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Home » Attualità » Aifa: “Carenza di semaglutide”, il farmaco per dimagrire dei video su Tiktok

Aifa: “Carenza di semaglutide”, il farmaco per dimagrire dei video su Tiktok

L'agenzia del farmaco italiana in una nota informativa per i medici avverte sul rischio di mancanza del medicinale anti-diabete, utilizzato invece dalle star e da sempre più giovani come dimagrante

Marianna Grazi
8 Marzo 2023
Su TikTok i video in cui giovani donne utilizzano il semaglutide anti-diabete come farmaco dimagrante

Su TikTok i video in cui giovani donne utilizzano il semaglutide anti-diabete come farmaco dimagrante

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Una scorciatoia facile e praticamente indolore: una puntura e il grosso è fatto, invece di diete, allenamento e privazioni. Tanto che anche su TikTok se ne pubblicizzano gli “effetti miracolosi”, con centinaia di ragazze che mostrano i progressi nel dimagrimento nel corso delle settimane. “Niente ginnastica, solo iniezioni”, si legge ad esempio in un breve filmato che mostra il prima e il dopo l’utilizzo del farmaco Ozempic . Peccato che quello che viene usato come dimagrante sia invece vitale per chi soffre di diabete.

@indigoreports Celebs admit to taking Ozempic #kimkardashian #khloekardashian #elonmusk #chelseahandler #mindykaling #kimkweightloss #ozempicweightloss #ozempic #samsmithmusic #news ♬ Suspense, horror, piano and music box – takaya

Sono sempre di più le persone che ricorrono senza prescrizione e fuori indicazione, al medicinale semaglutide per perdere peso. E se negli Stati Uniti in particolare sono tante le star a ricorrervi, anche se nessuna o quasi – è il caso di Elon Musk – ammette di farlo per raggiungere una forma ideale, in Italia si assiste a una preoccupante scarsità del medicinale. Insomma per soddisfare le richieste di chi cerca soluzioni facili per perdere peso si rischia di mettere in pericolo coloro che invece avrebbero davvero necessità di questo farmaco.

Manca il farmaco anti-diabete

L’Agenzia italiana del farmaco ha infatti inserito nella lista dei farmaci carenti il semaglutide, una soluzione iniettabile in penna preriempita, utilizzata nella cura del diabete. In una nota informativa diretta agli operatori sanitari (Dhpc) pubblicata sul sito di Aifa l’azienda Novo Nordisk – in accordo anche con l’Agenzia europea per i medicinali Ema – spiega che “l’aumento della domanda di Ozempic ha portato a carenze che si prevede continueranno per tutto il 2023. Sebbene la fornitura continui ad aumentare – si precisa – non è possibile prevedere con certezza quando risulterà sufficiente a soddisfare completamente la domanda attuale”. E, nota dolente, “Una tardiva consapevolezza della situazione di esaurimento delle scorte  può comportare l’impossibilità per i pazienti di acquisire le dosi necessarie, con possibili conseguenze cliniche come l’iperglicemia” si legge nella comunicazione.

Il semaglutide è un medicinale è indicato esclusivamente per il trattamento di adulti affetti da diabete mellito di tipo 2 non adeguatamente controllato, in aggiunta a una dieta e all’attività fisica

Una notizia allarmante, che dovrebbe far rifletter e su come il raggiungimento di canoni di bellezza attraverso il ricorso a questo tipo di scorciatoie, utilizzando medicinali che non sono indicati per quel tipo di problematiche – se di problema si può parlare quando una persona si sente in dovere di dimagrire per rispondere a un’esigenza sociale più che personale – metta in pericolo la salute di altri individui, che da quella soluzione invece dipendono per la loro stessa vita. Per evitare di arrivare a un punto di non ritorno, l’informativa di Aifa invita quindi i medici ad assicurare che i pazienti che utilizzano l’Ozempic – a rischio di esaurimento – siano informati e vengano trasferiti, in sicurezza, “a un altro agonista del Glp-1 o ad altre idonee alternative terapeutiche” in base alla valutazione clinica.

A cosa serve il semaglutide e gli effetti collaterali

Star e giovani donne, negli States come in Italia, utilizzano l’Ozempic come soluzione per perdere peso

“Ozempic – si ricorda – è indicato esclusivamente per il trattamento di adulti affetti da diabete mellito di tipo 2 non adeguatamente controllato, in aggiunta alla dieta e all’esercizio fisico”. Il semaglutide è infatti autorizzato in Italia “come monoterapia quando l’uso di metformina è considerato inappropriato a causa di intolleranza o controindicazioni; in aggiunta ad altri medicinali per il trattamento del diabete. Qualsiasi altro utilizzo, anche per la gestione del peso, rappresenta un uso off-label e attualmente mette a rischio la disponibilità di Ozempic per la popolazione indicata”. Purtroppo però “Il medicinale viene utilizzato, con grave rischio, anche da persone anoressiche che vogliono perdere ulteriormente peso, sfruttando la capacità della molecola di ridurre il senso di fame”, dichiara all’Adnkronos Graziano Di Cianni, presidente dell’Associazione medici diabetologi (Amd).
Di Cianni sottolinea quanto questo l’utilizzo sia “del tutto improprio” da parte di persone non diabetiche, allo scopo di perdere peso. “Questi farmaci sono soggetti a prescrizione e non possono essere acquistati nemmeno con semplice ricetta bianca – continua l’esperto – e sono distribuiti dalle Asl per conto. […] E in rete passano messaggi che ne esaltano le capacità di riduzione del peso, senza però tenere conto del fatto che si tratta di un farmaco per la cura del diabete“.Secondo Di Cianni è proprio sui social che si diffondono cattivi consigli sull’utilizzo dell’Ozempic, con gravi effetti collaterali per chi ci casca. Tra questi “nausea, senso di pienezza, tendenza al vomito”, tanto che il ricorso sconsiderato al medicinale per dimagrire può rappresentare “un problema gravissimo, perché così facendo si rischia di aggravare disturbi alimentari già pericolosi di per sé”.

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  • Per una detenuta come Joy – nigeriana di 34 anni, arrestata nel 2014 per possesso di droga – uscire dal carcere significherà dover imparare a badare a se stessa. Lei che è lontana da casa e dalla famiglia, lei che non ha nessuno ad aspettarla. In carcere ha fatto il suo percorso, ha imparato tanto, ha sofferto di più. Ma ha anche conosciuto persone importanti, detenute come lei che sono diventate delle amiche. 

Mon solo. Nella Cooperativa sociale Gomito a Gomito, per esempio, ha trovato una seconda famiglia, un ambiente lavorativo che le ha offerto “opportunità che, se fossi stata fuori dal carcere, non avrei mai avuto”, come quella di imparare un mestiere e partecipare ad un percorso di riabilitazione sociale e personale verso l’indipendenza, anche economica.

Enrica Morandi, vice presidente e coordinatrice dei laboratori sartoriali del carcere di Rocco D’Amato (meglio noto ai bolognesi come “La Dozza”), si riferisce a lei chiamandola “la mia Joy”, perché dopo tanti anni di lavoro fianco a fianco ha imparato ad apprezzare questa giovane donna impegnata a ricostruire la propria vita: 

“Joy è extracomunitaria, nel nostro Paese non ha famiglia. Per lei sarà impossibile beneficiare degli sconti di pena su cui normalmente possono contare le detenute italiane, per buona condotta o per anni di reclusione maturati. Non è una questione di razzismo, è che esistono problemi logistici veri e propri, come il non sapere dove sistemare e a chi affidare queste ragazze, una volta lasciate le mura del penitenziario. Se una donna italiana ha ad attenderla qualcuno che si fa carico di ospitarla, Joy e altre come lei non hanno nessun cordone affettivo cui appigliarsi”.

L
  • Presidi psicologici, psicoterapeutici e di counselling per tutti gli studenti universitari e scolastici. Lo chiedono l’Udu, Unione degli universitari, e la Rete degli studenti medi nella proposta di legge ‘Chiedimi come sto’ consegnata a una delegazione di parlamentari nel corso di una conferenza stampa a Montecitorio.

La proposta è stata redatta secondo le conclusioni di una ricerca condotta da Spi-Cgil e Istituto Ires, che ha evidenziato come, su un campione di 50mila risposte, il 28 per cento abbia avuto esperienze di disturbi alimentari e oltre il 14 di autolesionismo.

“Nella nostra generazione è ancora forte lo stigma verso chi sta male ed è difficile chiedere aiuto - spiega Camilla Piredda, coordinatrice nazionale dell’Udu - l’interesse effettivo della politica si è palesato solo dopo il 15esimo suicidio di studenti universitari in un anno e mezzo. Ci sembra assurdo che la politica si interessi solamente dopo che si supera il limite, con persone che arrivano a scegliere di togliersi la vita.

Dall’altro lato, è positivo che negli ultimi mesi si sia deciso di chiedere a noi studenti come affrontare e come risolvere, il problema. Non è scontato e non è banale, perché siamo abituati a decenni in cui si parla di nuove generazioni senza parlare alle nuove generazioni”.

#luce #lucenews #università
  • La polemica politica riaccende i riflettori sulle madri detenute con i figli dopo la proposta di legge in merito alla detenzione in carcere delle donne in gravidanza: già presentata dal Pd nella scorsa legislatura, approvata in prima lettura al Senato, ma non alla Camera, prevedeva l’affido della madre e del minore a strutture protette, come le case famiglia, e vigilate. La dichiarata intenzione del centrodestra di rivedere il testo ha messo il Pd sul piede di guerra; alla fine di uno scontro molto acceso, i dem hanno ritirato il disegno di legge ma la Lega, quasi per ripicca, ne ha presentato uno nuovo, esattamente in linea con i desideri della maggioranza.

Lunedì non ci sarà quindi alcuna discussione alla Camera sul testo presentato da Debora Serracchiani nella scorsa legislatura, Tutto ripartirà da capo, con un nuovo testo, firmato da due esponenti del centrodestra: Jacopo Morrone e Ingrid Bisa.

“Questo (il testo Serracchini) era un testo che era già stato votato da un ramo del Parlamento, noi lo avevamo ripresentato per migliorare le condizioni delle detenute madri – ha spiegato ieri il dem Alessandro Zan – ma la maggioranza lo ha trasformato inserendovi norme che di fatto peggiorano le cose, consentendo addirittura alle donne incinte o con figli di meno di un anno di età di andare in carcere. Così non ha più senso, quindi ritiriamo le firme“.

Lo scontro tra le due fazioni è finito (anche) sui social media. "Sul tema delle borseggiatrici e ladre incinte occorre cambiare la visione affinché la gravidanza non sia una scusa“ sottolineano i due presentatori della proposta.

La proposta presentata prevede modifiche all’articolo 146 del codice penale in materia di rinvio obbligatorio dell’esecuzione della pena: “Se sussiste un concreto pericolo di commissione di ulteriori delitti – si legge nel testo presentato – il magistrato di sorveglianza può disporre che l’esecuzione della pena non sia differita, ovvero, se già differita, che il differimento sia revocato. Qualora la persona detenuta sia recidiva, l’esecuzione della pena avviene presso un istituto di custodia attenuata per detenute madri“.

#lucenews #madriincarcere
Una scorciatoia facile e praticamente indolore: una puntura e il grosso è fatto, invece di diete, allenamento e privazioni. Tanto che anche su TikTok se ne pubblicizzano gli "effetti miracolosi", con centinaia di ragazze che mostrano i progressi nel dimagrimento nel corso delle settimane. "Niente ginnastica, solo iniezioni", si legge ad esempio in un breve filmato che mostra il prima e il dopo l'utilizzo del farmaco Ozempic . Peccato che quello che viene usato come dimagrante sia invece vitale per chi soffre di diabete.
@indigoreports Celebs admit to taking Ozempic #kimkardashian #khloekardashian #elonmusk #chelseahandler #mindykaling #kimkweightloss #ozempicweightloss #ozempic #samsmithmusic #news ♬ Suspense, horror, piano and music box - takaya
Sono sempre di più le persone che ricorrono senza prescrizione e fuori indicazione, al medicinale semaglutide per perdere peso. E se negli Stati Uniti in particolare sono tante le star a ricorrervi, anche se nessuna o quasi - è il caso di Elon Musk - ammette di farlo per raggiungere una forma ideale, in Italia si assiste a una preoccupante scarsità del medicinale. Insomma per soddisfare le richieste di chi cerca soluzioni facili per perdere peso si rischia di mettere in pericolo coloro che invece avrebbero davvero necessità di questo farmaco.

Manca il farmaco anti-diabete

L'Agenzia italiana del farmaco ha infatti inserito nella lista dei farmaci carenti il semaglutide, una soluzione iniettabile in penna preriempita, utilizzata nella cura del diabete. In una nota informativa diretta agli operatori sanitari (Dhpc) pubblicata sul sito di Aifa l'azienda Novo Nordisk - in accordo anche con l'Agenzia europea per i medicinali Ema - spiega che "l'aumento della domanda di Ozempic ha portato a carenze che si prevede continueranno per tutto il 2023. Sebbene la fornitura continui ad aumentare - si precisa - non è possibile prevedere con certezza quando risulterà sufficiente a soddisfare completamente la domanda attuale". E, nota dolente, "Una tardiva consapevolezza della situazione di esaurimento delle scorte  può comportare l'impossibilità per i pazienti di acquisire le dosi necessarie, con possibili conseguenze cliniche come l'iperglicemia" si legge nella comunicazione.
Il semaglutide è un medicinale è indicato esclusivamente per il trattamento di adulti affetti da diabete mellito di tipo 2 non adeguatamente controllato, in aggiunta a una dieta e all'attività fisica
Una notizia allarmante, che dovrebbe far rifletter e su come il raggiungimento di canoni di bellezza attraverso il ricorso a questo tipo di scorciatoie, utilizzando medicinali che non sono indicati per quel tipo di problematiche - se di problema si può parlare quando una persona si sente in dovere di dimagrire per rispondere a un'esigenza sociale più che personale - metta in pericolo la salute di altri individui, che da quella soluzione invece dipendono per la loro stessa vita. Per evitare di arrivare a un punto di non ritorno, l'informativa di Aifa invita quindi i medici ad assicurare che i pazienti che utilizzano l'Ozempic - a rischio di esaurimento - siano informati e vengano trasferiti, in sicurezza, "a un altro agonista del Glp-1 o ad altre idonee alternative terapeutiche" in base alla valutazione clinica.

A cosa serve il semaglutide e gli effetti collaterali

Star e giovani donne, negli States come in Italia, utilizzano l'Ozempic come soluzione per perdere peso
"Ozempic - si ricorda - è indicato esclusivamente per il trattamento di adulti affetti da diabete mellito di tipo 2 non adeguatamente controllato, in aggiunta alla dieta e all'esercizio fisico". Il semaglutide è infatti autorizzato in Italia "come monoterapia quando l'uso di metformina è considerato inappropriato a causa di intolleranza o controindicazioni; in aggiunta ad altri medicinali per il trattamento del diabete. Qualsiasi altro utilizzo, anche per la gestione del peso, rappresenta un uso off-label e attualmente mette a rischio la disponibilità di Ozempic per la popolazione indicata". Purtroppo però "Il medicinale viene utilizzato, con grave rischio, anche da persone anoressiche che vogliono perdere ulteriormente peso, sfruttando la capacità della molecola di ridurre il senso di fame", dichiara all'Adnkronos Graziano Di Cianni, presidente dell'Associazione medici diabetologi (Amd). Di Cianni sottolinea quanto questo l'utilizzo sia "del tutto improprio" da parte di persone non diabetiche, allo scopo di perdere peso. "Questi farmaci sono soggetti a prescrizione e non possono essere acquistati nemmeno con semplice ricetta bianca - continua l'esperto - e sono distribuiti dalle Asl per conto. [...] E in rete passano messaggi che ne esaltano le capacità di riduzione del peso, senza però tenere conto del fatto che si tratta di un farmaco per la cura del diabete".Secondo Di Cianni è proprio sui social che si diffondono cattivi consigli sull'utilizzo dell'Ozempic, con gravi effetti collaterali per chi ci casca. Tra questi "nausea, senso di pienezza, tendenza al vomito", tanto che il ricorso sconsiderato al medicinale per dimagrire può rappresentare "un problema gravissimo, perché così facendo si rischia di aggravare disturbi alimentari già pericolosi di per sé".
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