L’incredibile storia delle suore della Cannabis, laiche ed eco-femministe: “Sessualità? La privatizziamo”

Una comunità New Age in California di monachevuole riscrivere la spiritualità, curando corpo e mente uno spinello alla volta. Hanno regole ferree e prendono sei voti di servizio

di DOMENICO GUARINO
7 maggio 2025
Sorella Camilla, una delle fondatrici del capitolo messicano delle Sisters of the Valley

Sorella Camilla, una delle fondatrici del capitolo messicano delle Sisters of the Valley

Coltivano canapa e producono derivati come l’olio di CBD (che, a differenza del THC, non ha effetti psicoattivi ed è usato per trattare dolori, ansia e disturbi del sonno), pomate, balsami, tinture e saponi al cannabidiolo. Ma anche caffè ai funghi, una bevanda alternativa ricca di nutrienti, che aiuta il benessere mentale senza effetti psicotropi.

Si potrebbe dire il perfetto ritratto di una comunità hippie sopravvissuta agli anni 60/70 del secolo scorso, solo che quella che vi stiamo per raccontare in realtà è la storia di una congrega in cui le componenti, tutte donne, si considerano e si comportano come delle vere e proprie suore, senza per altro essere affiliate ad alcuna religione.

Sono le Sorelle della Valle, un gruppo di “monache dell’erba” che stanno concentrando la loro azione di Fede nella coltivazione e lavorazione della cannabis, al fine di sfruttare i suoi poteri curativi. Una setta non religiosa, formata da una confraternita di femministe radicali e fondata dalla 62enne Sister Kate (all’anagrafe Christine Meeusen) nel 2015 a Merced nella porzione settentrionale della California (Stati Uniti) .

Le sorelle coltivano canapa e producono derivati come l’olio di CBD
Le sorelle coltivano canapa e producono derivati come l’olio di CBD

A quanto si racconta, Sorella Kate iniziò il suo percorso dopo che il medico le consigliò di usare la cannabis per alleviare i sintomi della menopausa precoce. L’esperienza personale, unita all’attivismo sociale durante le proteste Occupy, la spinse a creare una comunità dove il lavoro agricolo e il rispetto dei cicli lunari diventano riti quotidiani.

Oggi, quella delle “Sisters of the Valley” è una vera e propria organizzazione internazionale, capace di realizzare profitti vertiginosi: 75mila dollari nel primo anno di attività, 750 mila dollari l'anno successivo, fino ad oltrepassare il milione nel 2018 e nel 2019.

“Le religioni vendono parole, noi vogliamo fare molto di più, mettendo la Madre Terra al centro di tutto. Quindi, abbiamo creato qualcosa che non è religioso, ma è spirituale ed è di natura eco-femminista” dichiara sorella Kate in una recente intervista al Sun.

Nonostante questo, il modo di vivere delle Sorelle ricorda molto il regime monastico: condividono il luogo di abitazione, si comportano secondo regole codificate e prendendo sei voti di servizio, racchiusi nell’acronimo Solace: Servizio, Obbedienza, vivere semplicemente (L di “Life”), Attivismo, Castità ed Ecologia.

"Abbiamo creato qualcosa che non è religioso, ma è spirituale ed è di natura eco-femminista"
"Abbiamo creato qualcosa che non è religioso, ma è spirituale ed è di natura eco-femminista"

Grande importanza nella loro vita rivestono i cicli lunari: la loro attività segue infatti i cicli della luna e quando avviene il plenilunio, le sorelle organizzano una festa, un falò e una cerimonia. “Un modo per mantenere la Terra al centro di tutto ciò che stiamo facendo” sottolineano.

L’obiettivo delle Hermanas del Valle è quello di dimostrare che la cannabis può essere un alleato per la salute, lontano dagli stereotipi. Ma anche creare una rete globale di donne autonome, capaci di produrre medicine naturali localmente, senza dipendere dal trasporto industriale.

Nel menù dell'appartenenza alla congrega c'è anche il voto di castità, che però, sempre secondo quanto dichiarato da Suor Kate, non prevede che debbano essere nubili: “Abbiamo privatizzato la nostra sessualità e, in altre parole, non saremo sexy. Vediamo questa uniforme come fosse quella della polizia o dello sceriffo. La seduzione e l’energia sessuale non producono la stessa energia della guarigione”.