Main Partner
Partner
Luce
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • 8 marzo
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Luce
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • 8 marzo
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Luce

Home » HP Blocco Testo Destra » Da Venezia a Pechino. L’impresa di Vienna, in cammino sulla Via della Seta per le donne: “Siete forti, non abbiate paura”

Da Venezia a Pechino. L’impresa di Vienna, in cammino sulla Via della Seta per le donne: “Siete forti, non abbiate paura”

La settantenne Vienna Cammarota è pronta a compiere la lunga traversata verso oriente sull'esempio di quello che fu il viaggio di Marco Polo. Originaria del Cilento la donna non è nuova e avventure simili: aveva già ripercorso il tour italiano di Goethe dalla Boemia in Sicilia

Domenico Guarino
14 Giugno 2021
Share on FacebookShare on Twitter
Vienna Cammarota

La Via della Seta da Venezia a Pechino sulle orme di Marco Polo, a piedi, da sola. Sarebbe un’avventura sorprendente per chiunque, lo è in particolar modo se teniamo conto che la protagonista di questa storia è una giovanissima donna di appena 70 anni, Vienna Cammarota.

Vienna è originaria di Felitto, un piccolo e delizioso borgo del Cilento (provincia di Salerno) e non è nuova a questi exploit. Ma, indubbiamente questo viaggio, rinviato da due anni causa Covid e lockdown conseguenti, rappresenta una cosa inedita anche per lei. Noi di Luce! l’abbiamo intervistata.

Perché questo viaggio?

“Io sono una guida ambientale, cammino da sempre. Ho iniziato a fare trekking  tanti anni prima che il Covid ci fermasse: tra le altre cose  ho fatto il cammino di Goethe, ripercorrendo dalla Boemia fino in Sicilia il viaggio in Italia del grande scrittore. Questa idea di andare Pechino, attraverso la Via della Seta, seguendo le orme di Marco Polo, mi è venuta proprio perché tutti a quel punto mi chiedevano: ‘E ora che fai? Ti fermi?’ E io ho risposto ‘No di certo: farò la Via della Seta’. È una grande sfida, ma sono pronta, anche perché erano anni che volevo farlo questo cammino”.

Sono circa 11mila chilometri. Non la spaventa la distanza?

“No. In realtà io non calcolo mai i chilometri. Sono rarissime le volte che mi pongo il problema. Per me conta il tragitto. Mi ci vorranno un paio di anni, credo. Poi dipenderà anche dalle condizioni oggettive che troverò strada facendo nelle regioni e nei Paesi che attraverserò”.

A chi dedica il suo viaggio?

“Alle donne. Alla loro forza, che spesso non sanno di avere. E in particolare a quelle di una certa età. Io ho iniziato proprio per dare una spinta e comunicare alle donne che non è assolutamente vero che ci sono cose che non possono fare. E che arrivate ad un’età pensionabile ti puoi solo rinchiudere dentro casa, dedicandoti ai figli e ai nipoti. Figli che per altro sono già grandi, e dunque non hanno bisogno di te. Noi abbiamo una nostra vita, un nostro modo di vedere le cose, ed è giusto che ci muoviamo e ci mettiamo alla prova senza aver paura”.

E lei non ha mai paura? Non le mette paura questo viaggio in particolare, che la porterà ad attraversare Paesi così diversi dai nostri?

“No, io non ho paura. Non sono una sprovveduta, ovviamente. Ma se lei mi chiede se ho paura io rispondo di no. Proprio io, noi abbiamo sempre ‘paura’ di qualcosa. Paura di quello che facciamo, ogni giorno. Abbiamo paura ad esempio di quello che facciamo per i nostri figli. Ci chiediamo se è fatto bene o male, se è giusto o no. Abbiamo paura di tutto quello che ci capita. La paura è insita in noi, e noi la combattiamo ogni giorno. Quindi io penso che bisogna essere sempre sicuri  di sé stessi, ma portarsi sempre dietro la paura, perché è in essa che si il trova coraggio di affrontare e superare le difficoltà che incontriamo”.

E i suoi figli cosa le dicono?

“Le mie figlie sono state con me nel momento in cui ho fatto il viaggio di Goethe. Mi hanno aiutato tantissimo. Ora le mentirei se le dicessi che è la stessa cosa. Indubbiamente di questo viaggio, in particolare, hanno un po’ più di paura”.

Con chi andrà?

“Sarò completamente da sola”.

Viaggiare è sempre anche andare alla scoperta di se stessi. Cosa si aspetta di trovare, dentro di sé, in questo viaggio?

Io generalmente cerco sempre dei viaggi che mi portino a ripercorrere i percorsi di un personaggio storico. Ho seguito le tracce di una donna francese che fu la prima donna ad andare in Tibet, Alexandria David Neele. Mi innamoro, mi affeziono alle persone che mi hanno raccontato una storia. E rileggendo Marco Polo mi sono resa conto che noi non lo conosciamo affatto. Ovvero lo abbiamo dimenticato. Abbiamo dimenticato quello che lui ci ha dato, che è straordinario. Marco Polo ha dato alla nostra civiltà moltissimo, e nessuno effettivamente oramai se ne rende conto. A parte raccontare ai ragazzi del fatto che è stato in Cina ed ha scritto “Il Milione”, sappiamo poco. Eppure lui ci ha fatto conoscere l’Oriente, la sua cultura, la sua storia, le sue usanze, le sue filosofie. Una cultura completamente diversa da noi, soprattutto in quegli anni. E il suo contributo per la civiltà occidentale non è stato solo intellettuale: pensate a tutto quello che riguarda la cultura materiale, fino alla gastronomia, ai prodotti alimentari”.

Perché Vienna?

“Mi hanno detto era il titolo di una canzone”.

Potrebbe interessarti anche

Giornata internazionale della visibilità transgender  (EPA/Narendra Shrestha)
Attualità

Giornata della visibilità transgender: oggi #nonTnascondere

31 Marzo 2023
Addio Andrea Spinelli, il "Forrest Gump" contro il cancro
Attualità

Addio Andrea Spinelli, il “Forrest Gump” contro il cancro

30 Marzo 2023
L'indagine Dove Body Love 2023 rivela che i più colpiti dagli haters sui social e nella vita sono donne e giovani
Lifestyle

Skin shaming: la cura di sé è il miglior antidoto di benessere

28 Marzo 2023

Instagram

  • Un anno dopo aver appeso sul ponte della Gran Madre lo striscione con scritto “Siamo un PO nella merda” per denunciare il gravissimo stato di siccità del Po, Extinction Rebellion torna a ribadire che “siamo ancora nella merda”, con un gesto più diretto ed esplicito. 

Una vera e propria montagna di letame è stata infatti scaricata questa mattina al grattacielo della Regione Piemonte, insieme a tanti fiori lasciati sopra. 

Due persone si sono arrampicate sulla tettoia dell’ingresso e i trovano ancora li. Al posto dell’insegna portata via dal vento qualche settimana fa, hanno appeso l’enorme scritta “Dalla regione non nasce niente, dal letame nascono i fiori”, riprendendo una canzone di Fabrizio De André. 

Una chiara denuncia dell
  • Riccardo Monco parte da una location d’eccellenza, Enoteca Pinchiorri di Firenze, uno dei ristoranti italiani più conosciuti al mondo e approda come new entry tra i giudici della sfida Alessandro Borghese Celebrity Chef (su TV8, dal lunedì al venerdì alle 19.10), Monco più che chef, si sente un cuoco.

🗣 Non è una diminutio?

“Assolutamente no, chef in realtà significa capo, in cucina è colui che comanda, come il capo cuoco, appunto, o il capo partita. Ormai lo chef ha assunto i connotati di un personaggio mitologico, proprio in virtù dei tanti show cooking proposti. Un’arma a doppio taglio”.

🗣 In che senso?

“Sono tantissimi i giovani che sognano di indossare una giacca da cuoco, ma fra quello che si vede fare in Tv e la fatica vera che richiede la cucina, c’è una differenza abissale”.

🗣 Vuol dire che avere l’ambizione non sempre corrisponde all’effettiva voglia di fare?

“Un po’ è così. Le nuove generazioni hanno un’idea precisa della qualità della vita, la fatica e gli orari della cucina non vanno bene per tutti”.

🗣 Dall’alto delle sue tre stelle Michelin, cosa consiglia agli aspiranti chef?

L
  • Un assistente di volo speciale ha viaggiato da Londra Heathrow a Los Angeles sorprendendo i passeggeri a bordo.

@lewiscapaldi ha presentato il suo nuovo singolo “Wish You The Best” con uno show ad alta quota, servendo snack e bevande. 

#lucenews #lewiscapaldi #wishyouthebest
  • Utero in affitto e adozioni per gli omosessuali. Sono temi caldissimi. Intanti il Parlamento europeo censura il governo italiano per la recente circolare del ministro Piantedosi che ha bloccato le registrazioni all’anagrafe dei figli di coppie gay, effettuate da alcuni sindaci. 

All’Eurocamera è stato infatti approvato un emendamento al testo della Risoluzione sullo Stato di diritto che condanna la circolare perché porterebbe “alla discriminazione non solo delle coppie dello stesso sesso, ma anche e soprattutto dei loro figli”, e invita anche Roma "a revocare immediatamente la decisione”. Un invito che il governo non ha intenzione di seguire, e che è stato criticato dal centrodestra e salutato positivamente dalle opposizioni, unite questa volta sia in Italia che a Bruxelles. 

✍ Ma com’è la legislazione attuale in Italia su questi temi?

L
Vienna Cammarota

La Via della Seta da Venezia a Pechino sulle orme di Marco Polo, a piedi, da sola. Sarebbe un'avventura sorprendente per chiunque, lo è in particolar modo se teniamo conto che la protagonista di questa storia è una giovanissima donna di appena 70 anni, Vienna Cammarota.

Vienna è originaria di Felitto, un piccolo e delizioso borgo del Cilento (provincia di Salerno) e non è nuova a questi exploit. Ma, indubbiamente questo viaggio, rinviato da due anni causa Covid e lockdown conseguenti, rappresenta una cosa inedita anche per lei. Noi di Luce! l'abbiamo intervistata.

Perché questo viaggio?

"Io sono una guida ambientale, cammino da sempre. Ho iniziato a fare trekking  tanti anni prima che il Covid ci fermasse: tra le altre cose  ho fatto il cammino di Goethe, ripercorrendo dalla Boemia fino in Sicilia il viaggio in Italia del grande scrittore. Questa idea di andare Pechino, attraverso la Via della Seta, seguendo le orme di Marco Polo, mi è venuta proprio perché tutti a quel punto mi chiedevano: 'E ora che fai? Ti fermi?' E io ho risposto 'No di certo: farò la Via della Seta'. È una grande sfida, ma sono pronta, anche perché erano anni che volevo farlo questo cammino".

Sono circa 11mila chilometri. Non la spaventa la distanza?

"No. In realtà io non calcolo mai i chilometri. Sono rarissime le volte che mi pongo il problema. Per me conta il tragitto. Mi ci vorranno un paio di anni, credo. Poi dipenderà anche dalle condizioni oggettive che troverò strada facendo nelle regioni e nei Paesi che attraverserò".

A chi dedica il suo viaggio?

"Alle donne. Alla loro forza, che spesso non sanno di avere. E in particolare a quelle di una certa età. Io ho iniziato proprio per dare una spinta e comunicare alle donne che non è assolutamente vero che ci sono cose che non possono fare. E che arrivate ad un'età pensionabile ti puoi solo rinchiudere dentro casa, dedicandoti ai figli e ai nipoti. Figli che per altro sono già grandi, e dunque non hanno bisogno di te. Noi abbiamo una nostra vita, un nostro modo di vedere le cose, ed è giusto che ci muoviamo e ci mettiamo alla prova senza aver paura".

E lei non ha mai paura? Non le mette paura questo viaggio in particolare, che la porterà ad attraversare Paesi così diversi dai nostri?

"No, io non ho paura. Non sono una sprovveduta, ovviamente. Ma se lei mi chiede se ho paura io rispondo di no. Proprio io, noi abbiamo sempre 'paura' di qualcosa. Paura di quello che facciamo, ogni giorno. Abbiamo paura ad esempio di quello che facciamo per i nostri figli. Ci chiediamo se è fatto bene o male, se è giusto o no. Abbiamo paura di tutto quello che ci capita. La paura è insita in noi, e noi la combattiamo ogni giorno. Quindi io penso che bisogna essere sempre sicuri  di sé stessi, ma portarsi sempre dietro la paura, perché è in essa che si il trova coraggio di affrontare e superare le difficoltà che incontriamo".

E i suoi figli cosa le dicono?

"Le mie figlie sono state con me nel momento in cui ho fatto il viaggio di Goethe. Mi hanno aiutato tantissimo. Ora le mentirei se le dicessi che è la stessa cosa. Indubbiamente di questo viaggio, in particolare, hanno un po' più di paura".

Con chi andrà?

"Sarò completamente da sola".

Viaggiare è sempre anche andare alla scoperta di se stessi. Cosa si aspetta di trovare, dentro di sé, in questo viaggio?

Io generalmente cerco sempre dei viaggi che mi portino a ripercorrere i percorsi di un personaggio storico. Ho seguito le tracce di una donna francese che fu la prima donna ad andare in Tibet, Alexandria David Neele. Mi innamoro, mi affeziono alle persone che mi hanno raccontato una storia. E rileggendo Marco Polo mi sono resa conto che noi non lo conosciamo affatto. Ovvero lo abbiamo dimenticato. Abbiamo dimenticato quello che lui ci ha dato, che è straordinario. Marco Polo ha dato alla nostra civiltà moltissimo, e nessuno effettivamente oramai se ne rende conto. A parte raccontare ai ragazzi del fatto che è stato in Cina ed ha scritto "Il Milione", sappiamo poco. Eppure lui ci ha fatto conoscere l’Oriente, la sua cultura, la sua storia, le sue usanze, le sue filosofie. Una cultura completamente diversa da noi, soprattutto in quegli anni. E il suo contributo per la civiltà occidentale non è stato solo intellettuale: pensate a tutto quello che riguarda la cultura materiale, fino alla gastronomia, ai prodotti alimentari".

Perché Vienna?

"Mi hanno detto era il titolo di una canzone".

Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • Cos’è Luce!
  • Redazione
  • Board
  • Contattaci
  • 8 marzo

Robin Srl
Società soggetta a direzione e coordinamento di Monrif
Dati societariISSNPrivacyImpostazioni privacy

Copyright© 2023 - P.Iva 12741650159

CATEGORIE
  • Contatti
  • Lavora con noi
  • Concorsi
ABBONAMENTI
  • Digitale
  • Cartaceo
  • Offerte promozionali
PUBBLICITÀ
  • Speed ADV
  • Network
  • Annunci
  • Aste E Gare
  • Codici Sconto