclusione socio-culturale e inserimento lavorativo di cittadini e cittadine con background migratorio. Nosotras, invece, lavora per l’empowerment delle donne e l’affermazione dei diritti di cittadinanza e di genere e la promozione della salute materno infantile. Ha aperto sportelli di ascolto nell’area fiorentina che offrono accompagnamento e informazione per la ricerca del lavoro, la risposta a problematiche sociali e legali e supporto psicologico. Gestisce alcune case di accoglienza per donne e per minori stranieri non accompagnati.
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