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Russia, la guerra all'omosessualità combattuta anche contro film, libri e cartoni animati

Mentre la Duma si appresta a inasprire la legge anti-propaganda Lgbt+, politici e membri della Chiesa ortodossa si scagliano contro la cultura occidentale

di GIOVANNI BOGANI -
21 ottobre 2022
Andrej Tkachev 2

Andrej Tkachev 2

La Russia si prepara a inasprire le sue leggi contro gli omosessuali e contro chi parla di omosessualità. E si scaglia contro "Chiamami col tuo nome" di Luca Guadagnino, oltre che contro "South Park" e Peppa Pig. La Duma, il Parlamento russo, ha discusso lunedì scorso un disegno di legge sulla responsabilità per la "promozione della pedofilia e la diffusione di informazioni che mostrano rapporti sessuali non tradizionali". È il termine usato in Russia per le relazioni Lgbt. Il disegno di legge è stato inviato al Gabinetto dei ministri. Si tratta dell’inasprimento di una legge del 2013, che proibisce la "propaganda Lgbtq+" ai minori di 18 anni, pena il carcere.
Chiamami col tuo nome

Una scena di "Chiamami col tuo nome", film di Luca Guadagnino

La legge anti propaganda Lgbtq+

Nella legge esistente era considerato un crimine fare discorsi, mostrare film o far leggere libri che mostrassero in modo positivo l’omosessualità, qualora i destinatari fossero giovani sotto i 18 anni. La nuova legge imporrà il divieto di quella che viene chiamata "propaganda gay" anche verso gli adulti. E verrà considerata un crimine anche la "negazione dei valori della famiglia". Particolarmente illuminante, al riguardo, l’intervento di un politico russo, Alexander Khinstein, che vuole proteggere i bambini russi da Peppa Pig e da "South Park". Al Parlamento di Stato Khinstein attacca proprio il film di Luca Guadagnino "Chiamami col tuo nome", vincitore di un Oscar e di due David di Donatello.

Gli esempi da non guardare: Guadagnino, "South Park" e Peppa Pig

Peppa Pig

Una scena di Peppa Pig in cui viene presentata una famiglia con due mamme ha scatenato l'ira dei politici conservatori russi e non solo, anche in Italia

Khinstein dice "Dobbiamo proteggere la nostra società e i nostri ragazzi. E fatemi dimostrare quale tipo di propaganda sia già agitata contro la nostra società: ecco il film e il libro 'Chiamami col tuo nome', che ha più di venti gruppi di fan su Vkontakte…". Vkontakte è la maggiore rete sociale russa. "C’è una storia d’amore di un ragazzo con un uomo", annuncia scandalizzato il deputato del Parlamento russo da cinque legislature e capo della Commissione di Stato per l’informazione e la comunicazione. Poi se la prende con il cartone animato "South Park", in cui appare un "cuoco pedofilo", e Peppa Pig, perché in un episodio un cucciolo di orso mostra il ritratto della sua famiglia con due mamme. E Khinstein non parla di informazione, di cultura, di arte. Parla proprio di “guerra”. “LGBT è oggi uno strumento di guerra”, dice. “Una guerra ibrida in cui dobbiamo proteggere i nostri valori”.

La "guerra santa" all'omosessualità

Guerra, dunque, ai film, ai libri e ai cartoni animati. Una guerra incoraggiata dalla Chiesa ortodossa. Andrej Tkachev, Missionario della Chiesa ortodossa russa e partecipante alle audizioni parlamentari: "La moralità di un Paese in guerra è fondamentale per la nostra vittoria futura. Se non difendessimo la moralità, perché un soldato dovrebbe combattere? Perché dovrebbe versare sangue?". Già. Perché dovrebbe combattere, in nome di un Dio che al quinto comandamento dice: non uccidere? Ma il rapporto della Chiesa cristiana – sia cattolica che ortodossa – con le guerre 'giuste', "sante" eccetera è un rapporto malato da almeno quindici secoli. Intanto, la procura russa ha chiuso in 3 anni l’accesso a trentamila siti che "promuovono rapporti sessuali non tradizionali". E nello stesso giorno in cui la Duma ha promosso l’inasprimento della legge anti-gay, Vladimir Putin ha ordinato al suo governo di destinare 3,9 miliardi di rubli – circa 60 milioni di euro – all’anno a programmi di "educazione patriottica".
"South Park"

Sotto accusa anche il cartone animato "South Park" per il personaggio dello chef, definito pedofilo dai politici russi

Mette nella stessa frase "guerra", "film" e "cartoni animati" anche l’oligarca russo Konstantin Malofeyev, presidente del gruppo mediatico Tsargrad, grande sostenitore di Putin e fondatore di “Internet sicuro”, organizzazione creata per censurare le informazioni in internet. "La guerra non è solo sul campo di battaglia", ripete Malofeyev. "Il nostro nemico fa ‘propaganda della sodomia’. La guerra è anche negli smartphones dei nostri ragazzi, nei cartoni animati e nei film", dice Malofeyev, che è anche presidente del canale televisivo Cargrad, il preferito da Aleksandr Dugin, l’ideologo tradizionalista russo di estrema destra che teorizza la lotta all’Occidente liberale e capitalista.