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Home » Attualità » Ucraina come Tienanmen, un uomo si inginocchia e ferma il carro armato russo: video

Ucraina come Tienanmen, un uomo si inginocchia e ferma il carro armato russo: video

Dopo il video di ieri in cui un civile si era buttato in mezzo a una strada per bloccare un convoglio di mezzi militari russi, un altro oggi ha bloccato l'avanzata di una colonna di tank a Bakhmach

Remy Morandi
26 Febbraio 2022
Ucraina, uomo si lancia sopra il carro armato russo

Ucraina, uomo si lancia sopra il carro armato russo

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Ucraina come Tienanmen. Un uomo si inginocchia e ferma un carro armato russo. Ieri, venerdì 25 gennaio, era stato diffuso un video di un cittadino ucraino che si era gettato in mezzo a una strada nel sud del Paese per bloccare l’avanzata di un convoglio di mezzi militari provenienti dalla Russia. Oggi, sabato 26 febbraio, è stato diffuso un altro video di un civile che si è gettato sopra un carro armato russo, fino a farlo fermare.

https://luce.lanazione.it/wp-content/uploads/2022/02/VID-20220226-WA0012.mp4

Il video è stato diffuso su Telegram. Si vede un carro armato russo avanzare in una strada di Bakhmach, città a nord dell’Ucraina. L’uomo si aggrappa al cannone del mezzo per non scivolare e finire sotto i cingolati. Il veicolo non si ferma, avanza. L’uomo perde l’equilibrio e finisce a terra. Ma riesce a rimanere in piedi e con le braccia prova a fare forza per tentare di fermare l’avanzata della colonna. Il carro armato si ferma, l’uomo si inginocchia, altri cittadini ucraini gli si avvicinano per portarlo via dalla strada. Lui resta lì, fermo per un paio di secondi, risoluto a fronteggiare disarmato il carro armato russo. Poi si sposta e inveisce contro gli invasori. Una donna cerca di calmarlo e portarlo via. Lui la respinge e rimane lì. Il carro armato riparte e si allontana.

Ieri, venerdì 25 febbraio, un altro ucraino si era buttato in mezzo alla strada per fermare i mezzi militari russi. Il video, iniziato a circolare sul web, è stato girato nel sud dell’Ucraina.

https://luce.lanazione.it/wp-content/uploads/2022/02/VID_20220225_141616_925.mp4

L’uomo, un cittadino ucraino, si butta in mezzo alla strada per fermare il convoglio russo. I veicoli non si fermano, ma rallentano per evitare di colpire l’uomo. Tanti i veicoli militari del convoglio. L’uomo non demorde. Agita le braccia per tentare di fermare quei veicoli che stanno invadendo il suo Paese.

https://luce.lanazione.it/wp-content/uploads/2022/02/VID_20220225_141612_657.mp4

Un altro video, leggermente più lungo, riprende la scena. Alcuni cittadini ucraini sono sul ciglio di una strada nel sud del Paese. Riprendono con il cellulare l’avanzata di un convoglio di mezzi militari russi. Passa il primo veicolo, poi un altro ancora. L’inquadratura si sposta a sinistra, in direzione del convoglio russo. Un uomo si getta in mezzo alla strada per tentare di fermare i veicoli. Per poco un carro non gli passa sopra, ma con una manovra repentina, lo evita. Il cittadino ucraino non si scoraggia. Agita le braccia contro i mezzi, gli corre contro, li colpisce sul paraurti. I veicoli non si fermano, ma rallentano e aggirano l’uomo per evitare di schiacciarlo. Prima di terminare, nel video si sente un uomo chiamare una donna “Ania! Ania! Non riprendere!” per paura che i russi possano aprire il fuoco contro di loro. Il video finisce e viene pubblicato sui social. Al momento non si conoscono altri dettagli della vicenda e non si sa che fine abbia fatto l’uomo.

Il “Rivoltoso sconosciuto” della protesta di piazza Tienanmen a Pechino, 5 giugno 1989

La scena ricorda il “Rivoltoso sconosciuto” della protesta di piazza Tienanmen a Pechino. Il 5 giugno 1989 un uomo si mise di fronte a un convoglio di carri armati cinesi, impedendone l’avanzata. I mezzi provarono a girargli intorno, ma il ragazzo spostandosi continuò a bloccarli mettendosi ripetutamente di fronte a loro. Dopo averli bloccati, l’uomo si arrampicò sopra il primo carro armato e si mise a parlare con il guidatore. Di quell’uomo non si seppe più nulla.

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  • Sono tre, per il momento, gli istituti superiori che si sono candidati ad accogliere Nina Rosa Sorrentino, la studentessa disabile di 19 anni che non può sostenere la maturità al liceo Sabin di Bologna (indirizzo Scienze umane) e che i genitori hanno per questo motivo ritirato da scuola.

La storia è nota: la studentessa ha cominciato il suo percorso di studi nel liceo di via Matteotti seguendo il programma differenziato. Già al terzo anno i genitori avevano chiesto di passare al programma degli obiettivi minimi che si può concludere con l’Esame di Stato, mentre quello differenziato ha solo la "certificazione delle competenze".

Il Consiglio di classe aveva respinto la richiesta della famiglia, anche perché passare agli obiettivi minimi avrebbe implicato esami integrativi. Da qui la decisione della famiglia, avvenuta giusto una settimana fa, di ritirare Nina da scuola – esattamente un giorno prima che i giorni di frequenza potessero essere tali da farle comunque ottenere la "certificazione delle competenze" – in modo tale che possa provare a sostenere la Maturità in un altro istituto del capoluogo emiliano.

Sulla storia di Nina, ieri, è tornata anche la ministra per la Disabilità, Alessandra Locatelli, che alla Camera ha risposto, durante il question time, a una domanda sulle iniziative volte a garantire l’inclusione sociale e lavorativa delle persone con sindrome di Down presentata dal capogruppo di FdI, Tommaso Foti.

"C’è ancora un po’ di strada da fare se una ragazza con la sindrome di Down non viene ammessa all’esame di maturità – ha detto la ministra –. Se non si è stati in grado di usare tutte le strategie possibili e l’accomodamento ragionevole, come previsto dalla Convenzione Onu per i diritti delle persone disabili che in Italia è legge; se non si è stati in grado di valorizzare i punti di forza dei ragazzi che non chiedono di essere promossi automaticamente ma di avere un’occasione e un’opportunità."

#lucenews #lucelanazione #ninasorentino #disabilityinclusion #bologna
  • “Ho fatto la storia”. Con queste parole Alex Roca Campillo ha postato sul suo account Twitter il video degli ultimi, emozionanti, metri della maratona di Barcellona.

Ed effettivamente un record Alex l’ha scritto: è la prima persona al mondo con una disabilità al 76 per cento a riuscire a percorrere la distanza di 42 km e 195 metri.
Alex ha concluso la sua gara in 5 ore 50 minuti e 51 secondi, ma il cronometro in questa situazione è passato decisamente in secondo piano. “tutto questo è stato possibile grazie alle mia squadra. Grazie a tutti quelli che dal bordo della strada mi hanno spinto fino al traguardo. Non ho parole”.

#lucenews #alexrocacampillo #maratonadibarcellona #barcellona
  • In Uganda dirsi gay potrà costare l’ergastolo. Il Parlamento dell’Uganda ha appena approvato una legge che propone nuove e severe sanzioni per le relazioni tra persone dello stesso sesso. Al termine di una sessione molto movimentata e caotica, la speaker del Parlamento Annet Anita Among, dopo il voto finale ha detto: “È stata approvata a tempo record”. La legge, che passa ora nelle mani del presidente Yoweri Museveni, che potrà scegliere se porre il veto o firmarla, propone nuove e molto dure sanzioni per le relazioni omosessuali in un Paese in cui l’omosessualità è già illegale.

La versione finale non è ancora stata pubblicata ufficialmente, ma gli elementi discussi in Parlamento includono che una persona condannata per adescamento o traffico di bambini allo scopo di coinvolgerli in attività omosessuali, rischia l’ergastolo; individui o istituzioni che sostengono o finanziano attività o organizzazioni per i diritti Lgbt, oppure pubblicano, trasmettono e distribuiscono materiale mediatico e testuale a favore degli omosessuali, rischiano di essere perseguiti e incarcerati. 

“Questa proposta di legge – ha detto Asuman Basalirwa, membro del Parlamento che l’ha presentata – è stata concepita per proteggere la nostra cultura, i valori legali, religiosi e familiari tradizionali degli ugandesi e gli atti che possono promuovere la promiscuità sessuale in questo Paese”. Il parlamentare ha poi aggiunto: “Mira anche a proteggere i nostri bambini e giovani che sono resi vulnerabili agli abusi sessuali attraverso l’omosessualità e gli atti correlati”.

Secondo la legge amici, familiari e membri della comunità avrebbero il dovere di denunciare alle autorità le persone omosessuali. Nello stesso disegno di legge, tra l’altro, si introduce la pena di morte per chi abusa dei bambini o delle persone vulnerabili. 

#lucenews #lucelanazione #uganda #lgbtrights
  • Un’altra pagina di storia del calcio femminile è stata scritta. Non tanto per il risultato della partita ma per il record di spettatori presenti. All’Olimpico di Roma andava in scena il match di andata dei quarti di finale di Champions League tra Roma e Barcellona quando si è stabilito un nuovo record: sono state 39.454 infatti le persone che hanno incoraggiato le ragazze fin dal primo minuto superando il precedente di 39.027 stabilito in Juventus-Fiorentina del 24 marzo 2019.

Era l’andata dei quarti di finale che la Roma ha raggiunto alla sua prima partecipazione alla Champions League, ottenuta grazie al secondo posto nell’ultimo campionato. Il Barcellona, campione di Spagna e d’Europa due anni fa, era favorito e in campo lo ha dimostrato, soprattutto nel primo tempo, riuscendo a vincere 1-0. La squadra di casa è stata tenuta a galla dalle parate di Ceasar, migliore in campo, ma ha provato a impensierire la corazzata spagnola nella ripresa dove più a volte ha sfiorato la rete con le conclusioni di Haavi, Giacinti e Giugliano, il primo “numero 10” a giocare all’Olimpico per la Roma dopo il ritiro di Francesco Totti.

✍ Edoardo Martini

#lucenews #lucelanazione #calciofemminile #championsleague
Ucraina come Tienanmen. Un uomo si inginocchia e ferma un carro armato russo. Ieri, venerdì 25 gennaio, era stato diffuso un video di un cittadino ucraino che si era gettato in mezzo a una strada nel sud del Paese per bloccare l'avanzata di un convoglio di mezzi militari provenienti dalla Russia. Oggi, sabato 26 febbraio, è stato diffuso un altro video di un civile che si è gettato sopra un carro armato russo, fino a farlo fermare.
https://luce.lanazione.it/wp-content/uploads/2022/02/VID-20220226-WA0012.mp4
Il video è stato diffuso su Telegram. Si vede un carro armato russo avanzare in una strada di Bakhmach, città a nord dell'Ucraina. L'uomo si aggrappa al cannone del mezzo per non scivolare e finire sotto i cingolati. Il veicolo non si ferma, avanza. L'uomo perde l'equilibrio e finisce a terra. Ma riesce a rimanere in piedi e con le braccia prova a fare forza per tentare di fermare l'avanzata della colonna. Il carro armato si ferma, l'uomo si inginocchia, altri cittadini ucraini gli si avvicinano per portarlo via dalla strada. Lui resta lì, fermo per un paio di secondi, risoluto a fronteggiare disarmato il carro armato russo. Poi si sposta e inveisce contro gli invasori. Una donna cerca di calmarlo e portarlo via. Lui la respinge e rimane lì. Il carro armato riparte e si allontana. Ieri, venerdì 25 febbraio, un altro ucraino si era buttato in mezzo alla strada per fermare i mezzi militari russi. Il video, iniziato a circolare sul web, è stato girato nel sud dell'Ucraina.
https://luce.lanazione.it/wp-content/uploads/2022/02/VID_20220225_141616_925.mp4
L'uomo, un cittadino ucraino, si butta in mezzo alla strada per fermare il convoglio russo. I veicoli non si fermano, ma rallentano per evitare di colpire l'uomo. Tanti i veicoli militari del convoglio. L'uomo non demorde. Agita le braccia per tentare di fermare quei veicoli che stanno invadendo il suo Paese.
https://luce.lanazione.it/wp-content/uploads/2022/02/VID_20220225_141612_657.mp4
Un altro video, leggermente più lungo, riprende la scena. Alcuni cittadini ucraini sono sul ciglio di una strada nel sud del Paese. Riprendono con il cellulare l'avanzata di un convoglio di mezzi militari russi. Passa il primo veicolo, poi un altro ancora. L'inquadratura si sposta a sinistra, in direzione del convoglio russo. Un uomo si getta in mezzo alla strada per tentare di fermare i veicoli. Per poco un carro non gli passa sopra, ma con una manovra repentina, lo evita. Il cittadino ucraino non si scoraggia. Agita le braccia contro i mezzi, gli corre contro, li colpisce sul paraurti. I veicoli non si fermano, ma rallentano e aggirano l'uomo per evitare di schiacciarlo. Prima di terminare, nel video si sente un uomo chiamare una donna "Ania! Ania! Non riprendere!" per paura che i russi possano aprire il fuoco contro di loro. Il video finisce e viene pubblicato sui social. Al momento non si conoscono altri dettagli della vicenda e non si sa che fine abbia fatto l'uomo.
Il "Rivoltoso sconosciuto" della protesta di piazza Tienanmen a Pechino, 5 giugno 1989
La scena ricorda il "Rivoltoso sconosciuto" della protesta di piazza Tienanmen a Pechino. Il 5 giugno 1989 un uomo si mise di fronte a un convoglio di carri armati cinesi, impedendone l'avanzata. I mezzi provarono a girargli intorno, ma il ragazzo spostandosi continuò a bloccarli mettendosi ripetutamente di fronte a loro. Dopo averli bloccati, l'uomo si arrampicò sopra il primo carro armato e si mise a parlare con il guidatore. Di quell'uomo non si seppe più nulla.
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