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Violenza sulle donne, Natale rosso sangue: ancora due ragazze accoltellate, una di loro è morta

Non si fermano i casi di femminicidio: nel 2022 oltre 100 in Italia. Il 24 dicembre Maria Amatuzzo è stata uccisa con 12 coltellate all’addome in Sicilia. Ancora gravissime le condizioni della giovane mamma colpita al collo a Bologna

di LETIZIA CINI -
25 dicembre 2022
Maria Amatuzzo, 29enne uccisa con 12 coltellate all’addome: ad essere arrestato con l’accusa di omicidio Ernesto Favara, 63 anni, i marito

Maria Amatuzzo, 29enne uccisa con 12 coltellate all’addome: ad essere arrestato con l’accusa di omicidio Ernesto Favara, 63 anni, i marito

Ha rischiato di allungare il lungo elenco delle vittime di femminicidio di questo 2022, la giovane donna accoltellata in casa dall’ex marito davanti ai tre figli la vigilia di Natale, una 25enne italiana portata in condizioni disperate, con una ferita penetrante al collo (causata da un coltello o da un paio di forbici) , tutt'ora in ospedale. Un 31enne marocchino è stato arrestato il giorno della vigilia di Natale a Bologna per il tentato omicidio dell’ex moglie, una ragazza di 25 anni, aveva già dei precedenti. Nel 2020 l'uomo era stato arrestato fuori da un hotel nel Bolognese per violenza sessuale e tentato omicidio aggravato nei confronti di una 27enne romena che lo accusava di aver provato a soffocarla. Per il 31enne poi cadde l’accusa di tentato omicidio, derubricata in lesioni gravi, reato per cui venne condannato ad un anno, mentre fu assolto dalla violenza sessuale. Tre anni fa, inoltre, l’ex moglie, ora ricoverata nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Maggiore di Bologna, lo aveva già denunciato per maltrattamenti. Ma i segnali della tragedia incipiente non erano stati recepiti.
Il luogo del tentato omicidio avvenuto la vigilia di Natale a Bologna in via Rialto

Il luogo del tentato omicidio avvenuto la vigilia di Natale a Bologna in via Rialto

L’uomo, accusato del tentato omicidio, si trova ora in carcere. Lo straniero avrebbe accoltellata la moglie al collo probabilmente con un paio di forbici dopo che la donna si è trasferita con i figli in una stanza presa in affitto in un appartamento di via Rialto. Le indagini sono coordinate dal pm Nicola Scalabrini. Secondo quanto appreso, il 31 marocchino non è nuovo a episodi di violenza: nel 2020 fu arrestato per violenza sessuale e tentato omicidio aggravato nei confronti di una 27enne di origine rumena. Per lui poi cadde l’accusa di tentato omicidio, derubricata a lesioni gravi con una condanna a un anno nel novembre del 2021 mentre fu assolto per la violenza sessuale. La donna lo accusò di aver tentato di soffocarla mentre la difesa fornì una ricostruzione diversa indicando in lei un rancore profondo causato dal fatto che il 31enne avesse più relazioni contemporaneamente, tra cui quella con la 25enne ferita il 24 dicembre scorso. Il trentunenne ha inoltre precedenti per cocaina. Quanto al rapporto con l’ex moglie, la ragazza lo aveva già denunciato nel 2019 per maltrattamenti ma la vicenda si era chiusa in tribunale con una assoluzione. Dopo un periodo di riappacificazione, l’ultima rottura aveva portato la donna disperata a cambiare casa portando con sé i figli.

Le condizioni della giovane mamma

Intanto le condizioni di salute della giovane mamma fortunatamente migliorano, anche se è tuttora ricoverata in prognosi riservata nel reparto di rianimazione dell’ospedale Maggiore: secondo quanto trapelato, l’intervento a cui è stata sottoposta in urgenza le ha salvato la vita, permettendole di uscire dalle condizioni di estremo pericolo in cui era arrivata. Il fendente le ha reciso la carotide e perforato la trachea. Secondo quanto ricostruito, la vittima aveva lasciato l’ex coniuge trasferendosi coi tre figli in una stanza presa in affitto in un appartamento di via Rialto. Si ipotizza che l’uomo, un 31enne marocchino, possa essere entrato dopo essersi fatto aprire la porta da un vicino per poi, al culmine del litigio, accoltellarla probabilmente con delle forbici. Lui, che è accusato di tentato omicidio, dopo il gesto è scappato rubando un’auto da una passante per poi schiantarsi contro le transenne di un cantiere ed essere infine ammanettato dalle forze dell’ordine. A dare l’allarme sono stati i figli della coppia che sono scesi in strada chiedendo aiuto e che ora, per il momento, sono stati affidati ai servizi sociali.

Il femminicidio di Castelvetrano

Maria Amatuzzo

Maria Amatuzzo, la 29enne uccisa con 12 coltellate all’addome, con 2 dei suoi 4 figli: ad essere arrestato con l’accusa di omicidio Ernesto Favara, 63 anni, i marito

Diverso, purtroppo, l’epilogo per Maria Amatuzzo, 29enne uccisa con 12 coltellate all’addome: ad essere arrestato con l’accusa di omicidio Ernesto Favara, 63 anni, i marito che, secondo i carabinieri della Compagnia di Castelvetrano (in Sicilia), avrebbe ammazzato la donna nel pomeriggio della vigilia di Natale all’interno della loro casa nella frazione balneare Marinella di Selinunte per motivi passionali. L'uomo è stato bloccato e disarmato mentre ancora si aggirava nei pressi della propria abitazione impugnando l’arma del delitto, un grosso coltello da cucina. Inutili i tentativi dei sanitari di rianimare la donna, morta in pochi minuti a causa delle gravissime lesioni. L’uomo si trova ora nella casa circondariale di Trapani a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto. Nei prossimi giorni verrà eseguita l’autopsia sul corpo della vittima. Di certo si sa che non era un rapporto sereno nemmeno quello tra Ernesto Favara di 63 anni e Maria Amatuzzo di 29 anni, la donna uccisa a coltellate a Marinella di Selinunte. Il marito è stato arrestato con l’accusa di omicidio, davanti al pm Stefania Tredici l’uomo si è avvalso della facoltà di non rispondere.  "La conflittualità tra i due era nota", riferisce il capitano dei carabinieri di Castelvetrano Pietro Calabrò. Così, l'ennesima lite è finita in tragedia tingendo di sangue questo Natale di follia. Una storia d’amore nata poco più di 5 anni fa, quella tra i due. Lui pescatore, lei, invece, di origini palermitane. Entrambi avevano storie di matrimoni alle spalle. Ernesto Favara ha due figli da un precedente matrimonio (la moglie era morta per malattia), Maria Amatuzzo, anche lei, ha due figli nati da storie precedenti che non vivevano più con lei. Quattro anni fa il matrimonio civile tra Favara e Amatuzzo e, lo stesso anno, la nascita dei gemellini. "Da quasi un anno i bambini erano stati affidati a una comunità alloggio", spiega il capitano Calabrò. La coppia ha continuato a vivere in una casa modesta nel quartiere dei pescatori di Marinella di Selinunte, dove ieri si è consumato il femminicidio. Purtroppo l'ennesimo di questo anno che sta per concludersi, che lascia dei bambini vittime due volte.

I femminicidi nel 2022

Le prime vittime di femminicidio del 2022

Le prime vittime di femminicidio del 2022

Femminicidi in Italia nel 2022: Guglielmina, 72 anni, è stata la prima vittima di femminicidio in Italia di questo 2022, precisamente lo scorso 6 gennaio: la donna è stata soffocata dal marito, che poi si è impiccato. L’anno non è ancora terminato, ma il bilancio di donne picchiate, colpite a morte, strangolate è di 116, cui 58 sono femminicidi. L’elenco dei nomi è lungo, soprattutto le leggi sembrano non bastare per porre fine a una piega culturale che cresce di anno in anno, tanto da meritare un giorno del calendario: il 25 novembre. È la data dove le organizzazioni e numerose persone scendono in piazza per far sentire la loro voce e gridare: “Stop alla violenza”, uno dei simboli di questa giornata e in generale della violenza sulle donne sono le numerose scarpe rosse, che invadono con installazioni piazze e pagine social.

L’identikit degli uomini che uccidono le compagne o mogli

Dietro ogni caso di femminicidio si cela, quasi sempre, una storia d’amore finita e la voglia da parte della donna di voltare pagina. Così come dietro alle numerose denunce di violenza tra le mure domestiche, cui tante donne sono vittime, a volte anche con i loro figli. Che cosa è che porta a scatenare così tanta rabbia nel compagno-marito o ex? Alla base c’è sempre la mancata accettazione che il rapporto sia finito e che a porre l’ultimo veto è stata la compagna-moglie. In molti casi, come dimostra la cronaca, l’ex tende a seguire e stalkerizzare la donna, per poi agire e scaricare tutta la rabbia che si porta fino al suo ultimo respiro.

Che cosa è il femminicidio

Femminicidio, Daniela Cadeddu

Fra le vittime di femminicidio, Daniela Cadeddu

Il femminicidio è una tipologia di omicidio cui vittima è una donna. Nella maggior parte dei casi l’uccisione non è frutto dell’improvvisa perdita di controllo o della presenza di patologie psichiatriche da parte dell’assassino, ma rappresenta l’ultimo di una serie di atti violenti a cui la donna è stata sottoposta, dal punto di vista sessuale, fisico, psicologico o economico dal suo assassino. Per gli studiosi di questioni di genere i femminicidi sarebbero dunque tutti i casi di omicidi dolosi o preterintenzionali a sfondo discriminatorio o con matrice patriarcale. La parola è mutuata dallo spagnolo femminicidio e il concetto fu teorizzato per la prima volta dall’antropologa Marcela Lagarde, rappresentante del femminismo latinoamericano. Nell’ordinamento penale italiano il termine ha fatto per la prima volta comparsa nel 2013, con il decreto legge n.93. Dal Senato, nel 2017 è stata istituita una Commissione d’inchiesta parlamentare sul femminicidio. Per cercare di contenere il numero di femminicidi in Italia, nel 2019, è stato approvata la legge sul Codice Rosso, che mira a velocizzare le procedure di protezione delle donne in caso abbiano presentato denuncia alle autorità competenti.