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Home » Attualità » Scandalo ginnastica ritmica, Nina Corradini in procura: “Le medaglie mi sono costate tanto”

Scandalo ginnastica ritmica, Nina Corradini in procura: “Le medaglie mi sono costate tanto”

L'ex Farfalla azzurra: "Spero che quello che è capitato a me e che ho dovuto subire io non capiti ad altre ragazze”

Barbara Berti
9 Novembre 2022
Nina Corradini, ex Farfalla azzurra

Nina Corradini, ex Farfalla azzurra

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Lo scandalo della ginnastica ritmica arriva nelle aule di tribunale con l’ex Farfalla azzurra Nina Corradini la prima ad essere ascoltata e subito dopo l’amica e collega Anna Basta. Nella giornata del 9 novembre, a Roma, sono iniziate le audizioni alla procura federale con le due ex ginnaste che per prime hanno denunciato pubblicamente gli abusi psicologici da parte dello staff della nazionale durante il loro periodo di attività presso l’Accademia di Desio, casa delle Farfalle di ginnastica ritmica, ora commissariata.

Anna Basta e Nina Corradini (Instagram)
Anna Basta e Nina Corradini (Instagram)

“Sono molto serena perché ho fiducia nella giustizia sportiva e spero che quello che è capitato a me e che ho dovuto subire io non capiti ad altre ragazze” è il commento di Corradini al termine dell’audizione. “Ho raccontato solo la mia esperienza. A un certo punto la persona non riesce più a resistere e diventa tutto pesante. Le medaglie mi sono costate tanto. Finché la fatica si ferma all’allenamento e al sudore va bene, poi quando sfocia in altre cose non ne vale più la pena” continua l’ex Farfalla. E aggiunge: “Alle altre ragazze vorrei dire che tutto quello che hanno subito loro non è giusto. È per questo che io e Anna abbiamo denunciato, per far sì che non succeda più. Sono contenta che quello che abbiamo fatto abbia dato coraggio ad altre di uscire allo scoperto e esprimere il disagio. Non mi aspettavo che così tante avessero queste cose da dire. La ginnastica ritmica è passione, è quello che ho fatto tutta la vita ed è brutto che il mio ultimo ricordo significa dolore”.

Nina Corradini, medaglia d’argento agli Europei juniores di Budapest nel 2017
Nina Corradini, medaglia d’argento agli Europei juniores di Budapest nel 2017

La ginnasta replica anche al presidente della Federginnastica Gherardo Tecchi che aveva parlato di “denunce tardive”. “Probabilmente, volevo parlare prima ma non ero in grado. Sono cresciuta in palestra, ho sempre vissuto in questo mondo e fino a un certo punto le cose mi sembravano normali e mi sono resa conto che invece mi stavano facendo solo del male. Ce ne è voluto di tempo per dirlo solo ai miei genitori, poi ai miei amici, figuriamoci al mondo intero” spiega Corradini.

Dopo le terrificanti dichiarazioni delle ex Farfalle della Nazionale, Nina Corradini (19 anni) e Anna Basta (22 anni),  sono seguite quelle dell’ex campionessa mondiale di ritmica Giulia Galtarossa (31 anni) e quelle della campionessa pratese Marta Pagnini (31 anni). Inoltre anche ragazzine anonime, che praticano questo sport per puro divertimento e passione, hanno pubblicamente ammesso di aver ricevuto umiliazioni e vessazioni durante gli allenamenti.

Dalla ritmica all’aerobica

Anche il mondo dell’aerobica non è immune da vessazioni e altre violenze psicologiche. Davide Donati, 28 anni, tre volte campione del mondo, ha parlato pubblicamente di discriminazioni subite dalle atlete durante i raduni mensili delle selezioni junior in un’accademia militare. Ha svelato che durante i pasti le ragazze venivano divise in grasse e magre. Ciascuna con il suo tavolo. “La separazione fisica era per loro un’umiliazione quotidiana. Il menu ovviamente cambiava in base ai tavoli. Quelle considerate magre potevano mangiare qualcosa in più delle altre” sono le parole di Donati a “Repubblica”. Il campione ha spiegato che i maschi nascondevano pezzi di pane per portarlo alle ragazze dopo il pranzo.

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  • Un anno dopo aver appeso sul ponte della Gran Madre lo striscione con scritto “Siamo un PO nella merda” per denunciare il gravissimo stato di siccità del Po, Extinction Rebellion torna a ribadire che “siamo ancora nella merda”, con un gesto più diretto ed esplicito. 

Una vera e propria montagna di letame è stata infatti scaricata questa mattina al grattacielo della Regione Piemonte, insieme a tanti fiori lasciati sopra. 

Due persone si sono arrampicate sulla tettoia dell’ingresso e i trovano ancora li. Al posto dell’insegna portata via dal vento qualche settimana fa, hanno appeso l’enorme scritta “Dalla regione non nasce niente, dal letame nascono i fiori”, riprendendo una canzone di Fabrizio De André. 

Una chiara denuncia dell
  • Riccardo Monco parte da una location d’eccellenza, Enoteca Pinchiorri di Firenze, uno dei ristoranti italiani più conosciuti al mondo e approda come new entry tra i giudici della sfida Alessandro Borghese Celebrity Chef (su TV8, dal lunedì al venerdì alle 19.10), Monco più che chef, si sente un cuoco.

🗣 Non è una diminutio?

“Assolutamente no, chef in realtà significa capo, in cucina è colui che comanda, come il capo cuoco, appunto, o il capo partita. Ormai lo chef ha assunto i connotati di un personaggio mitologico, proprio in virtù dei tanti show cooking proposti. Un’arma a doppio taglio”.

🗣 In che senso?

“Sono tantissimi i giovani che sognano di indossare una giacca da cuoco, ma fra quello che si vede fare in Tv e la fatica vera che richiede la cucina, c’è una differenza abissale”.

🗣 Vuol dire che avere l’ambizione non sempre corrisponde all’effettiva voglia di fare?

“Un po’ è così. Le nuove generazioni hanno un’idea precisa della qualità della vita, la fatica e gli orari della cucina non vanno bene per tutti”.

🗣 Dall’alto delle sue tre stelle Michelin, cosa consiglia agli aspiranti chef?

L
  • Un assistente di volo speciale ha viaggiato da Londra Heathrow a Los Angeles sorprendendo i passeggeri a bordo.

@lewiscapaldi ha presentato il suo nuovo singolo “Wish You The Best” con uno show ad alta quota, servendo snack e bevande. 

#lucenews #lewiscapaldi #wishyouthebest
  • Utero in affitto e adozioni per gli omosessuali. Sono temi caldissimi. Intanti il Parlamento europeo censura il governo italiano per la recente circolare del ministro Piantedosi che ha bloccato le registrazioni all’anagrafe dei figli di coppie gay, effettuate da alcuni sindaci. 

All’Eurocamera è stato infatti approvato un emendamento al testo della Risoluzione sullo Stato di diritto che condanna la circolare perché porterebbe “alla discriminazione non solo delle coppie dello stesso sesso, ma anche e soprattutto dei loro figli”, e invita anche Roma "a revocare immediatamente la decisione”. Un invito che il governo non ha intenzione di seguire, e che è stato criticato dal centrodestra e salutato positivamente dalle opposizioni, unite questa volta sia in Italia che a Bruxelles. 

✍ Ma com’è la legislazione attuale in Italia su questi temi?

L
Lo scandalo della ginnastica ritmica arriva nelle aule di tribunale con l’ex Farfalla azzurra Nina Corradini la prima ad essere ascoltata e subito dopo l’amica e collega Anna Basta. Nella giornata del 9 novembre, a Roma, sono iniziate le audizioni alla procura federale con le due ex ginnaste che per prime hanno denunciato pubblicamente gli abusi psicologici da parte dello staff della nazionale durante il loro periodo di attività presso l’Accademia di Desio, casa delle Farfalle di ginnastica ritmica, ora commissariata.
Anna Basta e Nina Corradini (Instagram)
Anna Basta e Nina Corradini (Instagram)
“Sono molto serena perché ho fiducia nella giustizia sportiva e spero che quello che è capitato a me e che ho dovuto subire io non capiti ad altre ragazze” è il commento di Corradini al termine dell’audizione. “Ho raccontato solo la mia esperienza. A un certo punto la persona non riesce più a resistere e diventa tutto pesante. Le medaglie mi sono costate tanto. Finché la fatica si ferma all'allenamento e al sudore va bene, poi quando sfocia in altre cose non ne vale più la pena” continua l’ex Farfalla. E aggiunge: “Alle altre ragazze vorrei dire che tutto quello che hanno subito loro non è giusto. È per questo che io e Anna abbiamo denunciato, per far sì che non succeda più. Sono contenta che quello che abbiamo fatto abbia dato coraggio ad altre di uscire allo scoperto e esprimere il disagio. Non mi aspettavo che così tante avessero queste cose da dire. La ginnastica ritmica è passione, è quello che ho fatto tutta la vita ed è brutto che il mio ultimo ricordo significa dolore”.
Nina Corradini, medaglia d’argento agli Europei juniores di Budapest nel 2017
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