Il matrimonio è
l'unione tra due persone. Non per forza un uomo e una donna, non per forza definite da un'identità di genere in cui non si riconoscono. A stabilirlo è stato il
Parlamento sloveno, che ha approvato con 48 voti a favore e 29 contrari una serie di emendamenti al codice che regolamenta il
diritto di famiglia.
La sentenza di luglio
La Slovenia approva la legge su matrimoni gay e adozioni per coppie dello stesso sesso
A fine luglio la Corte Costituzionale di Lubiana aveva emesso una
sentenza storica per il Paese della ex Jugoslavia, che aveva definito discriminatorie le norme vigenti in materia di unione matrimoniale tra coppie etero e coppie omosessuali. I giudici (sei su nove) avevano stabilito che il
divieto al matrimonio egualitario era incostituzionale, aprendo di fatto la strada a una modifica della legge. Nella stessa sentenza la Corte aveva
legalizzato anche l'adozione di figli da parte di coppie Lgbtq+. Il governo sloveno aveva
sei mesi di tempo per trasformare la sentenza in legge: alla fine ne sono bastati poco più di due, per riscrivere il futuro del Paese e renderlo più inclusivo.
Il nuovo disegno di legge
Le modifiche alla legge nazionale aprono quindi la strada al
matrimonio fra coppie dello stesso sesso (un'unione "finché morte non vi separi", a vita, ma tra persone, appunto) e anche alle adozioni, facendo della
Slovenia il primo Paese dell'Europa dell'est, ex comunista, a dotarsi di una tale normativa. Recentemente un altro Stato dove al potere c'è il partito comunista,
Cuba, ha legalizzato le nozze tra persone omosessuali e l'adozione per coppie gay, con il referendum popolare dello scorso 25 settembre. Nella nazione europea una legge simile (sempre in materia
diritto di famiglia) era stata introdotta nel 2011, ma anche in questo caso era stata la popolazione a decidere, ma in modo diametralmente opposto: un referendum a giugno 2012, a cui però aveva partecipato appena il 30% degli aventi diritto, annullò la validità della legge. Stessa sorte toccò a quella sul matrimonio fra persone dello stesso sesso, adottata nel 2014 e abrogata con referendum popolare nel 2015. La norma attuale, come detto, è stata adottata dal governo del primo ministro Robert Golob, di ispirazione
progressista su indicazione della Corte Costituzionale, che aveva chiesto al legislatore di intervenire a garanzia dei diritti dei cittadini, tutti e tutte. "Con la modifica della legge riconosciamo che
le differenze non dovrebbero portare a discriminazioni", dichiara Simon Maljevac, segretario di Stato presso il ministero del Lavoro, della Famiglia, degli Affari sociali e delle Pari opportunità. I partiti di opposizione, conservatori, hanno invece votato contro le modifiche, sostenendo che così facendo il governo toglierebbe a un bambino il diritto di avere una madre e un padre.
I Paesi dove è legale il matrimonio egualitario
La Slovenia è il primo Paese europeo ex comunista a approvare una legge simile in materia di diritto di famiglia
"Finalmente la Slovenia (che fa parte sia dell'UE e della NATO,
ndr) si unisce a un certo numero di Paesi in Europa e nel mondo che hanno già
concesso uguali diritti alle coppie eterosessuali e dello stesso sesso", aggiunge il segretario di Stato. Tra cui, è bene ricordarlo,
non c'è l'Italia. Questi gli Stati europei in cui il matrimonio tra persone dello stesso sesso è legale: Olanda (2001), Belgio (2003), Spagna (2005), Norvegia (2009), Svezia (2009), Portogallo (2010), Islanda (2010), Danimarca (2012), Francia (2013), Regno Unito (2014 in Inghilterra, Galles e Scozia, 2020 in Irlanda del Nord), Lussemburgo (2015 ), Irlanda (2015), Finlandia (2017), Germania (2017), Malta (2017), Austria (2019), Svizzera (2022), Slovenia (2022) e Andorra (2022).