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Home » Attualità » Attivista Lgbtq queer a capo dell’energia nucleare Usa, pioggia di insulti contro Sam Brinton

Attivista Lgbtq queer a capo dell’energia nucleare Usa, pioggia di insulti contro Sam Brinton

Nominato vicesegretario aggiunto per lo smaltimento di combustibili e rifiuti nucleari, il 34enne è stato bersagliato dai conservatori americani e dagli hater: "Sei un mostro, un maniaco sessuale, devi rinascere"

Remy Morandi
18 Febbraio 2022
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Una laurea in ingegneria nucleare al Mit di Boston, una vita passata a studiare tecniche di non proliferazione nucleare, e infine la fondazione di una società che si occupa di gestione di scorie nucleari. Basterebbe questo a capire che il profilo di Sam Brinton è perfetto per la carica che ha ottenuto: vicesegretario aggiunto per lo smaltimento di combustibili e rifiuti. Ovvero, uno dei vertici più alti del dipartimento degli Stati Uniti per l’Energia nucleare. Nonostante il suo altissimo profilo, però, il 34enne è stato sommerso da una valanga di critiche (e insulti) soprattutto dai conservatori americani. Il motivo? Sam Brinton è “queer“, non si riconosce nella distinzione tra generi ed è un “ardente” – si definisce così su Instagram – attivista Lgbtq.

Sam Brinton, 34 anni, è vicesegretario aggiunto per lo smaltimento di combustibili e rifiuti del Dipartimento degli Stati Uniti per l’Energia nucleare

(Premessa: mi scuso per non poter rispettare nell’articolo la neutralità di genere di Sam Brinton. Per semplicità, userò il maschile). Sam Brinton, 34 anni, non è un lui e non è una lei. Si definisce “queer” e sui social per parlare di sé utilizza il pronome “loro”. Ritiene di essere “un sopravvissuto” – dice Sam – alla terapia di conversione, inflittagli dai genitori che speravano di “raddrizzare” il suo orientamento sessuale. Famiglia a parte, Sam Brinton si è laureato in ingegneria nucleare al Massachusetts Institute of Technology, una delle più importanti università nel mondo. Ha fondato la Core Solutions Consulting, una società che fornisce consulenza su questioni quali la gestione delle scorie nucleari e la politica di non proliferazione nucleare. E lo scorso gennaio è stato nominato Vicesegretario aggiunto per lo smaltimento di combustibili e rifiuti nell’Ufficio di Energia Nucleare del Dipartimento di Energia degli Stati Uniti.

In un post su Linkedin Sam Brinton ha così commentato la nomina: “In questo ruolo farò ciò che ho sempre sognato di fare, guidando lo sforzo per risolvere le sfide nazionali in materia di scorie nucleari. Farò tutto il possibile per portare un pensiero innovativo in questo ruolo di governo. Sarò anche (per quanto ne so) la prima persona gender fluid nella leadership del governo federale. Ma soprattutto, sarò responsabile di trovare soluzioni a un problema a cui ho dedicato la mia vita. Sì, lo so che non sarà facile. Sì mi rendo conto che questa è una sfida enorme. Sì, sono pronto ad affrontarla. Non potete immaginare quanto sia eccitato – conclude Sam – Nervoso, ma tanto, tanto, tanto eccitato. Vorrei davvero poter festeggiare con ognuno di voi di persona perché questo è un giorno che sogno da più di un decennio”.

Sam Brinton (Foto di Todd Franson – Metroweekly)

Ma la gioia per quella nomina è durata poco. Perché da subito Sam Brinton è stato bersagliato, non solo dagli hater sui suoi social network, ma anche dalla stampa e dai politici conservatori statunitensi. In un articolo de The American Conservative è stata pubblicata una foto di Sam Brinton mentre tiene al guinzaglio un altro uomo e nell’articolo si spiega che Sam è “un addestratore di cuccioli, cioè un uomo gay che domina altri gay che fingono di essere cani”. Tante le accuse e le calunnie nei confronti del vicesegretario Brinton. Dall’essere definito “un fenomeno da baraccone” al rimarcare le sue “perversioni”. Ma nel mirino dei conservatori c’è anche lo stesso presidente degli Stati Uniti Joe Biden, e la sua amministrazione. “Questo è ciò che significa avere un presidente democratico – si legge ancora nell’articolo – Suppongo che l’America abbia sempre avuto i suoi mostri, compresi i suoi maniaci sessuali, ma nel nostro paradiso progressista, ora possono dirigere il governo”.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Sam Brinton (@radioactivenerd1)

Ma gli insulti non arrivano solo dai conservatori. Tanti gli hater che si divertono a offendere Sam Brinton sotto ogni suo post su Twitter o su Instagram. C’è chi gli dice “disgustoso”, chi gli dà della “scoria nucleare” e chi lo invita “per favore a rinascere”. Sam non sembra dare troppo peso agli insulti. Continua a pubblicare sorridente i suoi contenuti. Nel suo ultimo post dedica alcune parole d’amore per il suo anniversario con il compagno Kevin Rieck: “Ti amo. Io ti amo di più. Per sempre ti amo. È un gioco carino per noi, ma le parole sono molto importanti. Durante uno degli anni più difficili della nostra vita, abbiamo mantenuto la candela accesa (e più luminosa che mai, potrei aggiungere). Penso davvero che potrebbe essere per sempre. E continuerò ad amarlo di più. Buon anniversario all’uomo dei miei sogni, Kevin Rieck”. I due sorridono, abbracciati.

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Instagram

  • Numerosi attori e musicisti di alto profilo si sono recati in Ucraina da quando è scoppiata la guerra con la Russia nel febbraio 2022. L’ultimo in ordine di tempo è stato l’attore britannico Orlando Bloom, che ieri ha visitato un centro per bambini e ha incontrato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Kiev.

“Non mi sarei mai aspettato che la guerra si sarebbe intensificata in tutto il Paese da quando sono stato lì”, ha detto Bloom su Instagram, “Ma oggi ho avuto la fortuna di ascoltare le risate dei bambini in un centro del programma Spilno sostenuto dall’Unicef, uno spazio sicuro, caldo e accogliente dove i bambini possono giocare, imparare e ricevere supporto psicosociale”.

Bloom è un ambasciatore di buona volontà per l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’infanzia (Unicef). Il centro di Splino, che è uno dei tanti in Ucraina, offre sostegno ai bambini sfollati e alle loro famiglie, con più di mezzo milione di bambini che ne hanno visitato uno nell’ultimo anno.

La star hollywoodiana ha poi incontrato il presidente Zelensky, con cui ha trattato temi tra cui il ritorno dei bambini ucraini deportati in Russia, la creazione di rifugi antiatomici negli istituti scolastici e il supporto tecnico per l’apprendimento a distanza nelle aree in cui è impossibile studiare offline a causa della guerra. L’attore britannico aveva scritto ieri su Instagram, al suo arrivo a Kiev, che i «bambini in Ucraina hanno bisogno di riavere la loro infanzia».

#lucelanazione #lucenews #zelensky #orlandobloom
  • “La vita che stavo conducendo mi rendeva particolarmente infelice e se all’inizio ero entrata in terapia perché volevo accettare il fatto che mi dovessi nascondere, ho avuto poi un’evoluzione e questo percorso è diventato di accettazione di me stessa."

✨Un sorriso contagioso, la spensieratezza dei vent’anni e la bellezza di chi si piace e non può che riflettere quella luce anche al di fuori. La si potrebbe definire una Mulan nostrana Carlotta Bertotti, 23 anni, una ragazza torinese come tante, salvo che ha qualcosa di speciale. E non stiamo parlano del Nevo di Ota che occupa metà del suo volto. Ecco però spiegato un primo punto di contatto con Mulan: l’Oriente, dove è più diffusa (insieme all’Africa) quell’alterazione di natura benigna della pigmentazione della cute intorno alla zona degli occhi (spesso anche la sclera si presenta scura). Quella che appare come una chiazza grigio-bluastra su un lato del volto (rarissimi i casi bilaterali), colpisce prevalentemente persone di sesso femminile e le etnie asiatiche (1 su 200 persone in Giappone), può essere presente alla nascita o apparire durante la pubertà. E come la principessa Disney “fin da piccola ho sempre sentito la pressione di dover salvare tutto, ma forse in realtà dovevo solo salvare me stessa. Però non mi piace stare troppo alle regole, sono ribelle come lei”.

🗣Cosa diresti a una ragazza che ha una macchia come la tua e ti chiede come riuscire a conviverci?�
“Che sono profondamente fiera della persona che vedo riflessa allo specchio tutto i giorni e sono arrivata a questa fierezza dopo che ho scoperto e ho accettato tutti i miei lati, sia positivi che negativi. È molto autoreferenziale, quindi invece se dovessi dare un consiglio è quello che alla fine della fiera il giudizio altrui è momentaneo e tutto passa. L’unica persona che resta e con cui devi convivere tutta la vita sei tu, quindi le vere battaglie sono quelle con te stessa, quelle che vale la pena combattere”.

L’intervista a cura di Marianna Grazi �✍ 𝘓𝘪𝘯𝘬 𝘪𝘯 𝘣𝘪𝘰

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  • La salute mentale al centro del podcast di Alessia Lanza. Come si supera l’ansia sociale? Quanto è difficile fare coming out? Vado dallo psicologo? Come trovo la mia strada? La popolare influencer, una delle creator più note e amate del web con 1,4 milioni di followers su Instagram e 3,9 milioni su TikTok, Alessia Lanza debutta con “Mille Pare”, il suo primo podcast in cui affronta, in dieci puntate, una “para” diversa e cerca di esorcizzare le sue fragilità e, di riflesso, quelle dei suoi coetanei.

“Ho deciso di fare questo podcast per svariati motivi: io sono arrivata fin qui anche grazie alla mia immagine, ma questa volta vorrei che le persone mi ascoltassero e basta. Quando ho cominciato a raccontare le mie fragilità un sacco di persone mi hanno detto ‘Anche io ho quella para lì!’. Perciò dico parliamone, perché in un mondo in cui sembra che dobbiamo farcela da soli, io credo nel potere della condivisione”.

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  • Si è laureata in Antropologia, Religioni e Civiltà Orientali indossando un abito tradizionale Crow, tribù della sua famiglia adottiva in Montana. Eppure Raffaella Milandri è italianissima e ha conseguito il titolo nella storica università Alma Mater di Bologna, lo scorso 17 marzo. 

La scrittrice e giornalista nel 2010 è diventata membro adottivo della famiglia di nativi americani Black Eagle. Da quel momento quella che era una semplice passione per i popoli indigeni si è focalizzata sullo studio degli aborigeni Usa e sulla divulgazione della loro cultura.

Un titolo di studio specifico, quello conseguito dalla Milandri, “Che ho ritenuto oltremodo necessario per coronare la mia attività di studiosa e attivista per i diritti dei Nativi Americani e per i Popoli Indigeni. La prima forma pacifica di attivismo è divulgare la cultura nativa”. L’abito indossato durante cerimonia di laurea appartiene alla tribù della sua famiglia adottiva. Usanza che è stata istituzionalizzata solo dal 2017 in Montana, Stato d’origine del suo popolo, quando è stata approvata una legge (la SB 319) che permette ai nativi e loro familiari di laurearsi con il “tribal regalia“. 

In virtù di questa norma, il Segretario della Crow Nation, Levi Black Eagle, a maggio 2022 ha ricordato la possibilità di indossare l’abito tradizionale Crow in queste occasioni e così Milandri ha chiesto alla famiglia d’adozione se anche lei, in quanto membro acquisito della tribù, avrebbe potuto indossarlo in occasione della sua discussione.

La scrittrice, ricordando il momento della laurea a Bologna, racconta che è stata “Una grandissima emozione e un onore poter rappresentare la Crow Nation e la mia famiglia adottiva. Ho dedicato la mia laurea in primis alle vittime dei collegi indiani, istituti scolastici, perlopiù a gestione cattolica, di stampo assimilazionista. Le stesse vittime per le quali Papa Francesco, lo scorso luglio, si è recato in Canada in viaggio penitenziale a chiedere scusa  Ho molto approfondito questo tema controverso e presto sarà pubblicato un mio studio sull’argomento dalla Mauna Kea Edizioni”.

#lucenews #raffaellamilandri #antropologia
Una laurea in ingegneria nucleare al Mit di Boston, una vita passata a studiare tecniche di non proliferazione nucleare, e infine la fondazione di una società che si occupa di gestione di scorie nucleari. Basterebbe questo a capire che il profilo di Sam Brinton è perfetto per la carica che ha ottenuto: vicesegretario aggiunto per lo smaltimento di combustibili e rifiuti. Ovvero, uno dei vertici più alti del dipartimento degli Stati Uniti per l'Energia nucleare. Nonostante il suo altissimo profilo, però, il 34enne è stato sommerso da una valanga di critiche (e insulti) soprattutto dai conservatori americani. Il motivo? Sam Brinton è "queer", non si riconosce nella distinzione tra generi ed è un "ardente" - si definisce così su Instagram - attivista Lgbtq.
Sam Brinton, 34 anni, è vicesegretario aggiunto per lo smaltimento di combustibili e rifiuti del Dipartimento degli Stati Uniti per l'Energia nucleare
(Premessa: mi scuso per non poter rispettare nell'articolo la neutralità di genere di Sam Brinton. Per semplicità, userò il maschile). Sam Brinton, 34 anni, non è un lui e non è una lei. Si definisce "queer" e sui social per parlare di sé utilizza il pronome "loro". Ritiene di essere "un sopravvissuto" - dice Sam - alla terapia di conversione, inflittagli dai genitori che speravano di "raddrizzare" il suo orientamento sessuale. Famiglia a parte, Sam Brinton si è laureato in ingegneria nucleare al Massachusetts Institute of Technology, una delle più importanti università nel mondo. Ha fondato la Core Solutions Consulting, una società che fornisce consulenza su questioni quali la gestione delle scorie nucleari e la politica di non proliferazione nucleare. E lo scorso gennaio è stato nominato Vicesegretario aggiunto per lo smaltimento di combustibili e rifiuti nell'Ufficio di Energia Nucleare del Dipartimento di Energia degli Stati Uniti. In un post su Linkedin Sam Brinton ha così commentato la nomina: "In questo ruolo farò ciò che ho sempre sognato di fare, guidando lo sforzo per risolvere le sfide nazionali in materia di scorie nucleari. Farò tutto il possibile per portare un pensiero innovativo in questo ruolo di governo. Sarò anche (per quanto ne so) la prima persona gender fluid nella leadership del governo federale. Ma soprattutto, sarò responsabile di trovare soluzioni a un problema a cui ho dedicato la mia vita. Sì, lo so che non sarà facile. Sì mi rendo conto che questa è una sfida enorme. Sì, sono pronto ad affrontarla. Non potete immaginare quanto sia eccitato - conclude Sam - Nervoso, ma tanto, tanto, tanto eccitato. Vorrei davvero poter festeggiare con ognuno di voi di persona perché questo è un giorno che sogno da più di un decennio".
Sam Brinton (Foto di Todd Franson - Metroweekly)
Ma la gioia per quella nomina è durata poco. Perché da subito Sam Brinton è stato bersagliato, non solo dagli hater sui suoi social network, ma anche dalla stampa e dai politici conservatori statunitensi. In un articolo de The American Conservative è stata pubblicata una foto di Sam Brinton mentre tiene al guinzaglio un altro uomo e nell'articolo si spiega che Sam è "un addestratore di cuccioli, cioè un uomo gay che domina altri gay che fingono di essere cani". Tante le accuse e le calunnie nei confronti del vicesegretario Brinton. Dall'essere definito "un fenomeno da baraccone" al rimarcare le sue "perversioni". Ma nel mirino dei conservatori c'è anche lo stesso presidente degli Stati Uniti Joe Biden, e la sua amministrazione. "Questo è ciò che significa avere un presidente democratico - si legge ancora nell'articolo - Suppongo che l'America abbia sempre avuto i suoi mostri, compresi i suoi maniaci sessuali, ma nel nostro paradiso progressista, ora possono dirigere il governo".
 
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Un post condiviso da Sam Brinton (@radioactivenerd1)

Ma gli insulti non arrivano solo dai conservatori. Tanti gli hater che si divertono a offendere Sam Brinton sotto ogni suo post su Twitter o su Instagram. C'è chi gli dice "disgustoso", chi gli dà della "scoria nucleare" e chi lo invita "per favore a rinascere". Sam non sembra dare troppo peso agli insulti. Continua a pubblicare sorridente i suoi contenuti. Nel suo ultimo post dedica alcune parole d'amore per il suo anniversario con il compagno Kevin Rieck: "Ti amo. Io ti amo di più. Per sempre ti amo. È un gioco carino per noi, ma le parole sono molto importanti. Durante uno degli anni più difficili della nostra vita, abbiamo mantenuto la candela accesa (e più luminosa che mai, potrei aggiungere). Penso davvero che potrebbe essere per sempre. E continuerò ad amarlo di più. Buon anniversario all'uomo dei miei sogni, Kevin Rieck". I due sorridono, abbracciati.
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