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Down, sordo dalla nascita e cieco, mamma Raffaela: "Così la Lega del Filo d'Oro ha salvato mio figlio"

La storia di Youssef, bimbo affetto anche da autolesionismo che lo ha portato a perdere la vista a 9 anni, aiutato dall'associazione. Taglio del nastro per la sede pisana, ora la famiglia avrà un riferimento vicino

di ILARIA VALLERINI -
3 ottobre 2022
Taglio del nastro Lega del Filo d'Oro a Pisa

Taglio del nastro Lega del Filo d'Oro a Pisa

"La Lega del Filo d'Oro ha salvato la vita di mio figlio". Mamma Raffaela parla di suo figlio Yussef, affetto da sindrome di Down e sordo dalla nascita (poi a tre anni gli è stato diagnosticato un disturbo del comportamento, l'autolesionismo, che lo ha portato a perdere la vista a 9 anni). Parole delicate, ma pregne di verità da mettere i brividi, dette con "il cuore in mano", di fronte ad una nutrita platea di operatori, volontari dell'associazione, utenti e famiglie, riuniti per festeggiare il taglio del nastro di un nuovo "punto di luce". La prima sede territoriale della Lega del Filo d'Oro a Pisa, in via Bovio 14, (erano presenti anche il sindaco del Comune di Pisa Michele Conti e il presidente della Fondazione Rossano Bartoli), in attività dal 2020,  ma poi interrotta bruscamente dalla pandemia.

"Abbiamo trovato amore, ora Youssef è felice"

A gennaio 2020, Raffaela Malvone scopre la Lega del Filo d'Oro. Fino a quel momento la famiglia, originaria di Lucca, si era appoggiata alla rete assistenziale territoriale e molto sulle proprie forze. "Dopo la perdita della vista nel 2019, nostro figlio si è spento, non giocava più, non mangiava, non dormiva. Vivevamo nel terrore e nello sconforto. Ma non ci siamo persi d'animo e abbiamo deciso di chiedere aiuto all'associazione. Abbiamo trovato subito ascolto, assistenza, ma soprattutto amore. Il primo giorno di terapia, è tornato il sorriso sul volto di Youssef.  Fino ad allora avevamo vissuto in simbiosi e inizialmente è stato difficile fidarmi di altre persone. Questo è il terzo anno di mio figlio al centro socio-sanitario residenziale di Osimo (sede principale dell'associazione nelle Marche), dove ogni giorno segue un percorso di riabilitazione ad hoc, assistito da educatrici e operatrici (sono tante mamme per lui), mentre io sono tornata a godermi il rapporto madre-figlio. Col senno di poi, posso dire di aver fatto una scelta d'amore, perché finalmente è un bambino felice".

Rafaela Malvone racconta la storia di suo figlio Yussef

Taglio del nastro per la sede pisana: "Una piccola Osimo vicino casa"

"Mi auguro di trovare a Pisa lo stesso calore trovato a Osimo - dice mamma Raffaela -. L'abbraccio della città in provincia di Ancona a questi ragazzi e ragazze a cui tutti sanno come approcciarsi senza pregiudizi. Il lavoro dei volontari è straordinario e lo è stato anche durante la pandemia, il sistema ha funzionato sempre, senza interruzioni. Oggi è bello vedere le nonne che donano un po' del loro tempo a questi bimbi, quando arrivano tutti lo sanno: è il momento di una bella favola".

Taglio del nastro sede pisana Lega del Filo d'Oro

"Una piccola, grande sede per tante famiglie sul territorio"

"Essere presenti con le nostre sedi e servizi su più livelli significa poter fornire un supporto territoriale a tutto tondo, continuo e costante, a un numero maggiore di persone con sordocecità e alle loro famiglie, accompagnandole passo dopo passo nella realizzazione concreta dei programmi individuali definiti al Centro Nazionale – dichiara il presidente della Fondazione Rossano Bartoli -. A Pisa, nel corso del 2021, la sede ha seguito ben 29 utenti tra bambini, ragazzi e adulti. Auspichiamo per il futuro di ampliare i nostri servizi, grazie anche al supporto della rete intessuta con associazioni, enti pubblici e privati e università del territorio, relazioni necessarie per costruire una società più inclusiva". Per il sindaco di Pisa, Michele Conti: "Quella di Pisa è una piccola, ma per il servizio che offre grande sede in grado di offrire un servizio assistenziale di grande valore per il nostre territorio (e per l'intera Toscana). Uno spazio di speranza per il futuro di giovani e adulti e per le loro famiglie".