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Home » Attualità » Samantha Cristoforetti is coming home: missione di ritorno: “Spero di rivedere presto la mia famiglia”

Samantha Cristoforetti is coming home: missione di ritorno: “Spero di rivedere presto la mia famiglia”

L'astronauta italiana ha lasciato il comando della Iss dopo 15 giorni ed è partita per il rientro a Terra, dopo il rinvio per maltempo. Arrivo previsto per le 23.41

Marianna Grazi
13 Ottobre 2022
Samantha Cristoforetti torna a casa con la Crew 4

Samantha Cristoforetti torna a casa con la Crew 4

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Samantha Cristoforetti sta per tornare a casa. La prima europea a fare una passeggiata spaziale, la prima donna del vecchio continente a comando della Stazione Spaziale Internazionale è in viaggio, direzione Terra. È stato un incarico breve, ma intenso: i 15 giorni appena trascorsi al timone della Iss si sono conclusi ieri, mercoledì 12 ottobre, con il passaggio delle consegne al collega Sergey Prokopyev, dell’agenzia spaziale russa Roscosmos. E nella tarda serata di giovedì 13 ottobre è previsto l’ammaraggio della navetta Crew Dragon Freedom che riporterà a casa la Crew-4, con l’italiana e gli americani Bob Hines, Kjell Lindgren e Jessica Watkins. Non senza qualche ritardo nella partenza causa maltempo.

Cristoforetti, astronauta dei primati

Ultime ore trascorse a bordo, dopo sei mesi di permanenza nello spazio con la Missione Minerva, partita da Cape Canaveral il 27 aprile con il razzo Falcon di Space X, la compagnia del visionario Elon Musk. In questo periodo l’astronauta dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa) ha stabilito importanti nuovi primati, e per la maggior parte della missione ha avuto il ruolo di leader del Segmento orbitale americano, che comprende i moduli e componenti statunitensi, europei e canadesi della Stazione Spaziale. Tanti gli esperimenti scientifici fatti da lei e dai colleghi all’interno del modulo-laboratorio europeo Columbus della Iss, per studiare i cambiamenti simili all’invecchiamento che la microgravità provoca nelle cellule immunitarie umane e come invertirli, ma anche sull’impatto della microgravità sull’apparato riproduttivo femminile alle conseguenze delle radiazioni sull’olio extravergine di oliva italiano. Tante anche le attività divulgative per le scuole e i primi video postati su TikTok dalla 45enne milanese, che ha voluto anche raccontare nei minimi dettagli la vita da astronauta, invitando i più giovani (anche e soprattutto le ragazze) a inseguire i propri sogni, a studiare, ad impegnarsi per realizzarli. Perché nulla è impossibile e lei ne è la prova concreta.

Astrosamanta Tiktok
“A ogni orbita la @Space_Station compie un salto mortale nello spazio. Date un’occhiata a come possiamo usare un giroscopio per visualizzarlo! #MissionMinerva #SpaceTok @esa @esaspaceflight @ISS_Research”, si legge sul profilo Twitter Samantha Cristoforetti

Cristoforetti ha dichiarato che in questa sua seconda missione ha potuto “apprezzare molto di più quanto stava accadendo e cogliere più dettagli”. Tra i primati conquistati non c’è però quello di periodo di comando della Iss più breve, detenuto ancora dall’americana Shannon Walker, con appena 11 giorni. “È stato un comando breve, ma intenso. Sono stata fortunata ad avere avuto questa possibilità, è un piacere, un onore e un privilegio avere condiviso questa esperienza con voi”, ha detto l’italiana ai 10 colleghi a bordo durante la cerimonia del passaggio di consegne. “Grazie a tutti”, ha aggiunto rivolgendosi al centro di controllo a Terra, alla Nasa, all’Esa. “Grazie all’Italia, il mio Paese, per l’opportunità che mi ha offerto di essere a bordo della Stazione Spaziale”. Un omaggio che ha espresso più volte nel corso delle ultime settimane, immortalando in foto inedite e straordinarie dallo spazio il Belpaese. “Spero di rivedere presto la mia famiglia, gli amici e di poter fare una bella doccia”, ha affermato poi nella conferenza stampa di saluto.

Il passaggio di consegne e il rientro

Nasa, nella notte partenza della Crew 4 con Cristoforetti
Un frame tratto da un video mostra Samantha Cristoforetti quando, il 28 settembre 2022, è diventata la nuova comandante della Stazione Spaziale Internazionale (Iss), prima donna europea ad avere questo ruolo.

Alle 16 del 12 ottobre la simbolica cerimonia di passaggio di consegne del comando della Iss a Sergei Prokopiev, da parte di Samantha Cristoforetti, prima donna europea a comandare la missione orbitante, ruolo che aveva assunto lo scorso 28 settembre. Dopo aver passato le simboliche chiavi al collega russo, l’italiana gl’ha consegnato anche un tubo con cibo per l’emergenza: “Lo potete usare quando avete una brutta giornata”, ha scherzato. Il suono della campanella ha sancito la conclusione di una cerimonia affollatissima, con gli applausi e gli abbracci fra gli 11 astronauti. “Qui a bordo c’è stato un processo di rotazione degli equipaggi alla Fast and Furious“, ha spiegato AstroSamantha. La Crew 4 sarebbe dovuta partire subito dopo, ma la Nasa ha fatto sapere nella notte di aver rinviato la partenza della navicella per maltempo. “Sarà un viaggio più lungo di qualche ora rispetto a quello di andata”, ha fatto sapere il comandante Kjell Lindgren. La missione dovrebbe quindi ammarare giovedì intorno alle 23.41 nel Golfo del Messico, e dopo l’arrivo negli Stati Uniti AstroSamantha raggiungerà il Centro dell’Agenzia spaziale europea (Esa) a Colonia, in Germania.
A bordo della Stazione Spaziale restano invece i sette membri della Expedition 68: sono il nuovo comandante Prokopiev, arrivato a bordo il 21 settembre con l’americano Francisco Rubio e il russo Dmitrij Petelin; più l’equipaggio della Crew 5 composto dagli americani Nicole Mann (prima nativa americana in orbita) e Josh Cassada, la russa Anna Kikina e il giapponese Koichi Wakata.

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  • Nicoletta Sipos, giornalista e scrittrice, ha vissuto in Ungheria, in Germania e negli Stati Uniti, prima di raggiungere Milano e lì restare. Il suo romanzo “La guerra di H”, un romanzo fortemente ispirato a fatti realmente accaduti.

L’autrice indaga in maniera del tutto nuova e appassionante un momento drammatico, decisivo della storia del nostro continente: la Seconda guerra mondiale. A raccontare l’ascesa e la disfatta del Nazismo è stavolta la voce di un bambino tedesco, che riporta con semplicità e veracità le molte sofferenze patite dal suo popolo durante il conflitto scatenato da Hitler, focalizzando l’attenzione del lettore sul drammatico paradigma che accomuna chiunque si trovi a vivere sulla propria pelle una guerra: la sofferenza. Pagine toccanti, le sue, tanto più intense perché impregnate di fatti reali, emozioni provate e sentite dai protagonisti e condivise da quanti, tuttora, si trovano coinvolti in un conflitto armato. La memoria collettiva è uno strumento potente per non commettere gli stessi errori. 

"Imparai poco alla volta – scrive il piccolo Heinrich Stein, protagonista del romanzo – che nel nostro strano Paese la verità aveva più volti con infinite sfumature”.

👉Perché una storia così e perché ora?
“Ho incontrato il protagonista di questa mia storia molto tempo fa, addirittura negli anni ’50, ossia in un’epoca che portava ancora gli strascichi della guerra. Diventammo amici, parlammo di Hitler e della miseria della Germania. Poco per volta, via via che ci incontravamo, lui aggiungeva ricordi, dettagli, confessioni. Per anni ho portato dentro di me la testimonianza di questa storia che si arricchiva sempre più di dettagli. Molte volte avrei voluto scriverla, magari a quattro mani con il mio amico, ma lui non se la sentiva. Io stessa esitavo ad affrontare questa storia che racconta una famiglia tedesca in forte sofferenza in una Germania ferita e umiliata. La gente ha etichettato tutto il popolo tedesco durante il nazismo come crudele per antonomasia. Non si pensa mai a quanto la gente comune abbia sofferto, alla fame e al freddo che anche il popolo tedesco ha patito”.

✍ Caterina Ceccuti

#lucenews #giornodellamemoria #27gennaio
  • È dalla sua camera con vista affacciata sull’Arno che Ornella Vanoni accetta di raccontare un po’ di sé ai lettori di Luce!, in attesa di esibirsi, sabato 28 gennaio sul palco della Tuscany Hall di Firenze, dov’è in programma una nuova tappa della nuova tournée Le Donne e la Musica. Un ritorno atteso per Ornella Vanoni, che in questo tour è accompagnata da un quintetto di sole donne.

Innanzitutto come sta, signora Vanoni?
“Stanca, sono partita due mesi dopo l’intervento al femore che mi sono rotto cadendo per una buca proprio davanti a casa mia. Ma l’incidente non mi ha impedito di intraprendere un progetto inaspettato che, sin da subito, mi è stato molto a cuore. Non ho perso la volontà di andare avanti. Anche se il tempo per prepararlo e provare è stato pochissimo. E poi sono molto dispiaciuta“.

Per cosa?
“La morte dell’orso Juan Carrito, travolto e ucciso da un’auto cercava bacche e miele: la mia carissima amica Dacia (Maraini, ndr) l’altro giorno ha scritto una cosa molto bella dedicata a lui. Dovrò scrollarmi di dosso la malinconia e ricaricarmi in vista del concerto“.

Con lei sul palco ci sarà una jazz band al femminile con Sade Mangiaracina al pianoforte, Eleonora Strino alla chitarra, Federica Michisanti al contrabbasso, Laura Klain alla batteria e Leila Shirvani. Perché questa scelta?
“Perché sono tutte bravissime, professioniste davvero eccezionali. Non è una decisione presa sulla spinta di tematiche legate al genere o alle quote rosa, ma nata grazie a Paolo Fresu, amico e trombettista fantastico del quale sono innamorata da sempre. Tempo fa, durante una chiacchierata, Paolo mi raccontò che al festival jazz di Berchidda erano andate in scena tante musiciste bravissime. E allora ho pensato: ’Se sono così brave perché non fare un gruppo di donne? Certo, non l’ha fatto mai nessuno. Bene, ora lo faccio io“.

Il fatto che siano tutte donne è un valore aggiunto?
“In realtà per me conta il talento, ma sono felice della scelta: è bellissimo sentire suonare queste artiste, vederle sul palco intorno a me mi emoziona“.

L
  • Devanshi Sanghvi è una bambina di otto anni che sarebbe potuta crescere e studiare per gestire l’attività di diamanti multimilionaria appartenente alla sua facoltosissima famiglia, con un patrimonio stimato di 60 milioni di dollari.

Ma la piccola ha scelto di farsi suora, vivendo così una vita spartana, vestita con sari bianchi, a piedi nudi e andando di porta in porta a chiedere l’elemosina. Si è unita ai “diksha” alla presenza di anziani monaci giainisti. La bimba è arrivata alla cerimonia ingioiellata e vestita di sete pregiate. Sulla sua testa poggiava una corona tempestata di diamanti. Dopo la cerimonia, a cui hanno partecipato migliaia di persone, è rimasta in piedi con altre suore, vestita con un sari bianco che le copriva anche la testa rasata. Nelle fotografie, la si vede con in mano una scopa che ora dovrà usare per spazzare via gli insetti dal suo cammino per evitare di calpestarli accidentalmente.

Di Barbara Berti ✍

#lucenews #lucelanazione #india #DevanshiSanghvi
  • Settanta giorni trascorsi in un mondo completamente bianco, la capitana dell’esercito britannico Harpreet Chandi, che già lo scorso anno si era distinta per un’impresa tra i ghiacci, è una fisioterapista che lavora in un’unità di riabilitazione regionale nel Buckinghamshire, fornendo supporto a soldati e ufficiali feriti. 

Ha dimostrato che i record sono fatti per essere battuti e, soprattutto, i limiti personali superabili grazie alla forza di volontà e alla preparazione. E ora è diventata una vera leggenda vivente, battendo il record del mondo femminile per la più lunga spedizione polare – sola e senza assistenza – della storia.

Il 9 gennaio scorso, 57esimo giorno del viaggio che era cominciato lo scorso 14 novembre, la 34enne inglese ha raggiunto il centro del Polo Sud dopo aver percorso circa 1100 chilometri. Quando è arrivata a destinazione nel bel mezzo della calotta polare era felice, pura e semplice gioia di aver raggiunto l’agognato traguardo: “Il Polo Sud è davvero un posto incredibile dove stare. Non mi sono fermata molto a lungo perché ho ancora un lungo viaggio da fare. È stato davvero difficile arrivare qui, sciando tra le 13 e le 15 ore al giorno con una media di 5 ore di sonno”.

Di Irene Carlotta Cicora ✍

#lucenews #lucelanazione #polosud #HarpreetChandi #polarpreet
Samantha Cristoforetti sta per tornare a casa. La prima europea a fare una passeggiata spaziale, la prima donna del vecchio continente a comando della Stazione Spaziale Internazionale è in viaggio, direzione Terra. È stato un incarico breve, ma intenso: i 15 giorni appena trascorsi al timone della Iss si sono conclusi ieri, mercoledì 12 ottobre, con il passaggio delle consegne al collega Sergey Prokopyev, dell'agenzia spaziale russa Roscosmos. E nella tarda serata di giovedì 13 ottobre è previsto l'ammaraggio della navetta Crew Dragon Freedom che riporterà a casa la Crew-4, con l'italiana e gli americani Bob Hines, Kjell Lindgren e Jessica Watkins. Non senza qualche ritardo nella partenza causa maltempo.

Cristoforetti, astronauta dei primati

Ultime ore trascorse a bordo, dopo sei mesi di permanenza nello spazio con la Missione Minerva, partita da Cape Canaveral il 27 aprile con il razzo Falcon di Space X, la compagnia del visionario Elon Musk. In questo periodo l'astronauta dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa) ha stabilito importanti nuovi primati, e per la maggior parte della missione ha avuto il ruolo di leader del Segmento orbitale americano, che comprende i moduli e componenti statunitensi, europei e canadesi della Stazione Spaziale. Tanti gli esperimenti scientifici fatti da lei e dai colleghi all'interno del modulo-laboratorio europeo Columbus della Iss, per studiare i cambiamenti simili all'invecchiamento che la microgravità provoca nelle cellule immunitarie umane e come invertirli, ma anche sull'impatto della microgravità sull'apparato riproduttivo femminile alle conseguenze delle radiazioni sull'olio extravergine di oliva italiano. Tante anche le attività divulgative per le scuole e i primi video postati su TikTok dalla 45enne milanese, che ha voluto anche raccontare nei minimi dettagli la vita da astronauta, invitando i più giovani (anche e soprattutto le ragazze) a inseguire i propri sogni, a studiare, ad impegnarsi per realizzarli. Perché nulla è impossibile e lei ne è la prova concreta.
Astrosamanta Tiktok
"A ogni orbita la @Space_Station compie un salto mortale nello spazio. Date un'occhiata a come possiamo usare un giroscopio per visualizzarlo! #MissionMinerva #SpaceTok @esa @esaspaceflight @ISS_Research", si legge sul profilo Twitter Samantha Cristoforetti
Cristoforetti ha dichiarato che in questa sua seconda missione ha potuto "apprezzare molto di più quanto stava accadendo e cogliere più dettagli". Tra i primati conquistati non c'è però quello di periodo di comando della Iss più breve, detenuto ancora dall'americana Shannon Walker, con appena 11 giorni. "È stato un comando breve, ma intenso. Sono stata fortunata ad avere avuto questa possibilità, è un piacere, un onore e un privilegio avere condiviso questa esperienza con voi", ha detto l'italiana ai 10 colleghi a bordo durante la cerimonia del passaggio di consegne. "Grazie a tutti", ha aggiunto rivolgendosi al centro di controllo a Terra, alla Nasa, all'Esa. "Grazie all'Italia, il mio Paese, per l'opportunità che mi ha offerto di essere a bordo della Stazione Spaziale". Un omaggio che ha espresso più volte nel corso delle ultime settimane, immortalando in foto inedite e straordinarie dallo spazio il Belpaese. "Spero di rivedere presto la mia famiglia, gli amici e di poter fare una bella doccia", ha affermato poi nella conferenza stampa di saluto.

Il passaggio di consegne e il rientro

Nasa, nella notte partenza della Crew 4 con Cristoforetti
Un frame tratto da un video mostra Samantha Cristoforetti quando, il 28 settembre 2022, è diventata la nuova comandante della Stazione Spaziale Internazionale (Iss), prima donna europea ad avere questo ruolo.
Alle 16 del 12 ottobre la simbolica cerimonia di passaggio di consegne del comando della Iss a Sergei Prokopiev, da parte di Samantha Cristoforetti, prima donna europea a comandare la missione orbitante, ruolo che aveva assunto lo scorso 28 settembre. Dopo aver passato le simboliche chiavi al collega russo, l'italiana gl'ha consegnato anche un tubo con cibo per l’emergenza: "Lo potete usare quando avete una brutta giornata", ha scherzato. Il suono della campanella ha sancito la conclusione di una cerimonia affollatissima, con gli applausi e gli abbracci fra gli 11 astronauti. "Qui a bordo c'è stato un processo di rotazione degli equipaggi alla Fast and Furious", ha spiegato AstroSamantha. La Crew 4 sarebbe dovuta partire subito dopo, ma la Nasa ha fatto sapere nella notte di aver rinviato la partenza della navicella per maltempo. "Sarà un viaggio più lungo di qualche ora rispetto a quello di andata", ha fatto sapere il comandante Kjell Lindgren. La missione dovrebbe quindi ammarare giovedì intorno alle 23.41 nel Golfo del Messico, e dopo l’arrivo negli Stati Uniti AstroSamantha raggiungerà il Centro dell’Agenzia spaziale europea (Esa) a Colonia, in Germania. A bordo della Stazione Spaziale restano invece i sette membri della Expedition 68: sono il nuovo comandante Prokopiev, arrivato a bordo il 21 settembre con l'americano Francisco Rubio e il russo Dmitrij Petelin; più l'equipaggio della Crew 5 composto dagli americani Nicole Mann (prima nativa americana in orbita) e Josh Cassada, la russa Anna Kikina e il giapponese Koichi Wakata.
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