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Home » Attualità » San Lazzaro di Savena, il comune più inclusivo d’Italia: arrivano bagni genderless, casa arcobaleno e nomi d’elezione

San Lazzaro di Savena, il comune più inclusivo d’Italia: arrivano bagni genderless, casa arcobaleno e nomi d’elezione

La sindaca Isabella Conti dà via libera al nuovo progetto per combattere la discriminazione e abbattere barriere: "Le nuove lingee guida che abbiamo varato vanno verso il rispetto di ogni singolo individuo"

Remy Morandi
25 Maggio 2022
san lazzaro transgender

san lazzaro transgender

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A due passi da Bologna c’è un comune dai tratti ameni, tranquillo, pacifico, immerso nel verde. San Lazzaro di Savena, per chi la conosce, è così. E chi ci vive sa di che cosa stiamo parlando. Quest’anno San Lazzaro ha deciso di fare qualcosa di più per i suoi cittadini, qualcosa per combattere la discriminazione e abbattere barriere. La sindaca Isabella Conti e l’amministrazione comunale, in collaborazione con l’associazione Gruppo Trans Bologna, ha dato via libera a un nuovo progetto che renderà San Lazzaro uno dei comuni più inclusivi d’Italia.

A San Lazzaro di Savena arrivano bagni genderless, casa arcobaleno e carriere alias per i dipendenti comunali

Bagni genderless, casa arcobaleno e nomi d’elezione, la rivoluzione di San Lazzaro

Tra le tante novità previste dal comune di San Lazzaro di Savena, in particolare, i dipendenti pubblici potranno utilizzare il nome d’elezione o alias, ovvero potranno scegliere il nome con cui essere chiamati. Inoltre, negli uffici pubblici saranno introdotti i bagni genderless, senza distinzioni tra maschio e femmina. E infine sarà realizzata entro il 2022 una casa arcobaleno, un progetto destinato all’accoglienza, al soccorso e alla protezione di tutt* coloro che ne avranno bisogno.

Ma non solo. Perché San Lazzaro punta ad avere una comunicazione istituzionale più inclusiva e rispettosa delle diverse sensibilità, anche attraverso corsi di formazione per il personale. E non fa eccezione nemmeno la Rete Internet del comune. L’impegno, infatti, è anche a “verificare periodicamente il firewall della rete interna all’amministrazione comunale affinché non sussistano barriere rispetto a termini quali ad esempio ‘gay‘, ‘lesbica‘, ‘transessuale‘, ‘transgender‘ in quanto la censura sarebbe indice di discriminazione oltre a impedire l’accesso a informazioni specifiche sull’identità sessuale”.

Il via libera del Comune di San Lazzaro di Savena al nuovo progetto contro la discriminazione di genere. Al centro la sindaca Isabella Conti

Gli enti locali “devono fare la propria parte per promuovere politiche e misure che sappiano rispondere ai bisogni di tutti – ha sottolineato la sindaca di San Lazzaro Isabella Conti – ponendosi come luoghi sicuri, improntati sul rispetto delle differenze e liberi dal pregiudizio. Le nuove lingee guida che abbiamo varato vanno verso l’inclusione e il rispetto di ogni singolo individuo, e io sono fiera di annunciare che entro la fine dell’anno sarà inaugurata la Casa arcobaleno che vuole essere un rifugio, un punto di riferimento e un luogo sicuro per tutti coloro, soprattutto i più giovani, che proprio a causa delle discriminazioni sull’identità di genere si trovano senza un tetto o senza il supporto delle famiglie. A tutti loro voglio dire che ci siamo e che non lasceremo mai nessuno indietro”.

“Al fascino delle promesse preferiamo i fatti”, così l’associazione Gruppo Trans Bologna plaude all’iniziativa del comune di San Lazzaro di Savena. “Oggi a San Lazzaro di Savena sono i fatti a parlare – prosegue l’associazione -. Finalmente potremo presto inaugurare la casa rifugio Arcobaleno, un progetto di accoglienza che ci permetterà di prenderci cura in maniera strutturata delle persone transgender in fragilità che si rivolgono alla nostra associazione”.

Milano è la prima città in Italia ad approvare un registro di genere per le persone transgender (Foto Ansa)

A Milano il primo registro di genere per persone transgender

San Lazzaro di Savena non è l’unica però a dare una svolta inclusiva alla sua amministrazione. Milano pochi giorni fa, in occasione della Giornata mondiale contro l’omobitransfobia, ha dato via libera all’istituzione del primo registro in Italia per persone transgender. Nel testo approvato dal Consiglio Comunale della città, si legge che le persone transgender in Italia “vivono in un limbo giuridico con documenti che sono del tutto incongruenti con l’aspetto esteriore e l’identità sociale, mantenendo il nome anagrafico e il sesso di origine su tutti i documenti di riconoscimento”. Per questo motivo la città ha deciso di istituire un registro per riconoscere il genere di elezione. Il registro in sostanza consentirà ai cittadini transgender milanesi di avere documenti di riconoscimento di competenza del Comune (come l’abbonamento per il trasporto pubblico, le tessere della biblioteca, badge e documenti di riconoscimento aziendali, la tessera degli impianti sportivi comunali, e in generale tutti i servizi civici e i documenti comunali) che riportino il nome da loro scelto, e non più il nome anagrafico.

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Instagram

  • Numerosi attori e musicisti di alto profilo si sono recati in Ucraina da quando è scoppiata la guerra con la Russia nel febbraio 2022. L’ultimo in ordine di tempo è stato l’attore britannico Orlando Bloom, che ieri ha visitato un centro per bambini e ha incontrato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Kiev.

“Non mi sarei mai aspettato che la guerra si sarebbe intensificata in tutto il Paese da quando sono stato lì”, ha detto Bloom su Instagram, “Ma oggi ho avuto la fortuna di ascoltare le risate dei bambini in un centro del programma Spilno sostenuto dall’Unicef, uno spazio sicuro, caldo e accogliente dove i bambini possono giocare, imparare e ricevere supporto psicosociale”.

Bloom è un ambasciatore di buona volontà per l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’infanzia (Unicef). Il centro di Splino, che è uno dei tanti in Ucraina, offre sostegno ai bambini sfollati e alle loro famiglie, con più di mezzo milione di bambini che ne hanno visitato uno nell’ultimo anno.

La star hollywoodiana ha poi incontrato il presidente Zelensky, con cui ha trattato temi tra cui il ritorno dei bambini ucraini deportati in Russia, la creazione di rifugi antiatomici negli istituti scolastici e il supporto tecnico per l’apprendimento a distanza nelle aree in cui è impossibile studiare offline a causa della guerra. L’attore britannico aveva scritto ieri su Instagram, al suo arrivo a Kiev, che i «bambini in Ucraina hanno bisogno di riavere la loro infanzia».

#lucelanazione #lucenews #zelensky #orlandobloom
  • “La vita che stavo conducendo mi rendeva particolarmente infelice e se all’inizio ero entrata in terapia perché volevo accettare il fatto che mi dovessi nascondere, ho avuto poi un’evoluzione e questo percorso è diventato di accettazione di me stessa."

✨Un sorriso contagioso, la spensieratezza dei vent’anni e la bellezza di chi si piace e non può che riflettere quella luce anche al di fuori. La si potrebbe definire una Mulan nostrana Carlotta Bertotti, 23 anni, una ragazza torinese come tante, salvo che ha qualcosa di speciale. E non stiamo parlano del Nevo di Ota che occupa metà del suo volto. Ecco però spiegato un primo punto di contatto con Mulan: l’Oriente, dove è più diffusa (insieme all’Africa) quell’alterazione di natura benigna della pigmentazione della cute intorno alla zona degli occhi (spesso anche la sclera si presenta scura). Quella che appare come una chiazza grigio-bluastra su un lato del volto (rarissimi i casi bilaterali), colpisce prevalentemente persone di sesso femminile e le etnie asiatiche (1 su 200 persone in Giappone), può essere presente alla nascita o apparire durante la pubertà. E come la principessa Disney “fin da piccola ho sempre sentito la pressione di dover salvare tutto, ma forse in realtà dovevo solo salvare me stessa. Però non mi piace stare troppo alle regole, sono ribelle come lei”.

🗣Cosa diresti a una ragazza che ha una macchia come la tua e ti chiede come riuscire a conviverci?�
“Che sono profondamente fiera della persona che vedo riflessa allo specchio tutto i giorni e sono arrivata a questa fierezza dopo che ho scoperto e ho accettato tutti i miei lati, sia positivi che negativi. È molto autoreferenziale, quindi invece se dovessi dare un consiglio è quello che alla fine della fiera il giudizio altrui è momentaneo e tutto passa. L’unica persona che resta e con cui devi convivere tutta la vita sei tu, quindi le vere battaglie sono quelle con te stessa, quelle che vale la pena combattere”.

L’intervista a cura di Marianna Grazi �✍ 𝘓𝘪𝘯𝘬 𝘪𝘯 𝘣𝘪𝘰

#lucenews #lucelanazione #carlottabertotti #nevodiota
  • La salute mentale al centro del podcast di Alessia Lanza. Come si supera l’ansia sociale? Quanto è difficile fare coming out? Vado dallo psicologo? Come trovo la mia strada? La popolare influencer, una delle creator più note e amate del web con 1,4 milioni di followers su Instagram e 3,9 milioni su TikTok, Alessia Lanza debutta con “Mille Pare”, il suo primo podcast in cui affronta, in dieci puntate, una “para” diversa e cerca di esorcizzare le sue fragilità e, di riflesso, quelle dei suoi coetanei.

“Ho deciso di fare questo podcast per svariati motivi: io sono arrivata fin qui anche grazie alla mia immagine, ma questa volta vorrei che le persone mi ascoltassero e basta. Quando ho cominciato a raccontare le mie fragilità un sacco di persone mi hanno detto ‘Anche io ho quella para lì!’. Perciò dico parliamone, perché in un mondo in cui sembra che dobbiamo farcela da soli, io credo nel potere della condivisione”.

#lucenews #lucelanazione #millepare #alessialanza #podcast
  • Si è laureata in Antropologia, Religioni e Civiltà Orientali indossando un abito tradizionale Crow, tribù della sua famiglia adottiva in Montana. Eppure Raffaella Milandri è italianissima e ha conseguito il titolo nella storica università Alma Mater di Bologna, lo scorso 17 marzo. 

La scrittrice e giornalista nel 2010 è diventata membro adottivo della famiglia di nativi americani Black Eagle. Da quel momento quella che era una semplice passione per i popoli indigeni si è focalizzata sullo studio degli aborigeni Usa e sulla divulgazione della loro cultura.

Un titolo di studio specifico, quello conseguito dalla Milandri, “Che ho ritenuto oltremodo necessario per coronare la mia attività di studiosa e attivista per i diritti dei Nativi Americani e per i Popoli Indigeni. La prima forma pacifica di attivismo è divulgare la cultura nativa”. L’abito indossato durante cerimonia di laurea appartiene alla tribù della sua famiglia adottiva. Usanza che è stata istituzionalizzata solo dal 2017 in Montana, Stato d’origine del suo popolo, quando è stata approvata una legge (la SB 319) che permette ai nativi e loro familiari di laurearsi con il “tribal regalia“. 

In virtù di questa norma, il Segretario della Crow Nation, Levi Black Eagle, a maggio 2022 ha ricordato la possibilità di indossare l’abito tradizionale Crow in queste occasioni e così Milandri ha chiesto alla famiglia d’adozione se anche lei, in quanto membro acquisito della tribù, avrebbe potuto indossarlo in occasione della sua discussione.

La scrittrice, ricordando il momento della laurea a Bologna, racconta che è stata “Una grandissima emozione e un onore poter rappresentare la Crow Nation e la mia famiglia adottiva. Ho dedicato la mia laurea in primis alle vittime dei collegi indiani, istituti scolastici, perlopiù a gestione cattolica, di stampo assimilazionista. Le stesse vittime per le quali Papa Francesco, lo scorso luglio, si è recato in Canada in viaggio penitenziale a chiedere scusa  Ho molto approfondito questo tema controverso e presto sarà pubblicato un mio studio sull’argomento dalla Mauna Kea Edizioni”.

#lucenews #raffaellamilandri #antropologia
A due passi da Bologna c'è un comune dai tratti ameni, tranquillo, pacifico, immerso nel verde. San Lazzaro di Savena, per chi la conosce, è così. E chi ci vive sa di che cosa stiamo parlando. Quest'anno San Lazzaro ha deciso di fare qualcosa di più per i suoi cittadini, qualcosa per combattere la discriminazione e abbattere barriere. La sindaca Isabella Conti e l'amministrazione comunale, in collaborazione con l'associazione Gruppo Trans Bologna, ha dato via libera a un nuovo progetto che renderà San Lazzaro uno dei comuni più inclusivi d'Italia.
A San Lazzaro di Savena arrivano bagni genderless, casa arcobaleno e carriere alias per i dipendenti comunali

Bagni genderless, casa arcobaleno e nomi d'elezione, la rivoluzione di San Lazzaro

Tra le tante novità previste dal comune di San Lazzaro di Savena, in particolare, i dipendenti pubblici potranno utilizzare il nome d'elezione o alias, ovvero potranno scegliere il nome con cui essere chiamati. Inoltre, negli uffici pubblici saranno introdotti i bagni genderless, senza distinzioni tra maschio e femmina. E infine sarà realizzata entro il 2022 una casa arcobaleno, un progetto destinato all'accoglienza, al soccorso e alla protezione di tutt* coloro che ne avranno bisogno. Ma non solo. Perché San Lazzaro punta ad avere una comunicazione istituzionale più inclusiva e rispettosa delle diverse sensibilità, anche attraverso corsi di formazione per il personale. E non fa eccezione nemmeno la Rete Internet del comune. L'impegno, infatti, è anche a "verificare periodicamente il firewall della rete interna all'amministrazione comunale affinché non sussistano barriere rispetto a termini quali ad esempio 'gay', 'lesbica', 'transessuale', 'transgender' in quanto la censura sarebbe indice di discriminazione oltre a impedire l'accesso a informazioni specifiche sull'identità sessuale".
Il via libera del Comune di San Lazzaro di Savena al nuovo progetto contro la discriminazione di genere. Al centro la sindaca Isabella Conti
Gli enti locali "devono fare la propria parte per promuovere politiche e misure che sappiano rispondere ai bisogni di tutti - ha sottolineato la sindaca di San Lazzaro Isabella Conti - ponendosi come luoghi sicuri, improntati sul rispetto delle differenze e liberi dal pregiudizio. Le nuove lingee guida che abbiamo varato vanno verso l'inclusione e il rispetto di ogni singolo individuo, e io sono fiera di annunciare che entro la fine dell'anno sarà inaugurata la Casa arcobaleno che vuole essere un rifugio, un punto di riferimento e un luogo sicuro per tutti coloro, soprattutto i più giovani, che proprio a causa delle discriminazioni sull'identità di genere si trovano senza un tetto o senza il supporto delle famiglie. A tutti loro voglio dire che ci siamo e che non lasceremo mai nessuno indietro". "Al fascino delle promesse preferiamo i fatti", così l'associazione Gruppo Trans Bologna plaude all'iniziativa del comune di San Lazzaro di Savena. "Oggi a San Lazzaro di Savena sono i fatti a parlare - prosegue l'associazione -. Finalmente potremo presto inaugurare la casa rifugio Arcobaleno, un progetto di accoglienza che ci permetterà di prenderci cura in maniera strutturata delle persone transgender in fragilità che si rivolgono alla nostra associazione".
Milano è la prima città in Italia ad approvare un registro di genere per le persone transgender (Foto Ansa)

A Milano il primo registro di genere per persone transgender

San Lazzaro di Savena non è l'unica però a dare una svolta inclusiva alla sua amministrazione. Milano pochi giorni fa, in occasione della Giornata mondiale contro l’omobitransfobia, ha dato via libera all'istituzione del primo registro in Italia per persone transgender. Nel testo approvato dal Consiglio Comunale della città, si legge che le persone transgender in Italia "vivono in un limbo giuridico con documenti che sono del tutto incongruenti con l'aspetto esteriore e l'identità sociale, mantenendo il nome anagrafico e il sesso di origine su tutti i documenti di riconoscimento". Per questo motivo la città ha deciso di istituire un registro per riconoscere il genere di elezione. Il registro in sostanza consentirà ai cittadini transgender milanesi di avere documenti di riconoscimento di competenza del Comune (come l’abbonamento per il trasporto pubblico, le tessere della biblioteca, badge e documenti di riconoscimento aziendali, la tessera degli impianti sportivi comunali, e in generale tutti i servizi civici e i documenti comunali) che riportino il nome da loro scelto, e non più il nome anagrafico.
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