Main Partner
Partner
Luce
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • Evento 2022
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Luce
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • Evento 2022
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Luce

Home » Attualità » Scandalo ginnastica, Carlotta Ferlito: “Nessuna ragazzina dovrebbe essere chiamata maiale”

Scandalo ginnastica, Carlotta Ferlito: “Nessuna ragazzina dovrebbe essere chiamata maiale”

L'ex atleta Azzurra rompe il silenzio: "Questo sport non può e non deve essere fatto di violenze psicologiche e fisiche"

Barbara Berti
7 Dicembre 2022
Carlotta Ferlito a Le Iene (Mediaset)

Carlotta Ferlito a Le Iene (Mediaset)

Share on FacebookShare on Twitter

Lo scandalo della ginnastica arriva a “Le Iene” con il monologo di Carlotta Ferlito. La ginnasta 27enne, che ha partecipato a due Olimpiadi e ha all’attivo un argento nella specialità della trave e un bronzo di squadra europeo, ha raccontato le violenze fisiche e psicologiche subite durante i suoi anni da atleta.

Lo scandalo della ginnastica arriva a “Le Iene” con il monologo di Carlotta Ferlito (Mediaset)
Lo scandalo della ginnastica arriva a “Le Iene” con il monologo di Carlotta Ferlito (Mediaset)

“Vi assicuro che per un’atleta la cosa più difficile al mondo è essere allontanata dallo sport che hai praticato fin da piccola, lo sport per cui hai dato tutto. Ma io ho parlato con la convinzione che se provi a far sentire la tua voce, alla fine, qualcuno ti ascolta” racconta Ferlito durante il monologo a “Le Iene”, nella puntata in onda il 6 dicembre su Italia 1. E prosegue: “Questo sport non può e non deve più essere fatto anche di violenze psicologiche e fisiche. Nessuna ragazzina dovrebbe essere presa a sberle, umiliata se chiede di andare in bagno, costretta a fare esercizi dove rischia l’osso del collo solo per punizione”. L’ex Azzurra racconta il grande dolore per aver dovuto dire addio al suo sport, dopo tanti anni da ginnasta ai massimi livelli, ma anche le sofferenze per le umiliazioni ricevute. “Essere chiamata ‘maiale’ per aver osato mangiare un biscotto in più. Nessuna dovrebbe essere costretta a dimenticare dove sta il confine fra il giusto e lo sbagliato, fra normalità e malattia, come invece è successo a me, che, a un certo punto, ho accettato quasi tutto. Io ho reagito e, oggi, quel confine ce l’ho ben presente”. E incalza: “Per questo voglio scegliere con la mia testa, imparare a guardare al mio fisico con affetto anziché con paura, recuperare le cene saltate, stare lontana dalla violenza e imparare a perdonarmi. Voglio decidere quando e come inizia e finisce la mia carriera. Essere autonoma, anche scomoda se serve, non obbedire a nessuno”. Il monologo dell’atleta si conclude così: “Ogni giorno cerco di migliorare, proprio come facevo in passato, da atleta. Solo che oggi lo faccio da persona, da donna. E questa volta lo faccio da sola, senza che nessuno possa permettersi di dirmi che cosa è giusto e cosa è sbagliato per me”.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Le Iene (@redazioneiene)

Dopo le Olimpiadi di Rio del 2016, la campionessa di ginnastica artistica, aveva denunciato alla procura federale di aver subito in Nazionale abusi di potere, psicologici e fisici. Risultato? “Il giudice mi ha chiesto: ‘Perché dici queste cose?’. Perché sono vere, forse? Non è stata fatta alcuna indagine, anzi ho ricevuto io una procedura federale e una querela per diffamazione. E in più sono stata allontanata, non ho più gareggiato a livello internazionale. Tutti sanno tutto, anche il Coni”. Ferlito nel mese di luglio aveva pubblicato un video sui social su alcuni problemi legati al cibo, ma non aveva mai espresso il proprio pensiero dall’inizio dello scandalo che, da fine ottobre con le rivelazioni di Nina Corradini e Anna Basta ha travolto il mondo della ginnastica italiana.

Potrebbe interessarti anche

Beyonce in duetto con la figlia Blue Ivy Carter
Spettacolo

Beyoncé torna in scena a Dubai e duetta con la figlia Blue Ivy Carter. Ma c’è chi critica

23 Gennaio 2023
Il gruppo Impronte Lilt
Attualità

Tumori, la sfida dei pazienti della Lilt: “Aiutateci a fare il cammino di Santiago”

22 Gennaio 2023
I quattro componenti dei Maneskin si baciano dopo il "Sì" al matrimonio per celebrare l'uscita del nuovo album Rush!
Spettacolo

I Maneskin si sposano: il “matrimonio poligamo” con tanto di bacio e scambio dei voti

20 Gennaio 2023

Instagram

  • Si sa, con l’età che avanza il rischio di ritrovarsi da soli aumenta, man mano che scompaiono anche le persone care con cui si sono costruiti affetti, legami. È un processo inevitabile, chiamato vita. Ma questa situazione rischia di aggravare la condizione di chi resta. 

Per questo anche un piccolo gesto, un’attività poco impegnativa ma costante e partecipata, può regalare gioie inaspettate. La fama in paese del signor Peter Davies, 100 anni, è dovuta a un hobby improbabile per la sua età: insegnare a leggere ai bambini.

Veterano della Seconda Guerra Mondiale, che è addirittura stato insignito della Medaglia dell’Impero Britannico (BEM) nell’ambito delle onorificenze del Re per il nuovo anno, Davies ha iniziato sei anni fa ad offrirsi volontario per dare una mano alla Dean Valley Community Primary School, scuola elementare di Macclesfield, Cheshire, in Inghilterra, dopo che l’amata moglie di 72 anni è venuta a mancare. 

Una vera e propria “fonte di ispirazione” per i cittadini, ma per l’arzillo centenario aiutare i bambini è un’attività che lo fa sentire nuovamente parte di una collettività. Peter racconta alla BBC che quando i piccoli alunni con cui legge lo chiamano per strada, riconoscendolo e salutandolo calorosamente, “si sente alto tre metri”. 

La stessa direttrice della scuola, Vicky McPherson, lo ha descritto come “ispiratore, generoso, premuroso e attento“. “Ha dedicato il suo tempo a così tanti bambini negli ultimi sei anni per instillare l’amore per la lettura che non potremo mai ringraziarlo abbastanza”, ha dichiarato la preside. Lui, invece, si sente semplicemente “una persona qualunque che fa qualcosa di utile per affrontare la settimana”.

Il signor Davies, che ha prestato servizio nell’Army Air Corps, ha spiegato che gli piaceva veder crescere la fiducia dei bambini nei suoi confronti, un po’ come un nonno acquisito che racconta ai più piccoli le sue avventure passate. “I bambini sono fantastici, sono come spugne“, ha detto. “Sono sicuro che ne traggo più beneficio io che loro. È una sensazione piacevole e calorosa [che] mi appartiene. Non sono un vecchio che vive per conto suo. Faccio parte della comunità, il che è fantastico”. 

#lucenews
  • Una testa di leone in passerella apre le sfilate dell’alta moda parigina con tanto di polemiche animaliste. La sfilata Couture di Schiaparelli non è passata inosservata visto che gli abiti erano accompagnati da teste di animali: il leopardo, il leone e la lupa. 

Le teste simboleggiavano tre dei setti peccati capitali (lussuria, orgoglio e avarizia), per una rilettura della “Divina Commedia” che rientra nella vena surrealista che storicamente caratterizza il brand, che porta il nome dell’eclettica Elsa Schiaparelli, stilista ma soprattutto intellettuale e artista a cavallo delle sue due guerre mondiali, e che l’attuale direttore creativo della maison, Daniel Roseberry sta proseguendo in chiave contemporanea.

A sfoggiare un vestito monospalla in velluto nero sul quale troneggiava – in stile trofeo – una grossa testa di leone è stata la top model russa Irina Shayk. Ma in precedenza a spoilerare l’abito ci aveva pensato Kylie Jenner, la più giovane del clan Kardashian diffondendo alcuni scatti sui social. Durante la sfilata, inoltre, Naomi Campbell ha indossato un cappotto di pelliccia con testa di un lupo e Shalom Harlow, tornata di recente a calcare le catwalk, ha sfilato con un tubino maculato con una testa di un leopardo.

Tutti gli animali ovviamente erano finti e sono stati proposti da Roseberry in opere sorprendenti in finta tassidermia, costruite interamente a mano con schiuma, resina e altri materiali. Ovviamente sui social la polemica è scoppiata. Nonostante si tratti di faux fur, il web non ha apprezzato. In molti, forse non conoscendo il tema della sfilata ovvero le “tre fiere” di dantesca memoria, ci hanno visto un richiamo di cattivo gusto alla caccia, agli animali abbattuti come trofei e rimandi all’epoca coloniale.

L’imprenditrice digitale e influencer Chiara Ferragni, presente alla sfilata, si è fatta un selfie insieme a Kylie Jenner e al vestito “incriminato”. Nonostante abbia scritto che la testa del leone era finta, ha incassato più di una critica. Insomma, ai leoni da tastiera l’idea dello stilista non è piaciuta. 

#lucenews #parisfashionweek  #elsaschiaparelli #trefiere #divinacommedia #pfw2023
  • “È fortemente raccomandato, nei primi giorni, mettere il neonato in culla subito dopo l’allattamento”. Così @ostetrica_alessandra_bellasio, l
  • Lo scontro tra i fan di Harry Potter e la creatrice della saga, JK Rowling, a causa delle affermazioni omotransfobiche dell’autrice, conosce un nuovo capitolo. 

A Toronto, in Canada, un giovane creatore di libri d’arte, Laur Flom, sta realizzando libri di Harry Potter nei quali il nome della Rowling non compare in copertina, né all’interno dei volumi, dove usualmente sono riportate le indicazioni del copyright, con il nome dell’autore. 

Lo scopo, dice, è di “aiutare le persone che sono fan di Harry Potter ma hanno un problema morale con la Rowling e la sua transfobia”. Quando si dice cancel culture: qui si cancella proprio materialmente. 

JK Rowling è stata accusata di transfobia dopo aver postato nel 2020 alcuni messaggi su Twitter nei quali obiettava contro l’uso della parola “persona” al posto della parola “donna” per “descrivere chi ha le mestruazioni”. In seguito, ha negato di essere transfobica, ma è stata ugualmente investita dalle critiche sui social. Ma se queste restano non condivisibili, anche l’impulso alla cancellazione del suo nome desta più di una perplessità. E a molti appare profondamente autoritario.

Laur Flom, artista canadese di origine ebraica, fa parte della comunità transgender. Parte degli incassi per le vendite dei libri sarà devoluta in beneficenza ad associazioni di trans. Flom, che ha 23 anni, ha postato su Tik Tok un video nel quale spiega come trasforma i libri della Rowling: il video è subito divenuto virale. 

“Non avevo un vero e proprio progetto. Ho iniziato per dispetto. Ho poco più di vent’anni: quando sono cresciuto, era quasi scontato leggere ‘Harry Potter’. Ma quando sono venute fuori le opinioni che la Rowling ha verso persone come me, mi è rimasto l’amaro in bocca. Poi tutto è cresciuto grazie alla piattaforma, e all’interesse delle persone nei libri”. 

A Flom occorrono dodici ore per modificare copertina e interno del libro. Ogni copia viene messa in vendita a 170 dollari. Ma l’artista propone anche ai possessori di libri di Harry Potter di inviargli le loro copie personali, per renderle “de-Rowlingizzate”.

Ma è davvero questa la strategia migliore?

#lucenews #harrypotter #jkrowling
Lo scandalo della ginnastica arriva a “Le Iene” con il monologo di Carlotta Ferlito. La ginnasta 27enne, che ha partecipato a due Olimpiadi e ha all’attivo un argento nella specialità della trave e un bronzo di squadra europeo, ha raccontato le violenze fisiche e psicologiche subite durante i suoi anni da atleta.
Lo scandalo della ginnastica arriva a “Le Iene” con il monologo di Carlotta Ferlito (Mediaset)
Lo scandalo della ginnastica arriva a “Le Iene” con il monologo di Carlotta Ferlito (Mediaset)
“Vi assicuro che per un’atleta la cosa più difficile al mondo è essere allontanata dallo sport che hai praticato fin da piccola, lo sport per cui hai dato tutto. Ma io ho parlato con la convinzione che se provi a far sentire la tua voce, alla fine, qualcuno ti ascolta” racconta Ferlito durante il monologo a “Le Iene”, nella puntata in onda il 6 dicembre su Italia 1. E prosegue: “Questo sport non può e non deve più essere fatto anche di violenze psicologiche e fisiche. Nessuna ragazzina dovrebbe essere presa a sberle, umiliata se chiede di andare in bagno, costretta a fare esercizi dove rischia l’osso del collo solo per punizione”. L’ex Azzurra racconta il grande dolore per aver dovuto dire addio al suo sport, dopo tanti anni da ginnasta ai massimi livelli, ma anche le sofferenze per le umiliazioni ricevute. “Essere chiamata ‘maiale’ per aver osato mangiare un biscotto in più. Nessuna dovrebbe essere costretta a dimenticare dove sta il confine fra il giusto e lo sbagliato, fra normalità e malattia, come invece è successo a me, che, a un certo punto, ho accettato quasi tutto. Io ho reagito e, oggi, quel confine ce l’ho ben presente”. E incalza: “Per questo voglio scegliere con la mia testa, imparare a guardare al mio fisico con affetto anziché con paura, recuperare le cene saltate, stare lontana dalla violenza e imparare a perdonarmi. Voglio decidere quando e come inizia e finisce la mia carriera. Essere autonoma, anche scomoda se serve, non obbedire a nessuno”. Il monologo dell’atleta si conclude così: “Ogni giorno cerco di migliorare, proprio come facevo in passato, da atleta. Solo che oggi lo faccio da persona, da donna. E questa volta lo faccio da sola, senza che nessuno possa permettersi di dirmi che cosa è giusto e cosa è sbagliato per me”.
 
Visualizza questo post su Instagram
 

Un post condiviso da Le Iene (@redazioneiene)

Dopo le Olimpiadi di Rio del 2016, la campionessa di ginnastica artistica, aveva denunciato alla procura federale di aver subito in Nazionale abusi di potere, psicologici e fisici. Risultato? “Il giudice mi ha chiesto: ‘Perché dici queste cose?’. Perché sono vere, forse? Non è stata fatta alcuna indagine, anzi ho ricevuto io una procedura federale e una querela per diffamazione. E in più sono stata allontanata, non ho più gareggiato a livello internazionale. Tutti sanno tutto, anche il Coni”. Ferlito nel mese di luglio aveva pubblicato un video sui social su alcuni problemi legati al cibo, ma non aveva mai espresso il proprio pensiero dall'inizio dello scandalo che, da fine ottobre con le rivelazioni di Nina Corradini e Anna Basta ha travolto il mondo della ginnastica italiana.
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • Cos’è Luce!
  • Redazione
  • Board
  • Contattaci
  • Evento 2022

Robin Srl
Società soggetta a direzione e coordinamento di Monrif
Dati societariISSNPrivacyImpostazioni privacy

Copyright© 2021 - P.Iva 12741650159

CATEGORIE
  • Contatti
  • Lavora con noi
  • Concorsi
ABBONAMENTI
  • Digitale
  • Cartaceo
  • Offerte promozionali
PUBBLICITÀ
  • Speed ADV
  • Network
  • Annunci
  • Aste E Gare
  • Codici Sconto