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Home » Attualità » Starlink, cos’è il ‘super Internet’ che Elon Musk ha attivato in Ucraina

Starlink, cos’è il ‘super Internet’ che Elon Musk ha attivato in Ucraina

In un tweet, il patron di Tesla e SpaceX ha dichiarato di aver messo a disposizione degli ucraini il suo sistema di connessione satellitare. Ma che cos'è e perché è diverso dal 'normale Internet'

Remy Morandi
27 Febbraio 2022
Elon Musk

Elon Musk

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Elon Musk si schiera al fianco dell’Ucraina nella guerra contro la Russia. Il patron di Tesla e SpaceX ha infatti deciso di mettere a disposizione degli ucraini il suo servizio di ‘Internet super veloce‘ Starlink. Ad annunciarlo è stato lo stesso Elon Musk su Twitter. Ma che cos’è Starlink e come aiuterà l’Ucraina nella guerra contro la Russia?

Starlink service is now active in Ukraine. More terminals en route.

— Elon Musk (@elonmusk) February 26, 2022

Poche parole quelle di Elon Musk, che dichiara su Twitter: “Il servizio Starlink è ora attivo in Ucraina. Altri terminali sono in arrivo”. Il messaggio è stato diffuso dal patron di Tesla in risposta a un messaggio dai toni polemici di Mykhailo Fedorov, vice primo ministro dell’Ucraina e ministro della Trasformazione Digitale. Fedorov aveva infatti scritto un messaggio sabato 26 febbraio su Twitter in cui si appellava proprio a Elon Musk: “Mentre tu provi a colonizzare Marte, la Russia cerca di occupare l’Ucraina! Mentre i tuoi razzi atterrano con successo dallo spazio, i razzi russi attaccano la popolazione civile ucraina! Ti chiediamo di fornire all’Ucraina le stazioni Starlink e di rivolgerti ai russi sani di mente di sostenere la causa ucraina”. La risposta di Elon Musk non si è fatta attendere e il patron di Space X ha attivato subito il servizio per la popolazione ucraina.

Ma che cos’è Starlink? In sostanza, Starlink è un sistema di connessione Internet satellitare in grado di far arrivare la banda ultra-larga a bassissima latenza in ogni angolo del pianeta. Il sistema, non ancora completato e attualmente in fase di costruzione, si basa infatti su una costellazione di oltre 2mila satelliti (l’obiettivo è arrivare a 12mila mini-satelliti) collocati nell’orbita terrestre. Il servizio di Internet Starlink si distingue dalle attuali offerte Internet soprattutto per i tempi di latenza. Se infatti le attuali tecnologie arrivano a latenze di 600ms, il tempo di latenza di Starlink si dovrebbe aggirare intorno ai 25-35 ms. Con Starlink dunque, la popolazione ucraina avrà accesso a una rete Internet satellitare decisamente più veloce e stabile di quella regolare. E la Russia non potrà impedirlo. In Ucraina, infatti, dopo l’invasione russa, il ministero della Trasformazione Digitale ucraino aveva denunciato crescenti problemi di connessione Internet.

Elon Musk, 50 anni, è il fondatore di Tesla e SpaceX

Da Anonymous a Zuckerberg: la guerra informatica alla Russia

La guerra informatica alla Russia si combatte su più fronti. Anonymous, collettivo internazionale di hacker, si è schierato con l’Ucraina e da giorni i siti del Cremlino e del ministero della Difesa russo sono stati messi offline. Nella rete degli hacker sarebbero finiti anche l’emittente televisiva RT e altre aziende filo-russe. In un tweet il collettivo ha spiegato che “Anonymous è attualmente impegnato in una vera e propria guerra informatica contro il governo russo e la macchina da guerra assassina di Putin”.

Anche Meta, il gruppo di Mark Zuckerberg, ha annunciato il proprio sostegno all’Ucraina “bloccando fake news e limitando la diffusione della disinormazione” su Facebook, Instagram, WhatsApp, Messenger. Così ha riferito Kiev. Secondo il Guardian anche Google avrebbe preso iniziative contro l’invasione russa. In particolare, YouTube avrebbe sospeso diversi canali russi. In un comunicato viene spiegato che “è stata sospesa la capacità di un certo numero di canali di monetizzare su YouTube, tra cui diversi canali russi”.

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Instagram

  • Numerosi attori e musicisti di alto profilo si sono recati in Ucraina da quando è scoppiata la guerra con la Russia nel febbraio 2022. L’ultimo in ordine di tempo è stato l’attore britannico Orlando Bloom, che ieri ha visitato un centro per bambini e ha incontrato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Kiev.

“Non mi sarei mai aspettato che la guerra si sarebbe intensificata in tutto il Paese da quando sono stato lì”, ha detto Bloom su Instagram, “Ma oggi ho avuto la fortuna di ascoltare le risate dei bambini in un centro del programma Spilno sostenuto dall’Unicef, uno spazio sicuro, caldo e accogliente dove i bambini possono giocare, imparare e ricevere supporto psicosociale”.

Bloom è un ambasciatore di buona volontà per l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’infanzia (Unicef). Il centro di Splino, che è uno dei tanti in Ucraina, offre sostegno ai bambini sfollati e alle loro famiglie, con più di mezzo milione di bambini che ne hanno visitato uno nell’ultimo anno.

La star hollywoodiana ha poi incontrato il presidente Zelensky, con cui ha trattato temi tra cui il ritorno dei bambini ucraini deportati in Russia, la creazione di rifugi antiatomici negli istituti scolastici e il supporto tecnico per l’apprendimento a distanza nelle aree in cui è impossibile studiare offline a causa della guerra. L’attore britannico aveva scritto ieri su Instagram, al suo arrivo a Kiev, che i «bambini in Ucraina hanno bisogno di riavere la loro infanzia».

#lucelanazione #lucenews #zelensky #orlandobloom
  • “La vita che stavo conducendo mi rendeva particolarmente infelice e se all’inizio ero entrata in terapia perché volevo accettare il fatto che mi dovessi nascondere, ho avuto poi un’evoluzione e questo percorso è diventato di accettazione di me stessa."

✨Un sorriso contagioso, la spensieratezza dei vent’anni e la bellezza di chi si piace e non può che riflettere quella luce anche al di fuori. La si potrebbe definire una Mulan nostrana Carlotta Bertotti, 23 anni, una ragazza torinese come tante, salvo che ha qualcosa di speciale. E non stiamo parlano del Nevo di Ota che occupa metà del suo volto. Ecco però spiegato un primo punto di contatto con Mulan: l’Oriente, dove è più diffusa (insieme all’Africa) quell’alterazione di natura benigna della pigmentazione della cute intorno alla zona degli occhi (spesso anche la sclera si presenta scura). Quella che appare come una chiazza grigio-bluastra su un lato del volto (rarissimi i casi bilaterali), colpisce prevalentemente persone di sesso femminile e le etnie asiatiche (1 su 200 persone in Giappone), può essere presente alla nascita o apparire durante la pubertà. E come la principessa Disney “fin da piccola ho sempre sentito la pressione di dover salvare tutto, ma forse in realtà dovevo solo salvare me stessa. Però non mi piace stare troppo alle regole, sono ribelle come lei”.

🗣Cosa diresti a una ragazza che ha una macchia come la tua e ti chiede come riuscire a conviverci?�
“Che sono profondamente fiera della persona che vedo riflessa allo specchio tutto i giorni e sono arrivata a questa fierezza dopo che ho scoperto e ho accettato tutti i miei lati, sia positivi che negativi. È molto autoreferenziale, quindi invece se dovessi dare un consiglio è quello che alla fine della fiera il giudizio altrui è momentaneo e tutto passa. L’unica persona che resta e con cui devi convivere tutta la vita sei tu, quindi le vere battaglie sono quelle con te stessa, quelle che vale la pena combattere”.

L’intervista a cura di Marianna Grazi �✍ 𝘓𝘪𝘯𝘬 𝘪𝘯 𝘣𝘪𝘰

#lucenews #lucelanazione #carlottabertotti #nevodiota
  • La salute mentale al centro del podcast di Alessia Lanza. Come si supera l’ansia sociale? Quanto è difficile fare coming out? Vado dallo psicologo? Come trovo la mia strada? La popolare influencer, una delle creator più note e amate del web con 1,4 milioni di followers su Instagram e 3,9 milioni su TikTok, Alessia Lanza debutta con “Mille Pare”, il suo primo podcast in cui affronta, in dieci puntate, una “para” diversa e cerca di esorcizzare le sue fragilità e, di riflesso, quelle dei suoi coetanei.

“Ho deciso di fare questo podcast per svariati motivi: io sono arrivata fin qui anche grazie alla mia immagine, ma questa volta vorrei che le persone mi ascoltassero e basta. Quando ho cominciato a raccontare le mie fragilità un sacco di persone mi hanno detto ‘Anche io ho quella para lì!’. Perciò dico parliamone, perché in un mondo in cui sembra che dobbiamo farcela da soli, io credo nel potere della condivisione”.

#lucenews #lucelanazione #millepare #alessialanza #podcast
  • Si è laureata in Antropologia, Religioni e Civiltà Orientali indossando un abito tradizionale Crow, tribù della sua famiglia adottiva in Montana. Eppure Raffaella Milandri è italianissima e ha conseguito il titolo nella storica università Alma Mater di Bologna, lo scorso 17 marzo. 

La scrittrice e giornalista nel 2010 è diventata membro adottivo della famiglia di nativi americani Black Eagle. Da quel momento quella che era una semplice passione per i popoli indigeni si è focalizzata sullo studio degli aborigeni Usa e sulla divulgazione della loro cultura.

Un titolo di studio specifico, quello conseguito dalla Milandri, “Che ho ritenuto oltremodo necessario per coronare la mia attività di studiosa e attivista per i diritti dei Nativi Americani e per i Popoli Indigeni. La prima forma pacifica di attivismo è divulgare la cultura nativa”. L’abito indossato durante cerimonia di laurea appartiene alla tribù della sua famiglia adottiva. Usanza che è stata istituzionalizzata solo dal 2017 in Montana, Stato d’origine del suo popolo, quando è stata approvata una legge (la SB 319) che permette ai nativi e loro familiari di laurearsi con il “tribal regalia“. 

In virtù di questa norma, il Segretario della Crow Nation, Levi Black Eagle, a maggio 2022 ha ricordato la possibilità di indossare l’abito tradizionale Crow in queste occasioni e così Milandri ha chiesto alla famiglia d’adozione se anche lei, in quanto membro acquisito della tribù, avrebbe potuto indossarlo in occasione della sua discussione.

La scrittrice, ricordando il momento della laurea a Bologna, racconta che è stata “Una grandissima emozione e un onore poter rappresentare la Crow Nation e la mia famiglia adottiva. Ho dedicato la mia laurea in primis alle vittime dei collegi indiani, istituti scolastici, perlopiù a gestione cattolica, di stampo assimilazionista. Le stesse vittime per le quali Papa Francesco, lo scorso luglio, si è recato in Canada in viaggio penitenziale a chiedere scusa  Ho molto approfondito questo tema controverso e presto sarà pubblicato un mio studio sull’argomento dalla Mauna Kea Edizioni”.

#lucenews #raffaellamilandri #antropologia
Elon Musk si schiera al fianco dell'Ucraina nella guerra contro la Russia. Il patron di Tesla e SpaceX ha infatti deciso di mettere a disposizione degli ucraini il suo servizio di 'Internet super veloce' Starlink. Ad annunciarlo è stato lo stesso Elon Musk su Twitter. Ma che cos'è Starlink e come aiuterà l'Ucraina nella guerra contro la Russia?

Starlink service is now active in Ukraine. More terminals en route.

— Elon Musk (@elonmusk) February 26, 2022
Poche parole quelle di Elon Musk, che dichiara su Twitter: "Il servizio Starlink è ora attivo in Ucraina. Altri terminali sono in arrivo". Il messaggio è stato diffuso dal patron di Tesla in risposta a un messaggio dai toni polemici di Mykhailo Fedorov, vice primo ministro dell'Ucraina e ministro della Trasformazione Digitale. Fedorov aveva infatti scritto un messaggio sabato 26 febbraio su Twitter in cui si appellava proprio a Elon Musk: "Mentre tu provi a colonizzare Marte, la Russia cerca di occupare l'Ucraina! Mentre i tuoi razzi atterrano con successo dallo spazio, i razzi russi attaccano la popolazione civile ucraina! Ti chiediamo di fornire all'Ucraina le stazioni Starlink e di rivolgerti ai russi sani di mente di sostenere la causa ucraina". La risposta di Elon Musk non si è fatta attendere e il patron di Space X ha attivato subito il servizio per la popolazione ucraina. Ma che cos'è Starlink? In sostanza, Starlink è un sistema di connessione Internet satellitare in grado di far arrivare la banda ultra-larga a bassissima latenza in ogni angolo del pianeta. Il sistema, non ancora completato e attualmente in fase di costruzione, si basa infatti su una costellazione di oltre 2mila satelliti (l'obiettivo è arrivare a 12mila mini-satelliti) collocati nell'orbita terrestre. Il servizio di Internet Starlink si distingue dalle attuali offerte Internet soprattutto per i tempi di latenza. Se infatti le attuali tecnologie arrivano a latenze di 600ms, il tempo di latenza di Starlink si dovrebbe aggirare intorno ai 25-35 ms. Con Starlink dunque, la popolazione ucraina avrà accesso a una rete Internet satellitare decisamente più veloce e stabile di quella regolare. E la Russia non potrà impedirlo. In Ucraina, infatti, dopo l'invasione russa, il ministero della Trasformazione Digitale ucraino aveva denunciato crescenti problemi di connessione Internet.
Elon Musk, 50 anni, è il fondatore di Tesla e SpaceX

Da Anonymous a Zuckerberg: la guerra informatica alla Russia

La guerra informatica alla Russia si combatte su più fronti. Anonymous, collettivo internazionale di hacker, si è schierato con l'Ucraina e da giorni i siti del Cremlino e del ministero della Difesa russo sono stati messi offline. Nella rete degli hacker sarebbero finiti anche l'emittente televisiva RT e altre aziende filo-russe. In un tweet il collettivo ha spiegato che "Anonymous è attualmente impegnato in una vera e propria guerra informatica contro il governo russo e la macchina da guerra assassina di Putin". Anche Meta, il gruppo di Mark Zuckerberg, ha annunciato il proprio sostegno all'Ucraina "bloccando fake news e limitando la diffusione della disinormazione" su Facebook, Instagram, WhatsApp, Messenger. Così ha riferito Kiev. Secondo il Guardian anche Google avrebbe preso iniziative contro l'invasione russa. In particolare, YouTube avrebbe sospeso diversi canali russi. In un comunicato viene spiegato che "è stata sospesa la capacità di un certo numero di canali di monetizzare su YouTube, tra cui diversi canali russi".
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