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Partorisce dopo il trapianto di utero: "Primo caso in Italia e sesto al mondo"

All'ospedale Cannizzaro di Catania è nata Alessandra. Il nome è stato scelto in ricordo della donatrice

di ILARIA VALLERINI -
2 settembre 2022
Mamma nata senza utero partorisce una bambina dopo il trapianto

Mamma nata senza utero partorisce una bambina dopo il trapianto

È diventata mamma dopo il trapianto di utero ed è la prima in Italia. È successo all'ospedale Cannizzaro di Catania, dove una 31enne, priva di utero dalla nascita a causa della sindrome di Rokitansky, ha dato alla luce la piccola Alessandra. Il nome è stato scelto dai genitori della piccola in ricordo della donatrice. Si tratta anche del sesto caso al mondo di gravidanza portata a termine con successo dopo un trapianto di utero da donatrice deceduta. Il parto non è stato semplice: la donna è stata sottoposta al cesareo dopo attacchi febbrili da positività al Covid, la piccola Alessandra è nata prematura alla 34esima settimana di gravidanza e pesa 1,7 kg. Madre e figlia sono ancora ricoverate in ospedale, ma le loro condizioni sono definite "stabili" dai medici che le seguono.

In Italia per la prima volta una mamma ha partorito la sua bambina grazie all'utero trapiantato

"Un trapianto estremamente complesso"

Pierfrancesco Veroux

Pierfrancesco Veroux, professore ordinario di Chirurgia vascolare e trapianti dell'Università di Catania che ha eseguito l'intervento

Il trapianto era stato effettuato nell'agosto 2020 presso il Centro trapianti dell'Azienda ospedaliero universitaria Policlinico di Catania. La paziente e il marito hanno poi iniziato il percorso di fecondazione assistita omologa, grazie agli ovociti prelevati e conservati, prima dell’intervento, nella biobanca per la preservazione della fertilità dello stesso ospedale. "È stato un trapianto estremamente complesso - ricostruisce Pierfrancesco Veroux, professore ordinario di Chirurgia vascolare e trapianti dell'Università di Catania che ha eseguito l'intervento - che ha presentato sin dall'inizio le difficoltà tecniche che ne limitano l'uso estensivo nel mondo. In questo caso l'utero, sin dal 'declampaggio' dei vasi, ha mostrato una grande vitalità che ha poi permesso grazie a una perfusione ottimale di 'vivere' nella paziente e di portare a termine una gravidanza quanto mai attesa". "Il Centro trapianti da me diretto - sottolinea Veroux - ha seguito in questi due anni con cadenza settimanale la futura mamma per monitorare le condizioni cliniche. L'utero trapiantato, al momento della nascita della 'nostra' piccola Alessandra, ha confermato la piena funzionalità, facendo ben sperare per il futuro".

"Gli interventi da donatrici decedute sono solo il 20%"

A due anni di distanza dal trapianto di utero nasce Alessandra

Di "risultato straordinario" parla il direttore del Centro nazionale trapianti Massimo Cardillo. "Questa sperimentazione è ancora agli inizi, soprattutto per quanto riguarda gli interventi a partire da donatrici decedute, che sono solo il 20% dei già pochi trapianti di utero finora realizzati nel mondo. Una gravidanza con esito positivo a soli due anni dal primo trapianto è dal punto di vista scientifico un successo per la Rete trapiantologica italiana: innanzitutto per tutti i professionisti dell'Ospedale Cannizzaro e del Policlinico di Catania che stanno conducendo la sperimentazione e che hanno seguito fin dall'inizio il percorso della paziente, e poi per il Centro regionale siciliano e per il coordinamento nazionale che hanno lavorato al reperimento dell'organo". "La vita ha trionfato grazie alla scienza - ha commentato su Facebook il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci -. Complimenti ai professionisti, alle loro equipe e tanta felicità per un evento così lieto. La Sicilia è anche questo. E ne siamo orgogliosi".