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Crisi delle donne avvocato: è colpa del Covid. Lo stipendio? Meno della metà di quello maschile

di MAURIZIO COSTANZO -
20 luglio 2022
Donna avvocato

Donna avvocato

L’impatto della pandemia si è fatto sentire soprattutto nel mondo del lavoro al femminile. Sono state le donne ad aver pagato il prezzo più alto dell’emergenza sanitaria. Alle prese con dad, figli, emergenze e incombenze quotidiane, sia familiari che economiche e sanitarie, ad avere la peggio è stato il loro futuro professionale. Se tutta la società ha risentito della crisi innescata dal Covid, è pur vero che alcune categorie sono risultate le più penalizzate. Il risultato? In tante hanno perso il lavoro, in ogni campo. E così, i progressi fatti nel corso degli ultimi tempi, e con non poca fatica, in un baleno sono stati annientati. Di contro, le disparità di genere si sono acuite. L’ultimo allarmante dato viene da una categoria che aveva fatto molti passi in avanti negli ultimi anni, per poi subire un forzato colpo d’arresto causa lockdown: si tratta delle donne avvocato.

Donne avvocato

La pandemia ha causato un drastico calo, in Italia, delle donne impegnate nell'attività forense

“Quando tutto lasciava presagire che le donne avvocato avessero messo la freccia per sorpassare i maschi, si è verificata però una battuta d’arresto – spiega Antonello Martinez, presidente dell’Associazione italiana avvocati d'impresa -. Nel campo forense sono state dunque proprio le professioniste ad essere le più colpite nell’era della crisi Covid, alle prese con i figli o la gestione di altri familiari fragili”. Lo dimostrano i numeri: nel 2021 le professioniste in Italia sono risultate 115.250, pari al 47,7% del totale. Si è registrato così un calo dell’1,3% in un solo anno. Fino a un attimo prima si credeva che le donne avvocato potessero superare gli uomini, visto l’andamento generale e in trend in costante e netta crescita degli ultimi tempi. Ma il Covid ha cambiato le carte in tavola. È anche vero però che il sorpasso si è comunque registrato in alcuni ordini: basti pensare a Brescia, dove ben il 69,7% di avvocati sono donne. Una buona percentuale, pari al 61,2%, si è registrata anche a Busto Arsizio, e Rieti non è da meno, con il 59,8%. Per quanto riguarda la maglia rosa a livello di distretto, spicca Perugia che con il 52,7%, supera anche Bologna, che si ferma al 52,5%, e Brescia che segna comunque un buon 52,4%.

Antonello Martinez, presidente dell’Associazione Italiana Avvocati d'Impresa

La situazione diversa tra nord e sud

La situazione cambia a seconda delle zone d’Italia: al Nord, ad esempio, nel complesso le donne avvocato hanno superato gli uomini e sono il 51,1% del totale. Non è così al Centro, dove sono il 48%, ma con qualche eccezione: in Umbria e in Toscana la componente femminile è pari rispettivamente al 52,7%  e al 51,4%. A prescindere però da dove si eserciti la professione forense, resta un altro dato di fatto allarmante: il divario in termini di retribuzione rispetto ai colleghi maschi, e questo accomuna le donne avvocato in tutta Italia.

avvocata

Le donne avvocato percepiscono uno stipendio che non arriva nemmeno alla metà di quello dei colleghi maschi

Il reddito medio più elevato, pari a 38.732 euro, si registra in Lombardia. A seguire, sempre nel profondo nord, c’è la Valle d’Aosta dove risulta pari a 37.403 euro. Il reddito delle donne avvocato in Trentino Alto Adige è di 36.444 euro. Cifre ben diverse se si guarda al sud Italia: in Calabria guadagnano 11.674 euro, poco di più in Basilicata, esattamente 12.851 euro, e appena superiore è il reddito di chi esercita la professione in Puglia, pari a 13.719 euro. I dati comunque parlano chiaro, e il reddito medio delle professioniste nel meridione risulta di molto più basso di quello delle colleghe che invece esercitano al nord Italia. Tutte le regioni sono però unite da un unico, triste, comun denominatore: il divario di genere in termini di retribuzione, che risulta dovunque abbastanza netto fra uomini e donne. “Il reddito delle donne avvocato generalmente risulta inferiore di oltre la metà rispetto a quello dei loro colleghi” aggiunge Antonello Martinez.

Un divario che riguarda ed è particolarmente evidente anche al nord: basti pensare che in Lombardia il reddito medio delle donne avvocato equivale al 39,8% rispetto a quello dei colleghi uomini, che invece guadagnano 97.387 euro. Nel Lazio è invece pari al 41,1%, più precisamente qui le componente femminile risulta avere un reddito medio pari a 26.614 euro contro i 64.744 euro degli avvocati maschi.