Dall'inizio della guerra sono oltre 500mila i rifugiati ucraini, secondo l'Unhcr. Un dato provvisorio, inevitabilmente destinato a crescere. Per la stessa Unhcr, l'agenzia Onu per i rifugiati, le persone che scapperanno dall'Ucraina saranno in totale quattro milioni, mentre secondo le stime dell'Unione europea i profughi saranno sette milioni. Numeri, cifre, stime che servono solo a rendersi conto della gravità di questo esodo dall'Ucraina, ma che non bastano per raccontare la drammatica situazione che ogni singola persona che sta scappando dalla guerra, sta vivendo in questi giorni. Dietro a ogni numero, dietro a ogni stima ci sono le persone. Bambini, ragazzi, adulti, donne, uomini, anziani, famiglie, amici, amori. Tutte storie di persone, di ucraini, di europei (non lo sono di fatto, ma tutti li consideriamo tali), che dal vivere una vita normale, una mattina si sono svegliati in guerra. Questo è il nuovo volto dei profughi.
In fuga dalla guerra in Ucraina, dove stanno andando i rifugiati
Il grafico che segue, preparato da AFP su dati Unhcr, non è aggiornato. Parla infatti di 367.893 profughi in totale, ma oggi la stessa agenzia Onu per i rifugiati ha comunicato che il numero si aggira oltre i 500.000. Comunque, è utile per capire le principali rotte seguite dai civili ucraini, in fuga dalla guerra. Polonia. Come si nota dal grafico, la principale meta raggiunta dagli ucraini è la Polonia. Attualmente secondo altre stime dell'Unhcr, più di 280mila persone si sono rifugiate in Polonia. Molti hanno raggiunto il confine a piedi, camminando di giorno e di notte. Altri hanno raggiunto il confine in auto, in autobus e in treno. Tanti i chilometri di coda che si sono formati al confine. C'è chi parla di 15 chilometri, chi invece di 70 chilometri. Ad arrivare sono stati principalmente donne, bambini e anziani dopo che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky aveva vietato agli uomini tra i 18 e i 60 anni di lasciare il Paese. La Polonia ha dichiarato di aver aperto i suoi confini a tutti, anche a chi è sprovvisto di documenti. A Medyka, nel sud-est della Polonia, sono stati allestiti nove campi lungo la frontiera. Ai rifugiati ucraini in arrivo vengono offerti acqua, cibo, assistenza sanitaria. Il ministro delle Infrastrutture polacco Andrzej Adamczyk ha annunciato che per i prossimi giorni i cittadini ucraini in fuga potranno salire gratuitamente a bordo di treni della Polish Rail Service (Pkp) e che un treno ambulanza è stato allestito nella città di confine di Przemysl, 30 km di auto dall’Ucraina. Romania. Secondo l'Unhcr, sono entrati in Romania almeno 32.500 ucraini. Secondo il governo di Bucarest invece il numero si aggira intorno ai 47mila. La maggior parte degli ucraini che arrivano in Romania passa da Siret, nel nord del Paese, dove è stato anche allestito un campo di accoglienza. Un secondo campo invece è stato allestito vicino a Marmatiei. Lunghissime code di auto sono state registrate alla frontiera di Porubne-Sire. Media locali parlano di tanti uomini che accompagnano alla frontiera moglie e figli per poi tornare indietro in Ucraina. Ungheria. Quasi 85mila persone sono entrate in Ungheria, secondo l'Unhcr. Diverse città di confine come Zahony hanno allestito centri di accoglienza in edifici pubblici e cittadini comuni stanno accorrendo alla frontiera per donare cibo, vestiti e beni di prima necessità. Le autorità ungheresi hanno reso noto di aver aperto un corridoio umanitario per gli ucraini in fuga dal loro Paese. Moldavia. Almeno 70mila gli ucraini entrati in Moldavia. Natalia Gavrilița, primo ministro della Moldavia, ha visitato sabato il valico di frontiera di Palanca dove sono stati allestiti una tendopoli e strutture medice. Anche per arrivare alla frontiera moldava sono stati registrati chilometri di coda di auto. Molte persone hanno abbandonato l'auto e si sono incamminate a piedi per raggiungere la frontiera. Slovacchia. Secondo l'Unhcr, oltre 30mila persone sono fuggite dall'Ucraina in Slovacchia. Il ministero dell'Interno slovacco ha riferito che 6.514 persone hanno attraversato il confine tra la mezzanotte e le 6 del mattino di domenica 27 febbraio. A causa di questo flusso intenso, la Slovacchia ha dichiarato di trovarsi in una "situazione straordinaria", di emergenza per l'esodo degli ucraini. Il ministro della Difesa slovacco, Jaroslav Nad, ha confermato che Bratislava donerà all'Ucraina aiuti, in termini di cibo e beni di prima necessità, per un valore di 8,4 milioni di euro.Mark piange: "Abbiamo lasciato papà a Kiev"
In un video de The Guardian, un bambino di nome Mark viene intervistato in auto mentre lascia Kiev. Visibilmente stanco scoppia a piangere mentre racconta al giornalista: "Abbiamo lasciato papà a Kiev". Dopo alcuni secondi Mark riprende il discorso: "Papà ora venderà alcune cose e aiuterà i nostri eroi, il nostro esercito. Potrebbe anche combattere". E poi racconta la fuga dalla città: "Abbiamo camminato per tre ore e tu (si rivolge al giornalista, ndr) ci hai salvato. Pensavo che avremmo camminato per due o tre giorni. Pensavo che avremmo camminato per tutto il giorno, ma tu ci hai tratto in salvo".'We left our dad in #Kyiv': young Ukrainian boy in tears after fleeing the capital. Via The Guardian#StandForUkraine #Ukraine pic.twitter.com/m83gidzaCG
— 𝕄𝕠𝕤𝕥𝕒𝕗𝕒.𝕄 (@MostafaMe4) February 28, 2022