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Home » Attualità » Un grande viaggio di una piccola bambina: la marionetta Amal fa tappa in Italia

Un grande viaggio di una piccola bambina: la marionetta Amal fa tappa in Italia

Dalla Turchia al Regno Unito, il Cammino della Piccola Amal, burattino gigante costruito creato dalla Handspring Puppet Company, in rappresentanza di tutti i bambini sfollati e rifugiati del mondo

Marianna Grazi
14 Settembre 2021
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Piccola e grande allo stesso tempo, in viaggio verso la salvezza e per portare la speranza a chi rappresenta. Amal, marionetta gigante partita da Gaziantep, al confine tra Siria e Turchia, che rappresenta una bambina siriana rifugiata di 9 anni e, con lei, gli altri 34 milioni di bambini nella sua stessa condizione, ha fatto tappa anche in Italia. Prima a Napoli, poi nella Capitale. L’enorme marionetta sta percorrendo l’Europa nell’ambito del progetto “The Walk. Il Cammino”, il più grande Festival itinerante dedicato ai diritti dei piccoli rifugiati mai realizzato.

Al centro del progetto c’è la Piccola Amal, un burattino alto 3.5 metri creato dalla celebre Handspring Puppet Company. In rappresentanza di tutti i bambini sfollati, molti dei quali separati dalle loro famiglie, la Piccola Amal percorrerà oltre 8mila km per incarnare un monito: “Non dimenticatevi di noi”. Si tratta di un viaggio straordinario, una traversata epica che la porterà ad attraversare tutto il continente per trovare sua madre. Ma anche per tornare a scuola e iniziare una nuova vita. Il mondo glielo lascerà fare? Riuscirà a fare qualcosa che oggi sembra così impossibile?

In un momento storico di cambiamenti globali straordinari, “Il Cammino” rappresenta una potente risposta artistica: “un’odissea culturale che trascende i confini, la politica e la lingua per raccontare una storia nuova di umanità condivisa e per far sì che il mondo non dimentichi i milioni di bambini sfollati, ognuno con la propria storia, resi oggi ancora più vulnerabili dalla pandemia” si spiega sul sito “Walk with Amal”. Qui, in una sezione dedicata, vengono raccolte le donazioni per sostenere i progetti umanitari del progetto, perché nessun bambino debba più essere costretto a fuggire dalla propria casa e a trascorrere una vita di povertà e sofferenza.

 

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Il viaggio de La Piccola Amal è iniziato due mesi fa e si concluderà a novembre a Manchester, nel Regno Unito. Ma la sua storia è cominciata con lo spettacolo teatrale “The Jungle” di Good Chance Theatre. La produzione, un suiccesso internazionale, è basata sulle storie raccolte dai fondatori di Good Chance, Joe Murphy e Joe Robertson, dopo la creazione del primo Teatro della Speranza nel campo profughi di Calais, nel 2015. Dalle centinaia di minori presenti, separati dalle famiglie, soli, è nata l’idea di creare una ‘bambina’ marionetta che li rappresentasse tutti.

Anche perché quei bambini, molto spesso, non torneranno che da adulti nei loro paesi d’origine, perdendo completamente la possibilità di  un’infanzia e un’adolescenza ‘normali’. Si stima infatti che il tempo medio trascorso dai  rifugiati lontano da casa è pari a 20 anni. E sebbene circa la metà di questi siano bambini, meno del 2% degli aiuti umanitari è destinato all’istruzione. Molti giovani sfollati perdono quindi ogni possibilità di ricevere un’istruzione per tutta la vita. Per questo il lungo viaggio della Piccola Amal, celebrazione delle differenze culturali e di una umanità condivisa, può contribuire a cambiare la storia dei rifugiati e dei migranti e a dare forza a una generazione potenzialmente perduta di bambini.

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  • Stando alle ultime stime, in Italia vivono almeno 88mila donne vittima di mutilazioni genitali femminili, con tutti i gravi problemi fisici, funzionali, psicologici che ne derivano. In base ai dati diffusi dal Fondo delle Nazioni Unite per la Popolazione (Unfpa) e dall’Unicef, nel mondo ammonterebbero ad almeno 200 milioni donne e ragazze che hanno subito mutilazioni genitali. Nel 2023, circa 4,2 milioni di bambine e ragazze nel mondo sono a rischio di subire queste pratiche.

Attraverso la testimonianza di Ayaan Hirsi Ali, autrice de “L’infedele", proviamo a spiegare con le giuste parole in tutta la sua cruda realtà cosa racchiuda veramente:

“Mi afferrò e mi bloccò la parte superiore del corpo… Altre due donne mi tennero le gambe divaricate. L’uomo che era un cinconcisore tradizionale appartenente al clan dei fabbri, prese un paio di forbici. Con l’altra mano afferrò quel punto misterioso e cominciò a tirare… Sentii il rumore, come un macellaio che rifila il grasso da un pezzo di carne.”

Nella Giornata Internazionale contro le mutilazioni genitali femminili il presidente della Società italiana di chirurgia plastica ricostruttiva-rigenerativa ed estetica Sicpre, il professor Francesco Stagno d’Alcontres, dichiara: 

“Spesso l’evento della mutilazione viene rimosso dai ricordi, mentre restano i dolori nei rapporti sessuali, le difficoltà nella minzione e durante il parto. La mutilazione genitale è un evento che modifica il corso della vita e noi lo dobbiamo contrastare sul piano della cultura e affrontare sul piano medico e scientifico”.

L’edizione 2023 del Summit Itinerante contro la mutilazioni genitali femminili, l’evento che si svolge in data odierna a Roma, presso la Sala Zuccari di Palazzo Giustininani, sede della Presidenza del Senato della Repubblica, vede il saluto di esponenti del Governo, la testimonianza di una vittima e la partecipazione di importanti personalità, tra cui gli esperti della chirurgia plastica italiana chiamati a raccolta dalla Sicpre.

Letizia Cini ✨

#lucenews #lucelanazione #giornatamutilazionigenitalifemminili #linfedele
  • "Vorrei ringraziare la comunità queer per il vostro amore e per aver inventato un genere". 👑

Con queste parole di ringraziamento, Queen Bay riscrive la storia dei Grammy Awards. Beyoncé ier sera ha battuto tutti i record: con la 32esima vittoria incassata, è la star più premiata della storia degli Oscar della musica.

Con altri quattro grammofoni d’oro, la star americana, icona mondiale e paladina dei diritti civili e della body positivity, ha così superato il primato del direttore d’orchestra Georg Solti scomparso nel ‘97 e che, fino a stanotte, era rimasto imbattuto per due decenni con 31 vittorie. Queen Bay ha voluto dedicare la vittoria alla comunità Lgbtq+.

#lucenews #lucelanazione #qn #beyoncé #grammyawards2023
  • Stava regalando libri alle ragazze quando è stato arrestato a Kabul, giovedì 3 febbraio. Ismail Mashal, un professore universitario afghano, 37 anni, in aperta critica con il bando posto dai Talebani all’istruzione femminile, andava in giro con un carretto pieno di volumi gratuiti che distribuiva a donne e bambine, quando le forze di sicurezza lo hanno accusato di “azioni provocatorie” dalle autorità che lo hanno portato in carcere. Lo riferisce la Bbc.

Alcuni testimoni hanno riferito che il professore è stato schiaffeggiato, preso a pugni e a calci dalle forze di sicurezza locali durante l’arresto. Tuttavia Abdul Haq Hammad, un funzionario del ministero dell’Informazione e della Cultura talebani, ha dichiarato che il docente è stato trattato bene mentre era in custodia. 

Mashal è salito alla ribalta dopo aver strappato i documenti accademici in diretta tv per protestare contro il divieto dei talebani all’istruzione universitaria e secondaria per le donne. Il video in diretta televisiva è diventato virale. 

Ex giornalista, il 37enne dirigeva un’università privata a Kabul, frequentata da 450 studentesse che seguivano i corsi di giornalismo, ingegneria e informatica, tutte discipline che il ministro dell’Istruzione afghano sosteneva non dovessero essere insegnate alle ragazze in quanto contrarie all’islam e la cultura afghana. Quando a dicembre i Talebani hanno annunciato che alle studentesse universitarie non sarebbe più stato permesso di tornare a studiare fino a nuovo ordine, il professor Mashal ha chiuso definitivamente la sua scuola, affermando che “l’istruzione o si offre a tutti o a nessuno“.

“L’unico potere che ho è la mia penna, anche se mi uccidono, anche se mi fanno a pezzi, non resterò in silenzio“, ha dichiarato il mese scorso il professore. Ha anche affermato che un maggior numero di uomini deve insorgere per protestare contro le restrizioni imposte alle donne. Durante il loro incontro a Kabul, Mahsal, padre di due figli, ha precisato che non temeva di essere arrestato o ucciso. Si è detto invece certo che alla fine i Talebani avrebbero cercato di metterlo a tacere, ma è rimasto convinto che fosse un prezzo onesto da pagare.

#lucenews #kabul
  • ✨"Sento ancora la vertigine". Si intitola così il primo documentario dedicato a Elodie, la bellissima e talentuosa cantante romana, che la prossima settimana sarà in gara al Festival di Sanremo. Affascinante e ironica, sensuale e pungente, ma anche fragile e con i piedi per terra: la 32enne si mostra a 360 gradi e senza filtri in un documento reale di quello che l
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Il viaggio de La Piccola Amal è iniziato due mesi fa e si concluderà a novembre a Manchester, nel Regno Unito. Ma la sua storia è cominciata con lo spettacolo teatrale "The Jungle" di Good Chance Theatre. La produzione, un suiccesso internazionale, è basata sulle storie raccolte dai fondatori di Good Chance, Joe Murphy e Joe Robertson, dopo la creazione del primo Teatro della Speranza nel campo profughi di Calais, nel 2015. Dalle centinaia di minori presenti, separati dalle famiglie, soli, è nata l'idea di creare una 'bambina' marionetta che li rappresentasse tutti. Anche perché quei bambini, molto spesso, non torneranno che da adulti nei loro paesi d'origine, perdendo completamente la possibilità di  un'infanzia e un'adolescenza 'normali'. Si stima infatti che il tempo medio trascorso dai  rifugiati lontano da casa è pari a 20 anni. E sebbene circa la metà di questi siano bambini, meno del 2% degli aiuti umanitari è destinato all’istruzione. Molti giovani sfollati perdono quindi ogni possibilità di ricevere un'istruzione per tutta la vita. Per questo il lungo viaggio della Piccola Amal, celebrazione delle differenze culturali e di una umanità condivisa, può contribuire a cambiare la storia dei rifugiati e dei migranti e a dare forza a una generazione potenzialmente perduta di bambini.
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