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World speech day: a Firenze si "dà voce a chi non ha tutele"

L'evento organizzato da Arcigay per la Mondiale del Discorso, il 15 marzo: un momento di condivisione sulle vite, esperienze e rivendicazioni della comunità lgbtqia*. Ospite la presidente Maesi

di MARIANNA GRAZI -
15 marzo 2023
World Speech Day

World Speech Day

"Dare voce a chi ancora vive senza alcuna tutela". Un  obiettivo che in apparenza sembra semplice, ma che dietro ha lotte, battaglie, proteste che vanno avanti da decenni e che oggi sembrano più urgenti che mai. Perché in un mondo iperconnesso, in una società globalizzata sempre attenta a tutto quello che accade, la comunicazione, la possibilità di esprimersi, può e deve diventare un atto di rivendicazione di spazi e diritti che spesso invece a certi gruppi di persone non si vedono riconosciuti.

World Speech Day, un momento di condivisione

Per questo in occasione del World Speech Day, Giornata Mondiale del Discorso, che ricorre il 15 marzo, Arcigay Firenze (con il patrocinio e supporto di Arci Firenze) ha organizzato un momento di condivisione sulle vite, esperienze e rivendicazioni della comunità lgbtqia+ italiana ed internazionale. Questa sera, alla Casa della Cultura e della ricreazione di ponte di mezzo, in Via Forlanini 164, dalle 19,00 alle 23,00, l'appuntamento è con tutt* coloro che vogliono ascoltare e comprendere meglio la comunità arcobaleno stessa, ascoltando direttamente le voci e le vite delle ospiti che accompagneranno i/le presenti in uno spaccato molto rappresentativo della realtà attuale. Durante l’evento sarà infatti possibile approfondire i temi aperti con gli interventi degli/lle ospiti, che porteranno un punto di vista unico, una rappresentanza diretta sulle vite e sulle rivendicazioni che ancora oggi, nel nostro Paese, trovano forti difficoltà e minacce.

Gli ospiti a Firenze

Natascia Maesi, presidente nazionale Arcigay

Alla serata interverrà Natascia Maesi, prima presidente donna di Arcigay ed esponente della Rete Donne Transfemminista di Arcigay; ci sarà poi l’occasione di approfondire aspetti internazionali del movimento grazie ad Angelica Polmonari, presidente di Arcigay Modena e presidente del Direttivo donne di Ilga World, appena reduce dall’assemblea delle Nazioni Unite a New York. Insieme a loro Vincent Vallon, portavoce di Toscana Pride e vicepresidente di Arcigay Firenze, Daniela Spizzichino, presidente di Agedo Toscana, Gaia di Pierro, presidente di Anemone - Centro antiviolenza lgbtqia+ di Firenze, Alessandro Garzi, attivista del Collettivo asessuale Carrodibuoi, Monia Marcacci, attivista di Famiglie Arcobaleno, Arianna Campana, attivista e volontaria Arcigay, e Rossella Michelotti portavoce del Forum Toscano Movimenti per l'Acqua. "Uno degli obiettivi cardine della Giornata Mondiale del Discorso è quello di dare voce a chi ancora vive senza alcuna tutela, un vero riconoscimento e la dignità delle proprie esistenze" dichiara Mauro Scopelliti, presidente di Arcigay Firenze Altre Sponde. "Si stima infatti che solo negli ultimi 10 anni, in Italia, siano state ben 1532 le vittime di episodi denunciati, escludendo nel calcolo tutte quelle persone che hanno avuto paura di farlo o che non lo hanno potuto fare vista la mancanza di una legge che tutela l’intera popolazione da queste violenze. È necessario dunque che le storie e le rivendicazioni siano sempre più visibili e conosciute dall’intera cittadinanza al fine di ridurre il margine di proliferazione di intolleranze e violenze".

Gli eventi nel mondo

"Finalmente il World Speech Day porta le tematiche dei diritti e dell'abolizione dei privilegi a Firenze nella sua edizione 2023 - commenta Daniele Ciarchi, ambasciatore sulle tematiche Lgbtqia+ della Giornata sul territorio europeo e del Medio Oriente -. Questa organizzazione è stata fondata durante il forum della democrazia ad Atene, nel 2015, e ha avuto il 15 marzo 2016 eventi ad Atene, Singapore, Tawau e Mosca. Nell'edizione del 2017 è riuscita a organizzare eventi in oltre 80 nazioni. Questi spaziavano dalla Sala del Parlamento di Ulan Bator ad un'aula scolastica in Palestina, dall’Ismaili Center in Bangladesh all'Oxford Union dell'Università di Oxford - spiega -. Questa organizzazione nasce per celebrare la forza intrinseca della parola come elemento in grado di unire le persone e portare dunque cambiamenti positivi e costruttivi nella società".