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Home » Attualità » Titti compie 80 anni e nei parchi arrivano i personaggi dei cartoni animati

Titti compie 80 anni e nei parchi arrivano i personaggi dei cartoni animati

Progetto di Cartoon Network con interventi a Milano, Firenze e Napoli per avere città sempre più a misura di bambini

Barbara Berti
23 Giugno 2022
Il nuovo murales nel Giardino dei Desideri a Milano realizzato grazie al progetto di Cartoon Network

Il nuovo murales nel Giardino dei Desideri a Milano realizzato grazie al progetto di Cartoon Network

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Nei giardini pubblici arrivano i protagonisti dei cartoni animati per rendere le città sempre più a misura di bambini. Accade a Milano, Firenze e Napoli dove si è appena concluso il progetto di Cartoon Network (canale 607 di Sky), il canale edito da Warner Bros. Discovery, relativo alla riqualificazione di tre aree verdi: “Il giardino dei desideri”, il “Giardino Cubattoli” e il “Frutteto del parco Viviani”.

Iniziati ad aprile, i lavori sono stati realizzati in collaborazione con “Brand for the City” e realtà locali: Patto di Collaborazione via Ravenna per l’area di Milano, l’associazione “Le Curandaie” per Firenze e l’associaizone “N’ Sea Yet” per il verde di Napoli. Ma nella rigenerazione dei parchi sono stati coinvolti attivamente anche bambini e ragazzi. Tra le azioni messe in campo ci sono la riqualificazione del verde e delle aree gioco, la posa di nuovi alberi, la realizzazione di sedute e impianti per facilitare l’aggregazione e i percorsi educativi e la decorazione di aree e muri con i personaggi più amati di Cartoon Network. L’attività è stata, inoltre, l’occasione per celebrare l’ottantesimo anniversario di Titti, uno dei personaggi più amati dei Looney Tunes, con la realizzazione di tre creatività uniche – parte dell’iniziativa che durante il 2022 prevederà la creazione di 80 murales in giro per il mondo – per festeggiare il celebre canarino, amato da grandi e piccoli.

“Siamo incredibilmente orgogliosi di questo progetto – dichiara Marcio Cortez Meléndez, Brand Communication and Digital Director Warner Bros. Discovery –. Milano, Firenze e Napoli da ora possono contare su tre parchi riqualificati, luoghi con una fortissima identità, dove l’aggregazione, l’arte e l’animazione hanno trovato casa”.

“Il giardino dei desideri” di Milano

Il murales nel Giardino dei Desideri di Milano
Il murales nel Giardino dei Desideri di Milano

Nel dettaglio, per “Il giardino dei desideri” di Milano Cartoon Network si è trasformata in un mezzo per veicolare arte allo stato puro su una superficie di quasi 600 metri quadrati: lo street artist italiano Smoe ha realizzato un incredibile murales, dal potente impatto visivo, sull’intera superficie del campo da basket, raffigurante alcuni dei personaggi più amati dei programmi canale come “Teen Titans Go!”, “Siamo solo orsi”, “Lo straordinario mondo di Gumball”, “Craig”. Ovviamente sul murales c’è anche Titti, rappresentato nell’opera dell’artista messicano, Raul Urias. Sono state, inoltre, posizionate delle nuove recinzioni per preservare la sicurezza dei giocatori, panchine a scopo aggregativo e fioriere brandizzate. Contemporaneamente, il Comune di Milano ha predisposto il rifacimento della pavimentazione dell’area giochi per i più piccoli e della staccionata in legno che la circonda, oltre a piantare nuovi arbusti in sinergia con Cartoon Network per rendere ancora più colorato e accogliente il parco. Il giardino pubblico si trova in via Ravenna – Municipio 4, di fronte alla primaria “Fabio Filzi”, un luogo di grande importanza per i bimbi che lo frequentano dopo la scuola, un posto dove l’aggregazione e l’incontro tra culture diverse è possibile. Per questo Cartoon Network, da sempre vicina a queste tematiche, ha sostenuto il patto di collaborazione per “Il Giardino dei desideri”, azione coordinata da Labsus, Italia Nostra e Spaziopensiero in collaborazione con il Comune di Milano e il Municipio 4  all’interno del programma “Lacittàintorno” di Fondazione Cariplo.

Qui Firenze: il nuovo “Giardino Cubattoli”

Un momento della riqualificazione del Giardino Cubattoli a Firenze
Un momento della riqualificazione del Giardino Cubattoli a Firenze

A Firenze, il parco riqualificato è il “Giardino Cubattoli“, che si trova nella zona de Le Cure, un posto ricco di identità, storia e magia: Boccaccio ambientò qui il suo romanzo Calandrino e l’elitropia. Quella che un tempo era una zona di campagna e veniva divisa dalla città da una ferrovia costruita a inizio del ‘900, oggi è uno dei quartieri più urbanizzati della città, meta ideale per creativi e artisti di strada. Proprio seguendo la naturale identità del luogo, la urban artist Rame 13 – con l’aiuto dei bambini – ha realizzato dei pannelli raffiguranti gli iconici personaggi dell’animazione Cartoon Network, mentre l’artista Eugenia Chiasserini, si è cimentata nel murales celebrativo di Titti.

Il murales celebrativo di Titti nel Giardino Cubattoli di Firenze
Il murales celebrativo di Titti nel Giardino Cubattoli di Firenze

Sono state, inoltre, create – a cura di “Officina Chiodofisso” – delle statue in arbusto con protagonisti i tre iconici fratelli di “Siamo solo orsi”, una delle serie più amate di Cartoon Network. È stata anche realizzata una cupola in salice intrecciato di tre metri di diametro, con panche che i bambini potranno utilizzare per attività laboratoriali, letture e soprattutto per socializzare. Uno degli obiettivi più importanti della riqualificazione è proprio proteggerne e svilupparne la sua capacità aggregativa e inclusiva. Infine, sono state aggiunte delle nuove piante per rivitalizzare la zona dell’Horto, che occupa una superficie di 140 metri quadrati.

Nuova vita per il Frutteto del parco Viviani a Napoli

Nuova vita per il Frutteto del Parco Viviani a Napoli
Nuova vita per il Frutteto del Parco Viviani a Napoli

A Napoli, nuova vita per “Il frutteto del parco Viviani“, uno spazio di 670 metri quadrati che da circa 10 anni era stato chiuso e abbandonato fino a diventare una discarica ricoperta da rovi. Situato in un punto incredibilmente panoramico della città, sulla collina del celebre quartiere del Vomero, il parco ospita il frutteto e 20mila metri quadrati di giardini e affascinanti grotte in tufo, su più altezze, usate in passato come riparo dagli animali al pascolo. Nella zona sono presenti numerose scuole di diverso ordine e grado. Qui, grazie al contributo del brand, sono state realizzate operazioni di importanza vitale per il parco: ristrutturazione delle terrazze, adeguamento di tutto l’impianto di irrigazione, restauro del vecchio frutteto con piantumazione di nuovi alberi, creazione di un percorso educativo e corsi per bambini, arricchimento della biodiversità del luogo, realizzazione di sedute per poter vivere il parco al meglio, attività “Adotta il tuo albero” con i bambini del quartiere e, infine, la realizzazione di grandi e coloratissimi stendardi – con i personaggi più iconici dell’animazione targati Cartoon Network – sulla parete del frutteto. Anche in questo caso naturalmente non è mancato l’omaggio a Titti che vive nell’opera di Urias a cui è dedicato uno degli stendardi.

Cartoon Network, “Bambini protagonisti”

Nuova vita per il Frutteto del Parco Viviani a Napoli
Nuova vita per il Frutteto del Parco Viviani a Napoli

“Da sempre con il brand Cartoon Network siamo vicini ai valori del nostro target attraverso iniziative di social responsibility – ricorda Cortez Meléndez – come, per esempio, la campagna internazionale ‘Climate Champions’, lanciata l’anno passato e ancora in corso. O, ancora, il progetto ‘IoSonoDiverso’ focalizzato sull’inclusione. In tutte queste attività, ci impegniamo a rendere i bambini protagonisti, parte attiva del cambiamento del mondo che li circonda, coinvolgendoli con energia, fantasia, divertimento e, soprattutto, nel modo che più li rispecchia e appartiene”.

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Instagram

  • Stando a quanto dicono gli studiosi, i social network sono portatori malati di ansia e depressione. E, diciamocelo, non servivano studi e numeri per capirlo. I più attrezzati di noi a comprendere le dinamiche social e sociali che si nascondono dietro l’algoritmo di Meta già da tempo avevano compreso che “social sì, ma a piccole dosi”.

Eppure la deriva c’è stata e adesso distinguere il virtuale dal reale, l’immagine dallo schermo, il like dall’affetto sembra essere diventata un’operazione assai difficile.

Il senso di inadeguatezza delle persone di ogni età sta dilagando. Pare che il meccanismo sia più o meno questo: l’erba del vicino – di account – è sempre più verde. 

Che poi nella realtà non è così poco importante. A importare è ciò che appare, non ciò che è, tanto da ridurre il dilemma “essere o non essere” a coltissimo equivoco elitario. Cogito ergo sum un po’ poco, verrebbe da dire, se non fosse che la faccenda è seria e grave. 

Lo stress da social è reale e affligge grandi e piccini, senza distinzione di ceto. Una vera e propria sofferenza psicologica che tende a minare le fondamenta dell’intera società. Tra il 2003 e il 2018, i casi di ansia hanno registrato numeri da record, così come quelli di depressione, autolesionismo e problemi di alimentazione. Questo basti per capire che limitarsi a catalogare il problema come questione minore è sbagliato e pericoloso.

Complice il recente lockdown, la corsa verso la psicosocialpatologia ha accelerato il passo. L’unica soluzione a portata di mano, seppur temporanea, è prendersi una pausa dai social e uscire dalla bolla, come Selena Gomez insegna. 

Vivere la vita vera, in Logout, fatta di persone in carne e ossa che di perfetto hanno poco o nulla e che combattono ogni giorno per cercare di assomigliare a ciò che vorrebbero essere. 

E tu quanto tempo passi sui social? 📲

Di Margherita Ambrogetti Damiani ✍

#lucenews #lucelanazione #socialout #viverelavita #nofilter #autoconsapevolezza #stressdasocial #socialdetox
  • Ad appena 3 anni e mezzo, Vincenzo comunica ai genitori il desiderio di indossare vestiti e gonne. Alla richiesta viene inizialmente, quanto inevitabilmente, dato poco peso, come se fosse un gioco… 

Ma 6 anni e mezzo dopo Vincenzo fa un coming out più deciso, chiede di potersi chiamare Emma e di indossare un costume femminile alle lezioni di danza, che condivide con le due sorelle maggiori. Pochi giorni fa, grazie anche alla comprensione e disponibilità della sua insegnante di danza, ha vissuto il suo momento di gloria, esibendosi in un saggio-spettacolo di fine anno costruito su misura, con una coreografia che racconta la sua storia.

La danza, si sa, può essere di grande aiuto per costruire la propria identità, perché è prima di tutto libertà di espressione. 

“Gli anni di pandemia sono stati decisivi per mia figlia. La riflessione è diventata sempre più profonda e, con sofferenza, lo scorso ottobre, è riuscita a parlarci di ciò che davvero le stava a cuore. Le prime sostenitrici sono state proprio le sorelle, più aperte e predisposte mentalmente su questa tematica. Noi genitori ancora pensavano a una latente omosessualità, ma non era così: per nostra figlia la propria identità di genere non coincideva con il sesso assegnatole alla nascita”.

I primi tempi non sono stati facili, per certi aspetti è stato come elaborare un lutto perché Emma volava cancellare tutto il suo passato, buttando via foto e vestiti. La sua è stata una rinascita vera e propria, il suo “no" al nome, al genere maschile, è ormai definitivo. 

A scuola, ha chiesto e ottenuto di potersi chiamare Emma, così come in società. Fondamentale è stato il supporto della famiglia che, a un certo punto, ha capito che non si trattava di un gioco, malgrado la giovanissima età.

“A chi tuttora continua a ripeterci che avremmo dovuto insistere e iscriverla a calcio, dico con fermezza: i figli vanno ascoltati, è giusto che vivano la loro vita, quella più congeniale al loro sentire, perché tutti meritiamo di essere felici”.

Di Roberta Bezzi ✍

#lucenews #lucelanazione #bologna #emma #transgender #transrights
  • “Trova qualcuno a cui piaci come sei e digli di farsi curare”, scrive Andrea Pinna in uno dei suoi tipici post su Instagram. 

Ma se Andrea Pinna, apprezzato per i suoi aforismi taglienti, “né bello né ricco” come dice lui, è diventato uno degli influencer più originali del web, è anche perché ha fatto entrambe le cose: ha accettato se stesso com’era e ha intrapreso un percorso di cura.

Trentacinque anni, origini sarde e milanese di adozione, ha cominciato il suo cammino partendo dal gradino più basso. 

"Lavoravo a Roma nel mondo dei negozi, commesso e poi vetrinista. Mi hanno mandato in Sardegna, la mia terra, a seguire nuovi negozi, ma poco dopo hanno chiuso tutto lasciandomi senza lavoro. E lì si è scatenata la mia prima fortissima depressione. Che ho affrontato con Facebook, scrivendo status più o meno sarcastici per scaricare la rabbia”.

Non una depressione qualsiasi, ma un malessere profondo che a distanza di anni gli verrà diagnosticato come bipolarismo. 

"Non è stato facile. Ho passato periodi che non dormivo mai e altri in cui stavo sempre a letto. Avere un disagio psichico non è una passeggiata e bisogna raccontarlo, imparare ad ascoltarsi”.

Sul suo profilo Instagram @leperledipinna ha deciso di portare avanti due battaglie: quella per i diritti civili dei gay e l’altra per dare voce ai problemi mentali.

“La prima la combatto in prima persona da tanto tempo, la seconda per far capire che se vai dall’ortopedico quanto ti fa male il ginocchio è giusto andare da uno psicoterapeuta o uno psichiatra quando hai un disagio mentale o psicologico”.

E attraverso le dirette Instagram di psicoterapinna "racconto la mia storia, il mio vissuto, chiamando gli esperti a parlare dei vari problemi psicologici che la gente può avere”.

La storia di chi ha trovato il coraggio di affrontare il bipolarismo e ha saputo rendere i social un luogo in cui sentirsi a proprio agio. Qualunque sia il disagio.

L
  • "L’autismo è un fenomeno che riguarda sì, in primo luogo gli autistici e le loro famiglie, ma anche la società in generale. Un nato o nata ogni 70/80 rientra nello spettro autistico ormai ed è quindi bene che anche i cosiddetti neuro tipici sappiano di cosa si parla”.

Dopo la standing ovation ricevuta lo scorso 2 aprile al Cinema La Compagnia di Firenze e il fortunato tour avviato nei cinema e nei teatri della Toscana, il documentario “I mille cancelli di Filippo” sarà nuovamente proiettato lunedì 27 giugno alle 21, nella Limonaia di Villa Strozzi a Firenze. Al centro della narrazione il figlio del noto autore Enrico Zoi, il giovane Filippo, colpito da spettro autistico.

Con la delicatezza e la magia tipica di uno scrittore che, prima di tutto, è un babbo amorevole, Enrico – insieme a sua moglie Raffaella Braghieri – apre una volta ancora le porte della sua casa per raccontare al mondo la realtà speciale della sua famiglia.

E il consiglio per i genitori che hanno appena ricevuto una diagnosi di autismo sul proprio bambino sarebbe quello di "non chiudersi, di non chiedersi perché, di guardare al mondo esterno, di aprirsi. Chiudersi non serve a niente, anzi… è un po’ come una partita di calcio: se non scendi in campo la perdi a tavolino, se invece accetti il confronto te la puoi giocare!”.

Di Caterina Ceccuti ✍

#lucenews #lucelanazione #enricozoi #imillecancellidifilippo #firenze #autismo #autismawareness
Nei giardini pubblici arrivano i protagonisti dei cartoni animati per rendere le città sempre più a misura di bambini. Accade a Milano, Firenze e Napoli dove si è appena concluso il progetto di Cartoon Network (canale 607 di Sky), il canale edito da Warner Bros. Discovery, relativo alla riqualificazione di tre aree verdi: "Il giardino dei desideri", il "Giardino Cubattoli" e il "Frutteto del parco Viviani". Iniziati ad aprile, i lavori sono stati realizzati in collaborazione con "Brand for the City" e realtà locali: Patto di Collaborazione via Ravenna per l'area di Milano, l'associazione "Le Curandaie" per Firenze e l'associaizone "N’ Sea Yet" per il verde di Napoli. Ma nella rigenerazione dei parchi sono stati coinvolti attivamente anche bambini e ragazzi. Tra le azioni messe in campo ci sono la riqualificazione del verde e delle aree gioco, la posa di nuovi alberi, la realizzazione di sedute e impianti per facilitare l’aggregazione e i percorsi educativi e la decorazione di aree e muri con i personaggi più amati di Cartoon Network. L’attività è stata, inoltre, l’occasione per celebrare l’ottantesimo anniversario di Titti, uno dei personaggi più amati dei Looney Tunes, con la realizzazione di tre creatività uniche - parte dell’iniziativa che durante il 2022 prevederà la creazione di 80 murales in giro per il mondo - per festeggiare il celebre canarino, amato da grandi e piccoli. "Siamo incredibilmente orgogliosi di questo progetto – dichiara Marcio Cortez Meléndez, Brand Communication and Digital Director Warner Bros. Discovery –. Milano, Firenze e Napoli da ora possono contare su tre parchi riqualificati, luoghi con una fortissima identità, dove l’aggregazione, l’arte e l’animazione hanno trovato casa".

"Il giardino dei desideri" di Milano

Il murales nel Giardino dei Desideri di Milano
Il murales nel Giardino dei Desideri di Milano
Nel dettaglio, per "Il giardino dei desideri" di Milano Cartoon Network si è trasformata in un mezzo per veicolare arte allo stato puro su una superficie di quasi 600 metri quadrati: lo street artist italiano Smoe ha realizzato un incredibile murales, dal potente impatto visivo, sull’intera superficie del campo da basket, raffigurante alcuni dei personaggi più amati dei programmi canale come "Teen Titans Go!", "Siamo solo orsi", "Lo straordinario mondo di Gumball", "Craig". Ovviamente sul murales c'è anche Titti, rappresentato nell’opera dell’artista messicano, Raul Urias. Sono state, inoltre, posizionate delle nuove recinzioni per preservare la sicurezza dei giocatori, panchine a scopo aggregativo e fioriere brandizzate. Contemporaneamente, il Comune di Milano ha predisposto il rifacimento della pavimentazione dell’area giochi per i più piccoli e della staccionata in legno che la circonda, oltre a piantare nuovi arbusti in sinergia con Cartoon Network per rendere ancora più colorato e accogliente il parco. Il giardino pubblico si trova in via Ravenna - Municipio 4, di fronte alla primaria "Fabio Filzi”, un luogo di grande importanza per i bimbi che lo frequentano dopo la scuola, un posto dove l’aggregazione e l’incontro tra culture diverse è possibile. Per questo Cartoon Network, da sempre vicina a queste tematiche, ha sostenuto il patto di collaborazione per "Il Giardino dei desideri", azione coordinata da Labsus, Italia Nostra e Spaziopensiero in collaborazione con il Comune di Milano e il Municipio 4  all’interno del programma "Lacittàintorno" di Fondazione Cariplo.

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Il murales celebrativo di Titti nel Giardino Cubattoli di Firenze
Il murales celebrativo di Titti nel Giardino Cubattoli di Firenze
Sono state, inoltre, create – a cura di "Officina Chiodofisso" - delle statue in arbusto con protagonisti i tre iconici fratelli di "Siamo solo orsi", una delle serie più amate di Cartoon Network. È stata anche realizzata una cupola in salice intrecciato di tre metri di diametro, con panche che i bambini potranno utilizzare per attività laboratoriali, letture e soprattutto per socializzare. Uno degli obiettivi più importanti della riqualificazione è proprio proteggerne e svilupparne la sua capacità aggregativa e inclusiva. Infine, sono state aggiunte delle nuove piante per rivitalizzare la zona dell’Horto, che occupa una superficie di 140 metri quadrati.

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Cartoon Network, "Bambini protagonisti"

Nuova vita per il Frutteto del Parco Viviani a Napoli
Nuova vita per il Frutteto del Parco Viviani a Napoli
"Da sempre con il brand Cartoon Network siamo vicini ai valori del nostro target attraverso iniziative di social responsibility - ricorda Cortez Meléndez - come, per esempio, la campagna internazionale 'Climate Champions', lanciata l’anno passato e ancora in corso. O, ancora, il progetto 'IoSonoDiverso' focalizzato sull’inclusione. In tutte queste attività, ci impegniamo a rendere i bambini protagonisti, parte attiva del cambiamento del mondo che li circonda, coinvolgendoli con energia, fantasia, divertimento e, soprattutto, nel modo che più li rispecchia e appartiene".
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