Tanti auguri Re Carlo III! Il monarca britannico compie oggi 75 anni, e celebra il compleanno in un appuntamento come solito privato, ma che non manca di celebrazioni pubbliche e iniziative simboliche tra i cittadini.
Due compleanni del Re
Si tratta, in effetti, del secondo festeggiamento dalla sua ascesa al trono, avvenuta l’8 settembre del 2022, alla morte di sua madre Elisabetta II dopo 70 anni di regno. Il primo dall’incoronazione solenne del maggio scorso al fianco della consorte, la regina Camilla.
Il primo è stato lo scorso 17 giugno, una data fissata quando il monarca è stato incoronato (il 6 maggio scorso) da celebrare tradizionalmente nel periodo estivo, con una rassegna equestre nella Horse Guard Parade, vicino a Buckingham Palace.
Una tradizione istituita a fine XVIII secolo da Giorgio II, proprio perché anche lui era nato in novembre, così da poter celebrare con il popolo e la corte in un periodo metereologicamente più favorevole.
La cena… di campagna
La festa di compleanno era già iniziata nella serata di ieri, in tono familiare, con il gala a Highgrove House, nel Doughton (Gloucestershire) in cui il sovrano ha spento le candeline insieme ad altri coetanei 75enne, che si sono distinti per il loro impegno per le comunità locali.
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Un’attenzione al territorio riservata anche durante la cena, a cui hanno partecipato ospiti provenienti dalle contee vicine, in cui sono stati serviti piatti pregiati di un menù curato dall’ex ristoratore reale Damien Clarkson, che punta molto sui prodotti tradizionali della zona e rigorosamente di stagione.
L’evento di Highgrove House, in linea con l’impegno preso dai Reali inglesi nei confronti della cura del territorio, della beneficenza e della solidarietà, è curato dalla Prince’s Foundation e prevede musica dal vivo ( con un coro rock del posto) in un’ambientazione bucolica ma elegantissima.
La tenuta di campagna ha infatti dei bellissimi giardini, che vengono curati con trattamenti organici e sostenibili (banditi pesticidi e concimi chimici), un orgoglio che lo stesso King permette al pubblico di visitare, tra aprile e ottobre.
Il monarca “green”
Privato o meno, il compleanno (anagrafico) di Carlo è evento carico di significati e appuntamenti per il 75enne, molto attivo sulla scena pubblica e ancora in buon forma malgrado l’età non più verde, come notano alcuni commentatori dell’isola evocando un rafforzamento della sua immagine rispetto alle aspettative iniziali.
E in un ipotetico ritratto del sovrano non può non essere citato il suo lato ‘ambientalista’. Già prima di salire al trono, infatti, l’allora Principe di Galles si era distinto in più occasioni per l’impegno “green”.
Una sensibilità nata fin dall’infanzia, in particolare a Balmoral, il castello scozzese tanto amato dalla madre, dove il rampollo di casa Windsor ha sviluppato una vera passione per la vita all’aria aperta e un interesse per l’agricoltura.
Tanto che, negli anni Ottanta, ha creato la sua tenuta “sostenibile” in Cornovaglia, proprio quella Highgrove House dove sta celebrando il 75esimo compleanno, seguendo il modello dell’agricoltura biologica rigenerativa, che ha portato alla fondazione del marchio biologico Duchy.
Ha inoltre istituito il “Prince of Wales Corporate Leaders Group”, che riunisce i leader aziendali per sottoscrivere impegni ecologici.
Certo, la maggior discrezione richiesta dal nuovo ruolo gli impone di evitare dichiarazioni forti, pubbliche, sulla minaccia della crisi climatica. Ma ciò non significa che questo impegno venga meno, anzi! Invece ora avrà ancor più rilievo, soprattutto per quanto riguarda la consulenza al Primo Ministro.
Il primo discorso al Parlamento e le divergenze con il Primo Ministro
Carlo III, ad esempio, pur nella sacralità del momento, nel primo discorso da Re al Parlamento ha dato voce al programma del Governo britannico, senza assolutamente commentare o dar voce a perplessità personali.
Un testo, quello pronunciato a inizio novembre, da leggere con tono assolutamente neutrale, anche nei passaggi che potrebbero evidenziare forti differenze di visione tra il Capo di Stato – da sempre sensibile all’ambiente – e il premier, che annuncia nuove trivellazioni nel mare del Nord.
Inutilmente le telecamere hanno cercato sul volto del sovrano un moto di disappunto o una smorfia. Nulla è trasparito, come voleva il cerimoniale, ma questo non significa che gli approcci sul tema non siano (quasi) diametralmente opposti.
La lotta allo spreco alimentare
Anche in tema alimentazione l’impronta è quella al minor impatto possibile sulla natura: il motto del re è che a Buckingham Palace il cibo non si spreca.
Sembra infatti che king Charles, che a colazione beve té e mangia dolci alla frutta, chieda tutte le mattine sempre la stessa torta, anche per una settimana di seguito, finché questa non è finita. Non importa se gli viene a noia o una volta gli andrebbe magari qualcosa di diverso: la parola presa vale più di una voglia.
Infatti la vera crociata del monarca non è soltanto quella di non lasciare briciole nel piatto di casa sua, ma di ridurre al massimo lo spreco alimentare in tutto il Regno Unito, che è il Paese d’Europa che butta via più cibo.
E così oggi, 14 novembre, in occasione del suo 75esimo compleanno, ha svelato il “Coronation food project“, un’iniziativa anti-spreco che riflette le sue crescenti preoccupazioni sulla fame in Gran Bretagna.
Dopo aver effettuato una generosa donazione privata non divulgata per avviare l’impresa – scrive il Daily Mail – saranno 8, per adesso, gli hub alimentari che lanciati in tutta la nazione, con i primi quattro a Londra, Liverpool, Glasgow e Irlanda del Nord.
E altri seguiranno presto a Cardiff, Leeds, Birmingham e Milton Keynes. A supervisionare il progetto, Carlo ha chiamato Dame Martina Milburn, che ha appena terminato il suo mandato come amministratrice delegata del Prince’s Trust, l’organizzazione benefica fondata dal re per aiutare i giovani.
A lei, Sua Maestà ha chiesto, all’inizio di quest’anno, di esplorare i modi per ridurre le 12 milioni di tonnellate di cibo sprecate ogni anno nel Regno Unito e aiutare i circa 14 milioni di britannici che vivono in povertà alimentare. Il Coronation Food Project dovrebbe durare cinque anni e mira a fornire 200 milioni di pasti all’anno.