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Tatiana: "Ho vinto il carcinoma e grazie al Ce.ri.on di Careggi anche le mie paure"

di MAURIZIO COSTANZO -
28 dicembre 2021
Tatiana

Tatiana

Tatiana guarda il suo bimbo, Ugo, che ha sei mesi, e sente di aver raggiunto la felicità. Addosso porta ancora le tracce della mastectomia e della ricostruzione del seno sinistro. Fa ancora fatica ad accettare quel suo corpo provato dal carcinoma. Per fortuna che accanto a sé ha un compagno dolce e sensibile, e un figlio che ha potuto allattare al seno destro. Non è stato facile, a 37 anni, accettare una diagnosi di tumore, ma Tatiana ce l'ha fatta, grazie alla propria forza e a quella che ha ricavato dal percorso fatto, fino a pochi giorni fa, al Ce.ri.on, a Villa delle Rose. Ecco la sua storia.
Il Centro di Riabilitazione Oncologica Firenze

Ce.Ri.On il centro di riabilitazione oncologica a Firenze

"Una mattina di tre anni fa – ricorda Tatiana - senza neanche pensarci, mi sono toccata il seno. Sotto le dita, un nocciolino durissimo mi ha fatto saltare il cuore in gola. Dopo tre mesi, tanto ci è voluto per farmi visitare e arrivare a una biopsia, ho avuto la diagnosi: era un carcinoma. In quel momento mi è crollato il mondo addosso. Avevo quasi quarant'anni. Io e il mio compagno stavamo provando ad avere un bambino, e una diagnosi di tumore stava facendo calare una scure su tutti i nostri sogni. Fino ad allora non avevo avuto grandi esperienze con la sanità pubblica. Non sapevo che cosa fare, ma non ne ho avuto bisogno perché a Careggi mi sono sentita supportata, quasi presa in braccio. Non ho dovuto pensare a nulla. Gli esami erano buoni: non avevo metastasi, il test genetico era andato bene, il mio tumore non era di tipo ormonale. Avrei dovuto fare la mastectomia solo a sinistra e poi la chemio. Avrei affrontato tutto. Iniziare a perdere i capelli, però, fu una vera tragedia: li avevo lunghissimi. Quando arrivò il momento, chiamai mia sorella per farmi rasare a zero. La parrucca, però, non l'ho mai portata: su Youtube imparai a farmi i turbanti e così mi dimenticai di non avere più la mia chioma. Durante la chemio un'amica mi parlò del Ce.ri.on". "Decisi subito di contattare il servizio di Psiconcologia – aggiunge la signora Tatiana - per me fu una svolta. Io sono una che combatte, ma il gruppo ti dà una marcia in più. Ho praticamente seguito tutti i corsi proposti a Villa delle Rose. Ricordo di aver iniziato con quello di rilassamento perché la notte non riuscivo a riposare bene. Poi musicoterapia e arteterapia, il mio preferito. Anche danza egiziana mi è piaciuta tantissimo e continuerò a farla. Infine, il corso, bellissimo, di mindfullness che ho appena finito e che mi ha fatto conoscere donne favolose. Il Ce.ri.on è una grande cosa, un aiuto prezioso che tutti dovrebbero avere. A me è servito soprattutto per imparare a guardarmi dentro. Eppure in molti non lo conoscono. Io, a tutte le persone che incontravo in ospedale, consigliavo di prendere contatto con Villa delle Rose. I vari percorsi che ho seguito mi hanno aiutato a elaborare quello che mi era accaduto, ad acquisire consapevolezza e a tenere a bada le mie paure. Ho acquisito coraggio e anche la consapevolezza dei miei desideri. Così, quando ho ricominciato a pensare a un figlio, ho capito che avevo bisogno di guardare avanti. Mi avevano detto che avrei dovuto aspettare almeno due anni e mezzo dalla fine della chemio: mi sembrava un tempo infinito. Così, sono andata dal mio compagno e gli ho detto: "Vuoi ancora diventare babbo?" Lui mi ha risposto di sì e io mi sono improvvisamente rilassata. Ci siamo detti: vada come vada. Dopo pochi mesi sono rimasta incinta di Ugo che ora è qui con me a regalarmi felicità e la promessa di un futuro da costruire".