Main Partner
Partner
Luce
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • Evento 2022
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Luce
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • Evento 2022
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Luce

Home » Attualità » Social Women Talk, gli Stati Generali delle donne digital. Missione: ridurre il gender gap

Social Women Talk, gli Stati Generali delle donne digital. Missione: ridurre il gender gap

Il 17 settembre torna a Roma l'evento che coinvolge oltre 20 professioniste top del mondo digital pronte a confrontarsi per trovare le giuste strategie in materia di parità

Edoardo Martini
15 Settembre 2022
Donne e lavoro

Donne e lavoro

Share on FacebookShare on Twitter

Dopo il successo della prima edizione, che nel 2021 ha registrato il sold out di presenze, oltre 20 professioniste top del mondo digital sono pronte a confrontarsi anche nel 2022 sui temi salienti del digital marketing. Con un parterre tutto al femminile di CEO, Account Executive, Podcaster, Strategist, Social Media Manager, Influencer, programmatrici e analiste informatiche, il 17 settembre torna a Roma Social Women Talk, gli Stati Generali delle donne digitali. Se i lavori del futuro richiederanno competenze tecnologiche sempre maggiori, Social Women Talk ha l’obiettivo di superare anche in questo campo gli stereotipi di genere, fornendo a tutti le coordinate per essere sempre più protagoniste della rivoluzione digitale. L’obiettivo è infatti quello di provare a ridurre il gender gap nel settore del digital marketing e degli eventi. Perché, anche se in Italia si sta provando a combattere quello lavorativo, il divario è ancora troppo alto per parlare di parità di genere.

ll 17 settembre torna a Roma Social Women Talk, gli Stati Generali delle donne digitali

“Le donne nel settore del marketing digitale hanno una marcia in più”

L’Italia non è ancora, purtroppo, un Paese per donne: delle cinque regioni europee con l’occupazione più bassa del continente, quattro sono italiane. Anche i dati sulle presenze femminili in eventi internazionali, pur in crescita, sono poco confortanti. Bassissima la presenza di speaker donna in grandi manifestazioni tech: nonostante la costante richiesta di un aumento di professioniste tra i relatori, alcune delle più grandi conferenze tecnologiche al mondo continuano a presentare una programmazione dominata dagli uomini e un rapporto di 4:1 tra oratori maschili e femminili. Anche il report Bizzabo sulla “Gender Diversity & Inclusion in Events“ conferma questa tendenza. Lo studio, che ha preso in analisi oltre 60.000 relatori, abbracciando 58 paesi in cinque continenti, 45 settori e migliaia tra i più grandi eventi professionali del mondo, evidenzia che nel periodo 2013-2019 il 70% degli speaker è di sesso maschile.

Le founder del Social Women Talk, Chiara Landi e Noemi Giammusso, hanno un’idea molto chiara riguardo al divario di genere: “Paradossalmente, il gender gap è molto inclusivo e trasversale: coinvolge non solo l’Italia e gli eventi tech, ma è fenomeno ancora molto diffuso in tutto il mondo e in tantissimi ambiti lavorativi, eventi accademici, aziendali, di formazione, tecnologici e non. Gli all-man panel sono ancora così comuni da aver vinto un termine specifico per riferirvisi, “manel”. Social Women Talk nasce con l’idea di diventare un punto di partenza per cambiare le cose: fornire formazione ultra-specializzata a tutte le professioniste digitali del futuro ed essere un’occasione di dialogo costruttivo su una tematica urgente come il gender gap nell’universo del digital marketing e del tech. Non potremo cambiare il mondo, ma diventare un punto di partenza per cambiare alcune cose sì. Per questo abbiamo scelto di organizzare l’evento a Roma, città spesso esclusa dai circuiti tradizionali dei grandi eventi dedicati al digital”. Dello stesso avviso Anna Rachele Capolingua, Founder di Sintagma, supporter dell’evento, che aggiunge: “Le donne nel settore del marketing digitale hanno una marcia in più. Conosco molte colleghe e conosco il loro valore, la loro grinta, tenacia, creatività e spirito analitico. Sapete cosa manca alle professioniste del marketing digitale in Italia? Spazio. Voce. Luoghi di confronto e supporto. Social Women Talk è l’appropriarsi di questo spazio con la stessa grinta che mettiamo nella vita. Sono lieta di supportarlo con la mia agenzia di comunicazione e di esserci anche quest’anno”.

Anna Rachele Capolingua, Founder di Sintagma, supporter dell’evento Social Women Talk

Social Wowen Talk: la teoria abbinata alla pratica

Social Women Talk coniuga la teoria con gli aspetti pratici della formazione: agli speech di 20 minuti si alterneranno workshop pratici della durata di 40 minuti. Nato come evento femminista, Social Women Talk non dimentica di essere pienamente inclusivo, garantendo un’intera giornata di alta formazione a professionisti e professioniste del digitale. Tra le top voice digitali che hanno confermato la propria presenza: la Senior Training Manager Fabiana Andreani, una delle maggiori creator italiane sui temi di carriera, curriculum vitae e orientamento al lavoro (oltre 100.000 i follower che la seguono su Instagram e TikTok); Tiziana Bernabè, Senior Marketing Lead Italy di Just Eat in Italia e tante altre ancora. I biglietti per partecipare all’evento e il programma in continuo aggiornamento con il profilo delle relatrici sono disponibili su www.socialwomentalk.it.

 

Potrebbe interessarti anche

Il direttore di gara di  Benfica-Sporting Lisbona femminile estrae il cartellino bianco
Sport

L’arbitro del derby femminile Benfica-Sporting Lisbona estrae il cartellino bianco. Ecco cos’è

23 Gennaio 2023
Tragedia a Roma: neomamma si addormenta mentre allatta
Attualità

Bimbo morto per soffocamento, l’esperta: “Fondamentale una rete di supporto attorno a chi accudisce”

23 Gennaio 2023
Daniela Lourdes Falanga, nata Raffaele,  il figlio primogenito di un importante boss camorrista del clan Falanga
Lifestyle

La forza di Daniela Lourdes, da figlio del boss a donna trans: “Vi racconto il parto di me stessa”

24 Gennaio 2023

Instagram

  • ✨Tra i pretendenti a un ruolo di protagonista del 73° Sanremo, Ariete è probabilmente quella con l’"X factor" più alto. E non tanto per aver partecipato da ragazzina al talent di Sky o per quel "non so che" capace di differenziare tutto quel che fa, ma perché in due anni è riuscita a diventare la musa “indie“ della Generazione X. 

Arianna Del Giaccio mostra la timidezza della debuttante. E che lei sia una "nuova persona" portata a cadere nei "soliti vecchi errori" lo racconta parlando del debutto davanti al popolo del Festival con Mare di guai, ballata in cui racconta la fine della relazione con la sua ex.

«Gli squali che si aggirano nella vasca di cui parlo sono le mie insicurezze e le mie ansie. Il peso delle aspettative, anche se non provo sensi di inadeguatezza verso quel che faccio. I pescecani basta conoscerli per sapere che non sono tutti pericolosi.»

 Intervista a cura di Andrea Spinelli ✍

#lucenews #qn #ariete #sanremo2023
  • Più luce, meno stelle. Un paradosso, se ci pensate. Più illuminiamo le nostre città, più lampioni, fari, led, laser puntiamo sulla terra, meno stelle e porzioni di cielo vediamo. 

Accade perché, quasi senza accorgercene, di anno in anno, cancelliamo dalla nostra vista qualche decina di quei 4.500 puntini luminosi che in condizioni ottimali dovremmo riuscire a vedere la notte, considerato che il cielo risulta popolato da circa 9.000 stelle, di cui ciascuno di noi può osservare solo la metà per volta, ovvero quelle del proprio emisfero. 

In realtà, già oggi, proprio per colpa dell’inquinamento luminoso, ne vediamo solo poche centinaia. E tutto lascia pensare che questa cifra si ridurrà ulteriormente, con un ritmo molto rapido. Al punto tale che, in pochi anni, la costellazione di Orione, potrebbe perdere la sua caratteristica ‘cintura’.

Secondo quanto risulta da uno studio pubblicato su “Science”, basato sulle osservazioni di oltre 50mila citizen scientist, solo tra il 2011 e il 2022, ogni anno il cielo in tutto il Pianeta è diventato in media il 9,6% più luminoso, con una forchetta di valori che non supera il 10% ma non scende mai sotto il 7%. Più di quanto percepito finora dai satelliti preposti a monitorare la quantità di luce nel cielo notturno. Secondo le misurazioni effettuate da questi ultimi infatti, tra 1992 e 2017 il cielo notturno è diventato più luminoso di meno dell’1,6% annuo.

“In un periodo di 18 anni, questo tasso di cambiamento aumenterebbe la luminosità del cielo di oltre un fattore 4”, scrivono i ricercatori del Deutsches GeoForschungs Zentrum di Potsdam, in Germania, e del National Optical-Infrared Astronomy Research Laboratory di Tucson, negli Stati Uniti. Una località con 250 stelle visibili, quindi, vedrebbe ridursi il numero a 100 stelle visibili. 

Il pericolo più che fondato, a questo punto, è che di questo passo inizieranno a scomparire dalla nostra vista anche le costellazioni più luminose, comprese quelle che tuti sono in grado di individuare con estrema facilità.

L
  • Per la prima volta nella storia del calcio, un arbitro ha estratto il cartellino bianco. No, non si tratta di un errore: se il giallo e il rosso fanno ormai parte di tantissimi anni delle regole del gioco ed evidenziano un comportamento scorretto, quello bianco vuole invece "premiare", in maniera simbolica, un gesto di fair play. Il tutto è avvenuto in Portogallo, durante un match di coppa nazionale tra il Benfica e lo Sporting Lisbona femminile.

Benfica-Sporting Lisbona femminile, quarti di finale della Coppa del Portogallo. I padroni di casa si trovano in vantaggio per 3-0 e vinceranno la sfida con un netto 5-0, ma un episodio interrompe il gioco: un tifoso sugli spalti accusa un malore, tanto che gli staff medici delle due squadre corrono verso le tribune per soccorrerlo. Dopo qualche minuto di paura, non solo per le giocatrici in campo ma anche per gli oltre quindicimila spettatori presenti allo stadio, il supporter viene stabilizzato e il gioco può riprendere. Prima, però, la direttrice di gara Catarina Campos effettua un gesto che è destinato a rimanere nella storia del calcio: estrae il cartellino bianco nei confronti dei medici delle due squadre.

Il cartellino bianco non influenza in alcun modo il match, né il risultato o il referto arbitrale; chissà che, da oggi in poi, gli arbitri non cominceranno ad agire più spesso, per esaltare un certo tipo di condotta eticamente corretta portata avanti anche dai calciatori.

#lucenews #cartellinobianco #calcio #fairplay
  • Son tutte belle le mamme del mondo. Soprattutto… quando un bambino si stringono al cuor… I versi di un vecchio brano ricordano lo scatto che sta facendo il giro del web. Quella di una madre che allatta il proprio piccino sul posto di lavoro. In questo caso la protagonista è una supermodella –  Maggie Maurer – che ha postato uno degli scatti più teneri e glamour di sempre. La super top si è fatta immortalare mentre nutre al seno la figlia Nora-Jones nel backstage dello show couture di Schiaparelli, tenutosi a Parigi.

La top model americana 32enne, che della maison è già musa, tanto da aver ispirato una clutch – non proprio una pochette ma una borsa che si indossa a mano che riproduce il suo volto –  nell’iconico scatto ha ancora il viso coperto dal make-up dorato realizzato dalla truccatrice-star Path McGrath, ed è coperta solo sulle spalle da un asciugamano e un telo protettivo trasparente. 

L’immagine è forte, intensa, accentuata dalla vernice dorata che fa apparire mamma Maurer come una divinità dell’Olimpo, una creatura divina ma squisitamente terrena, colta nel gesto di nutrire il proprio piccolo.

Ed è un’immagine importante, perché contribuisce a scardinare lo stigma dell’allattamento al seno in pubblico, sul luogo di lavoro e in questo caso anche sui social, su cui esistono ancora molti tabù. L’intera gravidanza di Maggie Maurer è stata vissuta in chiave di empowerment, e decisamente glamour. Incinta di circa sei mesi, ha sfilato per Nensi Dojaka sfoggiando un capo completamente trasparente della collezione autunno inverno 2022, e con il pancione.

Nell’intimo post su Instagram, Maggie Maurer ha deciso quindi condividere con i propri follower la sua immagine che la ritrae sul luogo di lavoro con il volto dipinta d’oro, una parte del suo look, pocoprima di sfilare per la casa di moda italiana, Schiaparelli. In grembo, ha sua figlia, che sta allattando dietro le quinte della sfilata. Le parole scritte a finco della foto, la modella ha scritto “#BTS #mommy”, evidenziando il lavoro senza fine della maternità, nonostante i suoi successi.

di Letizia Cini ✍🏻

#lucenews #maggiemaurer #materintà #mommy
Dopo il successo della prima edizione, che nel 2021 ha registrato il sold out di presenze, oltre 20 professioniste top del mondo digital sono pronte a confrontarsi anche nel 2022 sui temi salienti del digital marketing. Con un parterre tutto al femminile di CEO, Account Executive, Podcaster, Strategist, Social Media Manager, Influencer, programmatrici e analiste informatiche, il 17 settembre torna a Roma Social Women Talk, gli Stati Generali delle donne digitali. Se i lavori del futuro richiederanno competenze tecnologiche sempre maggiori, Social Women Talk ha l'obiettivo di superare anche in questo campo gli stereotipi di genere, fornendo a tutti le coordinate per essere sempre più protagoniste della rivoluzione digitale. L'obiettivo è infatti quello di provare a ridurre il gender gap nel settore del digital marketing e degli eventi. Perché, anche se in Italia si sta provando a combattere quello lavorativo, il divario è ancora troppo alto per parlare di parità di genere.
ll 17 settembre torna a Roma Social Women Talk, gli Stati Generali delle donne digitali

"Le donne nel settore del marketing digitale hanno una marcia in più"

L’Italia non è ancora, purtroppo, un Paese per donne: delle cinque regioni europee con l’occupazione più bassa del continente, quattro sono italiane. Anche i dati sulle presenze femminili in eventi internazionali, pur in crescita, sono poco confortanti. Bassissima la presenza di speaker donna in grandi manifestazioni tech: nonostante la costante richiesta di un aumento di professioniste tra i relatori, alcune delle più grandi conferenze tecnologiche al mondo continuano a presentare una programmazione dominata dagli uomini e un rapporto di 4:1 tra oratori maschili e femminili. Anche il report Bizzabo sulla "Gender Diversity & Inclusion in Events" conferma questa tendenza. Lo studio, che ha preso in analisi oltre 60.000 relatori, abbracciando 58 paesi in cinque continenti, 45 settori e migliaia tra i più grandi eventi professionali del mondo, evidenzia che nel periodo 2013-2019 il 70% degli speaker è di sesso maschile. Le founder del Social Women Talk, Chiara Landi e Noemi Giammusso, hanno un'idea molto chiara riguardo al divario di genere: "Paradossalmente, il gender gap è molto inclusivo e trasversale: coinvolge non solo l’Italia e gli eventi tech, ma è fenomeno ancora molto diffuso in tutto il mondo e in tantissimi ambiti lavorativi, eventi accademici, aziendali, di formazione, tecnologici e non. Gli all-man panel sono ancora così comuni da aver vinto un termine specifico per riferirvisi, "manel". Social Women Talk nasce con l’idea di diventare un punto di partenza per cambiare le cose: fornire formazione ultra-specializzata a tutte le professioniste digitali del futuro ed essere un'occasione di dialogo costruttivo su una tematica urgente come il gender gap nell’universo del digital marketing e del tech. Non potremo cambiare il mondo, ma diventare un punto di partenza per cambiare alcune cose sì. Per questo abbiamo scelto di organizzare l’evento a Roma, città spesso esclusa dai circuiti tradizionali dei grandi eventi dedicati al digital". Dello stesso avviso Anna Rachele Capolingua, Founder di Sintagma, supporter dell’evento, che aggiunge: "Le donne nel settore del marketing digitale hanno una marcia in più. Conosco molte colleghe e conosco il loro valore, la loro grinta, tenacia, creatività e spirito analitico. Sapete cosa manca alle professioniste del marketing digitale in Italia? Spazio. Voce. Luoghi di confronto e supporto. Social Women Talk è l'appropriarsi di questo spazio con la stessa grinta che mettiamo nella vita. Sono lieta di supportarlo con la mia agenzia di comunicazione e di esserci anche quest'anno".
Anna Rachele Capolingua, Founder di Sintagma, supporter dell’evento Social Women Talk

Social Wowen Talk: la teoria abbinata alla pratica

Social Women Talk coniuga la teoria con gli aspetti pratici della formazione: agli speech di 20 minuti si alterneranno workshop pratici della durata di 40 minuti. Nato come evento femminista, Social Women Talk non dimentica di essere pienamente inclusivo, garantendo un’intera giornata di alta formazione a professionisti e professioniste del digitale. Tra le top voice digitali che hanno confermato la propria presenza: la Senior Training Manager Fabiana Andreani, una delle maggiori creator italiane sui temi di carriera, curriculum vitae e orientamento al lavoro (oltre 100.000 i follower che la seguono su Instagram e TikTok); Tiziana Bernabè, Senior Marketing Lead Italy di Just Eat in Italia e tante altre ancora. I biglietti per partecipare all’evento e il programma in continuo aggiornamento con il profilo delle relatrici sono disponibili su www.socialwomentalk.it.

 
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • Cos’è Luce!
  • Redazione
  • Board
  • Contattaci
  • Evento 2022

Robin Srl
Società soggetta a direzione e coordinamento di Monrif
Dati societariISSNPrivacyImpostazioni privacy

Copyright© 2021 - P.Iva 12741650159

CATEGORIE
  • Contatti
  • Lavora con noi
  • Concorsi
ABBONAMENTI
  • Digitale
  • Cartaceo
  • Offerte promozionali
PUBBLICITÀ
  • Speed ADV
  • Network
  • Annunci
  • Aste E Gare
  • Codici Sconto