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La settimana lavorativa di 4 giorni senza tagli allo stipendio: la proposta della California

di SOFIA FRANCIONI -
17 aprile 2022
California

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In California spunta la proposta: ridurre la settimana lavorativa a soli quattro giorni senza tagli allo stipendio. A lanciarla, la deputata democratica Cristina Garcia che ha presentato al parlamento statale una legge: "In questi due anni di pandemia quasi 50 milioni di americani hanno lasciato il proprio posto. Il messaggio è chiaro: vogliono un miglior equilibrio tra lavoro e vita privata", ha spiegato Garcia che guarda al modello sperimentato tra il 2015 e il 2019 in Islanda, dove le ore di lavoro settimanale sono state ridotte da 40 a 35 senza conseguenze sulla produttività che, in alcuni casi, è persino aumentata.

La deputata democratica Cristina Garcia

Verso una descalation dei ritmi lavorativi si muovono anche Belgio, Nuova Zelanda, Scozia, Francia, Spagna e persino il Giappone, dove alcune aziende hanno provato ad adottare la settimana di quattro giorni con la convinzione che possa portare benefici sia sulla salute mentale dei dipendenti che sul loro rendimento. Negli Stati Uniti sono pochissime quelle che hanno deciso di sperimentare la riduzione delle ore. La piattaforma di finanziamento per progetti creativi, Kickstarter, lancerà la settimana corta entro la fine del mese, mentre il D'Youville College, una piccola scuola privata a Buffalo, la sta testando da gennaio. Per il direttore, Lorrie Clemo, la misura "migliorerà il benessere generale dei nostri dipendenti e la competitività della nostra istituzione". Ma se la legge fosse approvata in California - la quinta economia al mondo e la prima negli Usa, oltre ad essere la casa di quasi tutti i giganti di Big Tech - potrebbe aprire la strada a tanti altri Stati Usa e Paesi nel mondo. Secondo i dati dell'Ocse, un americano lavora in media 1.770 ore all'anno, più di quanto lavoravano i contadini nel XIV secolo ma meno degli operai nelle fabbriche del XIX secolo. Tra le economie sviluppate, solo quattro nazioni - Israele, Corea, Russia e Messico - lavorano più dell'America. Nella classifica, l'Italia si trova al 13esimo posto, dopo la Spagna. Non è la prima volta che negli Stati Uniti si discute di una riduzione delle ore di lavoro. Durante la Grande Depressione le aziende furono costrette a diminuire i turni, mentre decenni dopo il presidente Richard Nixon sostenne che a un certo punto gli americani avrebbero lavorato solo cinque giorni a settimana. Il piano proposto dalla Garcia si applicherebbe solo alle aziende con più di 500 dipendenti, circa 2.600 in California. A queste imprese sarebbe vietato ridurre lo stipendio a chi si attiene alle ore previste dalla nuova legge e dovrebbero pagare una volta e mezzo lo stipendio a chi supera le 32 ore, fino al doppio a chi lavora più di 12 ore al giorno o sette giorni su sette. Sarebbero esclusi dalla nuova misura i lavoratori che appartengono a un sindacato e sono già tutelati da un contratto di lavoro collettivo. Secondo la Garcia le aziende più grandi, che quest'anno hanno avuto il trimestre più produttivo dagli anni 50, devono essere disposte a pagare di più. Ma per la Camera di Commercio Usa la settimana corta rischia di essere una misura "ammazza lavoro", con assunzioni più costose e il rischio di licenziamenti e delocalizzazioni. D'altra parte il fenomeno delle dimissioni di massa negli Stati Uniti è qualcosa con cui le aziende devono fare i conti: solo a gennaio di quest'anno hanno lasciato o cambiato il loro posto oltre 4,3 milioni di persone. E a dicembre su Tiktok, sotto l'hashtag #Iquitmyjob (lascio il mio lavoro), erano diventati virali i video di persone, soprattutto giovani ma anche ultra quarantenni, che annunciavano felici di essersi licenziate.