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TikTok difende la comunità Lgbtq+: vietati deadnaming e misgendering nei video. Ecco cosa sono

di NICOLÒ GUELFI -
12 febbraio 2022
TikTok

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Svolta arcobaleno per TikTok. Il social cinese più utilizzato dai giovanissimi ha annunciato l’intenzione di aggiornare le sue linee guida della community al fine di garantire un ambiente e un’esperienza sulla piattaforma più sicura e serena per la comunità Lgbtq+. I social sono luogo d'incontro oggi per miliardi di persone nel mondo e gli episodi di odio non sono una novità, ma il caso riguarda particolarmente tutto il mondo arcobaleno: secondo quanto emerso lo scorso anno in un report stilato da Glaad, organizzazione no profit per i diritti delle persone gay, trans, lesbiche e queer, TikTok, così come gli altri grandi social network, non sarebbe una zona sicura per le persone Lgbtq+. Questo non perché le piattaforme le penalizzino esplicitamente in qualche modo, ma perché gli utenti sono esposti pubblicamente a messaggi di odio e intimidazioni da parte di altri e le regole non farebbero abbastanza per ostacolare il fenomeno. 

Deadnaming e misgendering, che cosa vogliono dire?

Nelle sue nuove linee guida, presentate lo scorso giovedì 9 febbraio, TikTok si propone di fare chiarezza sul punto, eliminando tutte le forme di omofobia e transfobia dai suoi contenuti. Ad esempio, due comportamenti che saranno puniti da adesso in avanti nella piattaforma saranno il deadnaming e il misgendering. Con il termine “deadnaming”, ci si riferisce alla pratica di chiamare una persona transgender con il nome della sua precedente identità, considerata da quella persona, appunto, morta. Per fare un esempio, è come se ci riferissimo ad Elliot Page, famoso attore americano, con il suo vecchio nome da ragazza, “Ellen”. Si parla di “misgendering” invece quando si chiama, con il fine di schernirla, una persona utilizzando un pronome errato, ad esempio il femminile per una persona che si considera uomo.

Dai pronomi personali ai disturbi alimentari, le novità su TikTok

Tra le altre innovazioni per migliorare la rappresentanza, l’app ha già aggiunto la possibilità di indicare autonomamente il pronome personale con cui si vuole essere chiamati. Inoltre saranno bannati tutti i profili nei quali si difende e promuove la cosiddetta Terapia di Riconversione sessuale, una teoria che pretenderebbe di poter guarire i presunti problemi delle persone trans. TikTok sarà anche più stringente anche sui contenuti in grado di provocare disturbi alimentari, problematica molto presente tra il pubblico più giovane.

Oltre 90 milioni di video rimossi in tre mesi

Oltre 91 milioni di video, pari a circa l’1% di quelli totali, è già stato rimosso dalla piattaforma durante il primo trimestre del 2021 perché avevano violato le precedenti linee guida. Di tutti i contenuti rimosso tra luglio e settembre dello scorso anno, solo l’1,5% riguardava messaggi di odio. Una categoria ampia, al cui interno possono esserci contenuti razzisti ma anche sessista, omofobi e trasfobici. Il 5% invece è stato rimosso in quanto considerati atti di bullismo o molestie.