Nuovo duro colpo per il figlio della regina Elisabetta. La città di York vuole togliere al principe Andrea le chiavi della città, o quella che gli inglesi chiamano “Honorary freedom of the city”, la cittadinanza onoraria. Dopo lo scandalo sulla violenza sessuale ai danni di Virginia Giuffre, la città di York si starebbe infatti muovendo per privare il duca dei suoi titoli onorifici. A riportare la notizia è The Guardian.
Il principe Andrea, 61 anni, detiene la cittadinanza onoraria di York da quando divenne duca nel 1987. In quell’anno nella città inglese si tenne una enorme cerimonia a cui parteciparono oltre 200mila persone. L’evento fu estremamente significativo in quanto si trattava della prima visita ducale a York in 67 anni. E il principe vi si era recato solo un anno dopo essersi sposato con Sarah Ferguson. Quindi fu una cerimonia seguitissima dagli inglesi e i cittadini di York scesero tutti in strada per accogliere il duca e la duchessa di York.
Dopo lo scandalo di abusi sessuali che ha travolto la Corona inglese e in particolare il principe Andrea, la città che lo aveva accolto, che lo aveva reso duca e che gli aveva dato le chiavi della città cominciò a girargli le spalle. Lo scorso gennaio, dopo che la famiglia reale britannica aveva tolto il titolo di “Altezza Reale” e i gradi militari al principe, anche gli abitanti di York iniziarono a incrociare le braccia: nessuno ne voleva più sapere di vedere associato il nome della città a un uomo coinvolto in scandali sessuali. E così la laburista Rachael Maskell, rappresentante del collegio di York, aveva avanzato una proposta in Parlamento per far perdere al principe il titolo di duca, appellandosi al Deprivation Act, una legge del 1917 grazie alla quale possono essere rimossi i titoli a chi si macchia di alto tradimento nei confronti della Corona.
Tutti si concentrarono dunque su come fare a togliere il titolo di duca al principe Andrea, ma come riporta The Guardian, nessuno si era preoccupato di controllare se il principe Andrea avesse ancora le chiavi della città. Il consiglio comunale di York, dopo aver indagato sulla questione, ha confermato al quotidiano britannico che il duca di York possedeva ancora la cittadinanza onoraria, la “Honorary freedom of the city”. Ma non solo. Perché lo stesso consiglio comunale ha poi fatto sapere che il 24 marzo, giorno in cui si terrà la prossima riunione del consiglio, procederà alla revoca di quel titolo onorifico.
Darryl Smalley, consigliere liberaldemocratico di York, ha dichiarato: “Dopo essere stato privato dei suoi ruoli militari e dei suoi patrocini reali dalla Regina, stiamo cercando di porre fine ai legami del principe Andrea con la nostra grande città, inclusa la revoca della sua cittadinanza onoraria”. E ha spiegato a The Guardian: “Il legame unico di York con la corona e il monarca è una parte importante dell’eredità e della storia della nostra città. Tuttavia, come consiglio e città, siamo al fianco delle vittime di abusi sessuali e stiamo facendo tutto il possibile per porre fine alla violenza contro donne e ragazze a livello locale. In quanto tale, è inappropriato che il principe Andrea mantenga il suo titolo onorifico che è intrinsecamente legato alla nostra città. Le accuse nei suoi confronti sono incredibilmente gravi e siamo determinati a esaminare tutte le opzioni disponibili per garantire che i suoi legami con la città siano interrotti. Spero – conclude il consigliere di York – che i consiglieri di tutte le parti sosterranno la mozione per rimuovere la cittadinanza onoraria della città di York al principe Andrea. Buckingham Palace e il governo devono quindi agire per rimuovere il suo titolo di duca di York”.
Andrea si trova così isolato da tutti, anche dopo aver trovato con la sua accusatrice Virginia Giuffre un accordo extra-giudiziale per evitare di finire sotto processo in tribunale. Pochi giorni fa infatti si è scoperto che il duca di York pagherà a Virginia Giuffre una somma tra i 5 e i 10 milioni di euro, come riportato dai tabloid inglesi. Il documento depositato, infatti, parla solo di una “sostanziale donazione” all’associazione di beneficenza di Giuffre a sostegno delle vittime di violenza sessuale. Ma la cifra è rimasta confidenziale. Buckingham Palace non ha rilasciato alcun commento ufficiale dopo l’annuncio dell’accordo, ma secondo alcune indiscrezioni, ci sarebbe stato proprio il pressing della Famiglia reale britannica a raggiungere un accordo e chiudere quello scandalo così grave nell’anno segnato dalle celebrazioni del Giubileo di Platino dei 70 anni sul trono di Sua Maestà, la Regina Elisabetta.