Papa Francesco e la Palestina: i tanti appelli alla pace e una telefonata a Gaza ogni sera

Bergoglio ha spesso mostrato in modo esplicito la sua vicinanza alle sofferenze del popolo della Terra Santa. A partire dalla preghiera al muro di Betlemme nel 2014, fino alla richiesta, in un libro, affinché si indaghi se a Gaza sia in corso in genocidio

di CLARA LATORRACA
22 aprile 2025

Papa Francesco con una delegazione palestinese

Con la morte di Papa Francesco, avvenuta la mattina del 21 aprile, si chiude un pontificato segnato dall’impegno instancabile per gli ultimi, i dimenticati e le vittime dei conflitti. Tra questi, il popolo palestinese ha sempre avuto un posto speciale nel cuore del pontefice argentino. E Papa Bergoglio ha portato avanti il suo legame con la comunità cristiana levantina fino pochi giorni prima della sua morte. Sabato 16 aprile, come faceva spesso, il Papa aveva infatti telefonato a padre Gabriel Romanelli, a capo dell’unica parrocchia cattolica di Gaza. “Come sempre ha manifestato la sua vicinanza, la sua parola di consolazione, la benedizione, la preghiera per la pace”, ha raccontato padre Romanelli. “Il messaggio più bello è stato sentire citate le sofferenze di Gaza nell’Urbi et Orbi, insieme all’appello a cessare la guerra”, ha aggiunto il parroco. 

"Gaza rappresenta, un po', tutto quello che è stato il cuore del pontificato del Papa", ha detto invece a Gerusalemme il patriarca latino Pierbattista Pizzaballa, elogiando il sostegno del papa alla popolazione della Striscia e l'impegno verso la piccola comunità cattolica nell'enclave palestinese.

Nel corso del suo pontificato, Papa Bergoglio ha sempre assunto una posizione chiara e coerente a favore del dialogo e della pace tra Israele e Palestina, attirandosi tanto consensi quanto critiche. Sin dai primi anni del suo papato, il pontefice ha compiuto gesti fortemente simbolici e usato parole spesso dure - accolte con favore nei contesti filo-palestinesi, ma criticate da ambienti che ritengono il Vaticano poco equilibrato nel condannare le violenze di Hamas. 

Continua a leggere questo articolo