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Repubblica Centrafricana, abolita la pena di morte: "Nel continente tanti passi in avanti"

di DOMENICO GUARINO -
31 maggio 2022
abolita la pena di morte nella repubblica centrafricana

abolita la pena di morte nella repubblica centrafricana

 “L’Assemblea nazionale ha adottato per acclamazione la legge che abolisce la pena di morte nella Repubblica Centrafricana”, lo ha detto, davanti ai deputati, il presidente dell’Assemblea Mathieu Sarandji tra gli applausi. Una volta tanto dunque una buona notizia: la Repubblica Centrafricana ha abolito la pena capitale, e si attende  ora solo la promulgazione da parte del Capo dello Stato, Faustin Archange Touadéra. Dato tanto più significativo in quanto ci troviamo in un Paese alle prese con la guerra civile. La notizia è stata diffusa, tra gli altri, dalla Comunità di Sant’Egidio.

Il presidente della Repubblica Centrafricana, Faustin Archange Touadéra, durante la Conferenza Nazionale della Cooperazione allo Sviluppo, Roma, 24 gennaio 2018 (Foto Ansa)

La firma di Touadéra dovrebbe arrivare senza sorprese, dato che, lo stesso Capo dello stato, in occasione dell’incontro internazionale di Preghiera per la Pace a Madrid nel settembre 2019, aveva parlato del processo abolizionista come “segno di pacificazione” e, al tempo stesso, “segno di un paese che entra in una nuova fase storica”. Inoltre ministri e autorità governative centrafricane hanno preso costantemente parte ai Congressi Internazionali dei Ministri della Giustizia promossi periodicamente dalla Comunità per giungere progressivamente all’abolizione della pena capitale nei paesi ancora retenzionisti.

Comunità di Sant'Egidio: "L'Africa può diventare il secondo continente libero dalla pena di morte"

“Si tratta di ulteriore avanzamento di una nuova coscienza del diritto e auspica che l’Africa intera possa divenire il secondo continente, dopo l’Europa, libero dalla pena di morte” afferma in un comunicato la Comunità che da anni, oltre agli  interventi nel campo della sanità (come il programma Dream per la cura e la prevenzione dell’Aids e la campagna di vaccinazione anti-Covid 19), è impegnata attivamente nel favorire il processo di pace e di riconciliazione del paese.

Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia: "In un Paese che conosce un conflitto più che decennale, è ancora più importante che il Parlamento abbia deciso che la pena di morte non è mai una soluzione" (Foto Ansa)

"In un Paese che conosce un conflitto più che decennale con alti e bassi, è ancora più importante che il Parlamento abbia deciso che la pena di morte non è mai una soluzione. Quindi grandi apprezzamenti e complimenti! Questo il commento di Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia. "Se dovessimo descrivere la pena di morte su una carta geografica - spiega ancora Noury - rimarrebbe una macchia scura in Asia, in Medio Oriente, negli Stati Uniti come in Bielorussia e altrove, ma anche secondo i dati del 2021 di Amnesty, non possiamo negare i passi in avanti compiuti finora, specie in Africa. Oggi il Centrafrica ha chiuso il dibattito nella maniera più bella, ma ricordiamo che in Ghana se ne discute, nello Zambia si attende un ddl abolizionista. Insomma, in 144 Stati nel mondo non c'è più la pena di morte e quest'anno le cifre aumenteranno. Due terzi della comunità internazionale ha deciso che la pena di morte debba andare nello scantinato della storia".

L’abolizione della pena di morte nella Repubblica Centrafricana si inserisce in una tendenza crescente negli ultimi anni nel continente, dopo il Ciad nel 2020 e la Sierra Leone nel 2021. L'ultima esecuzione capitale nella Repubblica Centrafricana risale al 1981.