Main Partner
Partner
Luce
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • 8 marzo
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Luce
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • 8 marzo
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Luce

Home » Attualità » Samantha Cristoforetti, cosa vuol dire vivere nello Spazio? Dal dentifricio commestibile alla toilette “aspiratutto”

Samantha Cristoforetti, cosa vuol dire vivere nello Spazio? Dal dentifricio commestibile alla toilette “aspiratutto”

L'astronauta italiana trascorrerà in orbita cinque mesi. A causa dell'assenza di peso e della microgravità, anche le più comuni attività che facciamo ogni giorno sulla Terra possono diventare un'odissea. Ecco dunque come si fa a mangiare, a dormire, a lavarsi i denti e ad andare in bagno nello Spazio

Remy Morandi
27 Aprile 2022
Samantha Cristoforetti nello Spazio

Samantha Cristoforetti nello Spazio

Share on FacebookShare on Twitter

Samantha Cristoforetti è partita. Alle 09:52 (ora italiana) di mercoledì 27 aprile, il razzo Falcon 9 di SpaceX è stato lanciato per portare l’astronauta italiana, che ieri ha compiuto 45 anni, in orbita. La navetta Dragon Freedom, per la seconda volta, porterà Samantha Cristoforetti nella Stazione Spaziale Internazionale (ISS). La missione della Crew-4 durerà 5 mesi, e l’arrivo alla Stazione Spaziale è previsto per le 02:15 (ora italiana) di giovedì 28 aprile. Da quel momento inizierà definitivamente la vita di Samantha Cristoforetti nello Spazio. Insieme a lei ci saranno gli astonauti statunitensi Kjell Lindgren, Bob Hine e Jessica Watkins.

Liftoff of Falcon 9 and Dragon! pic.twitter.com/sfKAOpBtU6

— SpaceX (@SpaceX) April 27, 2022

Cosa vuol dire vivere nello Spazio?

Una domanda sorge spontanea a pensare a Samantha Cristoforetti in orbita e alla Iss. Come si vive 5 mesi nello Spazio? Andare in bagno, lavarsi i denti, fare sport sono tutte attività che diamo per scontate sulla Terra. Ma in assenza di peso e dove tutto fluttua, come si fa a mettere il dentifricio sullo spazzolino? Come si fa a bere l’acqua? Come si fa a dormire? A tutte queste domande e curiosità ha risposto la European Space Agency (Esa).

 

La missione di Samantha Cristoforetti a bordo della Stazione Spaziale Internazionale durerà cinque mesi (Foto Ansa)

Dormire

Sulla Terra, dove c’è un suolo, siamo abituati a pensare al sonno orizzontalmente. Tutto ciò non ha invece senso nello Spazio. Non c’è un sopra, non c’è un sotto. Non si sta in piedi e non si sta sdraiati. La microgravità presente in orbita comporta che tutto, persone e cose, galleggi. Il che significa che anche le coperte di un letto non potrebbero poggiarsi sul corpo degli astronauti. Ma oltre alla microgravità, a complicare il tutto, c’è il fattore tempo. Sulla Terra si va a letto quando il sole cala, quando è notte. A bordo della Stazione Spaziale Internazionale invece ci sono ogni giorno 16 albe e 16 tramonti. E quindi quando si va a letto? Gli astronauti dormono secondo un programma giornaliero. Generalmente è previsto che dormano otto ore al termine di ogni giornata di missione. Dormire nello Spazio significa infilarsi dentro a un sacco a pelo e legarsi in modo da evitare di fluttuare a bordo delle cabine. È inoltre importante che le cabine siano ben areate, perché agli astronauti potrebbe accadere di svegliarsi avvertendo la mancanza di ossigeno. Intorno alla loro testa, infatti, potrebbe formarsi una bolla di anidride carbonica dovuta alla respirazione.

A bordo della Iss ci sono ogni giorno 16 albe e 16 tramonti. Per questo motivo gli astronauti dormono dopo aver completato ogni giornata di missione (Foto European Space Agency)

Lavarsi i denti

Anche lavarsi i denti diventa complicato a causa dell’assenza di peso e della microgravità. Gli astronauti si lavano i denti normalmente con uno spazzolino. A essere diverso è il dentifricio utilizzato. A bordo della Stazione Spaziale Internazionale Samantha Cristoforetti e gli altri astronauti utilizzano un dentifricio commestibile. Il dentifricio viene inghiottito dopo aver lavato i denti. E per pulirsi la bocca si usa una salvietta umida. Gli astronauti mentre si spazzolano i denti devono tenere la bocca il più possibile chiusa per evitare che il dentifricio voli via.

Nello Spazio viene utilizzato un dentifricio commestibile e per pulirsi la bocca si usa una salvietta umida

Mangiare e bere

Gli astronauti devono assumere 2.800 calorie al giorno. Nello spazio bisogna assumere determinati tipi di cibi. I cibi nello Spazio si dividono in determinate categorie: cibi reidratabili, termostabilizzati, irradiati, freschi e in forma naturale. I cibi reidratabili sono quelli che vengono privati di acqua per essere conservati più facilmente e a lungo. Ad esempio, tè, caffè, succo d’arancia e i cereali vengono deidratati per poi essere reidratati nuovamente a bordo della navicella prima di essere consumati. I cibi termostabilizzati sono quelli che vengono sottoposti a un procedimento termico per poter essere conservati a temperatura ambiente. La frutta e il pesce (ad esempio il tonno) vengono confezionati in scatolette, mentre i dessert in vaschette di plastica. I cibi irradiati sono i prodotti che vengono cotti prima di essere confezionati, come la carne. Tali alimenti vengono sterilizzati mediante radiazioni ionizzanti per poter essere conservati a temperatura ambiente. Poi ci sono i cibi freschi, come la frutta (mele e banane). E infine il cibo in forma naturale, come la frutta secca o i dolci. Tutti questi alimenti vengono consumati dagli astronauti sopra a dei piatti e tutti gli alimenti devono essere spremuti da un tubetto o da un sacchetto. L’acqua e i liquidi vengono bevuti con delle cannucce da dei recipienti chiusi.

Gli astronauti devono assumere ogni giorno almeno 2.800 calorie. L’acqua viene bevuta con delle cannucce da dei recipienti chiusi

Andare in bagno

Anche andare in bagno può sembrare più facile a dirsi che a farsi. A bordo della Stazione Spaziale Internazionale c’è una toilette speciale, che a dir la verità sembra più un aspirapolvere. La toilette infatti non è provvista di uno scarico ma di un tubo di aspirazione che risucchia i bisogni attraverso un foro. Per andare in bagno gli astronauti devono assicurarsi con delle cinghie. L’urina viene aspirata, raccolta e riciclata successivamente. In particolare viene riutilizzata e purificata per fornire ossigeno. I rifiuti solidi vengono invece compressi e accumulati per essere smaltiti.

Nello Spazio viene utilizzata una toilette speciale che funziona come un aspirapolvere (Foto Esa)

Fare sport

Gli astronauti devono fare attività fisica e tenersi in forma e in salute per svolgere il proprio lavoro a bordo della Stazione Spaziale Internazionale. In particolare, gli astronauti devono esercitarsi almeno 2 ore al giorno. A bordo della ISS ci sono un tapis roulant, una cyclette, e altre attrezzature che servono per fare attività di resistenza. In questo modo gli astronauti mantengono forti muscoli e ossa e possono svolgere al meglio il loro lavoro a bordo della Stazione Spaziale Internazionale.

Samantha Cristoforetti e gli altri astronauti devono fare almeno 2 ore di attività fisica al giorno

 

Potrebbe interessarti anche

Julie Delpy nel film Tv ’Crime and Punishment’ (1998) diretto da Joseph Sargent (tratto dal romanzo ’Delitto e castigo’ di Fedor Dostoevskij), con Patrick Dempsey e Ben Kingsley
Scienze e culture

Donne da romanzo, le eroine di Dostoevskij: “Adulterio? Atto di ribellione”

27 Marzo 2023
La Nuova Zelanda lancia la campagna Love Better da quasi 4 milioni di dollari
Attualità

La Nuova Zelanda aiuta i giovani a riprendersi dalle delusioni d’amore

23 Marzo 2023
Il murales mangia smog all'uscita della metro Rebibbia a Roma
Scienze e culture

Murales mangia smog a Rebibbia per “Accendere il futuro”

22 Marzo 2023

Instagram

  • Numerosi attori e musicisti di alto profilo si sono recati in Ucraina da quando è scoppiata la guerra con la Russia nel febbraio 2022. L’ultimo in ordine di tempo è stato l’attore britannico Orlando Bloom, che ieri ha visitato un centro per bambini e ha incontrato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Kiev.

“Non mi sarei mai aspettato che la guerra si sarebbe intensificata in tutto il Paese da quando sono stato lì”, ha detto Bloom su Instagram, “Ma oggi ho avuto la fortuna di ascoltare le risate dei bambini in un centro del programma Spilno sostenuto dall’Unicef, uno spazio sicuro, caldo e accogliente dove i bambini possono giocare, imparare e ricevere supporto psicosociale”.

Bloom è un ambasciatore di buona volontà per l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’infanzia (Unicef). Il centro di Splino, che è uno dei tanti in Ucraina, offre sostegno ai bambini sfollati e alle loro famiglie, con più di mezzo milione di bambini che ne hanno visitato uno nell’ultimo anno.

La star hollywoodiana ha poi incontrato il presidente Zelensky, con cui ha trattato temi tra cui il ritorno dei bambini ucraini deportati in Russia, la creazione di rifugi antiatomici negli istituti scolastici e il supporto tecnico per l’apprendimento a distanza nelle aree in cui è impossibile studiare offline a causa della guerra. L’attore britannico aveva scritto ieri su Instagram, al suo arrivo a Kiev, che i «bambini in Ucraina hanno bisogno di riavere la loro infanzia».

#lucelanazione #lucenews #zelensky #orlandobloom
  • “La vita che stavo conducendo mi rendeva particolarmente infelice e se all’inizio ero entrata in terapia perché volevo accettare il fatto che mi dovessi nascondere, ho avuto poi un’evoluzione e questo percorso è diventato di accettazione di me stessa."

✨Un sorriso contagioso, la spensieratezza dei vent’anni e la bellezza di chi si piace e non può che riflettere quella luce anche al di fuori. La si potrebbe definire una Mulan nostrana Carlotta Bertotti, 23 anni, una ragazza torinese come tante, salvo che ha qualcosa di speciale. E non stiamo parlano del Nevo di Ota che occupa metà del suo volto. Ecco però spiegato un primo punto di contatto con Mulan: l’Oriente, dove è più diffusa (insieme all’Africa) quell’alterazione di natura benigna della pigmentazione della cute intorno alla zona degli occhi (spesso anche la sclera si presenta scura). Quella che appare come una chiazza grigio-bluastra su un lato del volto (rarissimi i casi bilaterali), colpisce prevalentemente persone di sesso femminile e le etnie asiatiche (1 su 200 persone in Giappone), può essere presente alla nascita o apparire durante la pubertà. E come la principessa Disney “fin da piccola ho sempre sentito la pressione di dover salvare tutto, ma forse in realtà dovevo solo salvare me stessa. Però non mi piace stare troppo alle regole, sono ribelle come lei”.

🗣Cosa diresti a una ragazza che ha una macchia come la tua e ti chiede come riuscire a conviverci?�
“Che sono profondamente fiera della persona che vedo riflessa allo specchio tutto i giorni e sono arrivata a questa fierezza dopo che ho scoperto e ho accettato tutti i miei lati, sia positivi che negativi. È molto autoreferenziale, quindi invece se dovessi dare un consiglio è quello che alla fine della fiera il giudizio altrui è momentaneo e tutto passa. L’unica persona che resta e con cui devi convivere tutta la vita sei tu, quindi le vere battaglie sono quelle con te stessa, quelle che vale la pena combattere”.

L’intervista a cura di Marianna Grazi �✍ 𝘓𝘪𝘯𝘬 𝘪𝘯 𝘣𝘪𝘰

#lucenews #lucelanazione #carlottabertotti #nevodiota
  • La salute mentale al centro del podcast di Alessia Lanza. Come si supera l’ansia sociale? Quanto è difficile fare coming out? Vado dallo psicologo? Come trovo la mia strada? La popolare influencer, una delle creator più note e amate del web con 1,4 milioni di followers su Instagram e 3,9 milioni su TikTok, Alessia Lanza debutta con “Mille Pare”, il suo primo podcast in cui affronta, in dieci puntate, una “para” diversa e cerca di esorcizzare le sue fragilità e, di riflesso, quelle dei suoi coetanei.

“Ho deciso di fare questo podcast per svariati motivi: io sono arrivata fin qui anche grazie alla mia immagine, ma questa volta vorrei che le persone mi ascoltassero e basta. Quando ho cominciato a raccontare le mie fragilità un sacco di persone mi hanno detto ‘Anche io ho quella para lì!’. Perciò dico parliamone, perché in un mondo in cui sembra che dobbiamo farcela da soli, io credo nel potere della condivisione”.

#lucenews #lucelanazione #millepare #alessialanza #podcast
  • Si è laureata in Antropologia, Religioni e Civiltà Orientali indossando un abito tradizionale Crow, tribù della sua famiglia adottiva in Montana. Eppure Raffaella Milandri è italianissima e ha conseguito il titolo nella storica università Alma Mater di Bologna, lo scorso 17 marzo. 

La scrittrice e giornalista nel 2010 è diventata membro adottivo della famiglia di nativi americani Black Eagle. Da quel momento quella che era una semplice passione per i popoli indigeni si è focalizzata sullo studio degli aborigeni Usa e sulla divulgazione della loro cultura.

Un titolo di studio specifico, quello conseguito dalla Milandri, “Che ho ritenuto oltremodo necessario per coronare la mia attività di studiosa e attivista per i diritti dei Nativi Americani e per i Popoli Indigeni. La prima forma pacifica di attivismo è divulgare la cultura nativa”. L’abito indossato durante cerimonia di laurea appartiene alla tribù della sua famiglia adottiva. Usanza che è stata istituzionalizzata solo dal 2017 in Montana, Stato d’origine del suo popolo, quando è stata approvata una legge (la SB 319) che permette ai nativi e loro familiari di laurearsi con il “tribal regalia“. 

In virtù di questa norma, il Segretario della Crow Nation, Levi Black Eagle, a maggio 2022 ha ricordato la possibilità di indossare l’abito tradizionale Crow in queste occasioni e così Milandri ha chiesto alla famiglia d’adozione se anche lei, in quanto membro acquisito della tribù, avrebbe potuto indossarlo in occasione della sua discussione.

La scrittrice, ricordando il momento della laurea a Bologna, racconta che è stata “Una grandissima emozione e un onore poter rappresentare la Crow Nation e la mia famiglia adottiva. Ho dedicato la mia laurea in primis alle vittime dei collegi indiani, istituti scolastici, perlopiù a gestione cattolica, di stampo assimilazionista. Le stesse vittime per le quali Papa Francesco, lo scorso luglio, si è recato in Canada in viaggio penitenziale a chiedere scusa  Ho molto approfondito questo tema controverso e presto sarà pubblicato un mio studio sull’argomento dalla Mauna Kea Edizioni”.

#lucenews #raffaellamilandri #antropologia
Samantha Cristoforetti è partita. Alle 09:52 (ora italiana) di mercoledì 27 aprile, il razzo Falcon 9 di SpaceX è stato lanciato per portare l'astronauta italiana, che ieri ha compiuto 45 anni, in orbita. La navetta Dragon Freedom, per la seconda volta, porterà Samantha Cristoforetti nella Stazione Spaziale Internazionale (ISS). La missione della Crew-4 durerà 5 mesi, e l'arrivo alla Stazione Spaziale è previsto per le 02:15 (ora italiana) di giovedì 28 aprile. Da quel momento inizierà definitivamente la vita di Samantha Cristoforetti nello Spazio. Insieme a lei ci saranno gli astonauti statunitensi Kjell Lindgren, Bob Hine e Jessica Watkins.

Liftoff of Falcon 9 and Dragon! pic.twitter.com/sfKAOpBtU6

— SpaceX (@SpaceX) April 27, 2022

Cosa vuol dire vivere nello Spazio?

Una domanda sorge spontanea a pensare a Samantha Cristoforetti in orbita e alla Iss. Come si vive 5 mesi nello Spazio? Andare in bagno, lavarsi i denti, fare sport sono tutte attività che diamo per scontate sulla Terra. Ma in assenza di peso e dove tutto fluttua, come si fa a mettere il dentifricio sullo spazzolino? Come si fa a bere l'acqua? Come si fa a dormire? A tutte queste domande e curiosità ha risposto la European Space Agency (Esa).  
La missione di Samantha Cristoforetti a bordo della Stazione Spaziale Internazionale durerà cinque mesi (Foto Ansa)

Dormire

Sulla Terra, dove c'è un suolo, siamo abituati a pensare al sonno orizzontalmente. Tutto ciò non ha invece senso nello Spazio. Non c'è un sopra, non c'è un sotto. Non si sta in piedi e non si sta sdraiati. La microgravità presente in orbita comporta che tutto, persone e cose, galleggi. Il che significa che anche le coperte di un letto non potrebbero poggiarsi sul corpo degli astronauti. Ma oltre alla microgravità, a complicare il tutto, c'è il fattore tempo. Sulla Terra si va a letto quando il sole cala, quando è notte. A bordo della Stazione Spaziale Internazionale invece ci sono ogni giorno 16 albe e 16 tramonti. E quindi quando si va a letto? Gli astronauti dormono secondo un programma giornaliero. Generalmente è previsto che dormano otto ore al termine di ogni giornata di missione. Dormire nello Spazio significa infilarsi dentro a un sacco a pelo e legarsi in modo da evitare di fluttuare a bordo delle cabine. È inoltre importante che le cabine siano ben areate, perché agli astronauti potrebbe accadere di svegliarsi avvertendo la mancanza di ossigeno. Intorno alla loro testa, infatti, potrebbe formarsi una bolla di anidride carbonica dovuta alla respirazione.
A bordo della Iss ci sono ogni giorno 16 albe e 16 tramonti. Per questo motivo gli astronauti dormono dopo aver completato ogni giornata di missione (Foto European Space Agency)

Lavarsi i denti

Anche lavarsi i denti diventa complicato a causa dell'assenza di peso e della microgravità. Gli astronauti si lavano i denti normalmente con uno spazzolino. A essere diverso è il dentifricio utilizzato. A bordo della Stazione Spaziale Internazionale Samantha Cristoforetti e gli altri astronauti utilizzano un dentifricio commestibile. Il dentifricio viene inghiottito dopo aver lavato i denti. E per pulirsi la bocca si usa una salvietta umida. Gli astronauti mentre si spazzolano i denti devono tenere la bocca il più possibile chiusa per evitare che il dentifricio voli via.
Nello Spazio viene utilizzato un dentifricio commestibile e per pulirsi la bocca si usa una salvietta umida

Mangiare e bere

Gli astronauti devono assumere 2.800 calorie al giorno. Nello spazio bisogna assumere determinati tipi di cibi. I cibi nello Spazio si dividono in determinate categorie: cibi reidratabili, termostabilizzati, irradiati, freschi e in forma naturale. I cibi reidratabili sono quelli che vengono privati di acqua per essere conservati più facilmente e a lungo. Ad esempio, tè, caffè, succo d'arancia e i cereali vengono deidratati per poi essere reidratati nuovamente a bordo della navicella prima di essere consumati. I cibi termostabilizzati sono quelli che vengono sottoposti a un procedimento termico per poter essere conservati a temperatura ambiente. La frutta e il pesce (ad esempio il tonno) vengono confezionati in scatolette, mentre i dessert in vaschette di plastica. I cibi irradiati sono i prodotti che vengono cotti prima di essere confezionati, come la carne. Tali alimenti vengono sterilizzati mediante radiazioni ionizzanti per poter essere conservati a temperatura ambiente. Poi ci sono i cibi freschi, come la frutta (mele e banane). E infine il cibo in forma naturale, come la frutta secca o i dolci. Tutti questi alimenti vengono consumati dagli astronauti sopra a dei piatti e tutti gli alimenti devono essere spremuti da un tubetto o da un sacchetto. L'acqua e i liquidi vengono bevuti con delle cannucce da dei recipienti chiusi.
Gli astronauti devono assumere ogni giorno almeno 2.800 calorie. L'acqua viene bevuta con delle cannucce da dei recipienti chiusi

Andare in bagno

Anche andare in bagno può sembrare più facile a dirsi che a farsi. A bordo della Stazione Spaziale Internazionale c'è una toilette speciale, che a dir la verità sembra più un aspirapolvere. La toilette infatti non è provvista di uno scarico ma di un tubo di aspirazione che risucchia i bisogni attraverso un foro. Per andare in bagno gli astronauti devono assicurarsi con delle cinghie. L'urina viene aspirata, raccolta e riciclata successivamente. In particolare viene riutilizzata e purificata per fornire ossigeno. I rifiuti solidi vengono invece compressi e accumulati per essere smaltiti.
Nello Spazio viene utilizzata una toilette speciale che funziona come un aspirapolvere (Foto Esa)

Fare sport

Gli astronauti devono fare attività fisica e tenersi in forma e in salute per svolgere il proprio lavoro a bordo della Stazione Spaziale Internazionale. In particolare, gli astronauti devono esercitarsi almeno 2 ore al giorno. A bordo della ISS ci sono un tapis roulant, una cyclette, e altre attrezzature che servono per fare attività di resistenza. In questo modo gli astronauti mantengono forti muscoli e ossa e possono svolgere al meglio il loro lavoro a bordo della Stazione Spaziale Internazionale.
Samantha Cristoforetti e gli altri astronauti devono fare almeno 2 ore di attività fisica al giorno
 
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • Cos’è Luce!
  • Redazione
  • Board
  • Contattaci
  • 8 marzo

Robin Srl
Società soggetta a direzione e coordinamento di Monrif
Dati societariISSNPrivacyImpostazioni privacy

Copyright© 2023 - P.Iva 12741650159

CATEGORIE
  • Contatti
  • Lavora con noi
  • Concorsi
ABBONAMENTI
  • Digitale
  • Cartaceo
  • Offerte promozionali
PUBBLICITÀ
  • Speed ADV
  • Network
  • Annunci
  • Aste E Gare
  • Codici Sconto