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Home » HP Blocco Testo Destra » Da “Zitti e Buoni” a “Brividi”: i giovani di tutto il mondo cantano (e studiano) l’Italia nella sua lingua

Da “Zitti e Buoni” a “Brividi”: i giovani di tutto il mondo cantano (e studiano) l’Italia nella sua lingua

Sono le rock star tricolori del momento a far crescere l'interesse dei giovani verso la lingua italiana che si conferma tra nella Top Five delle lingue più popolari al mondo e si avvia verso il quarto posto tra quelle più studiate

Giovanni Ballerini
11 Marzo 2022
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Negli anni ‘60 e ’70 in tanti coniugavano l’amore per l’onda primigenia del rock con l’ambizione di imparare l’inglese, che già allora era la lingua di moda e di lavoro per molti. Allora i giornali supergiovani del tempo spesso dedicavano qualche pagina ai testi delle canzoni più in voga e i dischi in vinile riportavano i testi nel retro o nel sotto copertina. E, foglio dei testi alla mano, facevamo scattare la puntina del giradischi sui nostri brani preferiti di Neal Young, dei Crosby, Still & Nash, dei Beatles, di Cat Stevens, di Dylan, dei Rolling Stones o di altre rockstar che avevano il merito di cantare senza particolari slang, con calma e chiarezza. Rendendo quindi la nostra comprensione meno ostica.

In passato grazie ai vinili i giovani appassionati di rock si sono avviati anche allo studio della lingua inglese

Il gioco è via via scemato con l’arrivo dei cd e delle loro mini copertine, per scomparire del tutto con l’avvio di Spotify, Apple Music, Tim Music e degli altri negozi musicali digitali. Eppure qualcosa si muove di nuovo rispetto all’interesse verso l’italiano che, pur essendo al ventunesimo posto tra le lingue madri più parlate al mondo, attualmente si avvia a essere la quarta lingua più studiata del Pianeta dopo l’inglese, lo spagnolo ed il cinese.
Oggi, naturalmente, il ritorno degli album in vinile è un mercato in buona espansione ma ancora di nicchia, per cui non incide, ma nel ritrovato interesse per la nostra lingua c’è più di uno zampino della musica.

La rock band più amata d’Italia, i Maneskin, agli MTV Europe Music Awards 2021

Merito delle tendenze nei social e dell’indubbio glamour delle giovani rock star tricolori che continuano a dare lustro al Made in Italy con le canzoni che sfornano e i festival che vincono. I giovani, insomma, amano l’italiano e lo cantano o lo parlano a ritmo di pop, rock, rap o trap. Lo dimostra il boom di acclamazioni e interesse che ha riscosso la vittoria dei Måneskin al Festival di Sanremo e all’Eurovision Song Contest del 2021. Nonostante la loro canzone Zitti e buoni fosse in italiano (come gran parte del loro repertorio) la band ha fatto faville in tutto il mondo, aprendo persino spavaldamente il concerto dei Rolling Stones. Si pensa possa succedere la stessa cosa grazie alla vittoria del Festival della canzone 2022 di Mahmood e Blanco, che stanno andando benissimo in classifica. Grazie alla loro presenza all’Eurovision Song Contest 2022, che vedrà il duo cantare Brividi a Torino, anche loro in rappresentanza del nostro Paese, sembra infatti sia in netta crescita anche l’interesse nel mondo per lo studio dell’italiano.

Il report linguistico: sempre più i giovani studiano l’italiano

Mahmood e Blanco insieme con “Brividi” a Sanremo 2022

Lo conferma il report linguistico di Preply, che è in sostanza lo stesso di quello che abbiamo riferito qualche riga più in su. Una cosa è certa: negli ultimi mesi si è registrato un picco di utenti alla ricerca di lezioni di lingua italiana. Se, infatti, l’inglese è la lingua straniera più studiata al mondo, in vista dell’evento musicale in programma a maggio, da cui è stata esclusa la Russia dopo l’inizio della Guerra in Ucraina, aumenta costantemente, soprattutto fra i giovani, l’interesse per l’italiano. La nostra lingua si conferma insomma saldamente nella Top five delle lingue più popolari al mondo, insieme a inglese, spagnolo, francese e tedesco. Questi dati emergono dal Report Linguistico 2021 realizzato da Preply, la piattaforma globale di apprendimento delle lingue che mette in contatto oltre ventimila insegnanti con decine di migliaia di studenti in tutto il mondo. A completamento di quei dati si può affermare che una corroborante spinta in più alla diffusione della nostra lingua la dà la cultura, anche quella giovanile, visto che l’italiano non viene studiato solo per motivi legati agli affari, ma anche per conoscere più da vicino la cultura del Bel Paese. Tornando agli studenti di italiano sulla piattaforma Preply, si è appreso che provengono soprattutto dagli Stati Uniti d’America, dal nostro Paese (in quel caso si tratta di stranieri residenti in Italia), dal Regno Unito, Germania e Polonia.

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Il protagonista di questa vicenda è Leonardo Lotto, studente aostano, che la mattina del 23 febbraio è rimasto vittima di un incidente in mare. Il ragazzo era a Melbourne con un gruppo di amici quando dopo un tuffo tra le onde sul bagnasciuga ha picchiato violentemente la testa contro il fondale di sabbia. In quel momento è iniziato l’incubo: prima gli amici lo hanno aiutato a uscire dall’acqua, poi la corsa disperata in ospedale. Dopo l’intervento d’urgenza, è arrivato il duro responso: “Frattura delle vertebre C3 e C5, spina dorsale danneggiata". Leonardo Lotto è paralizzato dalla testa in giù e non potrà più camminare.

"Continuerò a lottare e farò tutto il necessario. A volte cadrò, ma alla fine mi rialzerò, vivendo sempre giorno per giorno, superando i momenti più bui”.

Dopo il ricovero all’Alfred Hospital di Melbourne, in Australia, “le sue condizioni sono stabili, e ora è pronto per iniziare il suo lungo percorso riabilitativo a Milano con tutte le energie e la positività che hanno sempre caratterizzato la sua personalità”. E gli amici, proprio per sostenere le cure, hanno organizzato una raccolta fondi online.

✍ Barbara Berti 

#lucenews #lucelanazione #australia #leonardolotto
  • È quanto emerge da uno studio su 1.700 ragazzi toscani realizzato dal Meyer center for health and happiness, di cui è responsabile Manila Bonciani, insieme all’Università di Firenze, e presentato in occasione della Giornata internazionale della felicità nel corso di un evento organizzato al Meyer health campus di Firenze.

Cosa gli adolescenti pensano della felicità? Come la definiscono? Cosa li rende felici? Queste alcune domande dello studio. Dai risultati emerge che i ragazzi spesso non riescono a dare neanche una definizione della felicità. Tuttavia ne sottolineano la rilevanza e la transitorietà. 

Dalla ricerca emerge così che la manifestazione della felicità si declina in sei dimensioni:
➡ La più rilevante che emerge è quella dell’interesse sociale, data dall’importanza che viene attribuita dai ragazzi alle relazioni interpersonali.
➡ La seconda è l’espressione della soddisfazione verso la propria vita, del fare le cose che piacciono loro.
➡ La terza è vivere emozioni positive, rilevanza che si riscontra anche nelle parole dei ragazzi che esprimono in maniera importante l’idea di essere felici quando sono senza preoccupazioni o pressioni che avvertono frequentemente, come anche quella scolastica.
➡ La quarta è il senso di autorealizzazione insieme a quello di padronanza delle varie situazioni che si trovano ad affrontare.
➡ Infine in misura minore la loro felicità è legata all’ottimismo, cui gli stessi adolescenti non attribuiscono grande rilevanza, sebbene rappresenti la sesta dimensione della felicità identificata.

Gli adolescenti che risultano più felici si caratterizzano per essere più empatici, esprimere un atteggiamento cooperativo, avere maggiore autoconsapevolezza, saper gestire meglio le emozioni e risolvere le situazioni problematiche, avere una buona immagine di sé. 

Ancora i maschi risultano essere più felici delle femmine a eccezione della dimensione relazionale e sociale della felicità che non si differenzia in maniera significativa tra i due gruppi, e le fasce di età più piccole, fino ai 15 anni, esprimono maggiormente di essere felici rispetto ai ragazzi di 16-17 o maggiorenni.

#felicità #ospedalemeyer #adolescenza
Negli anni ‘60 e ’70 in tanti coniugavano l’amore per l’onda primigenia del rock con l’ambizione di imparare l’inglese, che già allora era la lingua di moda e di lavoro per molti. Allora i giornali supergiovani del tempo spesso dedicavano qualche pagina ai testi delle canzoni più in voga e i dischi in vinile riportavano i testi nel retro o nel sotto copertina. E, foglio dei testi alla mano, facevamo scattare la puntina del giradischi sui nostri brani preferiti di Neal Young, dei Crosby, Still & Nash, dei Beatles, di Cat Stevens, di Dylan, dei Rolling Stones o di altre rockstar che avevano il merito di cantare senza particolari slang, con calma e chiarezza. Rendendo quindi la nostra comprensione meno ostica.
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Merito delle tendenze nei social e dell’indubbio glamour delle giovani rock star tricolori che continuano a dare lustro al Made in Italy con le canzoni che sfornano e i festival che vincono. I giovani, insomma, amano l’italiano e lo cantano o lo parlano a ritmo di pop, rock, rap o trap. Lo dimostra il boom di acclamazioni e interesse che ha riscosso la vittoria dei Måneskin al Festival di Sanremo e all’Eurovision Song Contest del 2021. Nonostante la loro canzone Zitti e buoni fosse in italiano (come gran parte del loro repertorio) la band ha fatto faville in tutto il mondo, aprendo persino spavaldamente il concerto dei Rolling Stones. Si pensa possa succedere la stessa cosa grazie alla vittoria del Festival della canzone 2022 di Mahmood e Blanco, che stanno andando benissimo in classifica. Grazie alla loro presenza all’Eurovision Song Contest 2022, che vedrà il duo cantare Brividi a Torino, anche loro in rappresentanza del nostro Paese, sembra infatti sia in netta crescita anche l’interesse nel mondo per lo studio dell’italiano.

Il report linguistico: sempre più i giovani studiano l'italiano

Mahmood e Blanco insieme con "Brividi" a Sanremo 2022
Lo conferma il report linguistico di Preply, che è in sostanza lo stesso di quello che abbiamo riferito qualche riga più in su. Una cosa è certa: negli ultimi mesi si è registrato un picco di utenti alla ricerca di lezioni di lingua italiana. Se, infatti, l’inglese è la lingua straniera più studiata al mondo, in vista dell’evento musicale in programma a maggio, da cui è stata esclusa la Russia dopo l'inizio della Guerra in Ucraina, aumenta costantemente, soprattutto fra i giovani, l’interesse per l’italiano. La nostra lingua si conferma insomma saldamente nella Top five delle lingue più popolari al mondo, insieme a inglese, spagnolo, francese e tedesco. Questi dati emergono dal Report Linguistico 2021 realizzato da Preply, la piattaforma globale di apprendimento delle lingue che mette in contatto oltre ventimila insegnanti con decine di migliaia di studenti in tutto il mondo. A completamento di quei dati si può affermare che una corroborante spinta in più alla diffusione della nostra lingua la dà la cultura, anche quella giovanile, visto che l’italiano non viene studiato solo per motivi legati agli affari, ma anche per conoscere più da vicino la cultura del Bel Paese. Tornando agli studenti di italiano sulla piattaforma Preply, si è appreso che provengono soprattutto dagli Stati Uniti d’America, dal nostro Paese (in quel caso si tratta di stranieri residenti in Italia), dal Regno Unito, Germania e Polonia.
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