Di cosa parliamo quando parliamo di Luce!
Di cosa parliamo quando parliamo di Luce!? Parafraso Raymond Carver e il suo celebre “Di cosa parliamo quando parliamo d’amore”, perché sta racchiuso in questa domanda il senso profondo di un progetto editoriale nato poco meno di un anno fa per mettere al centro quei temi che raccontano le trasformazioni spesso inafferrabili del nostro contemporaneo, nel segno dell’inclusione: la sessualità, le nuove generazioni, la famiglia, le sfide economiche e ambientali, la sostenibilità del lavoro, la disabilità, l’immigrazione. Ovvero: le infinite differenze che abitano dentro ogni essere umano, e che inevitabilmente finiscono per annullare il concetto stesso di diversità, inglobandolo in un Noi universale. La diversità, del resto, è l’essenza stessa della vita. Non è dunque un accostamento forzato quello di Luce e dell’Amore, nel mitico segno di Carver. L’amore è, fra tutte le possibili trasformazioni umane, la più inafferrabile, la più difficile da raccontare e da cristallizzare. Nelle storie di Luce! – nelle pagine di questo speciale potrete ritrovare le più intense raccolte durante i primi mesi di vita del canale digitale luce.news – scoprirete la fragilità e la forza di donne e uomini che con il loro esempio stanno contribuendo a cambiare il nostro tempo. Era giusto dare loro spazio e voce e luce, appunto, celebrandoli non a caso il 25 novembre: una data simbolica consacrata alla lotta contro la violenza sulle donne, battaglia lenta e difficile ma di certo impossibile da vincere senza nuove e piene consapevolezze, senza una rivoluzione che sia prima di tutto culturale, e a cui un gruppo editoriale come il nostro non può sottrarsi. Questo progetto non sarebbe mai nato senza il sostegno e la volontà dell’editore Andrea Riffeser Monti e dei suoi figli Sara, Matteo, Bruno, senza l’impegno di uno straordinario comitato scientifico (scorrendo le pagine troverete i loro interventi) che ha messo a disposizione tempo, intelligenza e cuore, e senza il lavoro quotidiano di un’affiatata e appassionata squadra di giornalisti. A tutti loro va il mio grazie più profondo. E a tutti voi, buona lettura.
Qualcosa da festeggiare
L’obiettivo che si è dato Luce!, con il sostegno del suo Comitato scientifico – composto dal sondaggista Nando Pagnoncelli, la filosofa Laura Boella, l’economista comportamentale e senior advisor sul talento Luisa Bagnoli, lo scrittore e sceneggiatore Ivan Cotroneo, il dirigente sportivo e pentatleta Luca Pancalli, l’attivista e filantropa dell’edutainment Claudia Segre, l’imprenditore sociale Luca Trapanese e Sofia Viscardi, scrittrice e founder di “Venti” – è quello di identificare ciò che per troppo tempo è stato messo ai margini, lasciato… nel buio.
Ecco perché, dopo l’intervista a Francesca Michielin, sullo speciale dedicato a “Un anno di Luce!” saranno proprio le voci del Comitato scientifico a fare un primo bilancio dei frutti raccolti e di quelli che matureranno.
A partire dal grande evento che si svolgerà martedì prossimo al Teatro La Pergola di Firenze, a cui i lettori sono tutti invitati, l’occasione per presentare anche il riconoscimento dedicato ai “portatori e portatrici di luce”, ambasciatori di valori positivi da mettere sotto i riflettori nel novembre del 2022, per il secondo compleanno di Luce!. Storie e volti, persone normalmente speciali che magari potranno essere di esempio per gli altri, diventando a loro volta protagonisti di un cambiamento che parte anche dal linguaggio ma, soprattutto, dall’atteggiamento mentale, come spiega più avanti il vice direttore de La Nazione, Piero Fachin.
Una trasformazione testimoniata anche dalle tante voci che vengono riportate attraverso il racconto di chi le ha selezionate durante il corso di questo anno, senza dimenticare quella del web; quei “lampi di Luce!” capaci di delineare trend, temi più in voga, tutto quanto i nostri social hanno messo in “Luce!”.