Nella Striscia di Gaza sotto le bombe venti giovani sordi cucinano per 1.750 persone

Il progetto Inclusive Community Kitchen di CBM Italia e Atfaluna trasforma le difficoltà in lavoro e cibo caldo per 250 famiglie sfollate, in un territorio dove oltre l’80% degli abitanti dipende dagli aiuti umanitari

di CATERINA CECCUTI
23 aprile 2025
Inclusive Community Kitchen a Gaza

Inclusive Community Kitchen a Gaza

Nella città costiera di Deir al Balah, al centro della Striscia di Gaza, il clangore dei bombardamenti israeliani lascia ogni giorno spazio a un altro tipo di rumore, sicuramente meno fragoroso ma decisamente carico di speranza: quello delle pentole che bollono nella Inclusive Community Kitchen. Qui, da giugno 2024, venti ragazzi e ragazze con disabilità uditive – dieci uomini e dieci donne, formati e assunti come cuochi professionisti – preparano e distribuiscono pasti caldi a 250 famiglie sfollate, circa 1.750 persone.

L’iniziativa, sostenuta da CBM Italia insieme alla Atfaluna Society for Deaf Children, nasce in risposta a una crisi umanitaria senza precedenti: secondo l’ONU più di quattro abitanti di Gaza su cinque sopravvivono grazie agli aiuti umanitari, mentre il tasso di disoccupazione tra le persone con disabilità sfiora il 90 %. In questo scenario, la cucina comunitaria non solo sfama chi ha perso tutto, ma offre lavoro dignitoso e autonomia economica a chi, fino a ieri, era escluso dal mercato del lavoro.

Il caso di Wafa

Dietro i fuochi, Wafa, giovane madre sorda di quattro figli anche loro non udenti, racconta la svolta: "Prima nessuno voleva assumermi; adesso il mio stipendio mantiene la mia famiglia e i miei piatti sostengono l’intero quartiere. È la prima volta che sento di avere un futuro”. Le sue mani parlano nella lingua dei segni, ma il messaggio è universale. Il progetto, operativo fino alla fine di aprile 2025 ma già in cerca di nuovi fondi per proseguire, è dotato di attrezzature industriali che permettono di cucinare e conservare cibo in sicurezza. Ogni mattina, i giovani chef trasformano riso, legumi e carne in porzioni nutrienti; nel pomeriggio ripartiscono le consegne porta a porta, spesso attraverso strade danneggiate, dove sedie a rotelle e bastoni diventano simboli di resilienza.

La disabilità non è un ostacolo

"La disabilità non è un ostacolo: con gli strumenti giusti diventa motore di cambiamento sociale”, sottolinea lo staff di CBM Italia, che nel solo 2023 ha raggiunto 2,3 milioni di beneficiari in undici Paesi e che, in partnership con Atfaluna, garantisce da anni servizi essenziali alla comunità sorda di Gaza.

Mentre i silos di farina restano mezzi vuoti e i valichi per gli aiuti si aprono a singhiozzo, l’aroma di spezie che esce dalla cucina comunitaria è diventato un segnale di normalità: un profumo che dice ai residenti che, nonostante tutto, la vita continua. E finché quel profumo riempirà l’aria, nessuno potrà mettere a tacere la determinazione – e il talento – di questi venti giovani cuochi, capaci di far “sentire” la propria voce anche senza udito.