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Home » Economia » Gender gap: le giovani donne ora guadagnano quanto gli uomini in 22 città americane

Gender gap: le giovani donne ora guadagnano quanto gli uomini in 22 città americane

Nelle aree metropolitane di New York, Los Angeles e Washington e di altre aree metropolitane è stato colmato il divario salariale, tanto che alcune lavoratrici guadagnano anche più dei colleghi. Ma più avanza l'età più il solco torna ad ampliarsi

Camilla Prato
31 Marzo 2022
gender-pay-gap

In 22 aree metropolitane Usa le giovani donne guadagnano quanto o più dei colleghi uomini

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In almeno una ventina di città metropolitane degli Stati Uniti le giovani donne hanno colmato il divario salariale o hanno superato i loro colleghi maschi. I passi avanti nell’istruzione superiore e una maggiore trasparenza sugli stipendi sono le armi che stanno permettendo loro di combattere le disparità radicate. Secondo un’analisi del Pew Research Center (sui dati del Census Bureau) pubblicata dal Washington Post, le under 30, in media, guadagnano quanto o più degli uomini a Washington, New York, Los Angeles e in altre 19 grandi città metropolitane, laddove i forti mercati del lavoro attirano giovani istruiti che cercano di costruirsi una carriera.

gender pay gap
In In 22 aree metropolitane degli Stati Uniti le giovani lavoratrici hanno colmato il divario salariale con i colleghi uomini

I numeri del divario salariale negli Usa

A livello nazionale, le trentenni e le ragazze più giovani prendono 93 centesimi per ogni dollaro guadagnato da un collega maschio. Tuttavia se si considera l’intero settore femminile, ovvero le lavoratrici a tempo pieno, nel corso di un anno il salario scende a 82 centesimi. Gli esperti, che hanno monitorato i dati dal 2015 al 2019, sostengono tuttavia che ci sia un piccolo ma costante miglioramento rispetto al decennio precedente, quando le donne guadagnavano 77 centesimi ogni dollaro degli uomini.

Diventare mamme costa

La maternità è ancora un grande ostacolo alla parità salariale

La ricerca mostra inoltre che mentre il divario di genere si sta riducendo per le giovani donne, la gestione di alcuni eventi comuni nella vita di queste, come la maternità e la crescita dei figli, si pongono come ostacoli persistenti alla lotta per la parità salariale, come ha spiegato al Washington Post Richard Fry, un ricercatore senior di Pew che ha condotto lo studio. “Questo è coerente con una scoperta che gli economisti del lavoro hanno ben documentato: le donne sono penalizzate quando diventano mamme“, ha aggiunto. Uomini e donne, infatti, iniziano più o meno alla pari, ma le disparità salariali aumentano nel tempo, secondo gli economisti. Piccole differenze vengono amplificate quando gli aumenti e le promozioni si accumulano nel corso degli anni e dei decenni. “Più una donna è anziana, più tempo ha avuto per essere stata scartata per una promozione, per ottenere un aumento rispetto a un collega maschio, o per aver sacrificato la sua carriera per la sua famiglia”, ha detto Betsey Stevenson, professore di politica ed economia all’Università del Michigan.

Più sei giovane più lotti per i tuoi diritti

lavoratrici-usa-gender gap
L’età delle donne è un fattore discriminante nel salario. Secondo gli studi più sei giovane più hai potere di contrattazione

Le donne hanno meno probabilità di essere seguite nell’inserimento lavorativo così come di ricevere una formazione manageriale, ha detto al quotidiano statunitense Alexandra Kalev, docente di antropologia all’Università di Tel Aviv. Hanno invece più probabilità di essere indirizzate verso impieghi meno prestigiosi, anche quando hanno competenze tecniche specializzate. Inoltre il congedo di maternità può farle scivolare verso una “corsia per mamme” in cui promozione diventa quasi un miraggio, anche nelle aziende con politiche più eque in termini di parità di genere. “In sostanza, poiché i sistemi di carriera delle aziende sono tali da offrire più opportunità agli uomini, questi hanno più possibilità di fare carriera e di mantenere il loro lavoro più a lungo. Ciò si traduce crescenti divari salariali con il passare degli anni”, ha detto Kalev. I recenti risultati di Pew, dicono gli esperti, sono in linea con altre ricerche che esaminano i guadagni delle lavoratrici in età diverse.
Uno studio del 2014 di Claudia Goldin all’Università di Harvard, infatti, aveva già concluso che il divario salariale tra uomini e donne si riduce significativamente, in termini di ore di lavoro e compensi, soprattutto per le giovani donne. Per gli esperti questo è determinato da un un mix di livelli alti di educazione e consapevolezza. Le leggi sull’equità retributiva hanno spinto i datori di lavoro a dover giustificare le loro decisioni rispetto alla retribuzione dei dipendenti, rendendo più facile per le donne contrattare per ottenere di più.

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  • "È passato un mese dall’incidente, e ogni giorno, penso costantemente a come le cose possano cambiare rapidamente e drasticamente, in un batter d’occhio, e in modi che non avrei mai potuto immaginare.”

Il protagonista di questa vicenda è Leonardo Lotto, studente aostano, che la mattina del 23 febbraio è rimasto vittima di un incidente in mare. Il ragazzo era a Melbourne con un gruppo di amici quando dopo un tuffo tra le onde sul bagnasciuga ha picchiato violentemente la testa contro il fondale di sabbia. In quel momento è iniziato l’incubo: prima gli amici lo hanno aiutato a uscire dall’acqua, poi la corsa disperata in ospedale. Dopo l’intervento d’urgenza, è arrivato il duro responso: “Frattura delle vertebre C3 e C5, spina dorsale danneggiata". Leonardo Lotto è paralizzato dalla testa in giù e non potrà più camminare.

"Continuerò a lottare e farò tutto il necessario. A volte cadrò, ma alla fine mi rialzerò, vivendo sempre giorno per giorno, superando i momenti più bui”.

Dopo il ricovero all’Alfred Hospital di Melbourne, in Australia, “le sue condizioni sono stabili, e ora è pronto per iniziare il suo lungo percorso riabilitativo a Milano con tutte le energie e la positività che hanno sempre caratterizzato la sua personalità”. E gli amici, proprio per sostenere le cure, hanno organizzato una raccolta fondi online.

✍ Barbara Berti 

#lucenews #lucelanazione #australia #leonardolotto
  • È quanto emerge da uno studio su 1.700 ragazzi toscani realizzato dal Meyer center for health and happiness, di cui è responsabile Manila Bonciani, insieme all’Università di Firenze, e presentato in occasione della Giornata internazionale della felicità nel corso di un evento organizzato al Meyer health campus di Firenze.

Cosa gli adolescenti pensano della felicità? Come la definiscono? Cosa li rende felici? Queste alcune domande dello studio. Dai risultati emerge che i ragazzi spesso non riescono a dare neanche una definizione della felicità. Tuttavia ne sottolineano la rilevanza e la transitorietà. 

Dalla ricerca emerge così che la manifestazione della felicità si declina in sei dimensioni:
➡ La più rilevante che emerge è quella dell’interesse sociale, data dall’importanza che viene attribuita dai ragazzi alle relazioni interpersonali.
➡ La seconda è l’espressione della soddisfazione verso la propria vita, del fare le cose che piacciono loro.
➡ La terza è vivere emozioni positive, rilevanza che si riscontra anche nelle parole dei ragazzi che esprimono in maniera importante l’idea di essere felici quando sono senza preoccupazioni o pressioni che avvertono frequentemente, come anche quella scolastica.
➡ La quarta è il senso di autorealizzazione insieme a quello di padronanza delle varie situazioni che si trovano ad affrontare.
➡ Infine in misura minore la loro felicità è legata all’ottimismo, cui gli stessi adolescenti non attribuiscono grande rilevanza, sebbene rappresenti la sesta dimensione della felicità identificata.

Gli adolescenti che risultano più felici si caratterizzano per essere più empatici, esprimere un atteggiamento cooperativo, avere maggiore autoconsapevolezza, saper gestire meglio le emozioni e risolvere le situazioni problematiche, avere una buona immagine di sé. 

Ancora i maschi risultano essere più felici delle femmine a eccezione della dimensione relazionale e sociale della felicità che non si differenzia in maniera significativa tra i due gruppi, e le fasce di età più piccole, fino ai 15 anni, esprimono maggiormente di essere felici rispetto ai ragazzi di 16-17 o maggiorenni.

#felicità #ospedalemeyer #adolescenza
In almeno una ventina di città metropolitane degli Stati Uniti le giovani donne hanno colmato il divario salariale o hanno superato i loro colleghi maschi. I passi avanti nell'istruzione superiore e una maggiore trasparenza sugli stipendi sono le armi che stanno permettendo loro di combattere le disparità radicate. Secondo un'analisi del Pew Research Center (sui dati del Census Bureau) pubblicata dal Washington Post, le under 30, in media, guadagnano quanto o più degli uomini a Washington, New York, Los Angeles e in altre 19 grandi città metropolitane, laddove i forti mercati del lavoro attirano giovani istruiti che cercano di costruirsi una carriera.
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