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Ritrovata dopo 9 anni: rapita quando era bambina, è riuscita a fuggire dai sequestratori

Pooja Gaud, 16enne indiana, era stata presa fuori dalla scuola da una coppia che voleva avere un figli: "Botte e violenza"

di LETIZIA CINI -
22 agosto 2022
Ritrovata Pooja Gaud: la 16enne rapita quando aveva 7 anni in India, è riuscita a fuggire dai sequestratori

Ritrovata Pooja Gaud: la 16enne rapita quando aveva 7 anni in India, è riuscita a fuggire dai sequestratori

Un’altra incredibile storia di sparizione e ritrovamento. In questo caso la protagonista è una ragazza indiana, Pooja Gaud. Era scomparsa il 22 gennaio 2013 quando aveva solo sette anni, all’esterno dalla sua scuola a Mumbay, dove viveva con la sua famiglia. La piccola Pooja Gaud quel giorno è stata vittima di rapimento da parte di una coppia che l’aveva ingannata attraendola con un gelato. Secondo quanto riporta la polizia di Mumbay, la ragazzina era stata sequestrata da Harry D’Souza e sua moglie Soni entrambi desiderosi di avere un figlio, i due sono stati arrestati. Dopo 9 anni, la ragazza, oggi sedicenne, è stata ritrovata lo scorso 4 agosto grazie a quella che è stata definita dalla madre come “una fuga miracolosa“.

Pooja Gaud, fuga miracolosa

Ritrovata Pooja Gaud: la 16enne rapita quando aveva 7 anni in India, è riuscita a fuggire dai sequestratori rapita fuori dalla scuola da una coppia che voleva avere un figli

Ritrovata Pooja Gaud: la 16enne rapita quando aveva 7 anni in India, è riuscita a fuggire dai sequestratorirapita fuori dalla scuola da una coppia che voleva avere un figli

Pooja Guad, la bambina scomparsa, oggi sedicenne, all’epoca del sequestro ed abitava con i suoi due fratelli e i suoi genitori in una casetta nella periferia di Mumbay, città sulla costa occidentale dell’India. Il giorno del rapimento Pooja era diretta a scuola insieme con il fratello maggiore, ma - durante il tragitto - i due ragazzini hannio litigato, così la bbambina è rimasta indietro, distanziata dal fratello che non voleva fare tardi alle lezioni. In quel momento molto probabilmente la bimba, che camminava da sola, è stata avvicinata dalla coppia di ’rapitori’. Secondo il racconto della vittima, la coppia l’aveva portata nel Goa, India occidentale, e poi nel Karnataka, a sud del Paese. La sedicenne ha dichiarato di ricordare che il giorno del rapimento, sentendosi spaesata, dopo alcuni minuti avrebbe cominciato a piangere ma i due rapitori l’avrebbero minacciata dicendo che l’avrebbero ferita se avesse pianto o attirato l’attenzione su di sé. Le sarebbe stato permesso di frequentare la scuola per un breve periodo, ma quando la coppia dopo poco tempo dopo ebbe un figlio, l’improvvisata famiglia fece ritorno Mumbai, da qui in poi sarebbero inoltre cominciati una serie di abusi: “Mi picchiavano con una cintura, mi prendevano a calci, mi prendevano a pugni. Una volta mi hanno picchiato con un mattarello così violentemente che la mia schiena ha cominciato a sanguinare - l’agghiacciante testimonianza di Pooja Gaud - . Sono stata anche costretta a lavorare in casa anche fino a 12 ore al giorno“. La casa in cui vivevano i D’Souza era inoltre molto vicino a quella della vera famiglia, di Pooja, ma la ragazzina non conosceva le strade, era continuamente sorvegliata e non aveva né soldi né telefono, per cui le era impossibile chiedere aiuto

Il ritorno a casa dopo 9 anni

Un giorno, la giovane rapita è però riuscita a mettere le mani su uno dei cellulari della coppia, mentre i due dormivano. Pooja ha così digitato il suo nome su YouTube trovando video e poster che menzionavano il suo rapimento e i numeri a cui poter chiedere aiuto. La sedicenne è però terrorizzata che i suoi sequestratori possano scoprirla e ci mette sette mesi a trovare il coraggio prima di chiedere aiuto a Pramila Devendra, 35 anni, una collaboratrice domestica che lavorava nella casa in cui a Pooja veniva permesso di lavorarecome baby sitter. La donna ha quindi chiamato uno dei numeri raffigurati sui poster di ricerca della bambina. Un cellulare appartenente a Rafiq, vicinio di casa della madre di Pooja, riuscendo quindi a organizzare la miracolosa fuga. Dopo essere tornata a casa la famiglia della giovane si è recata dalla polizia per sporgere denuncia contro la coppia di rapitori.

La commozione della mamma

Dopo 9 anni, la ragazza, oggi sedicenne, è stata ritrovata lo scorso 4 agosto grazie a quella che è stata definita dalla madre come “una fuga miracolosa“

Dopo 9 anni, la ragazza, oggi sedicenne, è stata ritrovata lo scorso 4 agosto grazie a quella che è stata definita dalla madre come “una fuga miracolosa“

“Non credevo di poter ritrovare mia figlia – ha raccontato la mamma tra le lacrime -. Avevo perso ogni speranza, ma gli dei sono stati gentili con me. Ora vogliamo recuperare il tempo perso. Non ero sicura che fosse lei, ma dentro di me sentivo di essere sulla strada giusta. Appena ci siamo riviste non ho avuto più dubbi”. La famiglia riunita ha poi sporto denuncia alla stazione della polizia. Gli agenti hanno quindi raggiunto casa dei due rapitori e li hanno tratti in arresto. Adesso Pooja vuole aiutare la sua famiglia andando a lavorare. Suo padre è morto quattro mesi prima del suo ritorno a casa, così sua madre e i suoi fratelli si sono rimboccati le maniche per sopravvivere. I soldi però non bastano.“
“Non credevo di poter ritrovare mia figlia – ha raccontato la mamma tra le lacrime -. Avevo perso ogni speranza, ma gli dei sono stati gentili con me. Ora vogliamo recuperare il tempo perso. Non ero sicura che fosse lei, ma dentro di me sentivo di essere sulla strada giusta. Appena ci siamo riviste non ho avuto più dubbi”

“Non credevo di poter ritrovare mia figlia – ha raccontato la mamma  -. Avevo perso ogni speranza, ma gli dei sono stati gentili con me. Ora vogliamo recuperare il tempo perso. Non ero sicura che fosse lei, ma dentro di me sentivo di essere sulla strada giusta. Appena ci siamo riviste non ho avuto più dubbi”

"Questa vicenda ci ha imposto anche delle spese legali – ha spiegato la mamma dell’adolescente -. In questo momento non posso permettermi di saltare neppure un giorno di lavoro perché se lo faccio non avrò i soldi per il giorno successivo”. Le difficoltà però non scalfiscono la felicità di questo momento. Pooja sta cercando di elaborare il trauma e passa tutto il tempo con sua madre che la accompagna anche quando esce. “Voglio aiutare mia madre economicamente e voglio riprendere gli studi. Sono questi i desideri per il futuro, nulla di più”.

Il precedente negli States

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