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Home » Attualità » Testamento d’amore: una donna di 85 anni lascia oltre 100mila euro per i bambini malati di leucemia

Testamento d’amore: una donna di 85 anni lascia oltre 100mila euro per i bambini malati di leucemia

L'anziana signora, una ex operaia residente nel bassanese, aveva chiuso il documento, ritrovato dall'avvocato, in un cassetto: l'eredità andrà ora all’Oncoematologia pediatrica di Padova

Lucia Lapi
25 Dicembre 2022
Una signora di 85 anni, residente nel Bassanese, ha infatti deciso di lasciare la sua eredità per le cure dei bimbi affetti da leucemia

Una signora di 85 anni, residente nel Bassanese, ha infatti deciso di lasciare la sua eredità per le cure dei bimbi affetti da leucemia

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Un prezioso atto di generosità che diventa un regalo inaspettato per i piccoli pazienti dell’Oncoematologia pediatrica di Padova. Una signora di 85 anni, residente nel Bassanese, ha infatti deciso di lasciare la sua eredità per le cure dei bimbi affetti da leucemia. Si tratta di 102mila euro.

Il testamento trovato in un cassetto

L’anziana signora – V.B. le iniziali del suo nome – è morta a dicembre 2021. Il testamento è stato trovato dall’amministratore di sostegno dell’anziana, l’avvocato Riccardo Brotto, all’interno di un cassetto nel salotto di casa. “Stavo riordinando gli effetti personali della signora – ha raccontato il legale al Gazzettino – quando ho notato la disposizione testamentaria. La mia assistita era sola, il marito era morto da tempo e non avevano figli“. Il lascito è stato formalizzato nei giorni scorsi dall’Azienda Ospedale Università di Padova, risultata di fatto erede universale, dopo le verifiche del caso e il perfezionamento degli atti.

Il fatto

Una signora di 85 anni, residente nel Bassanese, ha deciso di lasciare la sua eredità per le cure dei bimbi affetti da leucemia

Una signora di 85 anni, residente nel Bassanese, ha deciso di lasciare la sua eredità per le cure dei bimbi affetti da leucemia  (foto Ansa)

Una donna di 85 anni ha scelto di lasciare tutta la propria eredità ai piccoli pazienti dell’Oncoematologia pediatrica di Padova: 102mila euro che andranno interamente al reparto dell’ospedale euganeo, diretto dalla dottoressa Alessandra Biffi. Un grande gesto di generosità quello di V. B., residente nel Bassanese, deceduta lo scorso primo dicembre 2021.

Il lascito è stato segnalato dalla pensionata scomparsa all’interno del testamento, che il suo amministratore di sostegno ha trovato quasi per caso in un cassetto, nel salotto di casa della signora. A raccontarlo è stato l’avvocato Riccardo Brotto: “Mentre stavo riordinando gli effetti personali della signora – racconta l’avvocato Brotto – ho notato la disposizione testamentaria. La mia assistita era sola: il marito era morto da tempo e non aveva figli in quanto si era sposata in tarda età”.

Una vita da operaia

La signora, che faceva l’operaia, si è sposata dopo i 40 anni con un uomo padovano (poi deceduto per malattia). Negli ultimi anni viveva da sola, senza aiuti, in una casa a Bassano del Grappa.

Nell’ottobre 2020, in periodo di pandemia, è ha subito una grave caduta all’interno della sua abitazione. Dopo il trasporto d’urgenza in pronto soccorso, l’anziana è rimasta ricoverata per un lungo periodo in ospedale. Quindi è stata inserita in una Rsa del territorio. “Aveva un carattere difficile, per cui non aveva grandi legami nemmeno con i parenti alla lontana che le rimanevano. Prima della mia nomina, altri colleghi avevano rinunciato all’incarico per problemi dal punto di vista caratteriale. Ma con me, per qualche motivo, aveva instaurato un rapporto di fiducia. Quando andavo a trovarla in casa di riposo mi chiedeva sempre come stavano i miei bambini”, spiega ancora il legale al Gazzettino. “Non si trova tutti i giorni una persona che lascia tutte le sue sostanze a una causa così nobile”, commenta ancora l’avvocato Brotto.

Il caso Keanu Reeves

Un caso analogo venuto alla luce nei giorni scorsi riguarda una star di Hollywood. L’attore Keanu Reeves è noto per la sua generosità, che l’ha visto protagonista di diverse buone azioni in varie occasioni. Adesso secondo l’editore digitale britannico LadBible, il 57enne attore canadese ha donato il 70% dei suoi guadagni ottenuti da ‘Matrix’, circa 31,5 milioni di dollari, per finanziare la ricerca sulla leucemia. Dietro a questo gesto c’è anche una ragione personale per Reeves: nel 1991, durante le riprese del primo “Matrix”, a Kim, sorella ora 55enne dell’attore, fu diagnosticata la leucemia che combatté per quasi un decennio. Nonostante la guarigione della sorella, Keanu Reeves non ha abbandonato la causa e nel 2009 ha rivelato di avere una sua fondazione privata che aiuta gli ospedali pediatrici e la ricerca sul cancro.
“Ho una fondazione privata che funziona da cinque o sei anni e aiuta un paio di ospedali per bambini e la ricerca sul cancro – le parole dell’attore – : non mi piace associare il mio nome alla fondazione, lascio semplicemente che faccia quello che fa”.

Reeves è famoso soprattutto per aver interpretato Neo nella quadrilogia di fantascienza Matrix
Reeves è famoso soprattutto per aver interpretato Neo nella quadrilogia di fantascienza Matrix

La sorella minore Kim, infatti, ha combattuto infatti la malattia per oltre 10 anni quando era ancora giovanissima (era poco più che 25enne, nel 1991), con Reeves sempre al suo fianco a prendersi cura di lei, non solo emotivamente ma anche economicamente. Per pagarle le cure da oltre 5 milioni ha venduto la sua casa e si è trasferito da lei, continuando a sostenere la causa con una fondazione creata per lei e destinata ad aiutare due ospedali pediatrici. Il suo impegno a favore dei bambini è stato implementato durante la pandemia: nel 2020 ha messo all’asta un appuntamento virtuale di 15 minuti per la Camp Rainbow Gold, un’associazione che aiuta i piccoli malati di cancro (pare abbia raccolto più di 19 mila dollari).

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  • Si chiama Olesya Krivtsova, ha 19 anni ed è russa. Segni particolari: un tatuaggio contro Putin, rischia fino a 10 anni di carcere.

L’adolescente originaria della regione dell’Arkhangelsk (che si trova a nord-ovest della Russia) da alcuni mesi si trova agli arresti domiciliari, nell’appartamento della madre a Severodvinsk. Un dispositivo di localizzazione, che le hanno applicato alla caviglia, ne traccia ogni spostamento: non è autorizzata ad accedere a Internet né a comunicare con l’esterno.

La ragazza è stata definita terrorista ed estremista e messa sullo stesso piano di talebani e appartenenti a Isis e al Qaeda. La sua colpa? Aver condiviso su Instagram una storia sull’esplosione del ponte di Crimea in ottobre scorso, criticando la Russia per aver invaso l’Ucraina. La studentessa Krivtsova, secondo quanto riporta la Cnn, “sta anche affrontando accuse penali per aver screditato l’esercito russo in un presunto repost critico della guerra in una chat studentesca sul social network russo Vk”. 

Le posizioni dell’allieva della scuola di scienze sociali dell’Università federale dell’Artico (Narfu) in merito all’invasione della Russia in Ucraina sono ben chiare, tanto che la giovane si è tatuata sulla caviglia la faccia del presidente russo Vladimir Putin su un corpo di un ragno. Accanto, la parole “il Grande Fratello ti sta guardando”.

Di Barbara Berti ✍

#lucenews #lucelanazione #russia
Un prezioso atto di generosità che diventa un regalo inaspettato per i piccoli pazienti dell’Oncoematologia pediatrica di Padova. Una signora di 85 anni, residente nel Bassanese, ha infatti deciso di lasciare la sua eredità per le cure dei bimbi affetti da leucemia. Si tratta di 102mila euro.

Il testamento trovato in un cassetto

L'anziana signora - V.B. le iniziali del suo nome - è morta a dicembre 2021. Il testamento è stato trovato dall’amministratore di sostegno dell’anziana, l’avvocato Riccardo Brotto, all’interno di un cassetto nel salotto di casa. “Stavo riordinando gli effetti personali della signora - ha raccontato il legale al Gazzettino - quando ho notato la disposizione testamentaria. La mia assistita era sola, il marito era morto da tempo e non avevano figli“. Il lascito è stato formalizzato nei giorni scorsi dall’Azienda Ospedale Università di Padova, risultata di fatto erede universale, dopo le verifiche del caso e il perfezionamento degli atti.

Il fatto

Una signora di 85 anni, residente nel Bassanese, ha deciso di lasciare la sua eredità per le cure dei bimbi affetti da leucemia

Una signora di 85 anni, residente nel Bassanese, ha deciso di lasciare la sua eredità per le cure dei bimbi affetti da leucemia  (foto Ansa)
Una donna di 85 anni ha scelto di lasciare tutta la propria eredità ai piccoli pazienti dell’Oncoematologia pediatrica di Padova: 102mila euro che andranno interamente al reparto dell’ospedale euganeo, diretto dalla dottoressa Alessandra Biffi. Un grande gesto di generosità quello di V. B., residente nel Bassanese, deceduta lo scorso primo dicembre 2021. Il lascito è stato segnalato dalla pensionata scomparsa all’interno del testamento, che il suo amministratore di sostegno ha trovato quasi per caso in un cassetto, nel salotto di casa della signora. A raccontarlo è stato l’avvocato Riccardo Brotto: “Mentre stavo riordinando gli effetti personali della signora – racconta l’avvocato Brotto – ho notato la disposizione testamentaria. La mia assistita era sola: il marito era morto da tempo e non aveva figli in quanto si era sposata in tarda età”.

Una vita da operaia

La signora, che faceva l’operaia, si è sposata dopo i 40 anni con un uomo padovano (poi deceduto per malattia). Negli ultimi anni viveva da sola, senza aiuti, in una casa a Bassano del Grappa. Nell’ottobre 2020, in periodo di pandemia, è ha subito una grave caduta all’interno della sua abitazione. Dopo il trasporto d’urgenza in pronto soccorso, l’anziana è rimasta ricoverata per un lungo periodo in ospedale. Quindi è stata inserita in una Rsa del territorio. “Aveva un carattere difficile, per cui non aveva grandi legami nemmeno con i parenti alla lontana che le rimanevano. Prima della mia nomina, altri colleghi avevano rinunciato all’incarico per problemi dal punto di vista caratteriale. Ma con me, per qualche motivo, aveva instaurato un rapporto di fiducia. Quando andavo a trovarla in casa di riposo mi chiedeva sempre come stavano i miei bambini”, spiega ancora il legale al Gazzettino. “Non si trova tutti i giorni una persona che lascia tutte le sue sostanze a una causa così nobile”, commenta ancora l’avvocato Brotto.

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