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Gli Stati Uniti introducono la "X" nel passaporto come terzo indicatore di genere. Nei documenti non ci sarà più solo "maschio" o "femmina"

di REMY MORANDI -
2 aprile 2022
A partire dal prossimo 11 aprile i cittadini americani potranno scegliere la neutrale "X" per indicare il proprio genere sul passaporto

A partire dal prossimo 11 aprile i cittadini americani potranno scegliere la neutrale "X" per indicare il proprio genere sul passaporto

Svolta negli Stati Uniti. A partire dal prossimo 11 aprile i cittadini americani potranno scegliere la neutrale "X" per indicare il proprio genere sul passaporto. Nei documenti non ci saranno più dunque solo "maschio" o "femmina". Lo ha annunciato il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti mercoledì 30 marzo, alla vigilia della Giornata internazionale della visibilità transgender. "È un passo importante", plaude la comunità Lgbtq+ degli Stati Uniti. La svolta era stata promessa a ottobre del 2021, quando venne emesso il primo passaporto americano con la "X" per indicare il terzo genere. Promessa mantenuta.

A partire dal prossimo 11 aprile i cittadini americani potranno scegliere la neutrale "X" per indicare il proprio genere sul passaporto

Jessica Stern, inviata speciale per i diritti Lgbtq+ negli Stati Uniti ha commentato che introdurre un terzo indicatore di genere "spinge gli Stati Uniti in avanti nel garantire che i nostri sistemi amministrativi tengano conto della diversità dell'identità di genere, dell'espressione di genere e delle caratteristiche sessuali tra i cittadini statunitensi", ha affermato Jessica Stern, citata dalla Cnbc. "Questo cambiamento - aggiunge l'inviata per i diritti Lgbtq+ - riconosce la vera identità del titolare del passaporto". In una nota, la Casa Bianca ha annunciato che "ogni americano ha diritto alla libertà di essere se stesso, ma troppe persone transgender americane devono ancora fronteggiare barriere di sistemadiscriminazioniatti di violenza". Per questo motivo dall'11 aprile i cittadini americani potranno indicare sui passaporti "identità di genere non specificata o di altro tipo".  

Jessica Stern, 64 anni, è inviata speciale per i diritti Lgbtq+ negli Stati Uniti

Il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti annunciò nel giugno 2021 che il terzo indicatore di genere sarebbe stato introdotto nei passaporti, ma senza specificare però quando sarebbe effettivamente entrata in vigore la novità. Poi lo scorso ottobre il Dipartimento rilasciò il primo passaporto con la "X". "Voglio ribadire - disse in quell'occasione il portavoce del Dipartimento di Stato Usa Ned Price - l'impegno del Dipartimento di Stato a promuovere la libertà, la dignità e l'uguaglianza di tutte le persone, comprese quella della comunità Lgbtqi". L'inviata Jessica Stern ha dichiarato che introdurre un terzo indicatore di genere è importante perché gli esseri umani "non sempre rientrano in una categoria maschile o femminile". "Le realtà vissute dalle persone transgender, intersessuali, non binarie confermano che esiste uno spettro di umanità più ampio di quello rappresentato da una designazione binaria del sesso sui passaporti", ha affermato Jessica Stern. Secondo il William Institute della UCLA School of Law, sono circa 1,2 milioni gli americani non binari e 4 milioni i cittadini statunitensi intersessuali.

L'Argentina è stato il primo Paese del Sud America, nel luglio del 2021, a riconoscere nei documenti di identità le persone non binarie

Quali altri Paesi hanno la "X" nel passaporto?

Secondo l'organizzazione Employers Network for Equality and Inclusion, sono almeno undici gli altri Paesi nel mondo che hanno introdotto il terzo indicatore di genere nei passaporti. Ovvero: Canada, Argentina, Australia, Danimarca, Paesi Bassi, Germania, Malta, Nuova Zelanda, Pakistan, India e Nepal. In Nuova Zelanda, per esempio, le persone non binarie o transgender possono cambiare il proprio indicatore di genere sul passaporto, tramite una semplice dichiarazione (non c'è bisogno di un certificato medico o altro). L'Argentina invece fu il primo Paese del Sud America, nel luglio 2021, a riconoscere nei documenti di identità (non solo nei passaporti) le persone non binarie. Il decreto, firmato dal presidente Alberto Fernandez, fu introdotto per tutelare il diritto all'identità di genere che l'Argentina ha riconosciuto fin dal 2012. Il giorno in cui venne introdotta la possibilità di inserire il terzo indicatore di genere nei documenti, il presidente Fernandez dichiarò: "Le autorità statali non dovrebbero preoccuparsi del sesso dei loro cittadini. Ci sono altre identità oltre a quella dell'uomo e della donna che devono essere rispettate".