Quando la storia cammina all'indietro. Nel 2008, Olimpiadi di Pechino incombente ed urgente desiderio di mostrare al mondo il volto migliore di sé, la Cina esibì con compiacimento gli scatti di Chen Man, che fissava sul digitale le Young Pioneers: ragazze cinesi che aprivano la strada a magnifiche sorti e progressive per il loro paese dalle troppe velocità: supersoniche, nello sviluppo dell'economia, della finanza della tecnologia applicata all'industria. Ma velocità da lumaca, se non immobilismo, nel campo dei diritti umani, civili, sociali, della considerazione della donna. Icona delle pioniere, la ragazza che si libra su una gigantesca diga, eretta per dissetare il bisogno energetico del paese. Leggiadria, su un'opera immane, che forse avrà comportato un disastro ambientale, ma poco contava. Importante era la ragazza, immagine di una Nuova Cina esibita al mondo, ma solo abbozzata, fatta appena assaporare in patria. Oggi, quella foto e le altre delle Young Pioneers di allora, unite ad ulteriori immagini del 2012, ancor più disinibite rispetto alla compostezza di regime, costano la censura e l'abiura alla loro autrice.
Chen Man è costretta a scrivere sul social Weibo: "Sono stata immatura e ignorante. Tornerò a studiare il mio popolo che merita più attenzione e rispetto. Mi pento di essere stata tanto superficiale. Spero che mi perdoniate per il fastidio che ho causato". Chen Man passa così da ammirato avamposto di una Cina futura, ariosa e forse libera a reproba, oltraggiatrice di codici sedimentati e - si capisce - inscalfibili per gli anni, i decenni, chissà: perfino i secoli a venire. Le foto di Chen Man, di cui la Cina andava orgogliosa sono diventate nell'era di Xi Jinping sacrileghe rappresentazioni della comunità e della tradizione cinese. Un esempio su tutti: la modella tempestata di lentiggini, con occhi allungati che non ti osservano, naso pronunciato, capelli neri sparsi. Fra il labbro inferiore e il mento, l'arco di un manico in pelle scura. Dior ne fece un manifesto. La borsa è citata in un particolare, non è mostrata, ma evocata. Il messaggio non sta nell'oggetto, ma in quel volto femminile fiero, pieno di sé, felice mixité fra passato e futuro.
Main Partner
Partner