Main Partner
Partner
Luce
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • 8 marzo
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Luce
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • 8 marzo
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Luce

Home » Economia » Il Paese disconnesso: c’è un’Italia che non parla al cellulare. Perché il segnale non arriva

Il Paese disconnesso: c’è un’Italia che non parla al cellulare. Perché il segnale non arriva

Sono 1.200 i Comuni italiani dove i telefonini non funzionano, perché non c'è campo. Sono "zone bianche": si chiamano così perché in quei luoghi installare ripetitori è antieconomico, visto il ridotto traffico telefonico e in rete garantito dai (pochi) abitanti. L'Unione delle comunità montane ha stilato la mappa del Paese sconnesso e un piano per attingere al Recovery Plan

di Stefano Vetusti
13 Aprile 2021
Share on FacebookShare on Twitter
I comuni isolati dal mondo si trovano per lo più nelle zone montane, ma non solo. Si tratta delle cosiddette aree bianche, anzi bianchissime, dove non arriva neanche il segnale per il cellulare. Altro che linea internet super veloce o banda ultralarga, qui non squilla neanche il telefono

C’è un’Italia di serie B, esclusa dallo sviluppo. E’ il Paese dei comuni che non hanno segnale neanche per la telefonia mobile. Dove parlare di smart working suona come una beffa, così come la dad – la didattica a distanza – ha il sapore di uno scherno. Famiglie isolate dallo sviluppo, relegate a una moderna prigionia, amministrazioni locali costrette a lavorare con gli antichi fax, piccoli comuni dove i servizi fisici, dalla posta alle banche, hanno già fatto le valigie senza che a sostituirli arrivasse almeno la rete.

I comuni isolati dal mondo si trovano per lo più nelle zone montane, ma non solo. Si tratta delle cosiddette aree bianche, anzi bianchissime, dove non arriva neanche il segnale per il cellulare. Altro che linea internet superveloce o banda ultralarga, qui non squilla neanche il telefono. Sono le cosiddette zone a fallimento di mercato, dove cioè l’installazione dei ripetitori e i costi di manutenzione non sarebbero ripagati da un adeguato numero di clienti che usufruiscono del servizio con telefonate o traffico dati. Non c’è convenienza economica a coprire queste zone. E’ una delle gravi emergenze sociali con cui deve fare i conti il piano di rilancio del Paese. Una delle tante diseguaglianze che dividono l’Italia.

 

Milleduecento comuni “senza campo”

L’Uncem – l’Unione nazionale dei comuni, comunità ed enti montani – porta avanti da tempo la battaglia per riconnettere anche queste zone dimenticare al resto del Paese.
Nell’estate di due anni fa, da luglio a settembre, Uncem mise in piedi una campagna di monitoraggio e ricevendo 1.450 mail con le segnalazioni delle aree del Paese non coperte da segnale di telefonia mobile, da parte di sindaci, amministratori locali, cittadini.

La campagna ha consentito di comporre un elenco con oltre 1.200 Comuni e i relativi borghi, frazioni, strade, pezzi di territorio dove telefonare, mandare un messaggio, navigare in internet con lo smartphone è impossibile o quasi.

 

“Le Regioni usino i fondi per i ripetitori”

«E’ importante seguire la nostra mappatura delle aree senza segnale mobile, per un piano nazionale per le aree montane e a forte digital divide” è l’esortazione del presidente nazionale di Uncem, Marco Bussone.

I colossi della telefonia stanno facendo investimenti importanti per eliminare il divario ma la strada da percorrere è ancora lunga. “Li ringrazio perché raccolgono positivamente tante istanze dei sindaci con Uncem – prosegue Bussone –. Gli investimenti preziosi degli operatori non possono non incrociarsi col  piano per il 5G per tutti i Comuni, e la velocizzazione del Piano nazionale Banda ultralarga. Sulla telefonia mobile poi – continua – sosteniamo le regioni nel fare i piani per usare le risorse messe dallo Stato, volte a installare nuovi ripetitori nelle zone senza segnale”.

 

Un dossier per il rilancio, come Spagna e Francia

Dal Recovery Plan arrivano segnali importanti, positivi dopo gli appelli rilanciati da Uncem che a metà marzo ha presentato un dossier per rendere i territori e la montagna più green, sostenibili e intelligenti, grazie al Next Generation Eu e alle risorse della nuova Programmazione comunitaria. Un documento in perfetta sintonia con i Piani, già varati, di Francia e Spagna, che dedicano 5 e 10 miliardi dei loro quadri finanziari ai territori e alle aree montane, per contrastare abbandono e spopolamento.

 

“Montagna vittima di sperequazioni, come Sud, donne e giovani”

“La montagna – prosegue Bussone – è al centro di un dibattito e di documenti politici di tutti i Partiti che individuano nel ridurre le sperequazioni tra aree montane e zone urbane un asse importante per tutto il Paese, quanto lo sono la questione meridionale, la questione femminile, la questione generazionale”.

Proprio in questi giorni in Toscana, dove sono 50 i Comuni con aree bianche, dove non arriva il segnale, l’assessore regionale alle infrastrutture digitali Stefano Ciuoffo ha chiamato a raccolta i principali operatori del settore telecomunicazioni, rilanciando la necessità di “un piano di investimenti da parte dello Stato, così come è già stato fatto per la fibra ottica”.

Potrebbe interessarti anche

Successo per la prima edizione dizione dei WEmbrace Awards
Lifestyle

Wembrace Awards, i premi di Bebe Vio dedicati all’inclusività. Ecco i vincitori

31 Marzo 2023
Addio Andrea Spinelli, il "Forrest Gump" contro il cancro
Attualità

Addio Andrea Spinelli, il “Forrest Gump” contro il cancro

30 Marzo 2023
Aurora Ramazzotti è diventata mamma (Instagram)
Spettacolo

Aurora Ramazzotti è diventata mamma. E’ nato Cesare

30 Marzo 2023

Instagram

  • Un anno dopo aver appeso sul ponte della Gran Madre lo striscione con scritto “Siamo un PO nella merda” per denunciare il gravissimo stato di siccità del Po, Extinction Rebellion torna a ribadire che “siamo ancora nella merda”, con un gesto più diretto ed esplicito. 

Una vera e propria montagna di letame è stata infatti scaricata questa mattina al grattacielo della Regione Piemonte, insieme a tanti fiori lasciati sopra. 

Due persone si sono arrampicate sulla tettoia dell’ingresso e i trovano ancora li. Al posto dell’insegna portata via dal vento qualche settimana fa, hanno appeso l’enorme scritta “Dalla regione non nasce niente, dal letame nascono i fiori”, riprendendo una canzone di Fabrizio De André. 

Una chiara denuncia dell
  • Riccardo Monco parte da una location d’eccellenza, Enoteca Pinchiorri di Firenze, uno dei ristoranti italiani più conosciuti al mondo e approda come new entry tra i giudici della sfida Alessandro Borghese Celebrity Chef (su TV8, dal lunedì al venerdì alle 19.10), Monco più che chef, si sente un cuoco.

🗣 Non è una diminutio?

“Assolutamente no, chef in realtà significa capo, in cucina è colui che comanda, come il capo cuoco, appunto, o il capo partita. Ormai lo chef ha assunto i connotati di un personaggio mitologico, proprio in virtù dei tanti show cooking proposti. Un’arma a doppio taglio”.

🗣 In che senso?

“Sono tantissimi i giovani che sognano di indossare una giacca da cuoco, ma fra quello che si vede fare in Tv e la fatica vera che richiede la cucina, c’è una differenza abissale”.

🗣 Vuol dire che avere l’ambizione non sempre corrisponde all’effettiva voglia di fare?

“Un po’ è così. Le nuove generazioni hanno un’idea precisa della qualità della vita, la fatica e gli orari della cucina non vanno bene per tutti”.

🗣 Dall’alto delle sue tre stelle Michelin, cosa consiglia agli aspiranti chef?

L
  • Un assistente di volo speciale ha viaggiato da Londra Heathrow a Los Angeles sorprendendo i passeggeri a bordo.

@lewiscapaldi ha presentato il suo nuovo singolo “Wish You The Best” con uno show ad alta quota, servendo snack e bevande. 

#lucenews #lewiscapaldi #wishyouthebest
  • Utero in affitto e adozioni per gli omosessuali. Sono temi caldissimi. Intanti il Parlamento europeo censura il governo italiano per la recente circolare del ministro Piantedosi che ha bloccato le registrazioni all’anagrafe dei figli di coppie gay, effettuate da alcuni sindaci. 

All’Eurocamera è stato infatti approvato un emendamento al testo della Risoluzione sullo Stato di diritto che condanna la circolare perché porterebbe “alla discriminazione non solo delle coppie dello stesso sesso, ma anche e soprattutto dei loro figli”, e invita anche Roma "a revocare immediatamente la decisione”. Un invito che il governo non ha intenzione di seguire, e che è stato criticato dal centrodestra e salutato positivamente dalle opposizioni, unite questa volta sia in Italia che a Bruxelles. 

✍ Ma com’è la legislazione attuale in Italia su questi temi?

L
I comuni isolati dal mondo si trovano per lo più nelle zone montane, ma non solo. Si tratta delle cosiddette aree bianche, anzi bianchissime, dove non arriva neanche il segnale per il cellulare. Altro che linea internet super veloce o banda ultralarga, qui non squilla neanche il telefono
C’è un’Italia di serie B, esclusa dallo sviluppo. E’ il Paese dei comuni che non hanno segnale neanche per la telefonia mobile. Dove parlare di smart working suona come una beffa, così come la dad – la didattica a distanza – ha il sapore di uno scherno. Famiglie isolate dallo sviluppo, relegate a una moderna prigionia, amministrazioni locali costrette a lavorare con gli antichi fax, piccoli comuni dove i servizi fisici, dalla posta alle banche, hanno già fatto le valigie senza che a sostituirli arrivasse almeno la rete. I comuni isolati dal mondo si trovano per lo più nelle zone montane, ma non solo. Si tratta delle cosiddette aree bianche, anzi bianchissime, dove non arriva neanche il segnale per il cellulare. Altro che linea internet superveloce o banda ultralarga, qui non squilla neanche il telefono. Sono le cosiddette zone a fallimento di mercato, dove cioè l’installazione dei ripetitori e i costi di manutenzione non sarebbero ripagati da un adeguato numero di clienti che usufruiscono del servizio con telefonate o traffico dati. Non c’è convenienza economica a coprire queste zone. E’ una delle gravi emergenze sociali con cui deve fare i conti il piano di rilancio del Paese. Una delle tante diseguaglianze che dividono l’Italia.  

Milleduecento comuni "senza campo"

L’Uncem – l’Unione nazionale dei comuni, comunità ed enti montani – porta avanti da tempo la battaglia per riconnettere anche queste zone dimenticare al resto del Paese. Nell’estate di due anni fa, da luglio a settembre, Uncem mise in piedi una campagna di monitoraggio e ricevendo 1.450 mail con le segnalazioni delle aree del Paese non coperte da segnale di telefonia mobile, da parte di sindaci, amministratori locali, cittadini. La campagna ha consentito di comporre un elenco con oltre 1.200 Comuni e i relativi borghi, frazioni, strade, pezzi di territorio dove telefonare, mandare un messaggio, navigare in internet con lo smartphone è impossibile o quasi.  

"Le Regioni usino i fondi per i ripetitori"

«E’ importante seguire la nostra mappatura delle aree senza segnale mobile, per un piano nazionale per le aree montane e a forte digital divide" è l'esortazione del presidente nazionale di Uncem, Marco Bussone. I colossi della telefonia stanno facendo investimenti importanti per eliminare il divario ma la strada da percorrere è ancora lunga. "Li ringrazio perché raccolgono positivamente tante istanze dei sindaci con Uncem – prosegue Bussone –. Gli investimenti preziosi degli operatori non possono non incrociarsi col  piano per il 5G per tutti i Comuni, e la velocizzazione del Piano nazionale Banda ultralarga. Sulla telefonia mobile poi – continua – sosteniamo le regioni nel fare i piani per usare le risorse messe dallo Stato, volte a installare nuovi ripetitori nelle zone senza segnale".  

Un dossier per il rilancio, come Spagna e Francia

Dal Recovery Plan arrivano segnali importanti, positivi dopo gli appelli rilanciati da Uncem che a metà marzo ha presentato un dossier per rendere i territori e la montagna più green, sostenibili e intelligenti, grazie al Next Generation Eu e alle risorse della nuova Programmazione comunitaria. Un documento in perfetta sintonia con i Piani, già varati, di Francia e Spagna, che dedicano 5 e 10 miliardi dei loro quadri finanziari ai territori e alle aree montane, per contrastare abbandono e spopolamento.  

"Montagna vittima di sperequazioni, come Sud, donne e giovani"

"La montagna – prosegue Bussone – è al centro di un dibattito e di documenti politici di tutti i Partiti che individuano nel ridurre le sperequazioni tra aree montane e zone urbane un asse importante per tutto il Paese, quanto lo sono la questione meridionale, la questione femminile, la questione generazionale". Proprio in questi giorni in Toscana, dove sono 50 i Comuni con aree bianche, dove non arriva il segnale, l’assessore regionale alle infrastrutture digitali Stefano Ciuoffo ha chiamato a raccolta i principali operatori del settore telecomunicazioni, rilanciando la necessità di "un piano di investimenti da parte dello Stato, così come è già stato fatto per la fibra ottica".
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • Cos’è Luce!
  • Redazione
  • Board
  • Contattaci
  • 8 marzo

Robin Srl
Società soggetta a direzione e coordinamento di Monrif
Dati societariISSNPrivacyImpostazioni privacy

Copyright© 2023 - P.Iva 12741650159

CATEGORIE
  • Contatti
  • Lavora con noi
  • Concorsi
ABBONAMENTI
  • Digitale
  • Cartaceo
  • Offerte promozionali
PUBBLICITÀ
  • Speed ADV
  • Network
  • Annunci
  • Aste E Gare
  • Codici Sconto