Main Partner
Partner
Luce
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Luce
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Luce

Home » Attualità » Come contrastare la violenza sulle donne, in arrivo i corsi della Sant’Anna di Pisa e dell’Università di Palermo

Come contrastare la violenza sulle donne, in arrivo i corsi della Sant’Anna di Pisa e dell’Università di Palermo

Dal 6 maggio al 23 giugno nelle due università si terrà un percorso formativo per "guardare alla violenza di genere con una visione ampia e specialistica". Ecco come fare per iscriversi e quando si terranno i corsi

Gabriele Masiero
23 Aprile 2022
Anna Loretoni

Anna Loretoni

Share on FacebookShare on Twitter

Non c’è solo lo schiaffo o, peggio, il femminicidio. C’è anche, più spesso di quanto si immagini, una costante discriminazione negli atteggiamenti e nelle condotte in molti ambiti sociali e professionali nei confronti delle donne. E il fenomeno, nel terzo millennio in Italia, è talmente diffuso che due università hanno pensato bene di creare un corso di alta formazione per contrastare la violenza di genere. Università di Palermo e Scuola Sant’Anna di Pisa hanno infatti promosso dal 6 maggio al 23 giugno prossimi un percorso formativo per “guardare alla violenza di genere con una visione ampia e, allo stesso tempo, specialistica, garantita dal carattere multidisciplinare”.

Anna Loretoni, docente di Filosofia politica, preside della classe accademica di Scienze Sociali della Scuola Superiore Sant’Anna

Corsi contro la violenza di genere, quando e dove iscriversi

Le iscrizioni al corso sono già aperte (Qui il link al corso dell’Università di Palermo – Qui il link al corso della Scuola Sant’Anna di Pisa) e il percorso formativo prevede 48 ore di lezioni, che si svolgeranno in presenza nelle sedi di Palermo e di Trapani, nei giorni di venerdì, nel pomeriggio, e di sabato, in mattinata. La responsabilità scientifica è di Giorgio Scichilone, docente di Storia delle istituzioni dell’Università di Palermo e di Anna Loretoni, docente di Filosofia politica, preside della classe accademica di Scienze Sociali della Scuola Superiore Sant’Anna: la docente santannina per oltre dieci anni ha coordinato presso l’istituzione accademica pisana il Phd in Politica, diritti umani e sostenibilità e collabora stabilmente ai master universitari ‘Human Rights and Conflict Management’, della Scuola Sant’Anna, ‘Diritti umani e cooperazione allo sviluppo’ dell’Università di Siena e ‘Pari Opportunità’ all’Università di Milano, mentre Scichilone ha svolto tutta la sua attività accademica nel campo dell’insegnamento e della ricerca delle scienze politiche e fa parte del comitato scientifico della collana editoriale Limes, dell’Universitad del Pais Vasco, diretta da Esteban Anchustegui Igartua.

Una manifestazione di protesta contro la violenza sulle donne

Dalla violenza domestica a quella economica, di cosa si parlerà ai corsi

La didattica del corso di alta formazione presenta un’impostazione multidisciplinare e docenti con vari profili accademici o professionali, affrontando non solo le prospettive della teoria politica, del diritto penale, della psicologia, della linguistica, della statistica, ma anche l’esperienza e le competenze di attori della società civile, impegnati ogni giorno in azioni di prevenzione e di contrasto a forme di violenza di genere molto diverse: la violenza domestica, quella economica ma anche quella facilitata dalle nuove tecnologie. Il corso propone inoltre informazioni aggiornate e strumenti analitici per comprendere il fenomeno della violenza di genere nelle sue diverse forme e per fornire elementi per la valutazione delle misure di prevenzione e contrasto adottate a livello nazionale ed europeo, stimolando così la discussione sulle possibili innovazioni. L’obiettivo del percorso formativo è quello dunque anche di costruire una classe dirigente che possa approcciarsi al tema con competenze diverse per applicarle poi ai diversi ambiti professionali, sociali e persino legislativi.

Per ulteriori informazioni e per presentare domanda di iscrizione, è possibile contattare l’organizzazione del corso telefonando in orario di ufficio allo 091/23897873 oppure inviando una mail all’indirizzo [email protected].

Potrebbe interessarti anche

Andrea Carpenzano
Spettacolo

Andrea Carpenzano, il coraggio e la libertà di interpretare: da tossico a trans, il prossimo passo sarà il Santo

8 Agosto 2022
Marilisa D'Amico
Lifestyle

Parità di genere? Serve cambiare mentalità. D’Amico: “Fermare i femminicidi con l’educazione”

17 Luglio 2022
Eleonora Abbagnato e sua figlia
Spettacolo

Verona, tanti ‘Giulietti’ e una Giulietta: la storia d’amore per eccellenza in versione Lgbtq

30 Luglio 2022

Instagram

  • Spesso si dice che un consiglio non richiesto nasconda una critica velata, ed è così che in molti hanno interpretato la guida per "organizzare un viaggio con un neonato" di Italo. In particolare, ha fatto discutere il capitolo "porta con te l
  • “I nostri animali rischiano una fine orribile.”

La scure del Tar del Lazio ha infranto le speranze della “Sfattoria degli Ultimi”, centoncinquanta tra maiali e cinghiali rischiano di morire. 

L’8 agosto l’Asl 1 ha notificato alla Sfattoria la decisione di abbattimento degli animali perché si trovano nella cosiddetta "zona rossa"(ovvero zona infetta in relazione alla peste suina africana) che comprende tutto il territorio romano. L’associazione ha contestato la decisione, sostenendo che essendo animali Dpa (ovvero non destinato alla produzione di alimenti) e quindi da affezione, non possono essere abbattuti secondo legge. Il Tar però “ha rigettato la richiesta di sospensiva urgente e per questo l’ordinanza di abbattimento può diventare esecutiva”. 

Anche il commissario nominato per l’emergenza, Angelo Ferrari, ha ritenuto non accoglibile la richiesta di non procedere all’abbattimento dei suini in questione perché, secondo quanto riferito dall’Asl, le strutture che ospitano gli animali sono state occupate abusivamente e gli animali non sono tracciati e non ci sono certificazioni di provenienza. Accuse respinte al mittente dalla Sfattoria.

Numerosi gli appelli a sostegno della Sfattoria a cominciare dalla petizione su change.org. Ma anche quelle di altre associazioni come Enpa, Leidaa, Lndc e Oipa che annunciano una dura battaglia legale con l’intenzione di trasformare la richiesta di sospensiva in ricorso ordinario. E gli appelli di supporto misti allo sdegno si sono diffusi anche via social dove centinaia di utenti hanno “urlano" contro la decisione dell’azienda sanitaria. 

#lucenews #lucelanazione #sfattoriadegliultimi #salviamoglianimali #protezioneanimali
  • Buone notizie per i neogenitori. Scattano da oggi, 13 agosto, le nuove regole sui congedi parentali previste dal decreto 105/2022. 🔻

La novità più importante è l’introduzione del congedo di paternità obbligatorio di 10 giorni al 100% della retribuzione (in precedenza erano solo 5), che sostituisce il congedo obbligatorio del padre e il congedo facoltativo del padre. 

Tale congedo sarà accessibile dal padre lavoratore dipendente tra i due mesi precedenti e i cinque successivi alla nascita, anche in caso di morte perinatale del bambino. I giorni di congedo possono essere sovrapposti anche a quelli della madre lavoratrice (pari a 5 mesi) e, in caso di parto gemellare, la durata del congedo è aumentata a 20 giorni lavorativi.

Oltre a questi 10 giorni obbligatori e completamente pagati, entrambi i genitori con figli di età inferiore ai 12 anni avranno diritto a un ulteriorecongedo facoltativo della durata di tre mesi con un’indennità del 30% dello stipendio. Tale congedo non è trasferibile da un genitore all’altro. I genitori hanno anche diritto, in alternativa tra loro, ad un ulteriore periodo di congedo della durata complessiva di tre mesi, per i quali spetta sempre un’indennità del 30% della retribuzione. 

Al genitore solo, sono riconosciuti 11 mesi continuativi o frazionati, di congedo parentale, di cui 9 mesi (e non più 6 mesi) indennizzabili al 30% della retribuzione.

I limiti massimi restano invariati per entrambi i genitori: 6 mesi per la madre e 6 per il padre (elevabili a 7 mesi nel caso in cui si astenga per un periodo intero o frazionato non inferiore a 3 mesi) per ogni figlio. 

Di Nicolò Guelfi ✍

#lucenews #lucelanazione #congedoparentale #maternitàepaternitàaconfronto #genitorifigli
  • Un episodio orribile quello accaduto a Salerno dove due donne lesbiche sono state accoltellate dal padre di una di loro. Le due giovani hanno deciso di denunciare il fatto ai carabinieri e la vicenda è stata resa nota dal consigliere regionale campano di Europa Verde Francesco Borrelli, che ha parlato di “storia folle e agghiacciante”.

La vicenda è iniziata quando le due ragazze, Francesca e Immacolata, la prima 39enne di Crotone e la seconda 23enne della provincia di Napoli, sono arrivate a Salerno per lavorare; nel capoluogo campano sono state ospitate a casa di una parente di Immacolata, il teatro dell’aggressione. 

“Mio padre ci ha detto ‘Voglio fare 30 anni di carcere: volete morire insieme? È arrivato il momento’ e poi ci ha colpito. Mia madre ha assistito all’aggressione e non ha fermato mio padre, anzi ha provato a bloccarci mentre scappavamo”, ha raccontato la più giovane. 

“Entrambe abbiamo riportato qualche ferita, ma siamo riuscite a scappare. Fino alle 5 del mattino però mio padre ci ha inseguite e minacciate. Abbiamo chiamato il 112 e i carabinieri sono intervenuti accompagnandoci nel nostro domicilio di Salerno per fare le valigie e tornare poi a Crotone in sicurezza. Lui a oggi nega tutto, ma abbiamo le prove di quello che ha fatto”, ha raccontato Immacolata.

Le due ragazze sono quindi tornate in Calabria e si sono anche recate al Pronto Soccorso dell’ospedale di Crotone per farsi medicare, sul corpo avevano numerose escoriazioni e ferite lievi di arma da taglio. 

#lucenews #lucelanazione #lgbtqitalia #aggressioneomofoba #salerno
Non c'è solo lo schiaffo o, peggio, il femminicidio. C'è anche, più spesso di quanto si immagini, una costante discriminazione negli atteggiamenti e nelle condotte in molti ambiti sociali e professionali nei confronti delle donne. E il fenomeno, nel terzo millennio in Italia, è talmente diffuso che due università hanno pensato bene di creare un corso di alta formazione per contrastare la violenza di genere. Università di Palermo e Scuola Sant'Anna di Pisa hanno infatti promosso dal 6 maggio al 23 giugno prossimi un percorso formativo per "guardare alla violenza di genere con una visione ampia e, allo stesso tempo, specialistica, garantita dal carattere multidisciplinare".
Anna Loretoni, docente di Filosofia politica, preside della classe accademica di Scienze Sociali della Scuola Superiore Sant'Anna

Corsi contro la violenza di genere, quando e dove iscriversi

Le iscrizioni al corso sono già aperte (Qui il link al corso dell'Università di Palermo - Qui il link al corso della Scuola Sant'Anna di Pisa) e il percorso formativo prevede 48 ore di lezioni, che si svolgeranno in presenza nelle sedi di Palermo e di Trapani, nei giorni di venerdì, nel pomeriggio, e di sabato, in mattinata. La responsabilità scientifica è di Giorgio Scichilone, docente di Storia delle istituzioni dell’Università di Palermo e di Anna Loretoni, docente di Filosofia politica, preside della classe accademica di Scienze Sociali della Scuola Superiore Sant’Anna: la docente santannina per oltre dieci anni ha coordinato presso l'istituzione accademica pisana il Phd in Politica, diritti umani e sostenibilità e collabora stabilmente ai master universitari 'Human Rights and Conflict Management', della Scuola Sant’Anna, 'Diritti umani e cooperazione allo sviluppo' dell'Università di Siena e 'Pari Opportunità' all'Università di Milano, mentre Scichilone ha svolto tutta la sua attività accademica nel campo dell'insegnamento e della ricerca delle scienze politiche e fa parte del comitato scientifico della collana editoriale Limes, dell’Universitad del Pais Vasco, diretta da Esteban Anchustegui Igartua.
Una manifestazione di protesta contro la violenza sulle donne

Dalla violenza domestica a quella economica, di cosa si parlerà ai corsi

La didattica del corso di alta formazione presenta un’impostazione multidisciplinare e docenti con vari profili accademici o professionali, affrontando non solo le prospettive della teoria politica, del diritto penale, della psicologia, della linguistica, della statistica, ma anche l’esperienza e le competenze di attori della società civile, impegnati ogni giorno in azioni di prevenzione e di contrasto a forme di violenza di genere molto diverse: la violenza domestica, quella economica ma anche quella facilitata dalle nuove tecnologie. Il corso propone inoltre informazioni aggiornate e strumenti analitici per comprendere il fenomeno della violenza di genere nelle sue diverse forme e per fornire elementi per la valutazione delle misure di prevenzione e contrasto adottate a livello nazionale ed europeo, stimolando così la discussione sulle possibili innovazioni. L'obiettivo del percorso formativo è quello dunque anche di costruire una classe dirigente che possa approcciarsi al tema con competenze diverse per applicarle poi ai diversi ambiti professionali, sociali e persino legislativi. Per ulteriori informazioni e per presentare domanda di iscrizione, è possibile contattare l’organizzazione del corso telefonando in orario di ufficio allo 091/23897873 oppure inviando una mail all'indirizzo corso.violenzadigenere@unipa.it.
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • Cos’è Luce!
  • Redazione
  • Board
  • Contattaci

Robin Srl
Società soggetta a direzione e coordinamento di Monrif
Dati societariISSNPrivacyImpostazioni privacy

Copyright© 2021 - P.Iva 12741650159

CATEGORIE
  • Contatti
  • Lavora con noi
  • Concorsi
ABBONAMENTI
  • Digitale
  • Cartaceo
  • Offerte promozionali
PUBBLICITÀ
  • Speed ADV
  • Network
  • Annunci
  • Aste E Gare
  • Codici Sconto