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Home » Attualità » Strage in Texas, raccolti 2 milioni e mezzo per i figli orfani della maestra uccisa e del marito morto di crepacuore

Strage in Texas, raccolti 2 milioni e mezzo per i figli orfani della maestra uccisa e del marito morto di crepacuore

L'insegnante Irma Garcia è una delle 21 vittime della sparatoria alla scuola elementare di Uvalde. Il marito Joe Garcia è deceduto due giorni dopo. La cugina della maestra ha lanciato una raccolta fondi per i 4 figli della coppia

Remy Morandi
28 Maggio 2022
irma e joe garcia texas

irma e joe garcia texas

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Cristian, 23 anni, Jose (19), Alysandra (15), Lyliana (13). Non sono alcuni dei ragazzi morti nella strage di Uvalde, in Texas. Sono i ragazzi che a causa della follia del 18enne Salvador Ramos che ha ucciso 19 bambini e 2 maestre, sono rimasti orfani. La madre, l’insegnante Irma Garcia, è stata ammazzata nel giorno della sparatoria alla Robb Elementary School. Il padre, Joe Garcia, dopo 48 ore dalla perdita della moglie, è morto di crepacuore, accasciandosi a terra nella cucina di casa. E così quei quattro ragazzi sono rimasti senza genitori, da un giorno all’altro. Senza un motivo. Ma in America evidentemente qualcuno ha ancora un cuore. Perché dopo la morte di Irma e Joe Garcia è stata lanciata, per sostenere economicamente il futuro di quei 4 ragazzi rimasti orfani, una raccolta fondi su Gofundme che in soli due giorni ha raggiunto circa 2 milioni e mezzo di dollari grazie alle donazioni di oltre 40mila persone.

Irma Garcia, uccisa dal 18enne Salvador Ramos nella strage a Uvalde in Texas, e il marito Joe Garcia, deceduto due giorni dopo per infarto (Foto / Gofundme / Joe e Irma Garcia)

La cugina di Irma Garcia: “Joe è morto di crepacuore”

A raccontare la morte di Joe Garcia e a lanciare la raccolta fondi su Gofundme è stata la cugina di Irma, Debra Austin. Il marito dell’insegnante, dopo aver deposto giovedì pomeriggio un mazzo di fiori davanti al memoriale eretto con delle croci bianche alla Robb Elementary School a Uvalde, è tornato a casa. Il giorno dopo, Joe Garcia è morto d’infarto in cucina. Inutile il tentativo di portarlo e salvarlo in ospedale. “Joe è morto di crepacuore”, ha scritto la cugina di Irma sui social. E adesso quella casa – “un tempo luogo di felici riunioni familiari e lunghe tavolate, dove ci riunivamo a Capodanno per condividere la tradizione di mangiare 12 chicchi d’uva allo scoccare della mezzanotte per buona fortuna”, scrive Debra Austin – è vuota.

Debra Austin ha dunque deciso di fare qualcosa per quei quattro ragazzi che hanno perso tutto. Ha lanciato una raccolta fondi sulla piattaforma Gofundme con l’obiettivo e la speranza di aiutare e sostenere economicamente il futuro di Cristian, 23 anni, recluta dei marines, di Jose (19), studente alla Texas University, di Alysandra (15), studentessa al liceo, e di Lyliana (13), che frequenta ancora le medie.

La raccolta fondi per i quattro ragazzi orfani: raggiunti 2 milioni e mezzo di dollari in due giorni

“Ciao, mi chiamo Debra Austin – inizia così la descrizione della raccolta fondi -, Irma Garcia era mia cugina e una delle insegnanti uccise alla Robb Elementary di Uvalde, in Texas, il 24 maggio 2022. Irma era una moglie, una madre di 4 figli, una cugina, una sorella, una figlia, una zia e una persona meravigliosa. Avrebbe letteralmente fatto qualsiasi cosa per chiunque… senza fare domande. Amava i suoi bambini in classe ed è morta cercando di proteggerli. Per favore – chiede Irma -, donate tutto ciò che potete per aiutare la sua famiglia. Il 100% del ricavato andrà alla famiglia Garcia per spese varie. Grazie e che Dio vi benedica”.

“Sono ugualmente devastata – prosegue Debra – nel dirvi che il marito di Irma, Joe, è tragicamente morto questa mattina (26 maggio 2022, ndr). Per favore, cercate di tenere la nostra famiglia nei vostri pensieri e nelle vostre preghiere. Credo davvero che Joe sia morto di crepacuore e che perdere l’amore della sua vita da oltre 25 anni sia stato troppo da sopportare”.

L’appello del miliardario filantropo Bill Pulte per donare alla famiglia di Irma e Joe Garcia (Foto / Twitter / Bill Pulte)

L’appello della donna è stato accolto immediatamente. In poche ore la raccolta fondi aveva già raggiunto 2 milioni di dollari di donazioni. E oggi, a due giorni dall’avvio, la campagna per i quattro ragazzi rimasti orfani ha già raccolto 2,444,310 dollari grazie alle 43.352 donazioni arrivate sulla piattaforma Gofundme. Sono tantissime le donazioni da 25, 50, 100 dollari di privati cittadini. Il più importante contributo è arrivato da Bill Pulte, un miliardario filantropo da 3,2 milioni di follower su Twitter. Il magnate di Detroit non solo ha donato ingenti somme di denaro alla famiglia di Irma e Joe Garcia, ma ha invitato tutti i suoi follower a fare altrettanto. E così la raccolta è riuscita ad arrivare a oltre 2 milioni di dollari di donazioni. Una donna che ha donato 50 dollari ai quattro figli rimasti orfani ha commentato: “Io e la mia famiglia abbiamo il cuore spezzato per la vostra perdita. Allo stesso tempo però è importante che ricordiate che siamo tutti connessi dall’amore e dalla solidarietà, come esseri umani. I nostri cuori sono con voi”.

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  • La Colombia va verso il “no” alla corrida.

Il desiderio di tanti attivisti potrebbe diventare finalmente realtà grazie a una legge che è già stata approvata in Senato e che ora verrà discussa alla Camera. Se la norma verrà passerà, infatti, la corrida sarà vietata del tutto entro due anni. Intanto un gruppo di animalisti ha organizzato una manifestazione a Bogotá, davanti al Congresso, indossando maschere di cartone rosso a forma di toro, grondanti di vernice rossa e in segno di protesta nei confronti di questa tradizione crudele.

Un gesto per dire basta a un’inutile violenza.

#lucenews #lucelanazione #cnoallacorrida #bogota
  • "Ciao, sono Elena di Cioccio, ho 48 anni e da 21 sono sieropositiva”. 

La conduttrice di radio e tv ha scelto Le Iene, che l
  • È una storia che ha dell’incredibile: una donna dell’Illinois ha dato alla luce due gemelle omozigote dopo aver subito l’asportazione delle ovaie come trattamento contro il cancro. La straordinaria vicenda di Shelly Battista è iniziata qualche anno fa: la donna aveva scoperto un nodulo mentre allattava la sua primogenita, nel 2020, e la diagnosi era stata la peggiore. Cancro al seno triplo negativo a 34 anni.

Secondo un comunicato stampa della Northwestern Medicine a Shelly era stata diagnosticata anche la cosiddetta “mutazione BRCA1“, che secondo i medici comporta un maggior rischio di sviluppare “altri tipi di cancro”. La 34enne aveva quindi scelto di sottoporsi a una doppia mastectomia, oltre che alla chemioterapia. Ma proprio quest’ultimo trattamento per curare il tumore le ha provocato una condizione chiamata “insufficienza ovarica“, in cui le ovaie smettono di funzionare prima che una donna raggiunga i 40 anni, secondo l’American Congress of Obstetricians and Gynecologists. Per questo, temendo di sviluppare anche un cancro alle ovaie, Battista se le è fatte asportare chirurgicamente così come le tube di Falloppio. Forse un segno del destino, forse una coincidenza fortuita o l’intuito femminile, ma prima di ricevere la diagnosi, nel dicembre 2020, Shelley aveva deciso di congelare otto dei suoi embrioni presso il Centro di fertilità e medicina riproduttiva della Northwestern Medicine. Una scelta azzeccata, alla luce di quello che le è accaduto dopo. Infatti nel dicembre successivo ha iniziato a cercare una nuova gravidanza, mentre usciva dal tunnel delle cure per il cancro. Al terzo tentativo, durante la prima ecografia, le è stato detto che era in attesa di “due gemelle identiche”.

“È il miglior regalo per festeggiare il percorso di Shelly contro la malattia”, ha raccontato lunedì il marito Robert Battista. Il 9 dicembre 2022 – esattamente due anni dopo essere stata dichiarata pulita dal cancro – la donna ha dato alla luce Nina e Margot Women’s Hospital di Chicago. “È un vero miracolo“, ha dichiarato Shelly, mentre per il marito questo giorno “sarà il più importante dell’anno per la nostra famiglia”. 

✍ Marianna Grazi

#lucenews #nascita #illinois
  • Il bilancio è tragico: sette morti. Tra le vittime tre bambini e la giovane donna che ha aperto il fuoco. La strage è avvenuta questa mattina alle 10:30 in una scuola elementare cristiana privata ed è stata compiuta da un’ex studentessa di 28 anni. 

Una donna denuncia di fronte alle telecamere la necessità di una legge che tuteli le persone regolamentando l’uso di armi. Quella di Nashville è la 129esima sparatoria in America dall’inizio dell’anno.

#lucenews #lucelanazione #nashville
Cristian, 23 anni, Jose (19), Alysandra (15), Lyliana (13). Non sono alcuni dei ragazzi morti nella strage di Uvalde, in Texas. Sono i ragazzi che a causa della follia del 18enne Salvador Ramos che ha ucciso 19 bambini e 2 maestre, sono rimasti orfani. La madre, l'insegnante Irma Garcia, è stata ammazzata nel giorno della sparatoria alla Robb Elementary School. Il padre, Joe Garcia, dopo 48 ore dalla perdita della moglie, è morto di crepacuore, accasciandosi a terra nella cucina di casa. E così quei quattro ragazzi sono rimasti senza genitori, da un giorno all'altro. Senza un motivo. Ma in America evidentemente qualcuno ha ancora un cuore. Perché dopo la morte di Irma e Joe Garcia è stata lanciata, per sostenere economicamente il futuro di quei 4 ragazzi rimasti orfani, una raccolta fondi su Gofundme che in soli due giorni ha raggiunto circa 2 milioni e mezzo di dollari grazie alle donazioni di oltre 40mila persone.
Irma Garcia, uccisa dal 18enne Salvador Ramos nella strage a Uvalde in Texas, e il marito Joe Garcia, deceduto due giorni dopo per infarto (Foto / Gofundme / Joe e Irma Garcia)

La cugina di Irma Garcia: "Joe è morto di crepacuore"

A raccontare la morte di Joe Garcia e a lanciare la raccolta fondi su Gofundme è stata la cugina di Irma, Debra Austin. Il marito dell'insegnante, dopo aver deposto giovedì pomeriggio un mazzo di fiori davanti al memoriale eretto con delle croci bianche alla Robb Elementary School a Uvalde, è tornato a casa. Il giorno dopo, Joe Garcia è morto d'infarto in cucina. Inutile il tentativo di portarlo e salvarlo in ospedale. "Joe è morto di crepacuore", ha scritto la cugina di Irma sui social. E adesso quella casa - "un tempo luogo di felici riunioni familiari e lunghe tavolate, dove ci riunivamo a Capodanno per condividere la tradizione di mangiare 12 chicchi d'uva allo scoccare della mezzanotte per buona fortuna", scrive Debra Austin - è vuota. Debra Austin ha dunque deciso di fare qualcosa per quei quattro ragazzi che hanno perso tutto. Ha lanciato una raccolta fondi sulla piattaforma Gofundme con l'obiettivo e la speranza di aiutare e sostenere economicamente il futuro di Cristian, 23 anni, recluta dei marines, di Jose (19), studente alla Texas University, di Alysandra (15), studentessa al liceo, e di Lyliana (13), che frequenta ancora le medie.

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"Ciao, mi chiamo Debra Austin - inizia così la descrizione della raccolta fondi -, Irma Garcia era mia cugina e una delle insegnanti uccise alla Robb Elementary di Uvalde, in Texas, il 24 maggio 2022. Irma era una moglie, una madre di 4 figli, una cugina, una sorella, una figlia, una zia e una persona meravigliosa. Avrebbe letteralmente fatto qualsiasi cosa per chiunque... senza fare domande. Amava i suoi bambini in classe ed è morta cercando di proteggerli. Per favore - chiede Irma -, donate tutto ciò che potete per aiutare la sua famiglia. Il 100% del ricavato andrà alla famiglia Garcia per spese varie. Grazie e che Dio vi benedica". "Sono ugualmente devastata - prosegue Debra - nel dirvi che il marito di Irma, Joe, è tragicamente morto questa mattina (26 maggio 2022, ndr). Per favore, cercate di tenere la nostra famiglia nei vostri pensieri e nelle vostre preghiere. Credo davvero che Joe sia morto di crepacuore e che perdere l'amore della sua vita da oltre 25 anni sia stato troppo da sopportare".
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L'appello della donna è stato accolto immediatamente. In poche ore la raccolta fondi aveva già raggiunto 2 milioni di dollari di donazioni. E oggi, a due giorni dall'avvio, la campagna per i quattro ragazzi rimasti orfani ha già raccolto 2,444,310 dollari grazie alle 43.352 donazioni arrivate sulla piattaforma Gofundme. Sono tantissime le donazioni da 25, 50, 100 dollari di privati cittadini. Il più importante contributo è arrivato da Bill Pulte, un miliardario filantropo da 3,2 milioni di follower su Twitter. Il magnate di Detroit non solo ha donato ingenti somme di denaro alla famiglia di Irma e Joe Garcia, ma ha invitato tutti i suoi follower a fare altrettanto. E così la raccolta è riuscita ad arrivare a oltre 2 milioni di dollari di donazioni. Una donna che ha donato 50 dollari ai quattro figli rimasti orfani ha commentato: "Io e la mia famiglia abbiamo il cuore spezzato per la vostra perdita. Allo stesso tempo però è importante che ricordiate che siamo tutti connessi dall'amore e dalla solidarietà, come esseri umani. I nostri cuori sono con voi".
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