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Home » Economia » Gucci accelera la strategia sostenibile a favore dell’economia circolare e agricoltura rigenerativa

Gucci accelera la strategia sostenibile a favore dell’economia circolare e agricoltura rigenerativa

In occasione della pubblicazione del secondo Gucci Equilibrium Impact Report 2021, la Maison annuncia il suo ingresso come Partner Strategico nella Ellen MacArthur Foundation

Lucia Lapi
5 Luglio 2022
In occasione della pubblicazione del secondo Gucci Equilibrium Impact Report 2021, la Maison annuncia il suo ingresso come Partner Strategico nella Ellen MacArthur Foundation

In occasione della pubblicazione del secondo Gucci Equilibrium Impact Report 2021, la Maison annuncia il suo ingresso come Partner Strategico nella Ellen MacArthur Foundation

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Obiettivo, accelerare ulteriormente la visione del brand in tema di economia circolare: “Siamo entusiasti di iniziare questo nuovo capitolo insieme alla Ellen MacArthur Foundation per rafforzare ulteriormente il nostro impegno verso la circolarità e l’agricoltura rigenerativa”, le parole di Marco Bizzarri, Presidente e CEO di Gucci.

Gucci Equilibrium Impact Report 2021

“Il 2021 è stato un anno molto speciale per Gucci”. Così il Presidente e CEO di Gucci, Marco Bizzarri, ha introdotto i risultati del secondo Gucci Equilibrium Impact Report 2021, pubblicato oggi dalla Maison in occasione di un altro importante annuncio “sostenibile”, il suo ingresso come partner strategico nella Ellen MacArthur Foundation. La partnership rappresenta, infatti, un ulteriore passo per accelerare la strategia della Maison in tema di economia circolare. “Per noi, le parole purpose e progresso costituiscono un elemento distintivo dell’ethos di Gucci. Sperimentiamo e ci impegniamo ad innovare costantemente per generare impatti positivi per il mondo Gucci, e per l’intera comunità “, ha dichiarato Bizzarri, aggiungendo che “La seconda edizione del nostro Gucci Equilibrium Impact Report per il 2021 testimonia la nostra volontà di continuare a costruire un’azienda e un business responsabili e sostenibili. Siamo quindi entusiasti di iniziare questo nuovo capitolo insieme alla Ellen MacArthur Foundation per rafforzare ulteriormente il nostro impegno verso la circolarità e l’agricoltura rigenerativa, ampliando le numerose iniziative che abbiamo già avviato fino a oggi”. Una collaborazione che mira a “ridisegnare il futuro della moda” come dichiarato da Andrew Morlet, CEO della Fondazione Ellen MacArthur, “grazie al grande impegno di Gucci per le persone e per il pianeta e all’esperienza della Fondazione in materia di economia circolare, possiamo sviluppare soluzioni innovative capaci di guidare il settore verso una moda progettata per essere usata più a lungo, fatta per essere rigenerata e realizzata con materiali sicuri, riciclati o rinnovabili”.

Gli obiettivi della collaborazione 

In linea di continuità con la filosofia di Gucci, la partnership trae fondamento dall’attuale strategia della Maison per l’economia circolare basata su tre principi cardine: la riduzione dei rifiuti e dell’inquinamento, la circolarità dei prodotti e dei materiali e la promozione dell’agricoltura rigenerativa.

A partire dal 2020, infatti, Gucci ha iniziato ad investire in progetti di agricoltura rigenerativa, nell'ambito del suo Natural Climate Solutions Portfolio
A partire dal 2020, Gucci ha iniziato ad investire in progetti di agricoltura rigenerativa, nell’ambito del suo Natural Climate Solutions Portfolio

In una prima fase, a guidare la collaborazione tra le due realtà, saranno due obiettivi: promuovere la circolarità nel design e progredire nel campo dell’agricoltura rigenerativa. Da un lato, infatti, la partnership vedrà Gucci ampliare sempre più il proprio impegno ad applicare nella creazione delle sue collezioni i principi di circolarità, contando sul supporto della Fondazione che eseguirà anche un’analisi approfondita degli impegni del brand, per individuare le aree in cui la circolarità può essere ulteriormente adottata, sia nel design che nella fase di creazione. Dall’altro, la Fondazione collaborerà con Gucci per promuovere l’impegno di tutto il settore moda ad approvvigionarsi in modo rigenerativo. A partire dal 2020, infatti, Gucci ha iniziato ad investire in progetti di agricoltura rigenerativa, nell’ambito del suo Natural Climate Solutions Portfolio, in relazione alle materie prime principali, sostenendo così il suo approccio alla circolarità.

Principali traguardi del Gucci Equilibrium Impact Report 2021 

Articolato sui due pilastri fondanti del progetto Equilibrium, Persone e Pianeta, l’Impact Report include i risultati del conto economico ambientale della Maison, “Environmental Profit and Loss per il 2021”, che rivelano una riduzione dell’impronta ambientale totale del -49% e delle emissioni di gas serra del -46% dal 2015, rispetto alla crescita. Tra i principali risultati raggiunti nel 2021 c’è poi l’impiego al 100% di energia verde in 44 dei 49 Paesi in cui il brand è presente con negozi, sedi e fabbriche, pari al 93% di energia rinnovabile in tutto il mondo.

DEMETRA, un innovativo materiale realizzato con materie prime animal-free già incorporato nelle collezioni
Gucci ha presentato DEMETRA, un innovativo materiale realizzato con materie prime animal-free già incorporato nelle collezioni

Nel corso del 2021, Gucci ha poi avviato progetti e collaborazioni per promuovere pratiche di agricoltura rigenerativa e presentato DEMETRA, un innovativo materiale realizzato con materie prime animal-free già incorporato nelle collezioni, tra cui Gucci Off The Grid, che ora comprende più di 70 prodotti. A risaltare nel rapporto è poi il 95% della tracciabilità raggiunta per le materie prime, con il 99% per i materiali di origine vegetale e animale, ma anche i risultati sul fronte della diversità e inclusione che hanno visto Gucci avviare, a livello globale in oltre 45 Paesi, un’analisi sulla parità retributiva di genere con l’obiettivo di lavorare al raggiungimento dell’equità retributiva di genere per posizioni equivalenti entro il 2025. È in Italia, invece, che la Maison ha intrapreso il suo primo rapporto sul Bilancio di Genere in Italia.

La visione di Gucci di un lusso “responsabile” 

“Nell’anno del nostro centesimo anniversario, abbiamo celebrato la nostra missione nel continuare a sperimentare e innovare in un mondo in costante evoluzione. Come tutti sapete, è stato un anno ricco di sfide che hanno coinvolto tutto il mondo. La necessità di un cambiamento profondo e sistemico nel nostro settore deve essere tradotta nei fatti e teniamo in seria considerazione il nostro ruolo nel promuovere questo cambiamento. Siamo orgogliosi dei significativi risultati in materia di sostenibilità, raggiunti nel 2021 all’interno della nostra azienda, e non solo, che sono illustrati in questo report –  prosegue Bizzarri – . La nostra visione di un lusso “responsabile” comprende la trasformazione dell’intera filiera in modo da restituire alla natura, e non solo minimizzare il nostro impatto su di essa. L’agricoltura rigenerativa è una risorsa per il lusso e la moda in grado di contribuire a invertire la traiettoria del cambiamento climatico e della perdita di biodiversità, e la nostra ambizione è quella di utilizzare materie prime rigenerative per le nostre collezioni, in modo da continuare a innovare il design e la produzione”.

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#lucenews #lucelanazione #bebevio #inclusivity #libera #protesi #tornosubito
  • Maura Nardi, 41 anni a novembre, ed Emanuele Loati, 25, oltre ad essere innamorati, sono due giovani transgender che, dopo una vera e propria odissea, hanno completato insieme la transizione per il cambio di sesso. E ora, nuovi documenti alla mano, coroneranno finalmente il loro sogno d’amore con le nozze.

“Con l’identità di genere non si può scendere a patti: puoi lottarci per un po’, ma alla fine devi accettare quello che sei perché in ballo c’è la tua vita”.

Emanuele e Maura si sono conosciuti 3 anni fa, proprio durante il difficile e lungo percorso che li avrebbe portati alla loro nuova identità. Da quel primo incontro, proprio come in una favola con la freccia di Cupido scoccata che non lascia scampo, i due non si sono più lasciati.

Uniti, supportandosi a vicenda senza mai smettere di amarsi, hanno affrontato tutte le difficoltà che si sono presentate e non sono state poche: prima la sofferenza emotiva (ma anche fisica) per la transizione, aggravata poi dalla burocrazia dello Stato. E dopo tante peripezie la luce è apparsa in fondo al tunnel: l’ufficio anagrafe del comune di Recanati, in provincia di Macerata, ha provveduto a rettificare i loro documenti di identità. Era l’ultimo step da superare prima del via libera al matrimonio. Ora non resta che organizzare.

Se quella di Nardi e Loati è una vicenda già particolarmente travagliata, anche se a lieto fine, per Maura le cose sono state, se possibile, ancora più difficili. Ha iniziato la transizione nel 2016 e quando ha completato il percorso, è stata la prima persona non vedente italiana a riuscirci. Da quando ha 19 anni soffre di una forma di cecità a causa dello sviluppo di una rara malattia alla retina, nel suo caso “è stato più semplice convivere con la cecità che con l’incongruenza di genere”.

E aggiunge: “Nonostante il supporto non è stata una passeggiata: ho avuto diversi momenti di sconforto e paura, altri in cui mi sono sentita in colpa per aver trascinato la mia famiglia in questo cammino così complesso. Oggi so che rifarei tutto. La ciliegina sulla torta è stata l’arrivo del mio compagno. Ora finalmente siamo pronti a sposarci e possiamo pensare a una cosa bella”.

#lucenews #recanati #nozze
  • Quello che molti temevano è purtroppo accaduto: per scoprire le interruzioni di gravidanza negli Usa le autorità stanno facendo ricorso anche ai dati personali contenuti nelle app di messaggistica e sui social. 

A destare scalpore è un caso in Nebraska, dove Celeste Burgess, 18 anni, e sua madre Jessica, 41, sono finite in tribunale per un presunto aborto illegale, con molteplici capi d’imputazione. La polizia ha presentato come prove i messaggi su Facebook che le due donne si sarebbero scambiate e a cui, con l’autorizzazione dei gestori della piattaforma – in questo caso Meta –, ha avuto accesso. Le chat private, secondo le autorità, mostrano le prove di un aborto farmacologico illegale, autogestito alla 28esima settimana di gestazione (settimo mese), e di un piano per nascondere "i resti”.

Dopo che la polizia ha ottenuto il materiale dai due mandati di perquisizione, Jessica è stata accusata di altri due reati, induzione all’aborto illegale e pratica dell’aborto come persona diversa da un medico autorizzato, per i quali si è nuovamente dichiarata non colpevole. Attualmente il Nebraska proibisce gli aborti dopo le 20 settimane, una legge in vigore da prima dell’annullamento della sentenza Roe v. Wade.

Il problema di fondo che emerge da questa e da tante altre vicende in materia di diritti ha un duplice aspetto: da una parte c’è l’obbligo di una società di fornire i dati alle forze dell’ordine che ne fanno richiesta per le indagini e dall’altra la possibilità di disporre di questi dati. 

Mai come oggi grandi aziende private possono disporre di informazioni personali relative ai propri utenti, e se queste sono utili per fermare chi commette crimini è un conto, ma se le leggi vengono modificate ciò che può essere giudicato come crimine cambia. Il caso di Celeste Burgess è solo un esempio, ma conferma anche che negare il diritto all’aborto non eradica il fenomeno, ma lo trasporta in una dimensione di illegalità e pericolo per la salute della donna.

#lucenews #lucelanazione #aborto #nebraska #abortion #usa
  • La scelta coraggiosa del calciatore croato Robert Peric-Komsic non poteva non fare il giro del mondo in un baleno. Nel fiore dell’età, e con tutta la vita davanti, a soli 23 anni ha deciso di lasciare il mondo del pallone. La sua non è stata una scelta forzata, è stata intimamente voluta, e se ha detto addio alla sua carriera è stato solo per una scelta d’amore. Dimostrando che la vita della propria madre viene prima di qualunque cosa. Prima della passione per il pallone, prima del successo, prima di ogni carriera.

“Non c’erano altre opzioni, io era l’unica possibilità, l’ultima. Ho avuto ben chiara qual era la mia missione: salvarla.”

L’attaccante del Cibalia Vinkovci non ci ha pensato due volte quando si è trattato di scegliere tra il suo futuro nel mondo calcistico e la salute della sua mamma malata. Per tanto, troppo tempo l’aveva vista lottare contro una malattia al fegato. Ora non c’era più tempo da perdere: si trattava di trovare un donatore compatibile, e al più presto. Lo stomaco della donna si stava oramai riempiendo di acqua, e questo voleva dire che le rimaneva poco tempo, secondo i medici che l’avevano in cura. Questione di qualche giorno appena. Il calciatore della seconda divisione croata era l’unico compatibile. A quel punto Peric-Komsic si è tolto la tuta, ha riposto maglietta e calzoncini da calciatore nella sua valigia e ha preso l’aereo, salendo sul primo volo con destinazione Istanbul. Lì ha trovato sua mamma Ljiljiana che l’aspettava per abbracciarlo, in fin di vita.

“Dopo aver lottato duramente per 13 anni, il vero eroe è lei. Io ho solo fatto quello che chiunque al posto mio avrebbe fatto."

Sono passati quattro mesi e più dall’intervento. Il trapianto è andato benee la signora Ljiljiana è migliorata molto da allora. Giorno dopo giorno ce l’ha messa tutta, e con una straordinaria forza di volontà, animata dall’amore di suo figlio, si sta piano piano riprendendo. E a chi si complimenta per aver fatto qualcosa di straordinario, con l’umiltà dei grandi risponde: “È stata mia madre a darmi la vita. Io l’ho solo estesa a lei”.

#lucenews #lucelanazione #donazionefegato #RobertPericKomsic #donarelavitaperamore

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Gucci Equilibrium Impact Report 2021

“Il 2021 è stato un anno molto speciale per Gucci”. Così il Presidente e CEO di Gucci, Marco Bizzarri, ha introdotto i risultati del secondo Gucci Equilibrium Impact Report 2021, pubblicato oggi dalla Maison in occasione di un altro importante annuncio “sostenibile”, il suo ingresso come partner strategico nella Ellen MacArthur Foundation. La partnership rappresenta, infatti, un ulteriore passo per accelerare la strategia della Maison in tema di economia circolare. “Per noi, le parole purpose e progresso costituiscono un elemento distintivo dell’ethos di Gucci. Sperimentiamo e ci impegniamo ad innovare costantemente per generare impatti positivi per il mondo Gucci, e per l'intera comunità ", ha dichiarato Bizzarri, aggiungendo che "La seconda edizione del nostro Gucci Equilibrium Impact Report per il 2021 testimonia la nostra volontà di continuare a costruire un'azienda e un business responsabili e sostenibili. Siamo quindi entusiasti di iniziare questo nuovo capitolo insieme alla Ellen MacArthur Foundation per rafforzare ulteriormente il nostro impegno verso la circolarità e l'agricoltura rigenerativa, ampliando le numerose iniziative che abbiamo già avviato fino a oggi”. Una collaborazione che mira a “ridisegnare il futuro della moda” come dichiarato da Andrew Morlet, CEO della Fondazione Ellen MacArthur, “grazie al grande impegno di Gucci per le persone e per il pianeta e all'esperienza della Fondazione in materia di economia circolare, possiamo sviluppare soluzioni innovative capaci di guidare il settore verso una moda progettata per essere usata più a lungo, fatta per essere rigenerata e realizzata con materiali sicuri, riciclati o rinnovabili”.

Gli obiettivi della collaborazione 

In linea di continuità con la filosofia di Gucci, la partnership trae fondamento dall’attuale strategia della Maison per l’economia circolare basata su tre principi cardine: la riduzione dei rifiuti e dell'inquinamento, la circolarità dei prodotti e dei materiali e la promozione dell’agricoltura rigenerativa.

A partire dal 2020, infatti, Gucci ha iniziato ad investire in progetti di agricoltura rigenerativa, nell'ambito del suo Natural Climate Solutions Portfolio
A partire dal 2020, Gucci ha iniziato ad investire in progetti di agricoltura rigenerativa, nell'ambito del suo Natural Climate Solutions Portfolio

In una prima fase, a guidare la collaborazione tra le due realtà, saranno due obiettivi: promuovere la circolarità nel design e progredire nel campo dell’agricoltura rigenerativa. Da un lato, infatti, la partnership vedrà Gucci ampliare sempre più il proprio impegno ad applicare nella creazione delle sue collezioni i principi di circolarità, contando sul supporto della Fondazione che eseguirà anche un'analisi approfondita degli impegni del brand, per individuare le aree in cui la circolarità può essere ulteriormente adottata, sia nel design che nella fase di creazione. Dall’altro, la Fondazione collaborerà con Gucci per promuovere l'impegno di tutto il settore moda ad approvvigionarsi in modo rigenerativo. A partire dal 2020, infatti, Gucci ha iniziato ad investire in progetti di agricoltura rigenerativa, nell'ambito del suo Natural Climate Solutions Portfolio, in relazione alle materie prime principali, sostenendo così il suo approccio alla circolarità.

Principali traguardi del Gucci Equilibrium Impact Report 2021 

Articolato sui due pilastri fondanti del progetto Equilibrium, Persone e Pianeta, l’Impact Report include i risultati del conto economico ambientale della Maison, “Environmental Profit and Loss per il 2021”, che rivelano una riduzione dell’impronta ambientale totale del -49% e delle emissioni di gas serra del -46% dal 2015, rispetto alla crescita. Tra i principali risultati raggiunti nel 2021 c’è poi l’impiego al 100% di energia verde in 44 dei 49 Paesi in cui il brand è presente con negozi, sedi e fabbriche, pari al 93% di energia rinnovabile in tutto il mondo.

DEMETRA, un innovativo materiale realizzato con materie prime animal-free già incorporato nelle collezioni
Gucci ha presentato DEMETRA, un innovativo materiale realizzato con materie prime animal-free già incorporato nelle collezioni

Nel corso del 2021, Gucci ha poi avviato progetti e collaborazioni per promuovere pratiche di agricoltura rigenerativa e presentato DEMETRA, un innovativo materiale realizzato con materie prime animal-free già incorporato nelle collezioni, tra cui Gucci Off The Grid, che ora comprende più di 70 prodotti. A risaltare nel rapporto è poi il 95% della tracciabilità raggiunta per le materie prime, con il 99% per i materiali di origine vegetale e animale, ma anche i risultati sul fronte della diversità e inclusione che hanno visto Gucci avviare, a livello globale in oltre 45 Paesi, un’analisi sulla parità retributiva di genere con l’obiettivo di lavorare al raggiungimento dell’equità retributiva di genere per posizioni equivalenti entro il 2025. È in Italia, invece, che la Maison ha intrapreso il suo primo rapporto sul Bilancio di Genere in Italia.

La visione di Gucci di un lusso “responsabile” 

“Nell’anno del nostro centesimo anniversario, abbiamo celebrato la nostra missione nel continuare a sperimentare e innovare in un mondo in costante evoluzione. Come tutti sapete, è stato un anno ricco di sfide che hanno coinvolto tutto il mondo. La necessità di un cambiamento profondo e sistemico nel nostro settore deve essere tradotta nei fatti e teniamo in seria considerazione il nostro ruolo nel promuovere questo cambiamento. Siamo orgogliosi dei significativi risultati in materia di sostenibilità, raggiunti nel 2021 all'interno della nostra azienda, e non solo, che sono illustrati in questo report -  prosegue Bizzarri - . La nostra visione di un lusso "responsabile" comprende la trasformazione dell'intera filiera in modo da restituire alla natura, e non solo minimizzare il nostro impatto su di essa. L'agricoltura rigenerativa è una risorsa per il lusso e la moda in grado di contribuire a invertire la traiettoria del cambiamento climatico e della perdita di biodiversità, e la nostra ambizione è quella di utilizzare materie prime rigenerative per le nostre collezioni, in modo da continuare a innovare il design e la produzione”.

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