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Spagna, la campagna per l'estate nella bufera. Le donne: "Foto prese senza permesso"

Alcune delle protagoniste raffigurate nel poster si sono riconosciute. Sembrerebbe che l'artista abbia preso le immagini dai profili social ritoccandole ma senza chiedere il loro permesso

di EDOARDO MARTINI -
1 agosto 2022
La campagna 'L'estate è anche nostra'

La campagna 'L'estate è anche nostra'

Se la campagna 'L'estate è anche nostra', lanciata dal governo spagnolo, ha raccolto grande successo c'è qualcuno che non la pensa alla stesso modo. La sopravvissuta al cancro Juliet FitzPatrick, che ha subito una mastectomia, ritiene ad esempio che una di quelle donne raffigurate nel poster pubblicitario che annuncia l'iniziativa possa essere lei.

La campagna spagnola finita nell'occhio del ciclone

L'annuncio del ministero spagnolo per l'uguaglianza mirava a incoraggiare le donne ad andare in spiaggia, indipendentemente dall'aspetto. Ma ora tre donne britanniche si sono fatte avanti per dire che le loro foto sono state utilizzate senza permesso. Una delle denunce è arrivata venerdì. Sabato, invece, un'altra donna presente sul poster ha detto che la sua protesi alla gamba era stata modificata. Il creatore della campagna, Arte Mapache, si è scusato per aver utilizzato quelle immagini senza consenso. Intanto la sessantenne FitzPatrick ha detto che il volto della donna che ha subito una mastectomia potrebbe essere basato su una delle sue foto. Quello che è successo "sembra essere totalmente contro" il tema della campagna, ha aggiunto. "Per me si tratta di come il mio corpo è stato usato e rappresentato senza il mio permesso".

Juliet FitzPatrick

La signora Juliet FitzPatrick pensa che la donna con la mastectomia nel poster si ispiri a lei e abbia ripreso una sua foto

"Accetto i miei errori e cerco di riparare ai danni causati": le scuse dell'artista

Ami Barwell, fotografa britannica che ha scattato una foto a Juliet dopo aver superato il cancro ha commentato così: "Penso che la persona che ha creato il poster sia passata nella la mia galleria e abbia preso spunto da qualche immagine, ma senza alcun chiarimento da parte dell'artista non posso dirlo con certezza". Sia la signora FitzPatrick che la Barwell hanno scoperto il cartellone solo dopo aver ricevuto messaggi sui social media sabato. Entrambe hanno dichiarato di aver contattato Arte Mapache per fare chiarezza sull'accaduto. Poco dopo l'artista si è prontamente scusato e ha aggiunto: "Data la controversia sui diritti di immagine nell'illustrazione, ho deciso che il modo migliore per risarcire i danni che possono essere derivati ​​dalle mie azioni è dividere il denaro che ho ricevuto per il lavoro e dare parti uguali alle persone nel poster. Spero di poter risolvere tutto questo il prima possibile, accetto i miei errori ed è per questo che ora sto cercando di riparare ai danni causati". In una dichiarazione all'inizio di questa settimana, l'Istituto spagnolo delle donne ha riaffermato l'idea che la campagna è stata una risposta alla "fobia grassa, all'odio e alla messa in discussione dei corpi non perfetti, in particolare quelli delle donne, qualcosa che si manifesta maggiormente durante l'estate".