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Usa, la Camera dei rappresentanti approva la legge a tutela dei matrimoni gay

Il "Respect of marriage act" ha ricevuto 258 voti a favore - tra cui 39 dai deputati repubblicani - e 169 contrari

di MARIANNA GRAZI -
9 dicembre 2022
matrimoni dello stesso sesso

matrimoni dello stesso sesso

La Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti ha approvato, giovedì 8 dicembre, il progetto di legge in difesa dei matrimoni omosessuali, che rappresenta una tutela federale senza precedenti per le unioni di persone dello stesso sesso. Il provvedimento, che a fine novembre aveva già ottenuto il via libera dal Senato, intitolato "Legge sul rispetto del matrimonio", ha ottenuto 258 voti a favore - tra cui 39 dai deputati repubblicani - e 169 contrari e impone a tutti gli Stati americani di riconoscere questo tipo di unioni. Ora, manca solo la firma del presidente Joe Biden, una mera formalità.

La speaker della Camera Nancy Pelosi firma il "Respect for marriage act"

Nel Paese i matrimoni tra persone dello stesso sesso sono legali grazie alla sentenza "Obergefell vs Hodges" del 2015 della Corte Suprema, che rese incostituzionali tutte le leggi federali che li vietavano. La norma a tutela di questo istituto è stata fortemente voluta dai democratici, per proteggere qualsiasi matrimonio legalmente celebrato negli Stati Uniti, visto quanto successo con il diritto all'aborto, eliminato a livello federale dalla Corte Suprema lo scorso giugno, restituendo a ogni Stato la possibilità di legiferare in merito. Dopo la storica decisione dei nove giudici statali sulla "Roe v. Wade" molti progressisti temevano che anche questo diritto venisse soppresso. La Corte Suprema sembra infatti già pronta ad autorizzare alcune aziende americane a rifiutarsi di servire coppie dello stesso sesso in nome della libertà di espressione e potrebbe decidere in merito già la prossima estate, anche se la grande maggioranza degli americani sostiene il matrimonio tra persone dello stesso sesso, anche tra i ranghi repubblicani, come dimostra il recente voto alla Camera e quello precedente al Congresso. Tuttavia la destra conservatrice e "religiosa" rimane per lo più contraria.

Una delle ultime leggi come "Speaker" firmata da Nancy Pelosi

Il "Respect of marriage act" passa ora alla firma del presidente Biden per entrare in vigore

La legge, approvata giovedì in via definitiva dalla Camera dei Rappresentanti, è stata chiamata "Respect for Marriage Act" e abroga la precedente legislazione (risalente al 1996) che definiva il matrimonio come unione tra un uomo e una donna e, tra le altre cose, negava i benefici federali alle coppie dello stesso sesso. La nuova legge vieta anche ai pubblici ufficiali di discriminare le coppie "in base al sesso, alla razza, all'etnia o all'origine", indipendentemente dallo Stato in cui lavorano. In un discorso alla Camera prima del voto, la presidente democratica Nancy Pelosi – che si dimetterà a gennaio – ha condannato il "movimento di odio" che sta dietro agli attacchi ai diritti Lgbtq negli Stati Uniti e ha reso omaggio a Harvey Milk, il primo consigliere comunale apertamente gay della California, assassinato nel 1978. Questa legge "aiuterà a impedire agli estremisti di destra di distruggere le vite di coppie innamorate, di traumatizzare i bambini in tutto il Paese e di riportare indietro le lancette dei diritti faticosamente conquistati", ha aggiunto Pelosi.

I contrari: "Strada sbagliata da percorrere"

Dodici senatori e 39 deputati hanno votato a favore della legge a tutela dei matrimoni gay

"Penso che questa sia la strada sbagliata da percorrere", ha replicato invece il repubblicano Jim Jordan, stretto collaboratore dell'ex presidente Donald Trump. Quando il Senato ha approvato la misura a fine novembre, con 61 voti a favore e 36 contrari, 12 repubblicani si sono uniti a 49 democratici nel sostenerla. La maggior parte dei repubblicani del Senato ha votato contro. Lunedì scorso la maggioranza conservatrice della Corte Suprema, intanto, è sembrata pronta a schierarsi dalla parte di un web designer cristiano che avrebbe il diritto di rifiutarsi di fornire servizi per i matrimoni tra persone dello stesso sesso, in un caso che, secondo i giudici liberali, potrebbe autorizzare alcune aziende a discriminare sulla base delle tutele costituzionali alla libertà di parola. Secondo l'Ufficio del censimento degli Stati Uniti, negli Usa vivono circa 568.000 coppie dello stesso sesso sposate.