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Salute mentale, corsa al bonus per oltre 100mila persone. "Tanti i giovani a rischio"

Secondo la Fondazione Soleterre il 12% degli italiani ritiene pessimo il proprio equilibrio psicologico ed emotivo. La pandemia ha aggravato la situazionen

di ILARIA VALLERINI -
30 luglio 2022
Salute mentale: donne, anziani e giovani tra i più fragili dopo il Covid

Salute mentale: donne, anziani e giovani tra i più fragili dopo il Covid

Erano tutti pronti, di fronte allo schermo, in attesa dell'apertura del portale. In 72 ore all'Inps sono arrivate oltre 130mila domande per il sostegno psicologico, misura prevista per una platea di un massimo di 20mila persone. Lo Stato infatti ha stanziato 10 milioni di euro di copertura, fissando un tetto massimo a 600 euro a persona. La corsa al bonus è un chiaro segnale che testimonia un bisogno diffuso e preoccupante. Ma è sintomo anche di un modus operandi, fatto di sostegni emergenziali, e non di politiche strutturali. David Lazzari, presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine degli psicologi, rassicura: "Non è un click day, i cittadini hanno tempo fino al 24 ottobre per fare domanda. Nessuno si faccia scoraggiare, tutte le domande saranno valutate". Il quadro però è allarmante. Secondo un’indagine condotta dalla Fondazione Soleterre, per il 12% degli italiani la propria salute mentale è pessima, mentre per il 25% è peggiorata proprio in seguito alla pandemia, tra questi i più fragili sono donne, anziani e giovani.

"Giovani? I più colpiti tra Dad e paura del futuro"

La didattica a distanza ha peggiorato la salute mentale dei giovani

La didattica a distanza ha peggiorato la salute mentale dei giovani

Una vera e propria emergenza quella alimentata negli ultimi due anni di pandemia, che ha colpito soprattutto le fasce già vulnerabili della popolazione e i più giovani. Sintomi ansiosi, problemi relazionali, sintomi depressivi, autolesionismo e disturbi del comportamento alimentare sono le questioni rimaste sul tavolo, tutt’altro che agili da districare. In Toscana, la pandemia ha inoltre impattato negativamente sulle problematiche psicologiche esistenti, acuendole ed estendendole. Fra le diverse problematiche riscontrate, il 56,3% degli psicologi ha indicato la sintomatologia ansiosa, il 17,3% la sintomatologia depressiva e il 14% problemi relazionali. L'Ordine Psicologi della Toscana ha registrato poi un’impennata delle dipendenze tra abuso di stupefacenti, alcool e gioco d’azzardo proprio tra i giovanissimi. È questa la fotografia di una nuova ‘pandemia’ che si sta diffondendo a macchia d’olio anche sul territorio e che necessita di un aiuto strutturato e duraturo nel tempo.  A cadere più facilmente nel tunnel delle dipendenze sono gli adolescenti poiché "probabilmente sono stati dimenticati dagli adulti, in un momento critico di chiusure forzate – evidenzia la psicologa e psicoterapeuta Simona Cotroneo –. La Dad si è prolungata per troppo tempo e ha demotivato i giovani che sono ansiosi, stressati e impauriti. La paura più grande? Quella del futuro".